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"La Scuola della carne"(Nikutai No Gakko)(Prima Ed. 1963)di Yukio Mishima, Feltr

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Suicide Is Painless:
"La Scuola della carne"(Nikutai No Gakko)(Prima Ed. 1963)di Yukio Mishima, Prima Edizione italiana, Feltrinelli, 2014.

Un grazie sentito a C.U.B. e a QLibri di Leonardo.it

Alla scuola della carne si impara il valore del denaro, ma anche quello che il denaro non puo' comprare.
Si impara a conoscere il prezzo della solitudine, il prezzo della gelosia, il prezzo della perdita.
Alla scuola della carne prima o poi credo si diplomi chiunque.

Ambientato nel dopo guerra, il romanzo si orienta su un'occidentalizzazione che ha gia' compiuto quasi un giro completo del quadrante, sebbene resista un legame che ancora stringe l'ultimo lembo genetico della tradizione classica.
Tre amiche quarantenni e divorziate, tre donne di potere, ricche ed affascinanti, provenienti dalle radici ormai a brandelli di un'aristocrazia soppiantata dalla modernizzazione.
Taeko guida un atelier di alta moda e dopo la dolorosa fine del suo matrimonio vive autonomamente, assetata di indipendenza affettiva ella non cerca legami, solo relazioni passeggere, talvolta comprate col denaro. Eppure permane quell'esigenza di affetto che difficilmente ci e' concesso oscurare...

Se vanesia avrei giurato di riconoscere un testo di Mishima anche in formato anonimo, confesso che stavolta avrei fallito tragicamente. Concettualmente le somme quadrano, tra le righe si avverte il suo disprezzo per l'America, l'irritazione verso le donne che si sono assueffatte alle mode europee avvalendosi di un'emancipazione ottenuta di riflesso - tramite l'occupazione americana- ed il contrasto tipicamente giapponese tra pudore ed estroversa sessualita'.
Nella forma invece tutto non torna, il linguaggio utilizza espressioni troppo attuali ( ci sara' davvero scritto così o sara' la traduzione ?), mancano le metafore, si elemosina l'eleganza abituale.
Sebbene nelle opere piu' acerbe la scrittura sia meno ricca e raffinata , il testo e' sempre ed inesorabilmente intriso di atmosfere cosi' incantevoli da scippare fiato alla gola. Mai stato tradotto in italiano prima.

"La scuola della carne", romanzo di Yukio Mishima è stato appena edito da Feltrinelli. "La scuola della carne" era infatti un romanzo del 1963 finora inedito in Italia. È anche stato portato sul grande schermo da Benoît Jacquot nel 1998, con Isabelle Huppert nel ruolo della protagonista. Mishima mette in scena il mercato dei sentimenti. Può la passione essere una merce tanto preziosa da annebbiare anche la più lucida delle menti? E quando ci innamoriamo, come facciamo a capire di non essere soltanto caduti nell’ingannevole trappola dei sensi? Non resta che frequentare quella “scuola della carne” che è la vita. Taeko, elegante e avvenente trentanovenne, conduce una vita agiata e godereccia, destreggiandosi tra l’atelier di cui è proprietaria, le amiche con cui condivide racconti piccanti e gli eventi mondani. Stereotipo della divorziata indipendente dell’alta società nipponica del dopoguerra, dove il desiderio di occidentalizzazione si contrappone ad antiche tradizioni e pregiudizi, Taeko non vuole rinunciare al proprio stile di vita né alla libertà. Poi, una sera, incontra il giovane Senkichi in un gay bar e l’attrazione è fatale. Una magia che scaturisce dalla carne fresca e virile del ragazzo, dai suoi muscoli tesi, dai lineamenti fieri del viso. La vita di Taeko cambia in un batter d’occhio: proprio lei che aveva sempre voluto solo avventure si ritrova irrimediabilmente in balìa di un giovane tanto bello quanto misterioso. Ne scaturisce un gioco perfido e ossessivo. Ma chi è davvero la vittima? Chi il carnefice?

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