Autore Topic: Via Rasella, le Fosse Ardeatine, anniversario del 23 marzo: 1944-2014.  (Letto 5553 volte)

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Re:Via Rasella, le Fosse Ardeatine, anniversario del 23 marzo: 1944-2014.
« Risposta #15 il: Marzo 25, 2014, 18:17:36 pm »
Chi? Armando Ammazzalorso di Teramo? Diede molto filo da torcere ai tedeschi ed entrò a Teramo liberata su un cavallo bianco
come un conquistatore.
Sì, proprio l'Armando, un cavaliere d'altri tempi, evitava di coinvolgere la popolazione civile nella guerriglia.

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Re:Via Rasella, le Fosse Ardeatine, anniversario del 23 marzo: 1944-2014.
« Risposta #16 il: Marzo 25, 2014, 19:36:43 pm »
Duca del Katanga....Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahah ahahahahahahahahahahahahahahahaha!
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.

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Re:Via Rasella, le Fosse Ardeatine, anniversario del 23 marzo: 1944-2014.
« Risposta #17 il: Marzo 25, 2014, 19:46:09 pm »
fin dalla notte dei tempi l'uomo ha cercato di legiferare sulla condotta della guerra, senza mai riuscirvi.

noi occidentali siamo legati all'idea del bonus miles ovvero un soldato,  un militare o come vogliamo chiamarlo, che uccide solo costretto da una necessità e nel modo meno doloroso possibile.

ma fra il dire ed il fare..........

ora che rapporto ci sta fra il bonus  miles e la rappresaglia sui civili?
può mai esistere una giustificazione  per un militare che agisce come rappresaglia sui civili e poi si giustifica  'ho obbedito ad un ordine!'  un modo rappresentativo per dire è stata una forma di legge a cui non mi potevo rifiutare?

secondo la mia personale opinione  la rappresaglia sui civili non è mai giustificata

Per dare un giudizio di quanto accaduto in maniera imparziale, l’unico metodo è quello di affidarsi alle leggi internazionali.
Nel caso specifico alla Convenzione dell’Aja vigente a quell’epoca e alle successive conclusioni del Tribunale di Norimberga.
Cominciamo per ordine.
L’art. 42 della Convenzione dell’Aja dice testualmente:
“La popolazione ha l’obbligo di continuare nelle sue attività abituali astenendosi da qualsiasi attività dannosa nei confronti delle truppe e delle operazioni militari. La potenza occupante può pretendere che venga data esecuzione a queste disposizioni al fine di garantire la sicurezza delle truppe occupanti e al fine di mantenere ordine e sicurezza. Solo al fine di conseguire tale scopo la potenza occupante ha la facoltà, come ultima ratio, di procedere alla cattura e alla esecuzione degli ostaggi“.
Basta questo articolo, da solo, a togliere qualsiasi parvenza di legittimità a quanto compiuto da Rosario Bentivegna & Co.
Secondo il diritto internazionale (Art. 1 della convenzione dell’Aia del 1907) un atto di guerra materialmente legittimo può essere compiuto solo dagli eserciti regolari ovvero da corpi volontari i quali rispondano a determinati requisiti, cioè abbiano alla loro testa una persona responsabile per i subordinati, abbiano un segno distintivo fisso riconoscibile a distanza e portino APERTAMENTE le armi.

Consapevole di questo, il governo del Sud, per mezzo di Badoglio, che aveva diramato l’ordine a tutti gli uomini della Resistenza di evitare di fare attentati nelle città, proprio per evitare quel tipo di prevedibili (e ripetO per il nemico legittime) rappresaglie che avrebbero coinvolto anche civili.
Secondo l’Art. 2 della convenzione di Ginevra del 1929 non potevano essere utilizzati per una rappresaglia né feriti né prigionieri di guerra e neppure personale sanitario.
Il Tribunale di Norimberga d’altra parte affermò:
“le misure di rappresaglia in guerra sono atti che, anche se illegali, nelle condizioni particolari in cui esse si verificano possono essere giustificati: ciò ‘in quanto l’avversario colpevole si è a sua volta comportato in maniera illegale e la rappresaglia stessa è stata intrapresa allo scopo di impedire all’avversario di comportarsi illegalmente anche in futuro.’“
E per finire la parte legale del ‘discorso‘ ecco le condizioni che ammettevano una rappresaglia, sia per il diritto internazionale, sia per l’interpretazione data dal Tribunale di Norimberga:
1. Dopo attacchi contro la potenza occupante, laddove la rappresaglia si rendesse necessaria dal punto di vista militare. La rappresaglia serviva innanzi tutto per impedire ulteriori delitti commessi dall’avversario.
2. Quando le ricerche degli autori di atti illeciti avessero dato esito negativo.
3. Che esse fossero ordinate da ufficiali superiori.
4. Che tenessero conto della proporzionalità.  la proporzione accettata dal tribunale di Norimberga come equa era 10.1 vale a dire fucilazione di dieci ostaggi per ogni soldato tedesco ucciso da un atto terroristico.
5. Che la cerchia delle persone colpite dalla rappresaglia fosse in qualche modo in rapporto col reato commesso a danno delle forze occupanti.
Non venivano stabiliti i criteri per la scelta degli ostaggi, ma la scelta stessa era affidata a criteri di discrezionalità.
Il Tribunale di Norimberga a tale proposito, afferma:
“Il criterio discrezionale nella scelta può essere disapprovato ed essere spiacevole, ma non può essere condannato e considerato contrario alle norme del diritto internazionale. Deve tuttavia esserci una connessione fra la popolazione nel cui ambito vengono scelti gli ostaggi e il reato commesso” (quindi luogo dell’attentato o l’appartenenza a gruppi clandestini che compiono atti terroristici).
Il diritto alla rappresaglia venne accolto anche alle forze britanniche nel paragrafo n.454 del “British Manual of Military Law“. Le forze americane a loro volta prevedevano la rappresaglia nel paragrafo n. 358 dei “Rules of Land Warfare del 1940. Per le truppe francesi, l’allegato I alle istruzioni di servizio del 12 agosto 1936 consentiva all’Art.29 il diritto di prendere ostaggi nel caso in cui l’atteggiamento della popolazione fosse ostile agli occupanti, e il successivo Art. 32 prevedeva l’esecuzione sommaria degli stessi ostaggi se si verificavano attentati.
“Nel 1947 i magistrati militari britannici, nel processo a carico di Albert Kesselring, commentarono che nulla impediva che una persona innocente potesse essere uccisa a scopo di rappresaglia“.
(F.J.P. Veale, Advance to barbarism (ed.The Mitre Press. Londra 1968) e dello stesso autore, Crimes discretely veiled (ed. IHR, Torrance, California,1979)
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

