Autore Topic: Paolo Deotto : Vittoria di Orban : una lettera dall'Ungheria di Kovács András .  (Letto 1225 volte)

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Fonte : http://www.losai.eu/vittoria-di-orban-una-lettera-dallungheria/

Vittoria di Orban: una lettera dall’Ungheria
👤by maurizio spezia   0 Comments   🕔14.apr 2014

- di Paolo Deotto -

Una lettera dall’Ungheria: perché il partito Fidesz ha ancora vinto, con schiacciante maggioranza, le elezioni

Siamo molto grati al nostro amico ungherese, Kovács András, che ci ha scritto una testimonianza diretta sulle recenti elezioni ungheresi e sulle ragioni per cui il partito Fidesz, guidato dal Primo Ministro Viktor Orban, č stato riconfermato dagli elettori. L’Ungheria č l’esempio di vivente di come si puň, se si ha il coraggio necessario, resistere alle pressioni mondialiste e operare per il bene dei cittadini. Mentre facciamo le piů vive felicitazioni agli amici ungheresi, speriamo che qualche politico italiano guardi l’esempio di Budapest, e sappia trarre qualche conseguenza. Sarebbe davvero interessante avere, finalmente, anche in Italia un governo che operasse per il bene dell’Italia e degli italiani. Viva l’Ungheria e viva l’Italia, e che il Signore aiuti questi grandi Paesi.

Diamo la parola a Kovács András:

 

-          ELEZIONI POLITICHE DEL 6 APRILE 2014

Il sei aprile 2014 la popolazione si č riunita nelle sedi elettorali per votare e decidere chi doveva essere il nuovo capo del governo. Alla sera il risultato č stato felice come quattro anni prima: il partito Fidesz ha vinto conquistando i 2/3 dei seggi. Non a caso un partito vince per due volte consecutive con una percentuale schiacciante di voti rispetto agli altri, sicuramente c’č stato un duro e attento lavoro alla base, un duro lavoro costruito giorno per giorno vicino alle esigenze dei cittadini e per aiutare i cittadini. Purtroppo la sinistra non ha accettato il risultato delle elezioni e come sempre prova a dire che il partito Fidesz ha vinto imbrogliando, cosa che non č assolutamente possibile visto che sono venuti dall’estero persone autorevoli  per sorvegliare e controllare il corretto svolgimento delle elezioni politiche ed anche io personalmente posso testimoniare che tutto si č svolto correttamente, visto che ho partecipato come delegato civile presso il comune dove vivo ed ho potuto constatare che come me altri delegati di altri partiti hanno controllato per tutta la durata della giornata lo svolgimento delle elezioni e non ci sono stati inganni come vogliono far credere quelli della sinistra agli occhi degli Stati stranieri.

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-          MANIFESTAZIONE PACIFICA

Il capo del governo Orbán Viktor ha portato tante novitŕ che sono utili a tutti i cittadini e per questo agli occhi dell’Unione Europea, delle multinazionali europee e delle banche non č ben visto, ed ha subito forti pressioni da parte dell’FMI (Fondo monetario internazionale). Noi persone civili riunite assieme abbiamo cercato di rallentare e fermare queste forti pressioni a discapito del nostro capo del governo, assieme ci siamo riuniti, abbiamo parlato, abbiamo scritto lettere per dimostrare che noi tutti siamo vicini e appoggiamo il nostro capo del governo e cosě in modo spontaneo č nata la prima manifestazione pacifica svoltasi a Budapest dove si sono riunite almeno 400.000-500.000 persone tra giovani, anziane, famiglie, bambini, diversamente abili, stranieri e pacificamente hanno dimostrato per molti chilometri fino alla piazza degli Eroi, passando per la via dove si trovano tutte le ambasciate, dove in modo inequivocabile si poteva constatare la quantitŕ di persone presenti. Dopo la prima, ne sono seguite altre quattro, sempre a Budapest, sempre in tanti e sempre quando la popolazione sentiva che doveva essere vicina al suo capo del governo per dimostrargli la sua forza, la sua vicinanza; si manifestava a Budapest proprio come si č fatto il 29 marzo scorso, prima delle nuove elezioni politiche. Orbán Viktor ha tenuto un discorso e ha ringraziato la popolazione per il forte appoggio dimostratogli poiché, ha detto, questo conta molto per lui.

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-          I MOTIVI DELLA VITTORIA

