Autore Topic: Arti Marziali  (Letto 310349 volte)

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Offline Vicus

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Re:Arti Marziali
« Risposta #1110 il: Maggio 11, 2019, 18:56:04 pm »
Fabio Basile è uno spettacolo.
Grande judoka (non a caso è campione olimpico).


Ribalta sistematicamente l'avversario senza consentirgli la minima reazione :ohmy:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.


Offline Vicus

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Re:Arti Marziali
« Risposta #1112 il: Maggio 18, 2019, 10:09:58 am »
E' una delle arti marziali più temibili.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Arti Marziali
« Risposta #1113 il: Maggio 18, 2019, 17:49:02 pm »
Nella lotta a terra è la più completa ed efficace, quindi la più temibile.
Poi, vabbe', per strada è sempre meglio non finire a terra, specie se (per ipotesi) si dovesse avere a che fare con più aggressori.

@@

PS: diciamo pure che questo è il suo antenato.

https://en.wikipedia.org/wiki/Kosen_judo

Offline Vicus

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Re:Arti Marziali
« Risposta #1114 il: Maggio 18, 2019, 22:01:53 pm »
Ho assistito a un'esibizione, davvero notevole. Il Kosen Judo c'è in Italia?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Arti Marziali
« Risposta #1115 il: Maggio 19, 2019, 00:49:20 am »
C'è qualcosa di simile (esempio: ad Ancona); ma non è comunque vero Kosen Judo.
Per trovare delle autentiche scuole di Kosen Judo bisogna recarsi in Giappone.

@

http://www.infojudo.com/kosen-judo/

Citazione
Kosen Judo era lo stile di judo praticato prima delle modifiche del regolamento del 1925. Oggi rimane semplicemente uno stile che fa parte del Judo Kodokan. Kosen Judo ha la stesse tecniche del Judo, ma enfatizza il ne waza a cui viene dato molto più spazio.

E’ specializzato dunque nelle tecniche di controllo (katame waza), nelle lussazioni (kansetsu waza) e negli strangolamenti (shime waza). Una parte del Kosen Judo studia le applicazioni pratiche per la difesa personale e studia in modo approfondito le tecniche dei colpi (atemi waza). Questo stile di Judo è ancora praticato a tutt’oggi in Giappone.



http://www.infojudo.com/le-origini-del-ne-waza-nel-judo/

Citazione
Le origini del Ne Waza nel Judo
Infojudo.com - Tutte le info sul Judo > Katame waza > Le origini del Ne Waza nel Judo
Da uno scritto dello storico St. Hilaire
Traduzione a cura di P. Crugnola

Il ju jutsu della scuola Fesen Ryu fu fondato da Takeda Motsuge nei primi dell’800. Motsuge era nato nel 1794 a Matsuyama in Giappone. Studiò il ju jutsu fin da giovane e negli ultimi anni, quando insegnava ad Aki, fu considerato un vero e proprio Shihan dai suoi allievi. Aveva appreso il Namba Ippon Ryu da Takahashi Inobei e, nel corso della sua vita, aveva studiato anche Takenouchi Ryu, Sekiguchi Ryu, Yoshin Ryu, Shibukawa Ryu e Yagyu Ryu. Il suo stile si sviluppò mentre la classe dei Samurai si stava dissolvendo e questo lo portò ad orientarsi maggiormente verso il combattimento senz’armi. La Fusen Ryu divenne infine un’arte quasi totalmente dedita al combattimento a terra anche se questo fatto non rigurdò la totalità dei dojo (*).

