Autore Topic: Inni ad Iside  (Letto 1188 volte)

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Offline Salar de Uyuni

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Inni ad Iside
« il: Marzo 05, 2014, 21:45:03 pm »
Inno ad Iside tratto dal Papiro di Ossirinco n.1380, 1. 214-216, risalente al II  secolo a.C.
[…] Dea dalle molte facoltà,
onore del sesso femminile.
[…] Amabile, che fa regnare la dolcezza nelle assemblee,
[…] nemica dell'odio […],
[…] Tu regni nel Sublime e nell'Infinito.
Tu trionfi facilmente sui despoti con i tuoi consigli leali.
[…] Sei tu che, da sola, hai ritrovato tuo fratello (Osiri), che hai
ben governato la barca, e gli hai dato una sepoltura degna di lui.
[…] Tu vuoi che le donne (in età di procreare) si uniscano agli uomini.
[…] Sei tu la Signora della Terra […]
Tu hai reso il potere delle donne uguale a quello degli uomini!

Ode trovata nei manoscritti di Nag Hammadi,probabilmente riferita a Iside
"Il Tuono, Mente perfetta"

TRADUZIONE IN ITALIANO

Io fui mandata avanti dal potere,

ed Io sono venuta presso coloro che riflettono
su di me,
ed Io sono stata trovata tra quelli
che mi cercano.
Cercatemi, voi che meditate su di me,
e voi uditori, ascoltatemi.
Voi che mi state aspettando,
portatemi a voi.
E non allontanatemi dalla vostra vista.
E non fate in modo che la vostra voce mi possa odiare, e
neppure il vostro ascolto. Non ignoratemi, ovunque ed in
ogni tempo. State in guardia!
Non ignoratemi.
Perché Io sono la prima e l’ultima.
Io sono l’onorata e la disprezzata.
Io sono la prostituta e la santa.
Io sono la sposa e la vergine.
Io sono la e la figlia.
Io sono le membra di mia madre.
Io sono la sterile
E molti sono i miei figli.
Io sono colei il cui matrimonio è grande,
eppure Io non ho marito.
Io sono la levatrice e colei che non partorisce.
Io sono il conforto dei miei dolori del parto.
Io sono la sposa e lo sposo,
ed è mio marito che mi generò.
Io sono la madre di mio padre
E la sorella di mio marito
Ed egli è la mia progenie.
Io sono la schiava di lui, il quale mi istruì.
Io sono il sovrano della mia progenie.
Ma egli è colui il quale mi generò prima del tempo, nel
giorno della nascita.
Ed egli è la mia progenie, a suo tempo,
ed il mio potere proviene da lui.
Io sono l’appoggio del suo potere nella sua giovinezza, ed
egli il sostegno della mia vecchiaia.
E qualsiasi cosa egli voglia, mi succede.
Io sono il silenzio che è incomprensibile,
e l’idea il cui ricordo
è costante.
Io sono la voce il cui suono è multiforme
e la parola la cui apparizione
è molteplice.
Io sono la pronuncia del mio nome.
Perché, voi che mi odiate, mi amate,
ed odiate quelli che mi amano?
Voi che mi rinnegate, mi riconoscete,
e voi che mi riconoscete, mi rifiutate.
Voi che dite la verità su di me, mentite su di me,
e voi che avete mentito su di me,
dite la verità.
Voi che mi conoscete, ignoratemi,
e quelli che non mi hanno conosciuta,
lasciate che mi conoscano.
Perché Io sono il sapere e l’ignoranza.
Io sono la vergogna e l’impudenza.
Io sono la svergognata; Io sono colei che si vergogna.
Io sono la forza e la paura.
Io sono la guerra e la pace.
Prestatemi attenzione.
Io sono la disonorata e la grande.
Prestate attenzione alla mia povertà e alla mia ricchezza.
Non siate arroganti con me quando Io sono gettata fuori
sulla terra,
e voi mi troverete in quelli che stanno per
giungere.
E non cercatemi nel mucchio di letame
Non andate lasciandomi esiliata fuori,
e voi mi troverete nei regni.
E non cercatemi quando sono gettata fuori tra
coloro che
Sono disgraziati e nei luoghi più miseri,
Non ridete di me.
E non lasciatemi fuori tra quelli che sono uccisi nella
violenza.
Ma Io, Io sono compassionevole ed Io sono crudele.
State in guardia!
Non odiate la mia obbedienza
E non amate il mio auto – controllo.