Nell’aprile del 2010 la popolazione ungherese si č stufata del governo socialista e alle elezioni politiche per decidere il nuovo governo, la vittoria č andata con i 2/3 per il partito di destra Fidesz,  il partito guidato da Orbán Viktor. Con questa schiacciante vittoria della destra il partito socialista e liberalista hanno accusato una forte perdita da cui ancora non si sono risollevati. La  vittoria del partito Fidesz resta in Europa come evento memorabile per i suoi 2/3 schiaccianti. Il partito Fidesz singolarmente č riuscito ad avere la maggioranza della votazione dei cittadini, senza dover cercare l’appoggio da altri partiti, con un filo conduttore politico simile. Mi ricordo che dopo la sconfitta del partito socialista, lo stesso affermava che Orbán Viktor si sarebbe pentito di quel giorno e della sua vittoria. Come intendevano il senso di questa frase si puň tranquillamente indovinare; comunque sono accaduti dei fatti interessanti su come la sinistra ungherese ha provato a fare dei trabocchetti contro il proprio Stato, correndo all’estero e chiedendo aiuto ad altri partiti di sinistra per schiacciare Orbán Viktor. Nella storia ci sono giŕ stati esempi di capi del governo che sono stati liquidati brutalmente. Lo scorso anno Orbán Viktor si č recato in Romania per un incontro; stranamente il convoglio di auto che trasportava Orbán č stato coinvolto in un’incidente frontale dove sono morte alcune persone ma, grazie al Cielo, il capo del governo Orbán Viktor ne č uscito illeso. Cosě il capo del governo ungherese dal 2010 ha dovuto lavorare non tranquillamente, ma sempre assediato dalla sinistra liberale ungherese, dalla sinistra liberale europea. La sinistra ungherese  quando era al capo del governo ha raddoppiato il debito nazionale, ha preso il prestito FMI ed ha stritolato la popolazione ungherese. Per esempio, in otto anni i socialisti hanno alzato di 18 volte le utenze mensili, hanno tolto tanti aiuti per le famiglie, hanno abbassato le pensioni, con grandi strategie hanno venduto ditte nazionali che adesso questo governo ha iniziato a riacquistare, e tanto tanto altro ancora. La sinistra ungherese per arrivare ai propri scopi non aveva paura di intraprendere contatti pericolosi e brutti sia per i personaggi che per le questioni intraprese. I socialisti hanno avuto anche dei contatti con la mafia ungherese “del petrolio” di Portik Tamás. Lo stesso Portik ha rivelato in un video di aver avuto ottimi rapporti con i socialisti quando essi erano a capo del governo ungherese; si parla del periodo fino al 2010. Adesso di tanti politici socialisti si č saputo cosa abbiano realmente fatto in tanti anni; per esempio un fatto interessante č che  il  vicepresidente Simon Gábor del partito MSZP (Partito Socialista Ungherese), con a capo Mesterházy Attila, aveva depositato (come č emerso dalle indagini) su piů conti bancari stranieri diversi milioni di euro che non aveva dichiarato di avere  e che non ha saputo dimostrare da dove provenissero. La stessa polizia al momento dei controlli avvenuti a casa di Simon Gábor ha trovato tra le tante cose interessanti anche un passaporto fasullo africano che č servito per aprire piů conti correnti. Esisteva una persona “molto interessante”, di nome  Weisz Tamás, che ha avuto ottimi rapporti con i socialisti; per esempio lo stesso ha aiutato ha sistemare i soldi sui conti correnti stranieri di Simon Gábor. Non tanto tempo fa lo stesso Weisz ha chiamato la polizia perché aveva da rivelare dei documenti molto interessanti. Quando la polizia č arrivata a casa del Weisz e tutti sono saliti in macchina, Weisz si č sentito male nella volante della polizia ed č morto in breve tempo. L’autopsia avvenuta sul corpo di Weisz Tamás ha rivelato che la causa della morte č stata per avvelenamento causato da una pianta proveniente dall’Africa. Non tanto tempo fa č stato pubblicato un libro scritto da Zuschlag János, ex politico socialista, che č stato per molti anni in prigione. La causa della sua detenzione č stata che ha rubato tantissimi soldi allo Stato. Il contenuto del libro riporta molte cose interessanti, curiose e molto gravi accadute all’interno del partito socialista. Certo, i socialisti dicono che il libro scrive falsitŕ, ma se cosě fosse perché non denunciano la persona che lo ha scritto?

Il governo di Orbán non ha avuto paura di andare contro Bruxelles, oppure contro le organizzazioni internazionali, ma ha sempre messo avanti il bene della popolazione ungherese. Sappiamo  che dal 2010 esiste il governo di Orbán Viktor e da allora ad oggi ha portato nuove e positive riforme che hanno sbalordito tanti Stati, per il coraggio, la tenacia e la volontŕ di ottenere risultati per tutti positivi, risultati che sono utili per tutti i cittadini ungheresi, dalle famiglie, ai lavoratori, ai pensionati. Per esempio sono state abbassate  le utenze mensili di luce, acqua e gas in tre tempi, prima del 10% poi del 11% e adesso circa del 5%. Inoltre, riduzione delle tasse per le famiglie, aumento delle pensioni, č stato aumentato lo stipendio base, č diminuita la disoccupazione,260.000 bambini disagiati hanno potuto andare in vacanza estiva, ha abbassato il debito pubblico, in tanti modi ha aiutato tante persone che avevano chiesto prestiti in valuta ed erano caduti nella trappola per cui il debito si era, al minimo, raddoppiato se non triplicato. Il nostro governo ancora oggi aiuta e l’economia nazionale inizia a ripartire, e ha fatto nuove leggi fondamentali di cui noi ungheresi siamo orgogliosi.

Gentili amici italiani, grazie per aver letto il mio pensiero. Da tempo vi mando delle notizie vere riguardanti l’Ungheria e riguardanti il capo del governo Orbán Viktor, cosa che purtroppo non accade tramite i mass media, visto che preferiscono scrivere falsitŕ su di noi e sul mio Stato. Vi auguro ogni bene per l’Italia. Tutte le persone che sono incuriosite dall’Ungheria possono prendere contatti presso: bundi01@vipmail.hu e venire a trovarci, perché l’Ungheria č uno Stato da vivere e vedere dal vivo. Grazie per l’attenzione

Kovács András
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Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius