Peter Bark, non prenderla per una "provocazione" scherzo perchè non lo è, innanzitutto noi non ci conosciamo perchè te evidentemente non c'eri mentre io sono approdato qui in questi lidi a volte non molto comodi ma in cui comunque ho trovato persone di valori e dagli interessi, tendenze, conoscenze comuni. Sono maturato a idee e consapevolezze antifemministe in tempi non sospetti, certamente almeno nei primi anni 2000, anche per non da sottovalutare e svilire esperienze personali molto negative con l'agire e il pensare femminili: Plasmati comportamentalemente e per l'imperversante inaffettività/insensatezza inoculata e incitata, proprio dal tipo di educazione femminista che le ragazza di oggi ricevono in primis da madri cresciute già nel femminismo d'antan, e quindi molto spesso mignotte più delle figlie, ma non di quelle che lo fanno per mestiere o per la strada, molto più stimabili, quelle borghesi che si credono anche d'essere chissà chi e certamente rispettabili. Ti do il bentornato dunque dicendoti subito che sono sempre stato per formazione fin familiare un marxista, iscritto ad un Partito ormai extraparlamentare e residuale di quella che una volta fu la catastrofica e madornale esperienza della "sinistra antagonista di Lotta e di Governo", la quale difatti s'è visto a che irrilevanza e dissoluzione ha portato una sinistra che si creda o possa definirsi mimimamente di "sinistra sociale". Questo per dirti, apprezza un minimo e cerca di comprendere senza sputtanarlo subito nella spazzatura il mio sforzo intellettuale, ti sembrerà strano ma ho avuto almeno un paio di conoscenti con cui ci scambiavamo impressioni e opinioni su tutto e ovviamente politiche, che sono stati o comunque per lungo tempo in Forza Nuova, di Lucca, forse ora passati alla Fiamma Tricolore o rimasti non lo so, è passato un pò di tempo; Senza mai picchiarsi o insultarsi, dato che mi sono sempre e spesso ritrovato con chi anche dal mio estremo opposto, si interessasse di politiche e possibili iniziative sociali, e alle politiche dell'emigrazione, che ovviamente lontanissimo da derive apertamente "ariane" e para-nazistoidi non approvo assolutamente per come sono state condotte e appoggiate dalle sinistre negli ultimi vent'anni, reputandole anzi un totale disastro e una rovina. Molti imputano la radice del femmismo all'ideologia e ad alcuni scritti in particolare di Marx ed Engels, è un dato di fatto che però in nessuna delle società più o meno realizzate del cosddetto"Socialismo reale" non è mai stato conosciuto nè applicato minimamente quello che è stato compiuto qui sotto le insegne della "Parità disuguagliante", nei rovinati e totalmente sperequati/nti rapporti uomo-donna. Femminismo come forse un ultimo tossico congegno ad orologeria, lasciato come terminale "regalo" del comunismo per far deflagrare le contraddizioni dall'interno anche nei rapporti umani/di lavoro/familiari/dell'ordinamento giuridico fra uomo e donna, nelle società così dette industrializzate e a capitalismo avanzato? Sembrerebbe quasi di sì, seppur possa sembrare un paradosso. Te dici di distruggere la sinistra e chi la rappresenta, qui in Italia. Ma esiste più una sinistra, e ancor più che si possa definire tale senza arrossire ma solo per le troppe menzogne e inettitudini, viltà, in Italia? E non solo ricollegandomi alla totale assenza di attenzione ai temi sociali, delle povertà ed esclusioni, nuove come vecchie, del lavoro, degli operai ecc...? Appiattita su ridicole e madornali battaglie ormai quasi esclusivamente gender e per i diritti delle minoranze gay, lesbo ecc...?Spesso come in Francia per distogliere da gravissimi e assillanti problemi ben più gravi, pressanti e tragici? E lo stesso in Italia, c'è almeno nell'arco parlamentare una destra che possa minimamente definirsi come tale con dignità e coerenza di comportamenti privati con la sbandierata moralità pubblica, senza temere di arrossire per la vergogna? Il problema io trovo è che andrebbero ricostituite entrambe destra e sinistra, perchè non esistono più e a moltissimi del Potere quello vero egemonico di adesso delle "Grandi Intese" fa troppo comodo far passare e veicolare il credo che adesso sia così, che le "differenze" siano una obsoleta e futile, in definitiva pericolosa perchè non malleabile come loro vorrebbero, vestigia del passato. Non è più tempo di ripetere l'errore degli anni '70 di sbranarsi come galli da combattimento chiusi in un recinto sempre più piccolo e irrilevante, e fare il gioco della Reazione e della Restaurazione in atto e più che compiuta. Ho sempre creduto che le estreme destre e sinistre prima di tutto dovrebbero fare fronte e Lotta ma vera e dura senza ipocrisie e calcoli di tipo politico opportunistico come si era iniziato a fare agli inizi del '68, e lì fu un errore gravissimo forse il più grave, di Almirante distaccarsene ma vabbè il discorso sarebbe troppo lungo e adesso fuorviante, fronte contro i poteri e le dittature più o meno camuffate ma nemmeno striscianti dell'oggi. Certo, il femminismo e l'egemonia che ha preteso di esercitare in ogni ganglio della società e dei rapporti uomo-donna rovinati in primis di ogni naturalezza, è uno di questi. Uno dei principali, e più beceramente esibiti, ogni giorno che uno si alzi ancora la mattina.