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Arti Marziali
Frank:
Quella è una esagerazione,* sia giornalistica che della tizia in questione, di cui parlai già in passato.
https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,10005.msg189905.html#msg189905
Inoltre la tipa in questione proveniva dalla kickboxing, ed è una vera (ex) atleta, nonché una spara vaginate.
* Se quella ne ha "fermati" dieci, allora io ne fermo... cento.
Mi vien da ridere.
Alexandros:
La cosa che non viene quasi mai detta nei vari corsi di autodifesa/arti marziali è che la tecnica conta quando tra gli avversari non c'è troppa differenza in termini di stazza e prestanza fisica.
Se io, cintura nera e uomo allenato di 183cm per 85kg dovessi scontrarmi con un avversario della mia stazza ma che non è fisicamente allenato e che non ha mai tirato un pugno in vita sua, come andrebbe a finire? Probabilmente riuscirei a sottometterlo abbastanza facilmente, diciamo che potrei anche gestire anche 2 avversari di questo tipo senza troppe difficoltà.
E se invece l'avversario fosse un uomo fisicamente prestante di 1.90 per 110kg? Qui il discorso cambia, probabilmente riuscirei a sottometterlo ma sarebbe molto più difficile e non ne uscirei incolume.
Ora immaginate una donna media alta 160/165cm per 60kg che cerca di sottomettere un uomo più alto di lei di 15/20cm e più pesante di 30kg. Tenete anche presente che un uomo medio (non allenato) ha circa 3 volte la forza muscolare di una donna media nella parte superiore del corpo. In pratica per uomo sarebbe come lottare contro un bambino di 10 anni. C'è troppa disparità fisica che la tecnica non può colmare.
Io stesso quando mi confrontai anni fa con un avversario alto quanto me ma più pesante di 60kg non riuscii a far molto. In compenso contro un giapponese alto 1.60 con molta più esperienza di me e con una superiorità tecnica notevole me la cavai molto meglio quando decisi di usare tutta la mia forza e la mia stazza contro di lui.
Poi sia chiaro, ci sono tantissimi fattori da considerare. Ci sono diverse persone dalla bassa intelligenza cinestetica che sono completamente negate in qualsiasi attività fisica e conseguentemente esse sono le più vulnerabili in un potenziale scontro. Stanchezza, luogo, attenzione, stress, sono tutte cose che possono influenzare il risultato di uno scontro.
Frank:
Per strada, ossia laddove non esistono arbitri né regole, sono molte le variabili da considerare.
1. L’aggressore:
E' feroce, brutale e non collaborativo. Il suo unico scopo è fare più danni possibili anche giocando sporco. Inoltre può essere armato, sotto effetto di stupefacenti o avere degli amici che gli danno manforte.
2. L'ambiente:
E' differente essere aggrediti in un vicolo, in un parcheggio, in un bagno pubblico, schiena al muro o sulla ghiaia. L’ambiente ha delle insidie che spesso rappresentano uno svantaggio per la vittima ed un vantaggio per l’aggressore. Inoltre può essere usato contro di te. Un esempio? Se cadi a terra sarà piuttosto semplice prenderti la testa e sbatterla sul pavimento, oppure essere preso a calci in faccia.
3. La paura e l’adrenalina:
Puoi essere un mostro a livello tecnico ma se non sarai in grado di gestire la paura e l’adrenalina sarai sempre carne da macello.
4. La stanchezza:
Un aggressore colpisce sempre quando reputa che la sua preda sia vulnerabile. Quindi è altamente probabile che se mai ti dovessi trovare a gestire un’aggressione in strada sarà di sera e probabilmente quando sarai stanco.
5. Gli abiti:
Un conto è allenarsi in gi o in tuta da ginnastica e un conto è doversi difendere quando si indossa un cappotto, un paio di jeans o una gonna. Gli abiti ti possono impedire di svolgere determinati movimenti e ti possono rendere più vulnerabile.
Etc etc.
Antonio:
--- Citazione da: Frank - Agosto 19, 2021, 11:11:35 am --- Gli abiti ti possono impedire di svolgere determinati movimenti e ti possono rendere più vulnerabile.
--- Termina citazione ---
In alcuni casi potrebbero anche proteggerti da alcuni colpi bassi. Girava un video tempo fa, di un tizio nero, completamente fuori di testa, su un autobus. Indossava un cappotto lungo, di un rigido tessuto plasticoso, chiuso fino alle ginocchia. Se qualcuno avesse voluto dargli un calcio alle palle , era protetto. Per il resto era troppo forte e potenzialmente violento per essere messo ko. Tirava pugni sui sedili per intimare agli altri di cedergli il posto
Frank:
Paris Judo Grand Slam 2023 - Day 1 Recap
//www.youtube.com/watch?v=yVMG76yaAHs
Paris Grand Slam Day 2 Highlights
//www.youtube.com/watch?v=sKGfjATl7NI
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