Pari opportunità, un uomo al posto della Idem: Marino Maglietta!

Sul blog di Libertiamo il nostro amico Marco Faraci ha pubblicato questo post che riportiamo. Se la commissione delle Pari Opportunità fosse davvero quel che dice di voler essere, non ci sarebbe nulla di strano. Se la proposta sa di provocazione, forse dobbiamo domandarci cosa significa PARI nella lingua italiana!

marinoMarino Maglietta, docente universitario presso l’Università di Firenze (Facoltà di Ingegneria), dall’inizio degli anni Novanta dedica gran parte della sua attività ai problemi socio-giuridici, con particolare attenzione per la famiglia in crisi. Nel 1993 fonda l’associazione nazionale Crescere Insieme, della quale è tutt’ora presidente.

 

Pari opportunità. Ora un uomo al posto della Idem. Il nome? Marino Maglietta

Posted on 25 giugno 2013.

Con le dimissioni di Josefa Idem al Presidente del Consiglio toccherà verosimilmente nelle prossime ore nominare un successore per il dicastero delle Pari Opportunità. Se suscita sempre vivace interesse la nomina od anche solo la candidatura di una donna ad una qualsiasi carica pubblica, nel caso del ministero delle Pari Opportunità è difficile che ci sia grande pathos, essendo tale ministero attribuito da sempre “in quota rosa”.

Nei fatti, il ministero delle Pari Opportunità è stato istituito da Romano Prodi nel 1996 e da allora 8 donne si sono avvicendate alla sua guida. La prima fu Anna Finocchiaro, seguita da Laura Balbo, Katia Belillo, Stefania Prestigiacomo, Barbara Pollastrini, Mara Carfagna, Elsa Fornero e la dimissionaria Josefa Idem. Continua a leggere “Pari opportunità, un uomo al posto della Idem: Marino Maglietta!”

Basta menzogne sul “femminicidio”: atteniamoci ai dati ufficiali

Riportiamo questo interessante articolo dal blog emilianorizzo

Dato che i giornalisti di professione non fanno il loro mestiere, cercherò di farlo io al posto loro. Inoltre, vorrei dimostrare – dati ufficiali alla mano – che il fenomeno del femminicidio non esiste, è pura retorica politica e femminista.

Non è più tollerabile assistere al massacro politico, mediatico e giornalistico del genere maschile e della figura dell’uomo in generale. In quanto uomo mi sento offeso e indignato dalle continue sparate femministe dell’attuale presidente della Camera. Sono un uomo felicemente sposato, a mia moglie devo molto, moltissimo, ma questo non mi impedisce di ricercare sempre la verità dei fatti, non favole retoriche e pretestuose per saziare la frustrazione di alcune donne contro il genere maschile in quanto tale. Credo che sia una forma di discriminazione violenta e inaccettabile. Mi auguro che gli uomini e le donne che ragionano con la propria testa si ribellino a questa propaganda falsa, pericolosa e distruttiva della dignità di milioni di persone. Probabilmente ci sono associazioni che chiedono denaro e la Task Force che si sta approntando sul femminicidio va proprio in quella direzione. Ed è sempre un buono argomento per distogliere l’attenzione sui più gravi problemi economici e sociali che l’Italia sta vivendo. E constato con tristezza e indignazione che i bambini, gli anziani e gli uomini in generale sono scomparsi totalmente dalle cronache di violenza sui media, sia televisivi che cartacei. I bambini, soprattutto, andrebbero tutelati e protetti. Continua a leggere “Basta menzogne sul “femminicidio”: atteniamoci ai dati ufficiali”

Un’emergenza democratica

convenzione_istanbul_camera_femminicidioda Uomini Beta – Fabrizio Marchi

http://www.uominibeta.org/articoli/unemergenza-democratica/

La Convenzione di Istanbul è stata approvata dalla Camera dei Deputati all’unanimità, con 545 voti su 545. Non si può neanche parlare di “voto bulgaro”, come si usa dire in gergo politico, perché quest’ultimo per essere considerato tale deve prevedere comunque una percentuale, sia pur minima, di voti contrari o di astenuti.

Ci hanno insegnato che bisogna sempre diffidare delle votazioni all’unanimità, senza neanche un voto contrario o un astenuto, e restiamo di quell’idea. Quando dall’estrema all’estrema si vota nello stesso identico modo, c’è puzza di bruciato. Continua a leggere “Un’emergenza democratica”

L’odissea del piccolo Cellie: per non dimenticare

Nell’interesse  supremo del minore: … “il sistema torchia angeli”

26102012174924aCarissimi colgo l’occasione per ringraziarvi dell’aiuto che state dando alla causa dei bambini in generale e del mio caso in particolare, (da stime prudenti parrebbe siano 150.000 in questo momento i casi analoghi al mio).
Qualora decidiate di trattare giornalisticamente questo mio “resoconto”  vi prego di darmi riscontro affinché possiamo divulgarlo sui nostri canali informativi.

Francesco Cellie ( genitore in lotta) a nome delle associazioni vicine

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Femminicidio e misandria

riproduciamo un interessante articolo comparso su http://www.libertiamo.it/2013/05/14/ma-sul-femminicidio-si-sta-costruendo-una-campagna-misandrica/

Ma sul “femminicidio” si sta costruendo una campagna misandrica

Posted on 14 maggio 2013. Tag: , , ,

Marco Faraci

– Ad ogni crimine violento compiuto da un immigrato c’è sempre chi prova a giocare la carta etnica, la carta della paura e della colpevolizzazione del diverso. È successo anche in questi giorni, dopo lo stupro a Vicenza di una ragazza ad opera di un ghanese e dopo la follia omicidia di un altro ghanese a Milano.

La politica mainstream e soprattutto quella progressista e di sinistra prendono sistematicamente le distanze da tali posizioni e chiedono che i delitti si puniscano in quanto tali, ma si evitino campagne allarmistiche e generalizzazioni razziste. Peccato, che negli stessi giorni in cui, da sinistra, si chiede – giustamente – di approcciare le problematiche della sicurezza in un’ottica rigorosamente “race blind”, al tempo stesso si lanci una campagna sul “femminicidio”, che “blind” non lo è per niente, ma che anzi è fortemente sessuata e generalizzante. Continua a leggere “Femminicidio e misandria”