In occasione del 25 Novembre il Corriere pubblica 4 (QUATTRO ) pagine di foto di zerbini con la mano destra alzata! Sì, non scherzo: con la mano destra alzata! Se non lo vedessi non ci crederei: apologia del fascismo in pieno stile!
Tutti, meno uno (Luca Pignatelli) alzano la mano destra nel saluto fascista!
Come per rispondere al duce: eccomi! Ebbene, ci si consenta di dire: noi no! Noi non ci siamo.
E lo diciamo con piena coscienza, sapendo cosa rischiamo (Matteotti docet).
E lo diciamo con piena coscienza, sapendo cosa rischiamo (Matteotti docet).
Noi non siamo tra coloro che alzano la mano e si infilano nel gregge che osanna a colui che grida dal balcone: a noi!
Noi siamo e restiamo uomini liberi (ne prendano atto le signore della XXVII ora).
Anche dopo la lettura, anzi a maggior ragione dopo la lettura del manifesto dei maschietti zerbini, vergato da Beppe Severgnini a pag. 17, dal quale si deve evincere una sola rivelazione: il maschio in quanto maschio si deve sentire colpevole.
Ebbene, mi dispiace, io non mi sento affatto e per nulla colpevole di delitti che non ho commesso, non considero in nulla e per nulla alcuna donna più virtuosa o più innocente o meritevole di maggior tutela di me.
Io ritengo e sostengo e mantengo la posizione che tutti gli esseri umani (anch’io) hanno la medesima dignità e i medesimi diritti. Tra i quali anche quello di avere delle opinioni e di difenderle, sostenerle, discuterle.
Perchè neppure Severgnini, neppure Mandela, Napolitano o Obama messi insieme mi convinceranno mai che io non posso dire ad una donna che non sono d’accordo con lei. E se non sono d’accordo e lei ritiene questo disaccordo una violenza, il problema è suo, non mio.
Non c’è dubbio che qualunque conflitto comporta una certa dose di violenza, non c’è dubbio che gli esseri umani hanno sempre la tentazione di far prevalere la ragione della forza sulla forza della ragione, epperò questa tentazione è una tentazione dell’essere umano in quanto essere umano e non in quanto maschio e non ritengo in alcun modo di dover fare ammenda di una tentazione che non mi compete in quanto maschio più di quanto competa a qualsiasi donna in quanto femmina!
Perciò attacco da me la mia stella gialla sulla mia giacca: IO NON CI STO!