Al volgere del secolo scorso, il maestro di Fusen Ryu, Mataemon Tanabe, sfidò un “nuovo” maestro di ju jutsu che si era inserito nel suo territorio, tale Jigoro Kano. Con il nuovo stile che insegnava aveva battuto facilmente parecchie altre scuole di ju jutsu che lo avevano sfidato. Così la scuola di Mataemon Tanabe combatté contro quella di Jigoro Kano e… vinse tutti gli incontri!! Li vinse non proiettando gli avversari, ma portandoli a terra e quindi costringendoli alla resa con leve articolari, strangolamenti, ecc. Così nacque la lotta a terra nel Judo. Jigoro Kano rimase affascinato della abilità con cui vennero battuti i suoi allievi e chiese (e forse pagò) a Mataemon Tanabe di svelargli i segreti della sua tecnica. Immediatamente designò alcuni suoi allievi, tra i migliori, a concentrarsi su queste nuove tecniche e in poco tempo il Ne Waza venne assorbito nel metodo Kodokan diventandone parte integrante.

Avendo ormai parecchi allievi esperti in Ne Waza, a Kano sembro una buona idea usare questo metodo nell’insegnamento per le scuole. Poiché il combattimento in Ne Waza finiva in un modo incruento con la resa dell’avversario e senza incidenti (**) esso poteva essere considerato più facilmente come attività “sportiva” e meno come arte marziale (***). Egli chiamò questo nuovo stile sportivo Kosen. Nel 1914 fu organizzato presso l’Università Imperiale di Kyoto il primo Campionato delle Scuole Superiori Giapponesi. Nel 1925 lo stile Kosen aveva così preso piede che Jigoro Kano fu costretto a stabilire nuove regole di combattimento per limitarne l’impiego nelle competizioni. Si arrivò infatti a stabilire una proporzione fra lotta a terra (30%) e lotta in piedi (70%), regola che durò fino al 1940. Tutto ciò portò ad una sorta di “frattura” all’interno del Kodokan. Molti di quei judoka che Kano aveva fatto specializzare nello stile Fusen Ryu di Mataemon Tanabe avevano condotto tutta una serie di studi e ricerche in tal senso e questo aveva fatto sì che loro e i loro allievi primeggiassero ora in quasi tutte le competizioni.

Per Jigoro Kano questo non poteva andar bene perché la loro supremazia incrinava quel delicato equilibrio che egli stava cercando di creare all’interno del Kodokan. Il Kodokan doveva rappresentare una sintesi del vecchio Ju Jitsu e non poteva quindi fare preferenze fra questo o quello stile. Nel contempo Kano aveva il problema di diffondere il suo sistema anche all’estero e per attuarlo non poteva utilizzare persone che non fossero in grado di difendere gli ideali del Kodokan anche davanti alle inevitabili “sfide” alle quali sarebbero andati incontro. Per questi motivi Kano decise d’inviare gli allievi “specialisti” nel Ne Waza e protagonisti del nuovo stile Kosen.

Fra questi allievi vi erano Hirata, Tomita e Maeda. Maeda con Tomita andò negli U.S.A. e dopo tante peripezie fini in Brasile dove insegnò ai fratelli Gracie la sua tecnica. Ecco perché il Brasilian Ju Jitsu é quasi tutto lotta a terra, perché proviene dal famoso stile Kosen. Il Kosen continuò a sopravvivere in pochi luoghi, fra questi il dojo di Hirata Kanae in Giappone, che continua tuttora la propria attività anche dopo la sua morte avvenuta nel 1998.

(*) Esistono infatti, ancora oggi, dojo di Fusen Ryu che non insegnano solamente lotta a terra.
(**) In quel periodo, agli inizi del ‘900, la tecnica del Judo era ancora da mettere a punto e i combattimenti in piedi non sempre finivano in maniera incruenta.
(***) Nel Giappone del tempo era in atto una sorta di “rifiuto” verso tutto ciò che poteva avere richiami con il passato guerriero del Giappone e/o costituisse ostacolo nei confronti della modernità.

