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LA MACCHINA DA FOTTERE- THE FUCK MACHINE- racconto di Charles Bukowski

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Suicide Is Painless:

--- Citazione da: kautostar - Febbraio 28, 2014, 20:18:27 pm --- Comunque da quel che traspare dalle sue opere e dalla biografia, provo una certa simpatia anche per quello che deve esser stato Bukowski come persona,  visto che il suo è il punto di vista del "fallito"(il successo economico-letterario l'ha raggiunto intorno ai 60 anni d'età, ma gran parte della sua vita l'ha vissuta alternando periodi da disoccupato-vagabondo, a umili lavori da impiegato sfruttato e sottopagato), squattrinato, alcolizzato, ultimo tra gli ultimi, tra gli esclusi dal "sogno americano". Chi meglio di lui poteva raccontare in maniera ironica e dissacrante, il "lato oscuro" delle moderne società capitaliste(e pseudo-femministe), popolate da un'esercito sconfinato di persone(soprattutto uomini) condannate alla solitudine, all'esclusione sociale e alla perdizione (e di donne destinate alla prostituzione)?
Uno con un vissuto del genere, non può che essere "anti-femminista"(chi finisce a vivere tra i diseredati, non può non rendersi conto che la società attuale è spietata ed estremamente crudele nei confronti degli uomini che hanno perso tutto... molto più che nei confronti delle donne ... altro che sesso "dominante", come vanno blaterando le femministe) , nonostante un autentico amore per le donne(alla faccia dello stereotipo femminista, che etichetta gli "anti-femministi" come misogini), che trasuda in maniera discreta ma inequivocabile, da quasi tutti i suoi scritti!

--- Termina citazione ---

Bukowski era un genio. Da "Storie di ordinaria follia" Ferreri trasse anche un film (1981), con Ben Gazzara e Ornella Muti. Ma migliore di tutti da suoi scritti e dalla sua figura, resta "Barfly"(1988) di Barbet Schroeder, con Mickey Rourke che lo interpreta grandiosamente, e Faye Dunaway alcolizzata. Anche "Factotum"(2005) di cui parlai, Con Matt Dillon/l'alter ego Aarry Chinaski, è bello e risucito nel restituire abbastanza fedelmente l'allucinato, sfatto universo bukowskiano.

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