quote rosa : ancora !!!

[ilmarmocchio]

http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/2014/notizia/emendamento-quote-rosa-altro-rinvio-deputate-pensano-a-un-fronte-comune_2030904.shtml

6 marzo 2014
Emendamento quote rosa, altro rinvio
 Deputate pensano a un fronte comune
L'accordo subisce un altro stop, ora prende piede l'ipotesi di un'intesa bipartisan. La Boldrini: "Questo è un tema che mi sta a cuore"

18:59 - Si allungano i tempi per l'approvazione dell'emendamento sull'identità di genere. I lavori e le votazioni sul Ddl di riforma della legge elettorale riprenderanno lunedì prossimo e, nel frattempo, slitta anche l'ok per le quote rosa. Deputate in agitazione, si pensa ad una nuova strategia che comprenda un fronte bipatisan. Laura Boldrini ha voluto incontrare le deputate.
 
Boldrini: "E' un tema che mi sta a cuore" - Il Presidente della Camera si è espressa sull'argomento, "il tema mi sta a cuore, che io sia per la completa parità di genere, anche nell'accesso alle cariche pubbliche, è cosa nota", ma il via libera definitivo ha subito l'ennesimo alt. Le deputate così pensano di creare un fronte comune per accellerare l'iter. L'obiettivo è sempre lo stesso: arrivare all'alternanza uomo-donna nelle liste elettorali, con il 50% delle donne capolista.
 
Deputate di diversi gruppi - Le deputate appartenevano a diversi gruppi parlamentari, presenti Barbara Pollastrini e Roberta Agostini (Pd), Dorina Bianchi (Ncd), Titti Di Salvo (Sel), Irene Tinagli (Sc) e Gea Schirò (PI). Mancavano all'appello M5S e FI.
 
Cuperlo: "Parità di genere sacrosanta" - In mattinata Gianni Cuperlo aveva detto di sperare che "sull'identità di genere si trovi una soluzione. Non voglio credere che una riforma storica per la democrazia come quella della legge elettorale sia a rischio per la richiesta sacrosanta di rispettare la parità tra uomini e donne nella rappresentanza. Sarebbe incomprensibile".
 
Toti: "Un'assurdità" - Di parere contrario Giovanni Toti, intervenuto a "Un giorno da pecora". "A me sembra un'assurdità, in un collegio ci può essere una donna bravissima che merita di essere capolista, in un altro due uomini: perchè dobbiamo stabilirlo prima? Io sarei perchè ci fossero più donne o più uomini a secondo del merito", ha commentato il consigliere di Silvio Berlusconi.

[kautostar]

http://www.ilgiornale.it/news/interni/riforma-nuovo-stopil-mercato-delle-donnescontro-genere-e-999382.html

Il mercato delle donne
Scontro di genere e di potere alla Camera per le quote rosa nella nuova legge elettorale


Ida Magli - Ven, 07/03/2014 - 14:43

Oggi si è inceppato l'iter della nuova legge elettorale di fronte a una questione, quella dell'immissione delle quote femminili che, in base anche al clima sociale e politico formatosi negli ultimi tempi, si riteneva fosse ormai un dato pacificamente acquisito.


Sono passati molti anni dalle prime accesissime battaglie in proposito e non dovrebbe più essere necessario fermarsi a spiegare come il sistema brutale del «rendere giustizia» ai gruppi svantaggiati, come è stato fatto negli Stati Uniti d'America per i neri e le donne, fissando in partenza le quote a loro riservate nelle sfide politiche, nei concorsi universitari, nelle borse di studio, ecc., pur essendo in apparenza il più semplice e diretto, abbia portato a conseguenze così pesantemente negative da indurre in molti casi gli stessi gruppi «protetti» a rinunciarvi. Conseguenze negative ovviamente per l'abbassamento del prestigio, implicito per coloro che «vincono» in base alle quote riservate.
Per quanto riguarda l'Italia, però, dove il sistema delle quote arriva soltanto oggi e soltanto nella lotta politica, l'analisi bisogna svolgerla tenendo conto non soltanto delle ricadute negative sperimentate in altri Paesi, ma anche e soprattutto del fatto che le donne ormai sono «arrivate». Arrivate con le proprie forze, senza l'aiuto di nessuno, senza quote, a volte anche dileggiate per la loro volontà di partecipazione alla vita sociale, accollandosi, sia pure brontolando, il famoso «doppio lavoro», quello di casa e quello di fabbrica o d'ufficio. Accettare l'idea delle quote sarebbe un passo indietro, come confessare di essere una specie da proteggere, distruggendo così anni di conquiste che le donne sono riuscite a raggiungere da sole. In molti campi hanno costretto ai margini gli uomini diventando maggioranza o facendosi apprezzare più degli uomini. Nella scuola di ogni ordine e grado, per esempio, l'Istat ci dice che le insegnanti di ruolo sono l'82%; nella medicina di base e in diverse specialità cliniche le donne sono numerosissime e stimate per la loro disponibilità e competenza più degli uomini. Nel campo del giornalismo la situazione è sotto gli occhi di tutti: le inviate da ogni parte del mondo affollano i telegiornali.
Gli esempi naturalmente potrebbero continuare, ma mi fermo qui: c'è una strana passione di alcuni uomini nel battersi per rivendicare i diritti delle donne nel campo dell'unico Potere che sta loro a cuore, quello maschile per definizione, quello politico, imponendo le quote, la parità. Diffidiamo: sembrano voler dire «gestiamo noi le donne, prima che i posti se li prendano da sé e ci superino». No, fermiamoli noi. Fermiamo tutti, uomini e donne che vogliono imporre le quote, che sono solo il miglior modo per continuare a pensare che le donne siano inferiori.

