Nicholas Kazan è il figlio di Elia Kazan, il film l'ho visto, tanti anni fa. Sinceramente non mi colpì molto e mi sembrà para-televisivo e leccato, forse rivedendolo da allora quando ero soltanto un povero ragazzetto senza esperienza di quale posto brutto, sporco e laido fosse la vita, e di quanto deprimenti e avvilenti fossero le esponenti del sesso femminile, mi farebbe un ben diverso effetto e toccherebbe tutt'altri nervi fino alla fine dei giorni scopertissimi. "Tagliargli una gamba"...Però, vnd l'avessi scritta io tempo fa quando ancora ero un pò reattivo una cosa così, chissà come sarebbe stata interpretata....
E' un modo di dire.
Una voluta provocazione.
Il film ti lascia con l'amaro in bocca.
Un senso profondo di insoddisfazione.
La moglie muore troppo in fretta.
Non soffre abbastanza per quello che ha fatto.
L'assassinio non è mai la miglior soluzione per una vendetta soddisfacente.
Le donne hanno la possibilità di rovinarti la vita abusando dei loro privilegi giuridici.
Quella, in effetti, è una bella vendetta.
E gli uomini?
Puoi bleffare e usare la minaccia, lontano da telecamere e microfoni (cosa ormai quasi impossibile):
"Potevi andartene e continuare a fare la puttana, vivendo la tua vita senza danneggiarmi, invece hai scelto di rovinarmi. Portarmi via i figli, la casa i soldi, condannandomi ad una vita di sacrifici e stenti. Senza libertà.
Ma sappi...
... che io ti seguirò, ti perseguiterò e ti ucciderò. Prima o poi sarai da sola, in strada, di sera. Ed io sarò lì."
Poi.... ma chi cazzo se ne frega di attuare una minaccia del genere...
Figurati se è davvero il caso di fare stalking e perdere tempo a seguire una troia sebbene ci abbia rovinato la vita.
Intanto però è bene che la stronza si caghi sotto per il resto dei suoi giorni.
Molto meglio dello svitol sui freni dell'auto.