è attendibile quanto uno che vive là o è vissuto per molto tempo
Ok lo sapevo che nella maggior parte dei casi porto in giro degli ebeti, ma qualche volta qualcuno apprezza
Io dall'Italia ho visitato per prima Roma, poi sono tornata altro 4 volte, il Vaticano, Ostuni, Otranto, Bitonto, Trani, Bari, Lecce, Rimini (solo la Minitalia), Ravenna, Bologna, Ferrara, Regio Emilia, Pisa, Livorno, Firenze, Siena, Lucca, Genova, Varazze, vari castelli di val d'Aosta e una cascata, abbiamo attraversato il Piccolo san Bernardo, Torino, Vercelli, il novarese, Domodossola, il Lago Maggiore, Pavia, Monza, Milano, Lecco, Como, Bergamo, Padova, Verona, Venezia e le isole Torcello e Burano, Trieste, Grotta Gigante, Aquileia.
Ho fatto anch'io il turista che si fotografa sorridendo davanti a una chiesa o un lago abbastanza volte.
Un turista ha l'obbligo morale di essere impressionato di ciò che vede. Se vivi in una citta le cose cambiano un po'.
ed è convinta che tutti gli italiani (eccetto suo marito) ce l' abbiano con lei.
Stammi bene, Abraxas.
Non lo mai pensato cosi, anche perché per fortuna non ho mai incontrato dal vivo qualcuno che mi chiedesse che perché non torni accasa tua.
I miei colleghi se li dicevo da dove sono mi parlavano di Eliade, Cioran, Kerenyi, con le insegnati e le colleghe del marito parliamo di bambini e se li porto dolci del mio paese sono felicissime.
Molti parenti della stessa età del mio marito sanno ancora del Trattato di Parigi e non li devo spiegare cosa e perché.
In Romania del Budapest 1956 non si insegna nulla, ho saputo più in Italia sull'Ungheria e ho cominciato sentirmi un po' italiana quando ho fatto il giro del mondo in 80 libri e cominciavo apprezzare la letteratura albanese, libica e di altri popoli piccoli, come se avessi incontrato quel animus loci dell'Italia che non teme l'incontro con altre nazioni (come fai tu) perché non ha dubbi di essere il centro dell'impero Romano e dell'Impero cattolico e sa che ottiene più potere mettendo in luce altre nazioni.
Mi spiego?