Autore Topic: La laurea qualifica davvero?  (Letto 24840 volte)

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Offline mmann

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Re:La laurea qualifica davvero?
« Risposta #15 il: Marzo 29, 2014, 15:12:02 pm »
In Italia c'è da fare un'enorme distinzione tra le lauree Scientifico/ingegneristiche a scienze delle merendine applicate (vedi cinema musica teatro).

Sono laureato in una materia scientifica odiata da tanti. La laurea mi è servita per trovare lavoro e anche se mi serve solo in parte nel lavoro che faccio... nota bene: ora lavoro, ma ovviamente non in Italia!

Aggiungo un'altra banalità: una cosa è essere laureati; un'altra cosa è essere saggi e saper vivere. E questo putroppo non lo insegna nessuno ormai - basta parlare con un vecchio contadino per averne prova. E ho come l'impressione che questa saggezza veniva trasmessa di padre in figlio, ma quando mai il padre ha diritto a stare con il figlio in Occidente?



L'università e la scuola, è uno strumento di formazione... di schiavi che fa perdere sempre più anni di vita. Mio padre aveva fatto l'istituto tecnico e alcune cose che aveva studiato il 5° anno delle superiori io le ho fatte al 4° anno di un corso di una laurea scientifica!!! Tradotto vuol dire che la mia generazione (quella delle persone che ora sono intorno alla 30ina) ha perso 5 anni di vita per conoscere le stesse cose!

L'istruzione dovrebbe farsì che a 18 anni le persone siano uomini e donne veramente formate. Invece con il mito dell'università si rimane adolescenti e mantenuti per altri n-anni. Non ho mai conosciuto uno studente della mia facoltà che lavorava per mantenersi gli studi.. alcuni come me facevano qualche lavoretto saltuariamente ma solo per qualche extra e per aggiungere una riga al CV, il mantenimento è sempre garantito da casa.

Se vivessi in Italia e avessi un figlio sicuramente lo presserei un infinitesimo di quello che la società e la famiglia pressava all'epoca e al posto del "cerca di laurearti" sostituirei "trova un modo onesto per vivere e fai ciò che ti piace"...
ma sento già le grida che l'ipotetica futura madre  :wub: mi urlerebbe contro!  :unsure:

Online Frank

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Re:La laurea qualifica davvero?
« Risposta #16 il: Marzo 29, 2014, 16:10:14 pm »
In Italia c'è da fare un'enorme distinzione tra le lauree Scientifico/ingegneristiche a scienze delle merendine applicate (vedi cinema musica teatro).

Sono laureato in una materia scientifica odiata da tanti. La laurea mi è servita per trovare lavoro e anche se mi serve solo in parte nel lavoro che faccio... nota bene: ora lavoro, ma ovviamente non in Italia!

Sì, in gran parte è vero ciò che evidenzi, tuttavia se fossi nato a Malta, in Portogallo, in Spagna, in Grecia, in Romania, in Bulgaria o altrove, quasi sicuramente saresti dovuto emigrare lo stesso.
Questo tanto per dire che se è vero che nel nostro Paese ci son problemi enormi da risolvere, non è che altrove esista il paradiso, a meno che uno non si trasferisca in Australia, in Svizzera, in Austria, in Germania, ecc, tenendo bene in mente però che il Paese della cuccagna non esiste e che anche lì bisognerà farsi il mazzo (da straniero in terra straniera) perché nessuno ti regala niente, in nessun luogo del pianeta.


@

PS: io sono un geometra di cantiere, quindi non ho la laurea, ma un semplice diploma.







       

