Sembra che per le donne vige un altro sistema giudiziario, difatti le carceri italiane ma non solo italiane sono in netta maggioranza maschile. Le donne in Italia sono il 4% dei detenuti cioè circa 2500 su oltre 65000 reclusi. Nei reati contro la persona le donne sono poco piu di 700 contro gli oltre 16000 uomini. Tra gli uomini i condannati per violenza sessuale e violenza privata , due reati costruiti ad hoc per la donna, sono quasi ottomila. Solo questi dati bastano per dire che la donna non va in galera e che la galera è un luogo fatto per gli uomini. C’è da capire allora perchè le donne in galera non ci vanno. Sicuramente non perchè non commettono certi atti che rientrano nella molestia o nelle lesioni personali, semplicemente perchè non vengono punite.
Il femminismo ha contribuito piu che mai a costruire un regime culturale della punizione maschile facendo leva sui reati fatti apposta per punire gli uomini: la violenza privata, la violenza sessuale e in parte le lesioni personali e percosse. Proprio questi quattro reati sono quelli che costituiscono la gran parte delle condanne nei reati contro la persona tra gli uomini.Il 5.5% dei condannati circa 2100, sono per violenza sessuale, 5000 condannati per violenza privata tra cui rientra anche il reato di recente invenzione della dottrina punitiva femminista : LO STALKING (come tutti i reati pensati contro gli uomini può essere usato e interpretato in vari modi e in uno spettro larghissimo di eventi tutti dipendenti del sentire della vittima, ossia la donna, quindi ben oltre i casi reali ed estremi per cui servirebbe) e circa 6600 per lesioni personali.Certo non tutti sono stati denunciati dalle donne nel caso di lesioni personali ,invece moltissimi nel caso di violenze sessuali e molti nella violenza privata.
Il reato di violenza sessuale è fatto apposta per punire gli uomini e solo questo manda in carcere 2200 uomini, il triplo delle carcerate per tutti i reati contro la persona.Non sono riuscito a trovare il numero preciso e le percentuali dei vari reati contro la persona tra le donne, so solo che le condannate per infanticidio sono 7 , eppure solo negli ultimi 3 mesi ci sono stati 2 abbandoni nei cassonetti di neonati, proprio oggi 19 maggio una donna ha gettato i suoi figli dal balcone.
Rimanendo sul numero di 700 condannate c’è da dire che sono oltre 24 volte meno degli uomini, una differenza abissale.La spiegazione di questa differenza in un era di punizione e criminalizzazione maschile come mai nella storia dell’umanità sono diverse:
1) La prima che le donne effettivamente hanno meno forza fisica degli uomini e meno aggressività coatta per cui le loro percosse quando avvengono creano nella maggior parte delle situazioni meno problemi fisici che si limitano a sole lesioni superficiali che rientrano nel reato di percosse non punibili col carcere con il codice penale attuale .
2) I reati femminili contro la persona in particolare contro gli uomini sono in genere meno cruenti e proprio per questo passano più inosservati e meno considerati, perchè il metro di misura dei reati è tarato sulla forza fisica maschile, non sul significato dell’atto in sè cosa che invece è valida verso la donna ma non valido quando fatto dalla donna verso l’uomo per ragioni ideologiche. Cosa volete che faccia secondo la cultura dominante uno schiaffo femminile alla dura pelle maschile? O un pizzicotto femminile o una continua molestia fisica femminile alla scorza dura maschile abituato a ben altro nel confronto con altri uomini.
Non vengono denunciati e rimangono impunite perchè è proprio una donna ad aver commesso l’atto.La donna è Debole e non punibile per i suoi reati non palesemente cruenti, il che capita raramente.Se un uomo tira uno schiaffo e fa sanguinare una donna è punito immediatamente oltre allo sdegno generale e alla nomea infamante che gli viene addebitata, se una donna fa lo stesso con un uomo, ed ha la forza per farlo, è cultura dominante che semmai si deve vergognare lui di aver preso uno schiaffo da una donna.Per non parlare dei reati di molestia “sessuale” vero fulcro della criminalizzazione e punizione maschile.Se un uomo osa a toccare una donna senza il consenso di lei la nomea infamante di molestatore sessuale e la condanna per violenza sessuale non gliela toglie nessuno, se una donna molesta un uomo (per volontà molesta) non le succede proprio nulla in una atmosfera di ilarità generale. Nel caso in cui venga denunciata viene assolta, vige sempre la regola che una donna è Debole e non può fare del male.E’ incredibile a dirlo ma è così: assolta moralmente e giudizialmente perchè debole di natura. Due pesi e due misure quindi: condanna maschile nella massima serietà e assoluzione o non denuncia nel caso della donna.
Il femminismo quindi ha costruito una convinzione diffusa secondo cui la donna non è punibile per quello che commette anche se ha commesso dei reati di molestie o percosse.Lei può farlo perchè è donna, la donna nel rapporto con l’uomo fa quello che vuole, questo è l’assioma del femminismo, il male da condannare è solo quello maschile.
Insomma una serie di pregiudizi ideologici fortemente influenzati dal femminismo che portano tutti alla impunità femminile.
Non accettano di andare in galera perchè non accettano di essere condannate da uomini.Proprio le femministe che vogliono la punizione esemplare maschile fatta dagli stessi uomini per certi reati, non accettano di essere condannate e puniti dagli uomini per quegli stessi reati, non accettano la condanna e la legge su se stesse se non per quello che vogliono o consentono loro.Il femminismo ha contribuito decisamente a creare certe leggi per punire gli uomini, ma solo gli uomini.
3) Le donne spingono gli uomini a commettere reati al posto loro.Le donne hanno sempre agito in questo modo, quando non riescono a compiere il reato in prima persona per sconvenienza personale o per impossibilità, fanno leva e sobillano i sentimenti e le emozioni maschili per ottenere il reato cruento contro l’altro o gli altri. Talvolta in modo esplicito molto piu spesso in modo implicito facendo intendere che si aspettano qualcosa .E’ esattamente quello che succede quotidianamente sia a livello di massa che personale quando una donna o piu donne vogliono vendicare se stesse. Bastano tre parole per fomentare in lui o in loro la condivisione della rabbia femminile e aizzare certi istinti di gelosia o protezione così indurli a compiere un atto criminale.Una vera e propria strumentalizzazione della psiche e dei sentimenti maschili per ottenere un regime culturale basato sulla reciproca violenza maschile.Resta però il fatto che come mandanti passano sempre e ancora una volta impunite.Questo è assai vero per i reati sessuali dove lo stupro è di fatto considerato peggio di un omicidio, e questa convinzione gli uomini la condividono pienamente con la dottrina femminista: sono in prima fila a linciare chi è accusato di questo reato, dietro di loro le donne a fomentarli.
Le donne dovrebbero andare in galera e non essere sempre assolte o passare impunite per pregiudizi ideologici, ci vorrebbe un codice penale non tarato sugli atti maschili che sono per loro natura cruenti e ben visibili.
La molestia e la violenza femminile va punita, le mandanti vanno punite, l’impunità e l’assoluzione femminile non è giusta.