da A Voice for Men http://it.avoiceformen.com/diritti-umani/maurizio-rigamonti/
Verrebbe da dire: attenti che ho il porto d’armi!
Maurizio Rigamonti, un papà in fuga per salvare il figlio?
By A 4 Comments
Oggi la stampa riporta la notizia di un papà che da qualche giorno è scomparso con suo figlio.
La stessa stampa che se ne frega dei tanti bambini che da anni sono rapiti da madri.
La stessa stampa che se ne era fregata quando la madre anni fa era scomparsa con il figlio. Per avere informazioni dobbiamo andare in Francia e tradurre dall’Herald de Paris. La madre scompare con il figlio dopo essersi rivolta ad un centro femminista:
«Questa storia terribile inizia il 16 febbraio 2010, con il rapimento di mio figlio Leo, un bambino di 4 anni, cittadino italiano, nato e cresciuto in Italia, nella città di Parma. L’autrice di questo atto vile ed incivile è sua madre americana, che per la paura di perdere la custodia di nostro figlio in Italia per ragioni che non discuterò, ha deciso, con la complicità della sua famiglia, di scappare a mia insaputa a Los Angeles, invece di portare mio figlio all’asilo. […] Il 3 marzo ho ricevuto una telefonata da un avvocato di Los Angeles che mi ha detto che ero stato accusato di violenza domestica, e mi dovevo presentare alla Corte Superiore di Los Angeles il giorno dopo per l’udienza relativa alla denuncia di violenza domestica, la separazione, e la custodia dei figli».
Come noto, la tecnica più efficace per impadronirsi di un figlio è fingerlo di proteggerlo, tentando false accuse di violenza o di pedofilia contro il papà ed usarle per alienare il figlio: esistono avvocati specializzati in questa operazione criminale, alcuni dei quali addirittura poi tentano di negare che l’alienazione è un abuso.
«All’udienza spostata al 9 aprile, accuse più disgustose e folli vengono fuori – questa volta la mia ex moglie accusava che io avessi abusato sessualmente di mio figlio. […] Penso che ci siano confini morali che un essere umano non dovrebbe mai passare, nenche se è il tuo avvocato che suggerisce di violarli. Tuttavia, mia moglie ha oltrepassato tutti i confini della decenza! […] Sono scoppiato a piangere e mi chiedo come può una madre fare questo al suo bambino, alla sua innocenza, in un modo così crudele e disumano».
Il papà scrive al Presidente della Repubblica Napolitano una lettera che viene ignorata. Dopo un anno di persecuzione giudiziaria, di femministe odiatrici di uomini che aiutano la madre ad attaccare pubblicamente il povero papà ridotto alla rovina dalle spese legali, esce il volto buono dell’America:
«Uno studio legale mi ha dato assistenza, perché si vergognavano di essere americani per il modo in cui ero stato trattato. […] Fortunatamente il giudice ha stabilito che lei deve fare quello che la corte d’appello ha detto.
Leo è tornato in Italia la prima settimana di giugno.
Una settimana dopo il ritorno, il bambino che, secondo loro, non sopportava più il padre, giocava con lui abbracciandolo e baciandolo. Due anni di alienazione scomparsi in una settimana con amore paziente e insostituibile».
Purtroppo il papà non aveva fatto i conti con le discriminazioni di genere operate dalla magistratura italiana, che tollera che nelle separazioni siano false l’80% delle accuse di violenza ed il 92-96% delle accuse di pedofilia. In Italia una calunnia può durare 10 anni invece di 1, e le calunniatrici non pagano mai come sarebbe giusto (revoca della potestà genitoriale, incontri protetti con i figli fino a quando sono abbastanza grandi da non poter essere nuovamente portati via o alienati, condanna penale ed incarcerazione per calunnia, sottrazione di minore e soprattutto per maltrattamento: coinvolgere un bambino in una falsa accusa di pedofilia è un abuso grave quanto la pedofilia). Si preferisce credere che una madre non possa essere criminale, e così le calunniatrici possono perseverare a reiterare pubblicamente le loro infamie fallite in tribunale ed a fingersi vittime.
Le femministe italiane hanno aiutato la donna in questione: se cercate su google “Maurizio Rigamonti” trovate un articolo dove la tenutaria della rubrica “prima donne e bambine” de Il Manifesto, dà spazio alle accuse della madre.
Se sei un uomo, anche dopo l’assoluzione devi essere colpevole e venire infamato.
La magistratura italiana ha disposto un affido condiviso, forse addirittura con domiciliazione presso la madre.
Decisione assurda e pericolosa? Passa il tempo, e la vicenda sembra tornare alla normalità, per il bene del bambino.
Però, dalla pagina internet dove la madre continua ad accusare il papà, si legge: «L. ha paura del papà e dice spesso che preferirebbe morire piuttosto che andare dal papà»: pare quindi che aver permesso contatti non protetti madre/figlio abbia messo il bambino a rischio di alienazione genitoriale.