Online Frank

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Re:Arti Marziali
« Risposta #1116 il: Maggio 23, 2019, 02:08:12 am »
Più volte ho scritto in passato che l'avversario numero uno delle femmine che praticano discipline da combattimento è l'uomo, il maschio della specie umana; e non l'altra femmina.
Mentre per il maschio l'avversario numero uno è l'altro maschio e non la femmina, verso la quale il succitato seguita a fare "il cavaliere", in Occidente come in Oriente.
Sì, perché anche da quelle parti tendono a leccare il culo alle suddette, così come anche le femmine orientali non sono affatto diverse da quelle occidentali.
Questo video risale al 2015, ed evidenzia bene tutto ciò.

https://video.panorama.it/sport-video/se-la-dilettante-in-realta-e-campionessa-di-muay-thai/

A prescindere se sia vero o no, di significativo c'è il messaggio che si vuol far passare...
Peraltro, altrove ho letto che ad organizzare tale merdata sarebbe stato il proprietario della palestra, ovvero un uomo...
Altrettanto significativo è il fatto che queste tizie si guardano bene dall'affrontare dei professionisti, quindi dei veri atleti, esperti della medesima disciplina.
Del resto, femmine, complessi di inferiorità e vigliaccheria, vanno sempre di pari passo.
Femmine che peraltro vengono sempre allenate e addestrate da uomini.

@@


PS: immaginate una ipotetica situazione contraria, in cui un campione di muay thai gonfia di botte una femmina (o due)...
Sarebbe arrestato e processato.

Lo ripeterò fintanto che scriverò in questo forum: quelli tra i due sessi sono anzitutto rapporti di forza, di potere, e non d'amore.
Il problema è farlo capire agli uomini.

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Re:Arti Marziali
« Risposta #1117 il: Maggio 23, 2019, 02:24:49 am »
Questo combattimento di muay thai, fra un uomo e una donna, risale ad oltre un quarto di secolo fa.


Trattasi di un (all'epoca) ventunenne thailandese, atleta di muay thai di secondo livello, che in quel periodo era campione della Nuova Zelanda e della pari peso Lucia Rijker,
https://it.wikipedia.org/wiki/Lucia_Rijker
imbattuta (tra le femmine...) campionessa mondiale di muay thai, che da molti era considerata "la donna più pericolosa al mondo" (molti anni dopo tale "onore" fu attribuito a Ronda Rousey...).
Una tipa che era fortemente convinta di poter battere Somchai Jaidee, ma che invece subì la prima (e unica) sconfitta della carriera.
Un KO all'inizio del secondo round.
L'incontro si disputò ad Amsterdam.

Offline Vicus

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Re:Arti Marziali
« Risposta #1118 il: Maggio 23, 2019, 03:01:12 am »
Frank questo è solo l'inizio di una strada che porterà a combattimenti con donne ormonizzate (trans) o altrimenti 'geneticamente modificate'.
E le donne saranno dispostissime a gonfiarsi di schifezze per battere un uomo.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Duca

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Re:Arti Marziali
« Risposta #1119 il: Maggio 23, 2019, 06:24:01 am »

Questo video risale al 2015, ed evidenzia bene tutto ciò.

https://video.panorama.it/sport-video/se-la-dilettante-in-realta-e-campionessa-di-muay-thai/

A prescindere se sia vero o no, di significativo c'è il messaggio che si vuol far passare...
Peraltro, altrove ho letto che ad organizzare tale merdata sarebbe stato il proprietario della palestra, ovvero un uomo...
Madonna che strunzata di video... non serve essere espertissimi per capire benissimo che se lui le tirasse un cartone di quelli veri 'sta qua andrebbe all'ospedale o forse direttamente all'obitorio.
E pensare che molti credono a 'ste buffonate... bisogna essere proprio lobotomizzati totalmente dalla martellante cultura femminista e misandrica.   :(

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Re:Arti Marziali
« Risposta #1120 il: Maggio 23, 2019, 18:45:39 pm »
Madonna che strunzata di video... non serve essere espertissimi per capire benissimo che se lui le tirasse un cartone di quelli veri 'sta qua andrebbe all'ospedale o forse direttamente all'obitorio.
E pensare che molti credono a 'ste buffonate... bisogna essere proprio lobotomizzati totalmente dalla martellante cultura femminista e misandrica.   :(

Non a caso ho scritto "a prescindere se sia vero o no".
Resta il fatto che oggigiorno ci sono tanti (troppi) omuncoli che si prestano a simili merdate.
E il discorso non riguarda solo gli occidentali.
Anzi, posso dire che quando si tratta di "femmine guerriere", in Oriente son pure peggio che in Occidente.*

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* Ovviamente un tempo non era così.