Offline Suicide Is Painless

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Re:La laurea qualifica davvero?
« Risposta #17 il: Marzo 29, 2014, 17:09:44 pm »
Basta solo saperci fare, Kautostar. Io ho fatto cinema, se ti sai "vendere" agli altri come immagine accattivante ed essere un ottimo promoter di te stesso e ciò che proponi puoi benissimo diventare un Virzì e trombarti la Ramazzotti mane e sera, o un Sorrentino che non si tromba la Ramazzotti ma adesso potrà vivere ricco,famoso, arrivato, adulato e ultra-tranquillo fino ai suoi novant'anni.
Guarda il super-eclatante esempio di Obama, seppur "graduatosi" in una delle migliori Università del Nord America è un avvocato, un banale, semplice avvocato(Gandhi, tanto per fare un esempio, era avvocato anche lui, non un ingegnere). Come milioni e milioni negli Stati Uniti e in Italia non ne parliamo, tanti neolaureati poco pagati e precarizzati giovani quali puoi incontrare ogni mattina nelle strade contigue ad ogni tribunale, galoppini di quel o quell'altro studio(a meno che di non avere un culo in senso figurato e de facto alla Boschi). Non è un neurochirurgo oppure uno scinenziato della ricerca contro il cancro. Eppure è Presidente degli Stati Uniti senza neppure provenire dall'avvocatura d'affari o dai consigli d'amministrazione della Enron o della Hallyburton come un Cheney. Ma anzi dall'avvocatura d'ufficio delle fasce sociali anche più deboli di Chicago.
La laurea in Lettere e filosofia e in generale quelle umanistiche come Scienze Politiche, Storia, ecc., non devono continuare nella loro discesa verso la continua svalutazione e lo svilimento, svillaneggiamento, a favore di quelle "scientifiche" come informatica, ingegneria, fisica, economia e commercio poi nei suoi vari indirizzi non ne parliamo. Con tutta la mia presunzione, ma per coloro che ho conosciuto nei miei quindici anni e passa di Uni e due lauree, non cambierei mai il valore di percorso e comunque di conoscenze offerto, tra chi viene formato da una laurea in un percorso di Lett. e Filosofia con un becero laureato in economia a indirizzo bancario o altro. Gli economisti poi sono un'altra cosa, ma ora non parlavo di Scienze Economiche. Il mondo e la società sono stati messi in mano negli ultimi venti-trent'anni soprattutto ai lauraeti in materie scientifiche, i matematici puri applicati allo studio dei flussi economici, gli informatici al controllo delle comunicazioni e allo studio e all'approntamento dei migliori modi per controllare, prevenire e reprimere ogni possibile minaccia di lotta al sistema e di dissenso, gli ingegneri allo studio di armi robotiche sempre più devastanti e senza alcun dilemma di giudizio o scrupolo morale che potrebbe comportare l'utilizzo sul campo di un soldato in carne ed ossa....E questi che ho fatto sono solo alcuni dei concreti esempi, fra milioni che si potrebbero fare, del beneficio e dell'avanzamento che ha portato all'andazzo del mondo e della società nel mondo occidentale e a capitalismo avanzato, il predominio della tecnicizzazione e degli scienziati, dell'ingegneria, della teconologia in generale, rispetto ad una cultura e sensibilità di formazione umanistica. Di cui oggi ci sarebbe tanto bisogno, più che mai.
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.

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Re:La laurea qualifica davvero?
« Risposta #18 il: Marzo 29, 2014, 18:19:14 pm »
In Italia c'è da fare un'enorme distinzione tra le lauree Scientifico/ingegneristiche a scienze delle merendine applicate (vedi cinema musica teatro).

Vallo a dire a Virzì che si chiava la Ramazzotti e ha frequentato la mia facoltà, o a Enrico Ghezzi, laureato nella mia Facoltà nel 1974, comunque. Mi sa che fa una vita migliore molto meno grigia e più stimolante di quella della massa di anonimi professionisti, m e di sicuro guadagna molto di più dell'80% ad andare bene dei laureati "normali"(perché checche' se ne dica ancora oggi e in Italia, se ce la fai e sei bravo a "sfondare", niente paga tanto come lo spettacolo) e non è il solito oscuro, anonimo ingegnere. E chissà chi tromba se solo lo vuole perchè appunto, è Enrico Ghezzi, non il Dott. Palla.  Rimando alle mie considerazioni di altro post in questo topic. Niente di personale eh è solo che io non dicevo affatto questo, e ormai la prosopopea dei laureati in materie come ingegneria rispetto ai laureati di Lett. o Filos. soltanto perchè sono degli "sfigati" che non guadagnano o comunque poco rispetto a loro, è francamente insopportabile. Intanto, un laureato di ingegneria o informatica a parte strettamente il suo corso, rispetto al medio laureato in Lett. e Filosofia, è un pozzo d'ignoranza.
« Ultima modifica: Marzo 29, 2014, 18:33:50 pm da Suicide Is Painless »
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Offline kautostar

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Re:La laurea qualifica davvero?
« Risposta #19 il: Marzo 29, 2014, 18:52:26 pm »
In Italia c'è da fare un'enorme distinzione tra le lauree Scientifico/ingegneristiche a scienze delle merendine applicate (vedi cinema musica teatro).

