Un breve intervallo, si spera ristoratore, nella discussione su lobby gay e matrimonio omosessuale; tematiche che monopolizzano il dibattito mediatico nel nostro paese, che per fortuna non conosce miseria e disoccupazione e dove le famiglie sono unite e felici.
Sarebbe forse bene si parlasse di più dell’adozione omosessuale, che per i nostri ‘rappresentanti’ in Parlamento sembra irrinunciabile.
Parlare (solo) di lobby omo sembra avere come unico effetto quello di creare un clima favorevole all’ondata di leggi anti-famiglia, suggerendo che se nella Chiesa è pieno di preti e vescovi gay è ‘ipocrita’ richiamarsi a certi principi di legge naturale; mi riferisco al diritto di un bambino ad essere allevato da un padre e da una madre.
Parliamo pure di lobby gay nella Chiesa, ci mancherebbe, ma mentre siamo occupati a discutere di questi fondamentali argomenti:
Sempre più bambini nascono al di fuori di qualsiasi contesto familiare e/o sono allevati da un solo genitore. Sono gli elettori di domani, un domani in cui l’istituzione familiare potrebbe divenire un ricordo;
L’adozione gay, inevitabile conseguenza, lo si voglia o no, del matrimonio gay, avrebbe effetti profondamente negativi sulla psiche del bambino, a prescindere dal fatto che si tratti di una coppia omosessuale;
Gli effetti del declino della famiglia sono sotto gli occhi tutti, anche di chi non li vuol vedere: PAS, promiscuità/prostituzione minorile, bullismo e altri comportamenti antisociali;
I matrimoni sono in drastico calo, e anche tra i cattolici le unioni stabili sono concentrate in alcuni movimenti ecclesiali dalla pastorale marcatamente ‘inglobante’, mentre i comuni fedeli di parrocchia divorziano nella stessa elevata percentuale di tutti gli altri.
Fine dell’intervallo. Adesso, torniamo pure ad occuparci di lobby gay.
PS Se vuoi discuterne più ampiamente, puoi presentarti nel forum, sei il benvenuto!
Rispetto la tua opinione, ma studi attendibili confermano che l’adozione sia positiva per il bambino solo quando avvenga nell’ambito di una coppia composta da un uomo e una donna.
Mi rendo conto che non siano l’alternativa migliore possibile, credo solo che in mancanza di meglio. ..
Ci sono studi approfonditi che dimostrano come i bambini cresciuti da coppie dello stesso sesso (a prescindere dal fatto che siano omosessuali) non sviluppano un carattere maturo ed equilibrato e possono avere turbe dell’affettività e del comportamento.
I ruoli di padre e madre sono complementari e indispensabili per lo sviluppo psicologico del bambino, per motivi non solo culturali ma anche naturali.
Se hai letto l’articolo, dice che un bambino orfano o figlio di divorziati può trovare una compensazione simbolica (comunque non paragonabile ad una famiglia naturale), che però è molto più problematica in famiglie omoparentali che per questo non sono una valida alternativa all’orfanotrofio o all’affido condiviso.
Grazie del link ho letto con interesse l’articolo.
È molto articolato ed una disamina attenta sarebbe troppo lunga da fare (anche perché sono al lavoro).
La mia risposta precedente ,forse troppo concisa,voleva sostenere l’idea che sia mille volte meglio consentire l’adozione a coppie gay piuttosto che lasciare un bambino in orfanotrofio, per altro le coppie eterosessuali che non arrivano al divorzio sono sempre meno e quindi sempre più bambini vivono l’assenza di un genitore,ovviamente il padre che diventa un mero bancomat. Spero di essere stato chiaro.
p.s. complimenti per il lavoro svolto nel sito di informazione ed approfondimento, se si cercano siti sulla discriminazione di genere sono TUTTI FEMMINISTI. VA RICOSTRUITO LO SPIRITO DI SOLIDARIETA MASCHILE perche molti uomini neanche si accorgono di essere discriminati!
Ciao,
Grazie per il tuo commento. Ti rinvio all’articolo, tratto dalla conferenza di uno psicologo, che ho pubblicato qui:
http://www.questionemaschile.org/?p=46
Non vedo perché l’adozione da parte di coppie gay avrebbe effetti devastanti sulla psiche di un bambino.