Sul discorso che le donne nella politica italiana, ci sarebbero arrivate  tutte con le proprie forze, senza aiuti, ho grossi dubbi(o meglio, ci sarebbero da fare dei distinguo. Alcune probabilmente sono arrivate per merito, ma di certo non tutte!)

Ma sul fatto che le quote rosa siano in realtà una confessione d'inferiorità, sono d'accordo con l'articolista,  solo che le OCHE GIULIVE come la Boldrini e la Bindi, non ci arriveranno mai a capirlo!

[Alberto86]

.....
 
Toti: "Un'assurdità" - Di parere contrario Giovanni Toti, intervenuto a "Un giorno da pecora". "A me sembra un'assurdità, in un collegio ci può essere una donna bravissima che merita di essere capolista, in un altro due uomini: perchè dobbiamo stabilirlo prima? Io sarei perchè ci fossero più donne o più uomini a secondo del merito", ha commentato il consigliere di Silvio Berlusconi.

Già Toti hai detto bene. Peccato che quando c'è da guadagnarci, come i tuoi colleghi di partito, razzoli molto molto male  :





http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=8578.msg101264#msg101264

[Duca]

Che faccia da pirla.

[ilmarmocchio]

Io ho una mia teoria sulle quote rosa al 50 %.
premetto che NON credo ASSOLUTAMENTE  alla buona fede dei politici maschi femministi.
NON credo assolutamente che un politico uomo rinunci a priori alle possibilità di essere eletto, ciò che accadrebbe con le quote 50 - 50.
Bene, la politica esiste proprio per selezionare una classe dirigente che esercita il potere in una data società.
Una società deriva ed è, inutile scandalizzarsi, un branco.
Un branco molto numeroso e composto da esseri umani, ma pur sempre un branco.
Per controllare un branco, bisogna controllare i maschi.
Se per legge si introducono le quote al 50%, ecco che una discreta quota di maschi viene eliminata dalla competizione, a tutto vantaggio dei maschi " dominanti " .
Perchè ?
Ovvio , perchè le possibilità di espressione del 50% femminile e obbligatorio , saranno 3 :
1 : mogli, amiche , amanti dei maschi dell'elite maschile, sistemate ottimamente e questo vediamo che si verifica
2 : rare donne effettivamente in grado di fare le leader che magari sarebbero emerse lo stesso ( V. Thatcher, Merkel, e poche altre )
3 : peones che, in cambio di una ottima sistemazione, eseguiranno gli ordini dei leader ( v. governo Renzi ) e otterranno un rientro di immagine  ( equità di genere, sex appeal, modernità, ecc ).
Mi si dirà : ma allora tu non credi che le donne possano essere grandi leader ?
NO; salvo poche eccezioni.
perchè ?
Perchè, se proprio devo credere, credo alla biologia e non alla ideologia e credo alla storia , di cui noi siamo figli.
Il tempo sarà giudice

[ilmarmocchio]

neanche a dirlo : il vecchio stalinista paladino del femminismo .
da vomitare

http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/POLITICA/napolitano_donne_sessismo_politica_virus/notizie/562213.shtml

http://www.linkiesta.it/giulio-napolitano


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[ilmarmocchio]

insomma, difendono tutti gli operai, però loro si incistano nel carrozzone

[Cad.]

Che le quote non siano anche un modo che intendano per complicare una eventuale entrata in politica di un movimento maschile.