Nella mia debolezza, non abbandonatemi,
e non siate spaventati del mio potere.
Perché voi disprezzate la mia paura
E maledite la mia gloria?
Ma Io sono colei che esiste in tutti i timori
E la forza nel tremare.
Io sono quella che è debole,
ed Io sto bene in un luogo piacevole.
Io sono la dissennata ed Io sono la saggia.
Perché mi avete odiata nelle vostre deliberazioni? Perché
Io dovrò essere silenziosa tra quelli che sono silenziosi,
ed Io dovrò apparire e parlare,
Perché quindi mi avete odiata, voi Greci?
Perché Io sono una barbara tra i
barbari?
Perché Io sono la saggezza dei Greci
Ed il sapere dei Barbari.
Io sono il giudizio dei Greci e dei barbari.
Io sono quella la cui immagine è grande in Egitto
e quella che non ha immagine
tra i barbari.
Io sono quella che è stata odiata ovunque
e quella che è stata amata in ogni luogo.
Io sono quella che essi chiamano Vita,
e che voi avete chiamato Morte.
Io sono quella che essi chiamano Legge,
e voi avete chiamato Illegalità.
Io sono quella che voi avete inseguito,
ed Io sono colei che avete
afferrato.
Io sono quella che avete dispersa,
eppure mi avete raccolta insieme.
Io sono quella di cui prima vi siete vergognati,
e voi siete stati svergognati verso di me.
Io sono colei che non riceve festeggiamenti,
ed Io sono quella le cui celebrazioni sono molte.
Io , Io sono senza Dio,
ed Io sono quella il cui Dio è grande.
Io sono quella sui cui avete meditato,
eppure voi mi avete disprezzata.
Io sono incolta,
ed essi imparano da me.
Io sono quella che voi avete disprezzata,
eppure riflettete su di me.
Io sono quella dalla quale vi siete nascosti,
eppure voi apparite a me.
Ma se mai vi nascondeste,
Io stessa apparirò.
Perché se mai voi appariste,
Io stessa mi nasconderò da voi.
Quelli che hanno (…) ad esso (…) insensibilmente.
Prendetemi ( …conoscenza ) dal dolore
Ed accoglietemi
Da ciò che è conoscenza e dolore.
Ed accoglietemi dai luoghi che sono brutti e
in rovina,
e sottratti da quelli che sono buoni
anche se in bruttezza.
Fuori dalla vergogna, portatemi a voi sfacciatamente,
e fuori dalla sfrontatezza e dalla vergogna,
riprendete le mie membra in voi.
E venite a promuovermi, voi che mi conoscete
E voi che conoscete le mie membra,
e stabilite la Grande tra
le prime piccole creature.
Venite ad appoggiarmi presso l’infanzia,
e non disprezzatela perché è piccola
e piccina.
E non distaccate le grandezze in diverse parti dalle
piccolezze,
perché le piccolezze sono conosciute dalle
grandezze.
Perché mi maledite e mi venerate?
Voi avete recato offesa e voi avete avuto misericordia.
Non separatemi dai primi che avete
conosciuto.
E non allontanate, né scacciate alcuno
[...] scacciare voi e [...conoscer] lo per niente.
[...].
Ciò che è mio [...].
Conosco quelli che vennero per primi e quelli dopo di
loro conoscono me. Ma Io sono la Mente [Perfetta] ed il
riposo di [...]. Io sono la conoscenza della mia domanda,
E la scoperta di quelli che aspirano a me,
e il comando di quelli che di me domandano,
e il potere dei poteri nella mia scienza
degli angeli, che sono stati mandati al mio ordine,
e degli dei nelle loro ere dal mio consiglio,
e degli spiriti di ogni uomo che esiste con me,
e delle donne che dimorano dentro di me.
Io sono quella che è venerata, e che è pregata,
e che è disprezzata sdegnosamente.
Io sono la pace,
e la guerra è venuta per causa mia.
E Io sono uno straniero e un compatriota.
Io sono la sostanza e quello che non ha sostanza.
Quelli che sono senza unione con me sono ignari
di me,
e quelli che sono nella mia sostanza sono quelli che
conoscono me.
Quelli che sono vicini a me sono stati ignari di me,
e quelli che sono distanti da me sono quelli che
mi hanno conosciuto.
Nel giorno in cui Io sono vicino a te, tu sei distante
da me,