Vallo a dire a Virzì che si chiava la Ramazzotti e ha frequentato la mia facoltà, o a Enrico Ghezzi, laureato nella mia Facoltà nel 1974, comunque. Mi sa che fa una vita migliore molto meno grigia e più stimolante di quella della massa di anonimi professionisti, m e di sicuro guadagna molto di più dell'80% ad andare bene dei laureati "normali"(perché checche' se ne dica ancora oggi e in Italia, se ce la fai e sei bravo a "sfondare", niente paga tanto come lo spettacolo) e non è il solito oscuro, anonimo ingegnere.
Ma nelle facoltà artistiche, per ogni Virzì ci saranno almeno  MILLE studenti che non troveranno mai lavoro nel settore, e altri 2-3mila che riusciranno a fare lavori umilianti e sottopagati connessi al mondo dello spettacolo; è un po' come una lotteria, solo un talentuoso/fortunato ogni 2-3 mila studenti, riesce a "sfondare" e diventare ricco
Mentre tra i laureati in Medicina o Ingegneria(giusto per fare due esempi di facoltà tecnico-scientifiche) il tasso di disoccupazione è molto più basso, e prima o poi riescono quasi tutti a trovare un'occupazione ben retribuita(e qualche talentuoso/fortunato, diventa anche molto ricco)!

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Re:La laurea qualifica davvero?
« Risposta #20 il: Marzo 29, 2014, 22:06:55 pm »
Non lo dico perché io non sono laureato (ho dovuto interrompere giurisprudenza dopo qualche esame per motivi economici e familiari) ma ho una certa esperienza legata al lavoro che faccio (non posso entrare di più nel dettaglio per ovvi motivi di privacy) e posso tranquillamente affermare che una buona percentuale di laureati al giorno d'oggi al di fuori del proprio ambito (a volte neanche in quello) sono di un'ignoranza imbarazzante e con scarso e nullo senso pratico.
Sic transit gloria mundi.

Offline Suicide Is Painless

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Re:La laurea qualifica davvero?
« Risposta #21 il: Marzo 30, 2014, 00:18:38 am »
Quoto GIUSTIZIALISTA.
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Offline Dottor Zero

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Re:La laurea qualifica davvero?
« Risposta #22 il: Marzo 30, 2014, 08:49:16 am »
Come detto, oggigiorno diploma e laurea sono pezzi di carta conseguiti studiando a pappagallo delle informazioni che vengono presto dimenticate. L'istruzione dovrebbe rendere il nostro paese migliore, no? Be', leggetevi le statistiche: gli italiani (laureati compresi) sono di un'ignoranza abissale. Fatevi un giretto per i vari blog/forum e vedete come la gente scrive...
Alla domanda "La scuola di oggi adempie al suo ruolo?" la risposta è certamente NO.
C'è poi da dire che diploma e laurea in Italia sono come un conto in banca su Marte: non te ne fai una beata mazza! Molti dei miei amici laureati sono letteralmente scappati a gambe levate verso lidi come Inghilterra, Irlanda, Spagna e Germania. Toh, lì la loro laurea aveva magicamente acquistato valore!
È anche vero che il mercato del lavoro oggigiorno richiede personale specializzato. Uno che si prende la laurea, obiettivamente parlando, cosa sa fare?
Anticamente un papà insegnava al proprio figliuolo un mestiere, solitamente il suo, e questo era sì un conto in banca. Si insegnava a fare il falegname, il muratore, il carpentiere, l'agricoltore, il calzolaio ecc. Quindi, forse sarebbe meglio studiare all'Università e nel contempo imparare un mestiere.