La situazione è precipitata quando la madre ha potuto ritentare in Italia accuse già giudicate false dalla più rapida magistratura americana. L’avvocato del povero papà, contattato dopo la sparizione, spiega:
«Il tono era quello di un uomo esasperato, che si ritiene vittima di un’ingiustizia. Mi ha scritto che riteneva insopportabile l’idea che la sua ex moglie fosse stata assolta dopo aver rapito il figlio. A far precipitare la situazione è stata l’ennesima denuncia per violenze presentata in dicembre dalla donna contro l’ex marito».
Giustizia vorrebbe che la magistratura che ha deciso che quanto fatto dalla madre non è sottrazione di minore, ora lasci in pace il bambino al sicuro con il suo papà.
E invece c’è il rischio che un bambino venga privato del papà che lo ama e che cerca di proteggerlo, magari sbagliando per l’esasperazione di doverlo difendere anche da sistema discriminatorio che ha sbagliato molto più di lui. Perché, come diceva Galileo Galilei, “un innocente condannato dovrà venir trattato senza pietà per dimostrare che l’accusatore aveva ragione”.
Comments
-
una vergogna
-
maurileo says
EBBENE L’AVVOCATO ASSUNTO DALLA MADRE PRIMA DEL SUO RIENTRO IN ITALIA è L’AVVOCATO FEMMINISTA E ODIA GLI UOMINI CHE SOSTIENE IL CENTRO ANTIVIOLENZA DI P***
QUELLO CHE STO FACENDO NON è SOLO PER ME MA PER TUTTI QUEI PAPA’ CHE DEVONO SUBIRE ABUSI,SOPRUSI E INGIUSTIZIE AL DILA’ DELL’IMMAGINABILE!
NOI STIAMO BENISSIMO E L*** FINALMENTE SI SENTE LIBERO DI ESSERE SE STESSO. SENZA LE MINACCE DI UNA MADRE CHE LO ABUSATO PER ANNI ORMAI COSTRINGENDOLO A DIRE COSE TERRIBILI NEI CONFRONTI DI SUO PADRE CHE INVECE AMA INCREDIBILMENTE….L DEVE POTER ESSERE UN BAMBINO FELICE DI POTER VIVERE LA SUA VITA SENZA AVERE PAURA DELLA MADRE E DOVER SODDISFARE LA SUA *** E IL SUO ***!!
CON IL SUO PAPA’ E’ FELICE E PUO’ GIOIRE DELLA SUA PREZIOSA INFANZIA
NON PERMETTERO’ MAI PIU’ A NESSUNO DI ABUSARE DELL’INNOCENZA DI MIO FIGLIO E DELLA SUA LIBERTA’!!!!!!
NON MI FARO’ RINTRACCIARE FIN CHE NON VEDRO’ TUTTE LE PERSONE CHE PER INTERESSI PERSONALI HANNO SPECULATO SU MIO FIGLIO IN GALERA PER LE IGNOBILI AZIONI HANNO COMMESSO NEI SUOI CONFRONTI.
PERCHE’ QUESTI PARASSITI DELLA SOCIETA’ LO FARANNO ANCHE NEI CONFRONTI DI ALTRI BAMBINI E QUESTO NON E’ ACCETTABILE IN UN PAESE CHE SI CONSIDERA CIVILE…VERGOGNA!!!!!!
IN ITALIA BISOGNA ARRIVARE A QUESTO PER OTTENERE GIUSTIZIA E PROTEGGERE I PROPRI FIGLI…QUESTA E’ LA VERA FOLLIA!!!
Un abbraccio a tutti voi ( )
M e L
-
A says
Il commento risulta inviato da un IP anonimo. La stampa ha ricevuto simili lettere del papà (che non abbiamo mai conosciuto). Il punto cruciale della vicenda su cui indagheremo è: ci sono precedenti clienti degli avvocati della donna che la magistratura ha privato della potestà genitoriale ed allontanato dai figli, ma solo DOPO che i bambini avevano subito la devastazione psicologica di una grave alienazione genitoriale? Se la risposta è sì, questo spiegherebbe il timore del papà per il benessere del figlio.
-
-
Winstone says
Se riesce a scoperchiare la fogna, il tanfo inizia ad uscire, e potremmo avere cambiamenti positivi rispetto ai metodi di certi avvocati
La vicenda è scandalosa, ma a questo siamo abituati.
Purtroppo non si tratta solo di avvocati o giudici, è una intera cultura che è ferocemente antimaschile.
per es. le madri possono calunniare a più non posso, e tale comportamento non viene sanzionato a norma di legge.
Inoltre, c’è un punto che non può essere trascurato :
il cosidetto ” interesse superiore del minore “.
Gli interessi superiori non devono esistere.
Ci sno invece, interessi paritari : padre,madre, figli.
L’interesse superiore del minore è il grimaldello che permette di vessare i padri o di scardinare, per es, l’affido condiviso, come recentemente avvenuto qui da noi