[ilmarmocchio]

Che le quote non siano anche un modo che intendano per complicare una eventuale entrata in politica di un movimento maschile.

infatti. le quote fanno comodo al potere, perchè allontanano la concorrenza

[yamamax]

http://www.repubblica.it/politica/2014/03/09/news/legge_elettorale_boldrini_insiste_sulla_parit_di_genere_in_lista_alfano_apre-80578771/

Spero che queste ore portino consiglio a chi dovrà decidere su come regolarsi sulle quote di genere". Alla vigilia del riapprodo in aula dell'Italicum - e dopo giorni gravidi di discussioni, lettere-appelli e polemiche - si continua a discutere di parità di genere nelle liste bloccate. Il premier Matteo Renzi si è già detto pronto al sì. Ma stamani a insistere sulla necessità di garantire le 'quote rosa' è stata Laura Boldrini. Secondo la presidente della Camera, infatti, "il 50% della popolazione è costituita da donne. Oggi abbiamo buoni motivi perché ci sia una adeguata rappresentanza che ci restituisca il peso della democrazia come soggetto attivo"

Pur di non approvare questa legge elettorale e porre fine al porcellum tanto utile e caro alla casta si stanno inventando stronzate su stronzate. La Boldrini come al solito non si tira indietro quando c'è da fare inutili polveroni pro-casta femminile,  e contribuisce con le sue cazzate ad offrire scuse al governo per ritardare ancora una cosa data per fatta il mese scorso 
Una legge vitale come questa per ridare speranza al paese bloccata dalle quote rosa, siamo sempre più ridicoli. Ma dite la verità che ancora non avete messo a punto i soliti inciuci sottobanco fra poltronari di Stato.

[kautostar]

"il 50% della popolazione è costituita da donne. Oggi abbiamo buoni motivi perché ci sia una adeguata rappresentanza che ci restituisca il peso della democrazia come soggetto attivo"[/i]

Ma chi l'ha detto che le donne possono essere rappresentate politicamente solo da donne? E se una donna avesse idee politiche molto più vicine e compatibili con quelle di un uomo? Del resto non vedo come una donna comune, di umile estrazione sociale, che nella vita dovrà conquistarsi tutto con le proprie forze(a meno che non sposi un uomo ricco) possa essere rappresentata da una privilegiata dalla carriera agevolata da scuole blasonate e spianata da amicizie illustri e raccomandazioni, come Marianna Madia, o la stessa Boldrini!
La Boldrini sta alla donna media italiana, come Napolitano sta all'anziano medio o Enrico Letta all'uomo medio!

I politici ci possono rappresentare tramite le idee, i progetti politici, la condotta pubblica e morale(un/una truffatore/trice, un/una bugiardo/da, un/una raccomandato/ta ecc... mi rappresentano sicuramente meno di una persona onesta e leale), la storia personale(di solito una persona povera può essere rappresentata meglio da un politico di umili origini, piuttosto che dal rampollo di una famiglia blasonata!), le competenze dimostrate sul campo(ad esempio in linea di massima è preferibile che come ministro della salute ci sia un medico che abbia lavorato  nella sanità pubblica, e/o nella ricerca pubblica, piuttosto che una politicante di professione, che non ha mai lavorato in campo medico,  come la Lorenzin) ecc.. MA NON ATTRAVERSO UNA SORCA +UN PAIO DI TETTE, OPPURE ATTRAVERSO UN CAZZO!

[vnd]

Ma chi l'ha detto che le donne possono essere rappresentate politicamente solo da donne?

Le donne tendono a ragionare in modo semplice.
Quando pensano all'uomo tendono a pensare ad un uomo che pensa come una donna.

Hanno paura dell'uomo e allora pensano che l'uomo ha paura della donna.

Pensate alla legge sullo stalking.
E' una legge che punisce per la paura provata dalla donna.
Non ha importanza se questa paura è ingiustificata e se nelle reali intenzioni, l'uomo, vittima dell'accusa di stalking, non avesse alcuna intenzione di farle del male.

Le donne, soprattutto le femministe, riescono a pensare soltanto ai problemi delle donne e allora credono che un uomo non possa pensare ai loro problemi.

Nella realtà, gli uomini hanno sempre pensato, pur con i limiti della mentalità dell'apoca, al bene delle donne e degli uomini. Cioè dei figli e delle figlie.

Di contro, non credo che una donna, in politica, abbia mai fatto qualcosa che fosse utile sia per gli uomini che per le donne.

Pensate alla Terragni. Quando si parla di problemi maschili, alla meglio  si nasconde dietro un ottuso negazionismo, altrimenti denigra ed insulta, perchè si sente attaccata.
Ha paura e ferisce.

L'Italia è stata condannata dall'Europa per la situazione dei padri separati, per la penalizzazione dell'età pensionabile maschile e per il cognome materno.
Le donne negano che i problemi dei padri separati e dell'età pensionabile siano veri problemi. Ma sono subito partite in quarta per il problema del cognome. Che, in fondo, è una puttanata.
Forse perchè non sono capaci di riconoscere i problemi se pensano che questi non possano toccarle in prima persona.

