...Ma qui non stiamo parlando tanto di suggestioni letterarie. Stiamo parlando di vita, quanto saresti stata mai sola in vita tua, tu...? Per le donne è in genere già un tempo immenso e immutabile la misura di sei mesi. Cosa ne sanno di una condizione simile costante. La preparazione mentale che ogni giorno la situazione richiede. L'uomo non è soltanto un fervore romantico che si consuma nella durata dello spazio di qualche mese. Per poi passare ad un altro. Cosa ne sanno del bisogno del contatto e del calore. Della paura e della rabbia di ritrovarsi da soli estati dopo estati, primavere dopo primavere, nei periodi peggiori quando la folla aumenta, provare la costante nausea che giorno dopo giorno ti monta sempre di più. E mi parlate di gelosia, gelosia di chi, di chi tanto ti si rivolterà comunque contro appena le si leverà il velo dagli occhi, l'immagine che esse si creano soltanto nei loro occhi dei maschi, degli uomini, di colei che quando crede di guardare dritto alla realtà, sa soltanto scavare un fossato tra sè e gli uomini. Per vederti come un mostro, ma sono loro, i mostri. Le vostre esperienze, ma non voglio negare che siano anche quelle della maggioranza certo, sono troppo diverse dalle mie, dunque anche il sentire non può che essere molto lontano. Quando tutta la vita la passi chiuso in un angusta cella senza sbarre che non sai nemmeno per chi, e per cosa ti è stata creata, e poi cerchi quando è troppo tardi di correre a capofitto per recuperare il tempo perduto senza che niente di buono ti possa capitare perchè semplicemente, non esisti, è ovvio che si è diversi dalla maggior parte della gente. Saper restare terrorizzati e furiosi per una vita intera, non è da tutti. Magari si fosse ancora alla fondamentalmente ridicola fase della coppia e della gelosia, quando invece il disgusto e persino la rabbia se ne sono andati, e rimane un silenzio che proviene stretto stretto dalla vicinanza con lo sfinimento. Cosa ne sai tu dello stare in mezzo alla gente e tuttavia quando ti siedi a guardarli e ad ascoltare, senti che il tuo senso di solitudine non può che aumentare, quando il calore umano non è mai per riscaldare te, quando ripensi a qualcuno che dopo tredici tredici anni ancora ti manca intensamente. La mia voglia di tutto questo, voglia di vita così com'era per un sempre breve periodo si ingigantisce anzi sempre più, e non riesce mai a inghiottire la solitudine, altro che la gelosia che non ho mai provato perchè non ho mai avuto la fortuna -o la sfortuna- di vivere la vita di voi maggioranza, piena di obblighi e con la schiena piegata, in una massa di individui grigi e senza colore, in cerca disperatamente di calore e sicurezza. E c'è soltanto una cosa peggiore di tutto questo. Ed è che voi, in questa massa siete comunque riusciti ad ottenerle, io, pur consapevole della mia cupa strada e della mia inutilissima libertà, libera,scevra, dalla gelosia di alcunchè, NO.