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Re:Arti Marziali
« Risposta #1121 il: Maggio 26, 2019, 01:21:50 am »
https://it.euronews.com/2019/05/25/judo-hohhot-grand-prix-iran-sul-gradino-piu-alto-del-podio

Citazione
Judo, Hohhot Grand Prix: Iran sul gradino più alto del podio
Di Euronews  • ultimo aggiornamento: 25/05/2019 - 17:39
Judo, Hohhot Grand Prix: Iran sul gradino più alto del podio

Grand Prix di judo ad Hohhot, seconda giornata cinese caratterizzata da un equilibrio sostanziale, nell’ambito del quale spicca la medaglia d’oro appannaggio dell’iraniano MOLLAEI.

Proprio lui, uomo del giorno ed attuale campione del mondo, infatti, tra gli uomini -81 kg conquista il gradino più alto del podio, sconfiggendo il nipponico FUJIWARA.

Si tratta di una rivincita della finale del Campionato Mondiale 2018, che si chiude però alla stessa maniera.

Terza piazza per il sudcoreano LEE ed il tedesco RESSEL.

Categoria donne -63 kg: oro per la naturalizzata tedesca TRAJDOS, dopo il successo nella finalissima ai danni della cinese Jing TANG.

La sua sfida decisiva è un crescendo, tanto da lanciare l'antagonista per due volte: prima con tecnica maki-komi finalizzata al waza-ari, poi con tecnica o-uchi-gari finalizzata al decisivo ippon.

Terzo gradino del podio per la cinese YANG e la nipponica NOUCHI.

A consegnare le medaglie è la signora Xian Dongmei, Presidente della Federjudo cinese.

"La fiducia sta tornando - dice la vincitrice - penso sia la cosa più importante che ti serve sul tappeto: non è stato piacevole non vincere medaglie per un po' ma ora, con Tbilisi, Baku e qui di nuovo, sto meglio, mi sento bene".

Categoria uomini -73 kg: a sbaragliare a concorrenza ci pensa l’azero HEYDAROV, giustiziere dell’emiratino SCVORTOV.

Bronzo per il canadese MARGELIDON ed il tedesco WANDTKE.

Consegna le medaglie Naser Al Tamemi, tesoriere generale della Federazione Internazionale.

Tra le donne -70 kg, su tutte la giapponese NIIZOE, la quale sconfigge in finale la svedese BERNHOLM.

Terzo gradino del podio per la tedesca SCOCCIMARRO e la canadese ZUPANCIC.

Per chiudere, oggi ci sono ben quattro mosse del giorno:

1) la cinese SUN, categoria -70 kg, con pregevole tecnica tecnica o-uchi-gari;

2) l’emiratino SCVORTOV, argento nella categoria -73 kg, grazie alla tecnica seoi nage finalizzata all'ippon;

3) la tedesca SCOCCIMARRO, donne -70 kg, con una potente tecnica ko soto gari;

4) infine, il tedesco WANDTKE, categoria -73kg, per effetto dell'abile mossa che gli vale il bronzo.



Online Frank

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Re:Arti Marziali
« Risposta #1124 il: Maggio 31, 2019, 21:13:16 pm »
https://www.grappling-italia.com/stili-insegnamenti/brazilian-jiu-jitsu/2019/05/27/introduzione-al-mundial-ibjjf-2019-49612.html

Citazione
INTRODUZIONE AL MUNDIAL IBJJF 2019
Scritto da Jack Botinha

E’ dove si scrive la storia del Jiu Jitsu. E’ dove nascono e cadono le leggende. E’ dove l’Arte Suave raggiunge il suo massimo livello in termini di bellezza ed efficacia. E’ semplicemente l’evento degli eventi: sta arrivando il Mondiale IBJJF 2019!

