http://www.resapubblica.it/scienze-tecnologia/la-voce-delle-donne-provoca-stanchezza-nel-cervello-degli-uomini/La voce delle donne provoca stanchezza nel cervello degli uomini
lunedì 03 marzo 2014 - 15:27
Pubblicato in Scienze & Tecnologia
LO STUDIO: L’uomo non può ascoltare una donna parlare a lungo per motivi biologici
La frase “non posso più sentirti parlare” ha adesso un fondamento scientifico. La voce femminile provoca stanchezza nel cervello dell’uomo.
Così, tutti gli uomini che non ascoltano le proprie mogli o compagne e che fino ad oggi hanno cercato una scusa per metterle a tacere, adesso potranno mostrare che anche il problema è da individuare nella costituzione biologica del cervello e della voce della donna. Per questo, il cervello dell’uomo si stanca quando sente la voce di una donna.
Certo, si tratta di una tesi “scomoda” per l’universo femminile ma, come riportano alcuni quotidiani internazionali (per le fonti, vedi articolo collegato), il professor Michael Hunter, dell’Università di Sheffield (UK), non ha dubbi: la voce femminile ha dei toni più complessi di quella maschile, che coinvolgono tutta l’area uditiva del cervello. Al contrario, la voce maschile, interessa solo una piccola parte del cervello.
Secondo Hunter, questo è il motivo per cui le donne si lamentano spesso che gli uomini non le ascoltano e, dunque, non hanno nessuna colpa per quella che può apparire come una mancanza di attenzione. Lo studio scientifico ha infatti dimostrato che l’uomo non può ascoltare a lungo una donna parlare per motivi biologici.
Lo studio è stato condotto con tecniche di risonanza magnetica nucleare, che ha permesso di individuare le diverse aeree del cervello che si attivano per la voce maschile e femminile. Inoltre, è emerso che gli uomini sono più diretti mentre le donne tendono a girare attorno a ciò che vogliono comunicare.
L’autore dello studio ha spiegato che la donna emette suoni con una gamma di frequenze più complessa di quella dell’uomo uomo a causa delle differenti dimensioni e forma delle corde vocali e della laringe.
Alla luce di questi risultati, un consiglio per le donne: per riuscire a intrattenere una conversazione con il vostro partner, cercate di essere “leggere”. Provate a parlare con intervalli di tempo piccoli. Forse, così, riuscirete a farvi ascoltare. In caso contrario, il vostro uomo penserà che parlate troppo.
Qui sotto, da link nella stessa pagina, l'inevitabile "riparazione" o presumibile come tale-
La voce femminile non è noiosa, piuttosto quella degli uomini “è un incubo”
Su alcuni giornali internazionali circola la notizia che secondo uno studio l’uomo non può ascoltare una donna parlare a lungo per motivi biologici. L’autore è il Dr Michael Hunter, psichiatra dell’Università di Sheffield (UK). Secondo una nuova versione dei fatti, però, le cose non starebbero proprio in questi termini.
Sui social network e sui blog c’è chi ironizza “ecco spiegato tutto”, mentre altri parlano di una bufala. In realtà le cose non sono proprio chiare. L’autorevole DailyMail, per esempio, sostiene che il problema risieda nella troppa complessità della voce della donna. D’altra parte, il blog ilricciocornoschiattoso sostiene in questo articolo che “non c’è proprio nulla nella ricerca del Dottor Hunter (e del Professor Peter Woodruff) sul fatto che le voci femminili risultino insopportabili al cervello dell’uomo per via della loro complessità”, e suggerisce agli uomini “nel caso cerchiate una scusa per mettere a tacere la vostra compagna o vostra moglie, non potete fare appello alla biologia, alle risonanze magnetiche nucleari o all’Università di Sheffield”.
Anche il The Mirror (QUI l’articolo) però, sostiene che la voce femminile è più difficile da comprendere perchè più complessa: “Their brains simply aren’t designed to listen to women’s voice”, si legge nell’articolo (I cervelli non sono progettati per ascoltare la voce femminile).
Inoltre, altri quotidiani web, come si legge nello studio (sotto), mettono in evidenza il fatto che è la voce maschile che deve essere messa “sotto accusa”, perchè – come dimostrato dallo stesso Dr Hunter, ”le persone che sentono voci allucinatorie di solito sentono voci maschili”. Ed ecco che le donne possono trovare la loro “difesa”: la voce femminile non è noiosa, piuttosto quella degli uomini “è un incubo”.
