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Arti Marziali

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Vicus:
Il Krav Maga è tra le arti marziali più interessanti perché si basa su situazioni reali. D'altra parte sembra concepita per ingaggi con teppisti da strada poco preparati. Sembra abbastanza facile, con una buona preparazione e costituzione fisica, reagire a quelle tecniche.
Andrebbero soprattutto sviluppati gli aspetti relativi alla posizione (equilibrio, busto, guardia) che nelle arti marziali tradizionali sono considerati i più importanti: è facile per un avversario preparato sbilanciare o atterrare un soggetto che porta il peso in avanti, o alza le spalle.

Frank:
Mi risulta che numerosi istruttori non la definiscono un' arte marziale, bensì una "tecnica di combattimento", nata per essere usata in un contesto bellico e quindi studiata per neutralizzare (ed eventualmente uccidere) l'avversario.
Tuttavia si vede chiaramente che è un "misto" di varie arte marziali.
Certe proiezioni, certe leve al braccio, hanno molto a che fare col judo e con il vecchio jujutsu giapponese.

Vicus:
Stavo per scrivere che mi ricordava il jujitsu, anche se le leve appaiono solo vagamente simili. Ricorda anche le tecniche di combattimento insegnate in alcune accademie di polizia, ideate sulla base di situazioni-tipo del teppismo da strada.
E' sicuramente efficace in contesti del genere, ed anche veloce da imparare, ma non regge il confronto con le arti marziali orientali che richiedono anni di pratica.

Frank:

--- Citazione da: Vicus - Ottobre 17, 2015, 01:25:11 am ---Ricorda anche le tecniche di combattimento insegnate in alcune accademie di polizia, ideate sulla base di situazioni-tipo del teppismo da strada.

--- Termina citazione ---

Sì, anche.


--- Citazione ---E' sicuramente efficace in contesti del genere, ed anche veloce da imparare,
--- Termina citazione ---

Infatti è stato studiato per essere imparato rapidamente.

Frank:
http://www.oasport.it/2015/10/judo-mondiali-junior-2015-dominio-asiatico-settimo-posto-per-carlino/


--- Citazione ---
Judo, Mondiali junior 2015: dominio asiatico, settimo posto per Carlino
Posted on 23 ottobre 2015
by Giulio Chinappi

Si sono aperti quest’oggi i Campionati Mondiali junior di judo, che si tengono per l’edizione 2015 nella capitale degli Emirati Arabi Uniti, Abu Dhabi. La prima giornata di combattimenti è stata dedicata a quattro categorie di peso, due maschili (55 kg e 60 kg) e due femminili (44 kg e 48 kg).

Il primo titolo maschile di questa competizione ha visto il successo del kazako Magzhan Shamshadin, che in finale si è imposto per ippon sul sudcoreano Lee Ha-Rim. Entrambi i judoka asiatici non figuravano tra i favoriti della vigilia, anche se nel 2013 Shamshadin si era già laureato campione continentale fra i cadetti, piazzandosi anche terzo nella stessa competizione l’anno successivo. Le medaglie di bronzo sono andate al collo del georgiano Irakli Kupatadze e del mongolo Amartuvshin Bayaraa, mentre per i colori azzurri questa categoria ha portato il miglior risultato di giornata, con il settimo posto di Andrea Carlino. Il diciottenne campione nazionale aveva iniziato il suo percorso con un ippon sul russo Ayub Bliev ed una vittoria per uno shido sull’argentino Nicolás Gómez, numero tre del tabellone. Ai quarti di finale, però, l’azzurrino ha subito una sconfitta per yuko dal già citato Kupatadze, prima di essere eliminato ai ripescaggi da un ippon dell’azero Natig Gurbanli.

Nella categoria 60 kg è arrivato un nuovo titolo per il diciannovenne giapponese Ryuju Nagayama, che si rivelò nel 2011 vincendo la medaglia d’oro ai Mondiali cadetti in finale contro Elios Manzi, e successivamente diventando campione asiatico junior nel 2013. Quinto in questa competizione due anni fa, Nagayama è tornato in grande spolvero dopo un anno di assenza dai tatami internazionali, andando a vincere la finale con un ippon sul mongolo Tsogtbaatar Tsendochir. La Corea del Sud e la Francia hanno conquistato le due medaglie di bronzo in palio, rispettivamente con Kim Chan-Nyeong e Walidé Khyar, numero uno del seeding e unico in grado di interrompere il dominio del continente asiatico. Proprio Khyar aveva battuto agli ottavi di finale Manuel Lombardo (ippon), dopo che l’azzurro si era sbarazzato in due minuti del kazako Zhaksybek Zhensibek. Angelo Pantano, invece, ha sconfitto in meno di un minuto il mongolo Battulga Ganbaatar prima di cedere in trentatré secondi al forte britannico Samuel Hall.

Tra le ragazze, la categoria 44 kg ha visto il trionfo della sudcoreana Lee Hye-Kyeong, già campionessa asiatica di categoria nel 2014 e argento iridato tra i cadetti nel 2013. Lee, che vanta anche due bronzi vinti alle Olimpiadi giovanili di Nanjing 2014 (individuale e a squadre), si è imposta per yuko sulla giapponese Riko Igarashi, mentre il podio è stato completato dalla brasiliana Rita Reis e dalla mongola Narantsetseg Ganbaatar. Sofia Petitto, inizialmente iscritta in rappresentanza dell’Italia, non ha preso parte alla prova a causa di un infortunio al ginocchio.

Nella categoria 48 kg, il Giappone si è imposto grazie a Funa Tonaki, classe 1995, atleta che già vanta un’ottima esperienza internazionale rispetto a molte delle sue coetanee. Terza alle Universiadi di Gwangju, la nipponica ha infatti già conquistato l’argento al Grand Prix di Budapest, e quest’oggi ha arricchito il suo palmarès grazie ai cinque ippon messi a segno in altrettanti incontri, l’ultimo dei quali ai danni della slovena Maruša Štangar, numero quattro del tabellone. In terza posizione si sono invece classificate l’altra giapponese Mikoto Tsunemi e la francese Séphora Corcher. Proprio Tsunemi aveva eliminato al secondo turno l’azzurra Romina Passa con un ippon messo a segno in quarantanove secondi.

La giornata di domani vedrà altre quattro categorie di peso protagoniste: 66 kg e 73 kg per i maschi, 52 kg e 57 kg per le femmine. L’Italia sarà rappresentata dal campione mondiale cadetti Giovanni Esposito, che nella categoria 66 kg effettuerà il suo esordio contro il bosniaco Petar Zadro.
--- Termina citazione ---

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