Autore Topic: La prostituzione tra percezione e realtà.  (Letto 1444 volte)

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Offline giovane

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La prostituzione tra percezione e realtà.
« il: Marzo 04, 2010, 08:53:36 am »

DATA, 4 MARZO 2010

da POLITICAMENTECORRETTO.COM
http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=20939
oggetto: la prostituzione tra percezione e realtà

Ho riscontrato ultimamente che la prostituzione viene spesso percepita come un mero fatto di maschio carnefice e donna vittima: i media effettivamente riferiscono solo di fatti di sfruttamento o favoreggiamento (l’esercizio individuale e libero non è reato e quindi non fa notizia) e le persone li percepiscono talvolta addirittura come la maggioranza. Va aggiunto poi che spesso si tende a dare notizie sbilanciate sullo sfruttamento maschile che invece è quello di minoranza come ci illustra l’ultimo resoconto ONU del 2009 che evidenzia come gli arresti per sfruttamento e favoreggiamento siano oramai in gran parte femminili (60%, trend in crescita). In realtà la prostituzione, è importante va detto, in oltre 9 casi su 10 è una scelta.

Sul canale WEB TV http://youtube.com/prostituirsi potrete trovare elaborazioni e dati dalla più recente "indagine conoscitiva" della camera dei deputati (comm. Affari sociali) la ricerca più estesa ed importante in merito alla prostituzione in Italia: la prostituzione evidentemente si basa sulla possibilità di guadagno facile ed elevato (dai 10.000 ai 30.000 euro/mese) ma anche su deviazioni e problematiche umane varie, uomini e donne con un'immagine di se stessi e dell'altro molto degradata che non comprendono la mancanza di dignità e rispetto che il mercato del sesso rappresenta.

Inoltre nel processo di riscoperta dell’uomo (non più stereotipo di maschio indistruttibile ma essere umano terreno avente anche sentimenti e debolezze) si può osservare l'altra faccia della medaglia: solo in Italia si stimano 5.000.000 di clienti di prostitute (15-20% della popolazione maschile adulta, in media europea), si tratta nella gran parte dei casi di persone con problematiche, dipendenza sessuale, questioni psichiche mai affrontate e maturate, persone apparentemente normali ma invece a rischio (o ai margini) di esclusione sociale.

La storia dell’uomo come unico cattivo e disonesto dunque è solo una storia. E’ importante dire questo per chiarire le idee e riportare la percezione sul piano della realtà senza cadere in ideologie che oramai fanno parte del 1900. Basta infatti osservare come oggi sia sempre più spesso il contrario (donna carnefice, uomo vittima), ad esempio in diritto di famiglia è un'evidenza (concepimento, separazioni), ma anche in altri settori (mafia, le recenti dichiarazioni di Saviano, furto, sequestro ed omicidio di minori, ecc..). La "parità civile" uomo-donna d’altronde passa anche da questo; una volta approdata al mondo sociale e pubblico la donna compie gli stessi errori dell’uomo, in fondo si scopre l’acqua calda.. anche la donna è umana e può sbagliare.

Concludo comunque con una considerazione sopra le parti che come uomo, come padre di una bambina e come responsabile di movimento mi sento di fare: la fabbrica del sesso ha solo vittime.

i migliori saluti

- -
paternità, infanzia e adolescenza
www.paternita.info

Il sesso non può liberarci,
ma noi possiamo liberare la nostra sessualità.
M.Foucault, filosofo 1926-1984

Offline Tullio

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Re: La prostituzione tra percezione e realtà.
« Risposta #1 il: Marzo 04, 2010, 09:47:19 am »
Si il fatto e' che questo e' vero. Ma l'altra verita' quella dell'uomo sfruttatore e le donne vittime fa comodo a molte organizzazioni che hanno imbastito la loro ragione di esistere su questo.

Difficile che la realta' oggettiva passi, restera' l'altra, quella che fa comodo alle ONG.

omissis

Offline giovane

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Re: La prostituzione tra percezione e realtà.
« Risposta #2 il: Marzo 04, 2010, 09:59:13 am »

vero, ma intanto noi diffondiamo..

è che ci piace vivere nella realtà :)

f.