Online Massimo

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Re:La laurea qualifica davvero?
« Risposta #23 il: Marzo 30, 2014, 12:22:44 pm »
Anticamente un papà insegnava al proprio figliuolo un mestiere, solitamente il suo, e questo era sì un conto in banca. Si insegnava a fare il falegname, il muratore, il carpentiere, l'agricoltore, il calzolaio ecc. Quindi, forse sarebbe meglio studiare all'Università e nel contempo imparare un mestiere.
Non per niente Saulo di Tarso aveva imparato da suo padre il mestiere di fabbricante di tende e sapeva mantenersi. Ma nello
stesso tempo aveva anche studiato "ai piedi di Gamaliele il Vecchio", il Gran Rabbino, il che a quei tempi equivaleva andare all'
Università di oggi. Divenuto cristiano e missionario cristiano con il nome di Paolo riuscì a mantenersi nel suo ruolo di predicatore
e di evangelizzatore con il mestiere di fabbricante di tende, lavoro manuale e pesante (le tende erano di pelo di capra grezzo,
duro da lavorare) e nel contempo scrivere le sue Epistole, lette e studiate ancora oggi e di svolgere il ruolo di missionario,
insegnando persino ai giudici dell'Areopago di Atene e nella famosa aula di Tiranno a d Efeso. Quindi l'attività intellettuale e
il lavoro manuale non sono necessariamente in contrasto tra di loro. Si può eccellere nel contempo sia nell'una che nell'altro.

Offline TheDarkSider

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Re:La laurea qualifica davvero?
« Risposta #24 il: Marzo 30, 2014, 18:00:36 pm »
Laurea oggi in Italia? Solo se in matematica, ingegneria, medicina o economia, solo in corso e con una buona media voti.
Tutto il resto è anticamera della disoccupazione.

Non dico che le lauree umanistiche sono da buttar via. Dico che se ti vuoi laureare in lettere, devi farlo come hobby nel tempo libero dal lavoro.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline Artemisia Gentileschi

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Re:La laurea qualifica davvero?
« Risposta #25 il: Marzo 31, 2014, 16:47:23 pm »
No, non qualifica davvero interamente e sicuramente non basta.

Bisogna integrare con altre conoscenze ed esperienze, anche l'ingegnere se non parla correntemente una lingua straniera e non riesce a sostenere una conversazione con un cliente ha una carriera limitata.

Io ho fatto llingue e interpretariato, ma già mi sono pentita delle lingue che ho scelto perché avrei dovuto fare cinese e/o arabo o qualche altra lingua diversa.

Invece con il tedesco, che è la mia specilità, alla fine lavori sì, ma solo in certi ambiti molto limitati.
"Marta, Marta, tu t’inquieti e ti affanni per molte cose; una sola è necessaria: Maria invece ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta“.

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Re:La laurea qualifica davvero?
« Risposta #26 il: Marzo 31, 2014, 17:06:22 pm »
Laurea oggi in Italia? Solo se in matematica, ingegneria, medicina o economia, solo in corso e con una buona media voti.
Tutto il resto è anticamera della disoccupazione.

Non dico che le lauree umanistiche sono da buttar via. Dico che se ti vuoi laureare in lettere, devi farlo come hobby nel tempo libero dal lavoro.

Sono d'accordo, difatti è anche per quello che l'unica proprietà immobiliare che ho comprato è il mio loculo al bel Verano.
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Re:La laurea qualifica davvero?
« Risposta #27 il: Marzo 31, 2014, 19:03:36 pm »
Invece con il tedesco, che è la mia specilità, alla fine lavori sì, ma solo in certi ambiti molto limitati.

Beato te che parli bene il tedesco! Io sono disperato vivo in Germania da poco più di 6 mesi... e a malapena ho imparato a chiedere un panino al forno! Nonostante faccio un corso... che lingua! :doh: Praticamente ha preso il peggio del latino e in più ci hanno sommato un vocabolario barbaro! :)

Offline Duca

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Re:La laurea qualifica davvero?
« Risposta #28 il: Marzo 31, 2014, 19:09:36 pm »
Sono d'accordo, difatti è anche per quello che l'unica proprietà immobiliare che ho comprato è il mio loculo al bel Verano.
Ma scusa, non sarebbe meglio un sito più discreto e trendy, tipo il S.Michele, così saresti vicino a Pound e Stravinskij?

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Re:La laurea qualifica davvero?
« Risposta #29 il: Marzo 31, 2014, 20:26:15 pm »
Si ma c'è mio padre al Verano. Almeno siamo vicini. E comunque non molto lontano da me c'è Franco Lechner in arte Bombolo...Non sara' certo Pound o Stravinskij...Ma a me come simbolo di romanità, che non c'è più, mi basta.
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