L’edizione 2019 sarà l’edizione numero 24 dell’appuntamento più importante nel mondo del Jiu Jitsu brasiliano: ancora una volta ad ospitare l’evento sarà la Walter Pyramid di Long Beach, in California, diventata ormai simbolo dell’IBJJF World Jiu Jitsu Championship. Le cinture nere lotteranno Sabato 1 e Domenica 2 Giugno.

Possiamo già affermare senza alcun timore che si tratterà di un’edizione storica e spettacolare: per la prima volta la IBJJF metterà in palio un premio in denaro per i vincitori delle Black Belts Adult (sia maschili che femminili), che va dai 4mila ai 7mila dollari in base al numero di iscritti nel bracket. Sarà invece di 10mila dollari il premio per chi trionferà nell’Assoluto.

Quest’anno dunque non si combatte soltanto per la medaglia e per i punti nel ranking ma anche per portare a casa un bottino: questo fatto sicuramente ci indica che il Jiu Jitsu sta andando sempre più nella direzione del professionismo, un’ottima novità per gli atleti.
Ricordiamo inoltre che USADA (U.S. Antidoping Agency) testerà gli atleti all’evento. Nonostante il sito della IBJJF non sia molto chiaro a riguardo pare che USADA testerà a campione alcuni degli atleti arrivati a podio nelle cinture nere. Non è molto, ma è comunque meglio di nulla.

Andiamo ora a presentarvi i protagonisti di questo magnifico evento!

ROOSTERWEIGHT

Si parte col botto con i Roosterweight. Due ritorni semplicemente clamorosi hanno scosso il mondo del BJJ: Bruno Malfacine e Caio Terra sono iscritti al Mundial! Malfacine e Terra sono due acerrimi nemici che hanno lottato in finale al Mundial moltissime volte: Bruno ha quasi sempre avuto la meglio (infatti ha vinto il titolo 10 volte contro le 2 di Terra) ma Caio gli ha sempre dato filo da torcere. Bruno si era ritirato dopo il Mundial dell’anno scorso, Caio era entrato invece in una fase di semi-ritiro: ecco perchè vederli tra gli iscritti è quasi sconvolgente! Occhio però agli altri partecipanti: Rodnei Barbosa è in una vertiginosa fase di ascesa mentre il campione in carica Light-Feather Mickey Musumeci ha deciso di scendere di categoria.
Da segnalare anche la presenza del nostro alfiere italiano Andrea Verdemare, forza Andrea!

INTRODUZIONE AL MUNDIAL IBJJF 2019 2
LIGHT-FEATHERWEIGHT

Con Musumeci che ha cambiato categoria il titolo è ora vacante, chi se lo porterà a casa? Due nomi su tutti: Joao e Paulo Miyao. I due fratelli della Cicero Costha sembrano essere i grandi favoriti per il trionfo finale ma non sottovalutiamo atleti come Yuta Shimada e Eduardo Barboza, pronti a sgambettare i Miyao Brothers.

FEATHERWEIGHT

Quest’anno Feather fa rima con guerra. Divisione pazzesca! Shane Hill-Taylor dovrà difendere il titolo da una concorrenza molto più che spietata: negli iscritti ci sono atleti mostruosi come Isaac Doederlein (oro al Brasileiro), Joao Paulo Neto, Gianni Grippo, Marcio Andre (bronzo lo scorso anno) e Kennedy Maciel (per gli amici, il figlio del leggendario Cobrinha). Da non perdere!

LIGHTWEIGHT

Una categoria in bilico tra il passato e il futuro. Il campione in carica è l’icona Lucas Lepri, ma il giovane Levi Jones-Leary quest’anno si sta prendendo quasi tutto (oro a Europeo e Brasileiro) e ha già battuto Lepri una volta: si affronteranno di nuovo? Negli iscritti troviamo anche i nomi di Megaton Dias (l’unico lottatore ad aver preso parte ad ogni singola edizione del Mundial), Renato Canuto (che diede spettacolo con Lepri lo scorso anno), Michael Langhi e la speranza finlandese Tommi Pulkkanen.