Un’altra prova a favore della tesi “l’uomo non può ascoltare una donna parlare a lungo per motivi biologici”
C’è ancora un’altra prova però che, seppur incompleta, sostiene la tesi “l’uomo non può ascoltare una donna parlare a lungo per motivi biologici”. Visitando la pagina del Dr Hunter nel sito dell’ Università di Sheffield, si trova un link dal titolo “Gli uomini sentono le voci delle donne in modo diverso da sentono uomini?”. Il collegamento porta ad una pagina della BBC dove si discute di questa tesi controversa. Purtroppo l’audio non funziona, ma dalla descrizione si legge che gli invitati alla discussione, un voice coach e un commentatore sportivo, spiegano agli ascoltatori donne come farsi ascoltare dai loro uomini. Una prova che la tesi è vera?
Il testo ufficiale
Sul web continua il dibattito e sembra difficile si troverà una posizione comune. Intanto, per chi volesse approfondire, ecco la notizia originale (in inglese) del sito dell’Università, la potete trovare QUI.
Di seguito, invece, la traduzione del blog ilricciocornoschiattoso:
Gli scienziati dell’Università di Sheffield hanno spiegato le differenze nel modo in cui il cervello maschile interpreta le voci maschili e femminili, differenze che spiegano perché le persone che soffrono di allucinazioni quando sentono le voci sentono quasi sempre una voce maschile. La ricerca getta anche una nuova luce sul modo in cui il cervello elabora le voci, producendo un “volto acustico”, che ha la funzione di permettere alle persone di determinare l’aspetto fisico di qualcuno basandosi esclusivamente sui suoni che emette.
Il documento, pubblicato online in NeuroImage, descrive come gli scienziati hanno studiato le scansioni cerebrali di 12 uomini mentre ascoltavano voci maschili e femminili. Si pensa che le differenze sorprendenti nel modo in cui il cervello le interpreta dipenda dal fatto che le voci femminili causano attività nella sezione uditiva del cervello mentre l’attività vocale maschile attiva scintille nell’ ‘occhio della mente’, collocato nella parte posteriore del cervello.
Il dottor Michael Hunter, del gruppo del professor Peter Woodruff presso il Dipartimento di Psichiatria e la Divisione di Medicina Genomica presso l’Università di Sheffield e co- autore dello studio, spiega: “Le voci permettono al cervello di determinare diversi fattori circa l’aspetto di una persona, compreso il sesso, la taglia e l’età. Sono uno strumento molto più complesso di quanto la maggior parte della gente pensi e sono estremamente importanti per determinare l’identità di qualcuno senza vederlo”.
“La voce femminile è in realtà più complessa della la voce maschile, a causa delle differenze che esistono tra donne e uomini nella dimensione e nella forma di corde vocali e laringe, e a causa del fatto che le donne hanno una ‘melodia’ naturale nelle loro voci. Tutto questo fornisce alla voce femminile una gamma più complessa di frequenze sonore di quella maschile.
Quando un uomo sente una voce femminile, si attiva la sezione acustica del suo cervello che ne analizza i diversi suoni, al fine di “leggere” la voce e determinare il “volto acustico”.
Quando gli uomini sentono una voce maschile, la parte del cervello che elabora l’informazione è invece quella collocata verso la parte posteriore del cervello, colloquialmente nota come ‘occhio della mente’. Questa è la parte del cervello che mette a confronto le esperienze con se stessi: quindi, mentre ascolta, l’uomo paragona la propria voce con la nuova voce per determinare il sesso di chi parla.
Le persone che sentono voci allucinatorie di solito sentono voci maschili. Gli psichiatri ritengono che queste allucinazioni uditive si generano quando il cervello si attiva spontaneamente, creando la falsa percezione di una voce. La ragione per cui queste voci sono di solito di sesso maschile potrebbe essere spiegato dal fatto che la voce femminile è tanto più complessa che il cervello trova molto più difficile creare con precisione una falsa voce femminile che una falsa voce maschile.
Questa ricerca potrebbe anche spiegare perché le voci femminili sono considerate più chiare delle voci maschili. Potrebbe essere connesso al fatto che le voci femminili sono interpretate nella parte uditiva del cervello, quindi vengono più facilmente decodificate.”