Cinema, uomini, e solitudini:
"Un Uomo a nudo"
[The Swimmer], Drammatico, psicologico, Frank Perry, 1968, [Usa]
La breve famosa storia di John Cheever apparve sul New Yorker e la gente ne parlava. Ora ci sarà di nuovo da parlarne. Quando ci accorgeremo delle vibrazioni di questo uomo e condivideremo i suoi colossali complessi e sensi di colpa. . . se vede qualcuno che conosceva, o l'amore di un tempo... Quando si sentirà la potenza dei colpi ricevuti ai suoi sogni infranti, intendendo raggiungerlo nel profondo, dove fa male... Quando si parlerà di "The Swimmer" farai parlare te stesso?
Quando si parlerà di "The Swimmer" farai parlare te stesso?"
"Burt Lancaster colpisce lo schermo con un dramma di grande intensità personale in "The Swimmer"
Frasi di lancio originali del film
Ned Merrill/Burt Lancaster :- "Piscina dopo piscina, si forma quasi un fiume fino a casa nostra."
Ned Merrill :- "Ecco, come lo zucchero sulle fragole!"
Ned Merrill :- "Il tuo ventre è un mucchio di grano, recintato di gigli."
Julie Ann Hooper/Janet Landgard :- "Questo è dalla Bibbia, non è vero?"
Ned Merrill :- "Dal Cantico dei Cantici."
Julie Ann Hooper :- "Quando ero una bambina la Domenica scuola, non mi hanno mai detto che era parte della Bibbia."
Ned Merrill :- "Ti era piaciuto molto. Ti era piaciuto molto. Noi * siamo * eravamo innamorati. * Tu mi amavi! *"
"The Swimmer" ovvero "Il Nuotatore" e che in Italia venne distribuito come "Un Uomo a nudo", è la storia di un uomo che comincia l'alba di un nuovo giorno nuotando nella piscina in un giardino di alcuni amici. L'acqua è fredda e fresca, e la giornata autunnale è bellissima.
Come egli partecipa ad un drink con gli amici, gli viene in mente che c'è tutta un'altra lunga serie di altre piscine nei giardini delle ville attraverso le quali poter raggiungere casa sua e percorrendo così tutta la bellissima valle residenziale nel quale venne girato, e ambientato il film. Perché non fare il bagno in tutte- nuotando fino a casa, per così dire? Questo potrebbe suonare come una gloriosa avventura, e anzi comincerebbe proprio in questo modo. In più, c'è anche l'incontro con una bella ragazza che accetta di accompagnarlo lungo il viaggio.
Alcuni dei proprietari delle piscine sono felici di -apparentemente- rivederlo dopo un lungo tempo. Altri lo odiano. Una di esse è una giovane donna amarreggiata che una volta lo amava. Impariamo qualcosa sulla vita di quest'uomo ad ogni bordo piscina, fino a quando finalmente siamo in grado di mettere insieme la storia della sua disgrazia economica e familiare partendo da un alto livello sociale e professionale, e il fallimento quindi della sua intera vita ed esistenza.
"The Swimmer" inizia come un film perfettamente realistico. Ma da qualche parte lungo la strada ci rendiamo ben presto conto che è un'allegoria, e il finale ce lo rende chiaro. E' anche un film molto stilizzato. Come il "nuotatore" (un magnifico Burt Lancaster in una delle interpretazioni più sentite, rappresentative, e da egli preferite della sua intera, lunghissima carriera ) si ferma accanto a ogni piscina, le sue conversazioni con i proprietari sono tutte abbastanza reali, eppure in qualche modo sono molto rigide, molto corrette, come se tutti leggessero delle battute già scritte o questo fosse tutto un sogno.
La splendida, struggente fotografia di David L. Quaid contribuisce a questa sensazione. E' improntata al bello della stagione estiva che sta finendo entrando nell'autunno con i suoi colori e le sue luci struggentemente malinconiche, ma quindi mai gioiosa. Ha ben insita la stessa nostalgia presente in "Elvira Madigan" (1969) di Bo Widerberg o nelle istantanee di un vecchio album di foto. In ogni momento, abbiamo la sensazione che qualcosa di tragico è già accaduto a queste persone che vediamo sorridenti. E, naturalmente, c'è qualcosa di forte, doloroso, struggente, che è successo tra loro, ma a noi inespresso.