INTRODUZIONE AL MUNDIAL IBJJF 2019 3
MIDDLEWEIGHT

Il vincitore 2018 Isaque Bahiense dovrà difendersi dagli assalti di JT Torres, Dante Leon, Jaime Canuto, Gabriel Arges (campione 2017), Otavio Sousa (campione 2016). Inoltre Tommy Langaker continua ad inseguire il sogno di diventare il primo europeo a vincere il Mundial.
Tutto si può dire dei Middleweight tranne che sia una divisione facile!

MEDIUM-HEAVYWEIGHT

Lucas “Hulk” Barbosa non è soltanto il campione in carica ma è anche il numero uno dei ranking IBJJF nelle cinture nere! Non sarà facile strappargli lo scettro ma ci sono atleti che ne hanno le potenzialità: Rudson Matheus ha vinto l’oro al Brasileiro, Gabriel Almeida ha vinto l’argento all’Europeo ed eliminò proprio Hulk in un clamoroso upset, mentre il campione Heavyweight 2018 Felipe Pena ha deciso di scendere di categoria. Attenzione anche a Devhonte Johnson e a Murilo Santana, entrambi della Unity Jiu Jitsu.

HEAVYWEIGHT

Più che una categoria di peso è un girone dell’Inferno di Dante: Pena è sceso nei Medium-Heavy, il titolo è quindi senza padrone. A scannarsi per l’oro saranno una serie di talenti che definire cristallini è quasi riduttivo: Leandro Lo, Keenan Cornelius (recentemente cacciato dalla Atos), Kaynan Duarte, Adam Wardzinski, Jackson Sousa, Hygor Brito (che abbiamo visto in Italia al WAR) e Tim Spriggs. Fuoco e fiamme garantiti!

INTRODUZIONE AL MUNDIAL IBJJF 2019 4
SUPER-HEAVYWEIGHT

Categoria in cui tutto è possibile. Nicholas Meregali arriva al Mundial con un doppio oro al Brasileiro ed è sicuramente l’atleta più in forma del momento. Il campione in carica Mahamed Aly è iscritto e sconfisse Meregali proprio al Mundial dello scorso anno. Aaron “Tex” Johnson torna alle competizioni dopo le accuse di stupro, e ricordiamo che prima della pausa aveva collezionato vittorie pesantissime. Insomma, è davvero tutto aperto!
Da tenere d’occhio anche Luiz Panza, James Puopolo e Tanner Rice.

ULTRA-HEAVYWEIGHT

In questa divisione c’è un solo re indiscusso: Marcus “Buchecha” Almeida, uno dei più grandi di tutti i tempi.
Buchecha è 11 volte campione mondiale (record!) e nessuno sembra in grado di contrastarlo.
A tentare di interrompere il suo regno potrebbe essere Joao Gabriel Rocha? Rocha era considerato uno dei migliori prospetti nel BJJ qualche anno fa, ma dovette fermarsi dopo aver scoperto di avere un tumore.
Per fortuna Joao è guarito ed è pure tornato in uno stato di forma impressionante: è l’inizio di una favola?


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Citazione
Quest’anno dunque non si combatte soltanto per la medaglia e per i punti nel ranking ma anche per portare a casa un bottino: questo fatto sicuramente ci indica che il Jiu Jitsu sta andando sempre più nella direzione del professionismo, un’ottima novità per gli atleti.

E chi è che sta mandando il Brazilian Jiu Jitsu nella direzione del professionismo? (di cui beneficeranno anche le atlete).
Chi è che finanzia ?
Chi è che tira su il portafogli ?
Delle donne...?
Ovviamente no.
Solo ed esclusivamente degli uomini.
Come sempre, del resto.