Le donne pensano che gli uomini abbiano i loro limitii.
Ecco perché vogliono le quote rosa in politica.
Oltre.... alla paraculata di voler occupare un posto ben pagato e senza responsabilità.

In effetti,  una donna con la vocazione per la politica è una rarità e poter contare sulla metà dei seggi, con una minor concorrenza, è un bottino troppo ghiotto per ragionare di cose concrete e non delirare istericamente.

Gli uomini?

Noi uomini siamo istintivamente portati ad accontentare le donne qualsiasi cosa esse chiedono.
Anche le più assurde.

[kautostar]

X Vnd:
Io non generalizzerei troppo, in realtà tante donne comuni sono contrarie o scettiche nei confronti delle quote rosa in politica(per esempio mia sorella quando ha sentito la notizia al tg, ha detto spontaneamente che per lei è una grandissima stronzata. E curiosando nelle pagine politiche di facebook, ci sono tante donne che scrivono di esser contrarie!), non ne sentono minimamente la necessità. Le uniche donne che le trovano assolutamente necessarie, sono le femministe militanti, e per ovvi motivi d'interesse personale, le donne in carriera politica(che hanno già una poltrona o la sognano)!
Ma se chiedi alla "donna della strada"(non nel senso di prostituta, non fraintendere!) troverai anche tante contrarie o indifferenti. E hanno ragione, in fondo come ho scritto nel precedente messaggio, una come la Boldrini(e simili) NON RAPPRESENTA LE DONNE, non ha mai fatto un cazzo per le donne di famiglia umile(esattamente come Berlusconi, Monti e Letta non hanno mai fatto un cazzo per me, e per gli "uomini comuni"), ma RAPPRESENTA SOLO SE STESSA, e le associazioni femministe di cui fa parte e attraverso le quali è riuscita a far carriera(la maggior parte delle associazioni femministe, sono solo apparati di potere politico e STIPENDIFICI, che servono soprattutto a tutta quella pletora di attiviste e "specialiste" che ci mangiano)

[controcorrente]

X Vnd:
Io non generalizzerei troppo, in realtà tante donne comuni sono contrarie o scettiche nei confronti delle quote rosa in politica(per esempio mia sorella quando ha sentito la notizia al tg, ha detto spontaneamente che per lei è una grandissima stronzata. E curiosando nelle pagine politiche di facebook, ci sono tante donne che scrivono di esser contrarie!), non ne sentono minimamente la necessità. Le uniche donne che le trovano assolutamente necessarie, sono le femministe militanti, e per ovvi motivi d'interesse personale, le donne in carriera politica(che hanno già una poltrona o la sognano)!
Ma se chiedi alla "donna della strada"(non nel senso di prostituta, non fraintendere!) troverai anche tante contrarie o indifferenti. E hanno ragione, in fondo come ho scritto nel precedente messaggio, una come la Boldrini(e simili) NON RAPPRESENTA LE DONNE, non ha mai fatto un cazzo per le donne di famiglia umile(esattamente come Berlusconi, Monti e Letta non hanno mai fatto un cazzo per me, e per gli "uomini comuni"), ma RAPPRESENTA SOLO SE STESSA, e le associazioni femministe di cui fa parte e attraverso le quali è riuscita a far carriera(la maggior parte delle associazioni femministe, sono solo apparati di potere politico e STIPENDIFICI, che servono soprattutto a tutta quella pletora di attiviste e "specialiste" che ci mangiano)

Le donne comuni contrarie e scettiche allo quote rosa, a mio parere parlano in questo modo, soltanto perchè lo smisurato orgoglio e amor proprio femminile, impedisce loro di ammettere la realtà dei fatti. Secondo il loro irrazionale, tutte quante arrivano "in alto" soltanto perchè se lo meritano e perchè sono infinitamente migliori degli uomini. Ecco perchè A PAROLE, MA NON NEI FATTI, sono tutto contrarie alle quote rosa: per non ammettere che sono inferiori e per questo privilegiate.

[controcorrente]

Comunque a parte tutto, se come probabile imporranno la doppia preferenza, con l'obbligo di votare un candidato uomo e un candidato donna, io personalmente non voterò mai più.

O al limite ci vado e annullo la scheda votando DUE CANDIDATI UOMINI, ma di votare una donna non ci penso proprio, nemmeno se mi puntano una pistola in fronte o mi offrono tutti i soldi di questo mondo.
E NEMMENO SE UNA CANDIDATA E' LA PIU' GNOCCA DEL MONDO E ME LA SBATTE IN FACCIA IN CAMBIO DEL VOTO!