"Un Uomo a nudo" si basò su una storia di John Cheever pubblicata nel 1964 sotto forma di racconto dal New Yorker, ed è una sorta di allegoria di alcuni dei personaggi che già vissero e con il grandissimo favore dei lettori, nelle pagine del New Yorker. Così come i personaggi assortiti di John Updike e J.D. Salinger, il nuotatore di Cheever è un eroe tragico travestito da membro a pieno titolo dell'alta società suburbana. Ci sono un sacco di eroi tragici nascosti in periferia, credo, forse perché molti di loro furono appunto così ben descritti da questi grandi e grandissimi scrittori per le pagine del New Yorker. Facendoti con la loro bravura quadi diventare quel che leggevi.
Una cosa interessante del bel lavoro di trasposizione filmica realizzato da Frank Perry e poi ultimato da Sydney Pollack con "The Swimmer", è che riesce con successo a riprodurre la sensazione di una breve storia nel mezzo cinematografico. Si tratta di un film molto letterario, e con questo non voglio dire i personaggi stiano a chiacchierare tra di loro con troppa densità. Gli episodi del racconto trasposti in forma di quadri cinematografici abbastanza separati gli uni dagli altri sono messi insieme in modo piuttosto formale, come una breve storia ben fatta, e non c'è nessuno dei movimento fluidi tra le diverse scene che di solito ci si aspetterebbe nei film.
Il movimento del film è invece dato dal suo svolgersi dalla mattina al tramonto, dal sole alla pioggia, dalla giovinezza all'età matura e dalla fantasia alla verità. Sembrerebbe anche che le esperienze del nuotatore non siano destinate a rappresentare un solo giorno, ma la vita intera di un uomo.
Quello che abbiamo davvero qui, poi, è una sofisticata rivisitazione della più antica forma letteraria di tutte: l'epica. Un eroe si mette in viaggio. Ha molte avventure strane lungo il percorso, durante il quale apprende la natura tragica della vita. Alla fine arriviamo assime a lui al suo obiettivo, più vecchio e più saggio e con molte storie da raccontare. Il viaggio del nuotatore di Cheever è stato fatto prima e in altri tempi e terre da Ulisse, Don Chisciotte, Huckleberry Finn e Augie March.
Lancaster è superbo e come detto, in quella che egli considerava la sua migliore performance. Oltre ad essere un bravo attore, egli è un plausibile eroe classico americano del tipo di Charlton Heston e Kirk Douglas. E un eroe è qui necessario. Noi dobbiamo credere nella grandezza del nuotatore se vogliamo davvero trovare il suo destino, tragico.
Ci sono nel film anche delle belle prove di Janice Rule (ultima moglie di William Holden, la quale fu precedentemente un pò sepolta nei film della serie di "Matt Helm" e nei western, e successivamente apparve in vari episodi di quasi tutte le più storiche serie tv anni settanta) come amante, da parte di Janet Landgard, come la ragazza troppo giovane, e da una schiera di attori caratteristi. La sceneggiatura e la regia furono rispettivamente di Eleanor e Frank Perry che poi non lo terminò per divergenze creative con Lancaster e la produzione della Columbia, i quali furono già rispettivamente, la stessa coppia che realizzò lo splendido "David e Lisa". Come quel lontano bellissimo film degli anni sessanta, "The Swimmer" è uno strano lavoro molto stilizzato, ma al contempo estremamente brillante, di sprizzante bellezza malinconica e disperata inquietudine.
Suicide Is Painless
Da Wiki, un ulteriore accenno alla trama e alcune curiosità:
Trama
Ned Merrill (Burt Lancaster), un impresario teatrale, fa visita ad una famiglia amica, nuota nella loro piscina e decide di tornare a piedi e in costume da bagno alla sua villa, bagnandosi in tutte le piscine che incontrerà per strada. All’inizio del film, Ned appare come un uomo di successo: ricco, rispettato e felice padre di famiglia. Lo accompagna nel viaggio Julie Ann(Janet Landgard), una giovane che prova per lui un affetto filiale; ma quando Ned tenta di baciarla, la ragazza fugge.
