Sicuramente il primo antifemminismo da te descritto è più labile e circostanziato, mentre il secondo è più affidabile e idealistico.
Però è anche vero che è l'esperienza che ispira e motiva l'idea. Ad esempio ML King era nero e ha combattuto per i neri, se fosse stato bianco non sarebbe conosciuto; idem Gandhi, se non fosse stato cafro non sarebbe stato Gandhi; eppure nessuno considera MLK e Gandhi dei piagnoni vittimisti, campioni di rosicamento.
Non sono considerati piagnoni-vittimisti, perché non si limitavano a lamentarsi dell'ingiustizia sociale a scapito dei neri, o dell'oppressione coloniale, ma COMBATTEVANO
Non credo che King abbia mai scritto che i bianchi sono "al 99% una razza miserabile" solo perché una donna bianca s'è rifiutata di fargli un pompino. E Gandhi addirittura predicava la NON VIOLENZA contro i nemici inglesi, e la solidarietà tra tutti gli esseri umani!
Uno che scrive parole di disprezzo contro le donne,
perché non gliela danno, non è neanche lontanamente paragonabile a personaggi dello spessore politico e umano di Gandhi e King, che combattevano per IDEALI ben più importanti di una fregna da chiavare!
Elemosinare e piagnucolare per la mancanza di figa e d'affetto femminile, è un comportamento patetico, che non c'entra quasi niente con l'antifemminismo(le sadiche donnicciole femministe, godono come ricci a guardare un uomo solo e disperato, che si strugge per la mancanza di donne)
Poi non nego che ci sia del vero in quel che scrive Barnard sulle donne, ma secondo me conta anche il contesto in cui viene detto. Nel contesto in questione, non credo che le parole di Barnard siano tanto utili alla QM, anzi temo il contrario