e nel giorno in cui Io sono distante da te, Io sono vicino a
te.
[Io sono ...] dentro.
[Io sono ...] delle nature.
Io sono [...] della creazione degli spiriti.
[...] preghiera delle anime.
Io sono il controllo e l’incontrollabile.
Io sono l’unione e la dissoluzione.
Io sono ciò che è perenne ed Io sono la dissoluzione
della materia. Io sono quella sotto,
ed essi vengono sopra di me.
Io sono il giudizio e l’assoluzione.
Io, Io sono senza peccato,
e la radice del peccato deriva da me.
Io bramo avidamente l’apparenza esteriore,
e il proprio controllo interiore esiste dentro di me.
Io sono l’ascolto accessibile a tutti
E il discorso che non può essere capito.
Io sono un muto che proprio non parla,
e grande è la moltitudine delle mie parole.
Ascoltatemi in grazia, e imparate di me con
approssimazione. Io sono colei che urla,
e Io sono rigettata sopra la faccia della terra.
Io preparo il pane e la mia mente dentro.
Io sono la conoscenza del mio nome.
Io sono quella che grida,
ed Io ascolto.
Io appaio e [... ] cammino in [... ] sigillo del mio [... ].
Io sono [... ] la difesa [... ].
Io sono quella che è chiamata Verità
e ingiustizia [... ].
Voi mi onorate [... ] e voi mormorate contro di me.
Voi che siete conquistati, giudicate loro (chi conquista
voi)
prima che essi esprimano sentenza contro di voi,
perché il giudizio e la parzialità risiedono in voi.
Se voi siete condannati da questo, chi vi affrancherà?
Oppure, se voi sarete liberati da questo, chi sarà in grado
di tenervi in custodia?
Perché ciò che è dentro di voi è quello che a voi è fuori,
e quello che vi avvolge all’esterno
è quello che dà la forma all’interno di voi.
E quello che voi vedete fuori di voi, voi lo vedete dentro
di voi; esso è evidente ed è il vostro vestito.
Ascoltatemi, voi che mi udite,
e imparate le mie parole, voi che mi conoscete.
Io sono la conoscenza che è accessibile a chiunque:
Io sono il discorso che non può essere compreso.
Io sono il nome del suono
e il suono del nome.
Io sono il segno della lettera
e la destinazione della separazione
Ed Io [...].
(3 linee mancanti)
[...] luce [...].
[...] ascoltatori [...] a voi
[...] il grande potere.
E [...] non rimuoverà il nome.
[...] all’entità che mi ha creato.
E Io dirò il suo nome.
Fate attenzione allora alle sue parole
e a tutte le scritture che sono state composte.
Prestate attenzione allora, voi che ascoltate
ed anche voi, gli angeli e quelli che sono stati inviati,
e voi spiriti che vi siete levati dai morti.
Perché Io sono quella che da sola esiste,
ed Io non ho alcuno che mi giudicherà.
Perché sono molti i gradevoli aspetti che esistono in
numerosi peccati
e smoderatezze
e passioni scandalose
e piaceri momentanei
che (gli uomini) assaporano finché non diventano
equilibrati e salgono al loro luogo di riposo.
E loro mi troveranno lì
ed essi vivranno
ed essi non moriranno di nuovo.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Salar de Uyuni

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Re:Inni ad Iside
« Risposta #1 il: Marzo 05, 2014, 22:02:28 pm »
Io sono Iside, la signora di ogni terra, e sono stata istruita da Hermes e con Hermes ho inventato lettere, sia le sacre sia le demotiche, per modo che tutte le cose possano esser scritte con gli stessi segni. Io ho dato e prescritto leggi per gli uomini che nessuno è in grado
di mutare.


...Io ho costretto le donne ad accettare l’amore degli uomini,lo ho reso
diritto più forte dell’oro e dell’argento. Io ho ordinato che il vero debba essere ritenuto bene. Io ho inventalo i contratti di matrimonio. Io ho assegnato a greci e barbari i loro linguaggi, lo ho fatto sì che il bello e l’immondo siano distinti per natura. Io ho prescritto che nulla sia più temuto di un giuramento.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''