Da quel momento, il film assume un tono più cupo ed emergono le amare verità che Ned ha rimosso: l’uomo è pieno di debiti ed è disprezzato dai vicini e dalla sua stessa famiglia. Ned ha un penoso incontro con Shirley(Janice Rule), una donna con cui ha avuto una relazione e che gli rinfaccia il suo egoismo e la sua ipocrisia; raggiunge infine la sua villa e la trova chiusa e deserta da tempo.
Curiosità
Il film è apparentemente realistico; tuttavia, i simbolismi e le volute incongruenze nella narrazione fanno sospettare che tutta la vicenda sia un incubo del protagonista o un’allegoria sul fallimento del sogno americano.
È stato uno dei primi film a trattare il tema (poi divenuto comune) dell’alienazione nella società americana.
La Columbia dopo aver prodotto il film, considerandolo troppo intellettuale, lo distribuì con due anni di ritardo e dopo aver fatto rigirare due scene (tra cui quella, fondamentale, dell’incontro fra Ned e Shirley) da Sydney Pollack. Il film fu un insuccesso di pubblico e di critica, nonostante l’ottima interpretazione di Lancaster. L’attore dichiarò in seguito di considerare "Un uomo a nudo" il suo film migliore.
Nella maggior parte delle scene della pellicola, l'attore cinquantunenne recitò in costume da bagno ed ebbe modo di sfoggiare una forma fisica ancora perfetta ma, all'uscita del film, si venne a sapere che paradossalmente aveva dovuto seguire un corso di nuoto perché, nonostante le sue qualità sportive e atletiche, nel corso della sua esistenza non aveva mai imparato a nuotare.
Secondo diversi biografie di Burt Lancaster, la scena con Barbara Eden venne rigirata con Janice Rule poichè la prova della Loden lo aveva sopraffatto. Usando la regola, per cui la propria performance è stata meno potente di quella della Loden, venne ristabilito l'equilibrio alla scena.
"Send for Me in Summer"
(Theme from ''The Swimmer'')
di Marvin Hamlisch
Burt Lancaster fece numerose flessioni e piegamenti ogni mattina, prima di ogni ripresa per rimanere magro e tonico. Guadagnò 20 chili di muscoli facendo pesi, corsa, karate e aerobica.
Anche se il risponso critico al momento dell'uscita fu vario, i critici furono stati unanimi nella loro lode alla presenza fisica di Lancaster, soprattutto considerando che era cinquantaduenne al momento delle riprese.
Cameo
(John Cheever): (autore del racconto da cui venne tratto il film, "The Swimmer") presente alla festa in piscina.
Girato nell'estate del 1966, ma uscito solo nel 1968.
Burt Lancaster ha sempre insistito sul fatto che questo fosse il suo migliore e preferito film della propria intera carriera.
Secondo l'aiuto regista Micharl Herzberg sui rapporti tra Lancaster e Perry: "La mia opinione è che, in questo caso, non ci fosse niente di sbagliato con il regista, e non ci fosse niente di sbagliato in Lancaster, ma semplicemente erano solo sbagliati l'un per l'altro."
Il film è un'allegoria per il fallimento del sogno americano.
Frank Perry non terminò di dirigere questo film a causa di divergenze creative.
La scena tra Lancaster e Janice Rule venne diretta da Sydney Pollack.
L'album di debutto del 1978 di Siouxsie and The Banshees '"Cry" venne ispirato da questo film.
Sam Spiegel e Frank Perry come prima scelta per il protagonista avevano optato per William Holden, il quale venne filmato per delle scene di prova come anche Paul Newman e Glenn Ford prima di Lancaster, e che era anch'egli impaziente di interpretare il ruolo, ma che infine venne sostituito.
Janice Rule, moglie di Holden, è stata una sostituzione dell'ultimo minuto per Barbara Loden.
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