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Re:Via Rasella, le Fosse Ardeatine, anniversario del 23 marzo: 1944-2014.
« Risposta #18 il: Marzo 25, 2014, 19:58:16 pm »
Sono d'accordo su tutto. Che siano tedeschi, americani, russi, chiunque sia a farlo.

Durante la seconda guerra mondiale furono compiute rappresaglie anche da tutti i principali eserciti Alleati : dagli americani , dai francesi ,  dagli inglesi e dai russi , spiace doverlo dire ma a me sembra che ci sia qualche utente che vorrebbe a tutti i costi politicizzare la storia ostinandosi a ricordare solo quelli compiuti dall'Asse  .
A Bengasi gli inglesi di Montgomery contro gli italiani applicarono quella del 10:1 ;
A Reutlingen i francesi uccisero 4 ostaggi tedeschi affermando che era stato ucciso un motociclista che in realtà era rimasto vittima di un incidente.
A Tuttlingen, i francesi annunciarono il 1° maggio 1945 che per ogni soldato ucciso sarebbero stati fucilati 50 ostaggi.
Quando il generale americano Rose, nel marzo del 1945, rimase vittima di una imboscata, gli americani fecero fucilare per rappresaglia 110 civili tedeschi. (In realtà Rose era stato ucciso in un normale combattimento, soldati contro soldati – e l’imboscata è pur sempre un atto di guerra se si portano le mostrine e la divisa).
A Tambach, presso Coburg, in data 8 aprile 1945 il tenente americano Vincent C. Acunto fece fucilare 24 prigionieri di guerra tedeschi e 4 civili; accusato di omicidio venne assolto.
A Berlino l’Armata Rossa che l’occupava minacciò fucilazione di ostaggi nel rapporto di 50:1. Il testo del comunicato era il seguente: “Chiunque effettui un attentato contro gli appartenenti alle truppe d’occupazione o commette attentati per motivi di inimicizia politica, provocherà la morte di 50 ex appartenenti al partito nazista“. (Pubblicato sul quoridiano Verordnunsglatt di Berlino in data 1 luglio 1945).
A Soldin, Neumark, i russi andarono al di là di questa cifra: furono fucilati 120 civili tedeschi perchè un maggiore russo era stato ucciso nottetempo da una guardia tedesca. (che poi risultò essere stato ucciso perchè il russo gli stuprò la moglie (Mario Spataro, Dal caso Priebke al nazi gold, Ed. 7° Sigillo, vol.2, Pag. 913).
Una delle più gravi fu la strage di Annecy del 18 agosto 1944, in un campo di prigionieri tedeschi gestito da americani e francesi; proporzioni di 80:1.
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Re:Via Rasella, le Fosse Ardeatine, anniversario del 23 marzo: 1944-2014.
« Risposta #19 il: Marzo 25, 2014, 20:50:54 pm »
A Bengasi gli inglesi di Montgomery contro gli italiani applicarono quella del 10:1
Che gli inglesi - al di là del mito golf, club, whisky, gentleman e altre cazzate - siano invece sempre stati dei grandi fdp è noto, ma a Bengasi che era successo di preciso?

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Re:Via Rasella, le Fosse Ardeatine, anniversario del 23 marzo: 1944-2014.
« Risposta #20 il: Marzo 26, 2014, 14:16:06 pm »
Che gli inglesi - al di là del mito golf, club, whisky, gentleman e altre cazzate - siano invece sempre stati dei grandi fdp è noto, ma a Bengasi che era successo di preciso?

L'episodio di Bengasi è citato nel libro di Mario Spataro intitolato "Dal caso Priebke al nazigold" , ma onestamente non so se siano solamente stati affissi dai manifesti allo scopo di deterrenza (come ad esempio avvenne a Tuttlingen, dove i francesi annunciarono il 1° maggio 1945 con manifesti che per ogni soldato ucciso sarebbero stati fucilati 50 ostaggi) oppure se effettivamente avvenne la rappresaglia .
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Re:Via Rasella, le Fosse Ardeatine, anniversario del 23 marzo: 1944-2014.
« Risposta #21 il: Marzo 26, 2014, 19:45:02 pm »
Agli inglesi non toccare mai i loro interessi, anche soltanto di integrità territoriale e non di ricchezze e risorse energetiche o altro, nei loro ancora infiniti dominions e nell'ambito dei Territori facenti parte il Commonwealth. Altrimenti ti spaccano semplicemente la testa a bastonate. Nelle Falkland e in una guerra a 13'000 Km. di distanza, l'hanno dimostrato una volta di più, benissimo.
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