«Fidanzato violento? Cambialo» La nuova campagna de l'Unità contro la violenza s

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http://www.unita.it/news/sociale/95812/fidanzato_violento_cambialo_la_nuova_campagna_de_lunit_contro_la_violenza_sulle_donne


«Fidanzato violento? Cambialo» La nuova campagna de l'Unità contro la violenza sulle donne

«Hai un solo modo per cambiare un fidanzato violento. Cambiare fidanzato»: è uno degli slogan, forse il più originale, della nuova campagna contro la violenza sulle donne, promossa da un gruppo di donne di schieramenti politici diversi e che comparirà questo mese su due giornali di opposte tendenze, L'Unità e Il Secolo d'Italia. Una campagna innovativa, è stato spiegato stamani, durante la presentazione, dalla saggista Alessandra Bocchetti: «Non vi troverete facce tumefatte, occhi pesti, sguardi bassi a cui tante campagne contro la violenza ci hanno abituato, ma volti sorridenti di ragazze che imparano a riconoscere la violenza e se ne tengono alla larga».

Un'iniziativa, quindi (il titolo è significativo: «La violenza ha mille volti, impara a riconoscerli»), che non vuole mostrare le donne come vittime, soggetti deboli, ma come capaci di cambiare la loro condizione.

Denunciando, rifiutando e, appunto, cambiando partner. Le immagini - «donne normali e non veline» è stato sottolineato - sono state realizzate gratuitamente dalle ragazze del Centro di fotografia, la copywriter Eliana Frosati ha curato il messaggio insieme ad Alessandra Bocchetti e alla deputata del Pd Anna Paola Concia. E due direttrici di quotidiani lontanissimi per orientamento politico, Concita De Gregorio dell'Unità e Flavia Perina del Secolo d'Italia, hanno subito «adottato» l'iniziativa: prima l'uno e poi l'altro giornale sostituiranno, per un mese, la pubblicità con le immagini della campagna.

«Il 2009 si è chiuso bene per il giornale - ha spiegato De Gregorio - quindi ho potuto chiedere all'editore di fare questo sacrificio». E Tiscali, l'azienda telefonica dell'editore dell'Unità Renato Soru, è stata anche tra le prima aziende che hanno aderito alla campagna. Oltre a Tiscali ci sono Ikea, Sellerio, Nonino, Unilever, Unicredit, Feltrinelli, Conad, Coop e "Ciao Ragazzi", la casa di produzione tv di Claudia Mori che, dopo la fiction su Basaglia (andata in onda su Raiuno), ha prodotto sei puntate di «Un corpo in vendita», sul tema delle violenze contro le donne (tra i registi Marco Pontecorvo, Margarethe von Trotta e Liliana Cavani).

«Campagne di questo tipo superano gli schieramenti - ha sottolineato Perina - e spero che ora venga adottata anche dalle istituzioni, a partire dai Ministeri delle pari opportunità e dell'istruzione». In Italia, secondo la direttrice del Secolo, «sono stati fatti passi indietro, c'è un ritorno della donna come oggetto. Il nostro è il Paese più maschilista d'Europa».

La campagna si potrà scaricare gratuitamente dall'apposito sito che sarà on line nei prossimi giorni.
04 marzo 2010

[Tullio]

Questa campagna non tiene conto di un fatto, sono le donne a scegliersi col lanternino i piu figli dena mignotta.

Perche' a loro piacciono cosi', il bravo ragazzo dolce e garbato fa il lampione di solito.

Questo "cambialo" non fa i conti col dark side masochista latente in ogni donna.

Resta una pia illusione, si continuino pure a crogiolare nella loro idealistica ed utopistica realta' egualitaria, la realta' oggettiva richiederebbe uno sforzino di approfondimento e soprattutto obbiettivita' in piu' che non e' utile chiedere a loro. Non saranno mai in grado di produrlo.

[fabriziopiludu]

che imparano a riconoscere la violenza e se ne tengono alla larga».

Infatti, ci teniamo alla larga dalle donne!

[fabriziopiludu]

Dalla "Nonino", di Percoto, in Provincia di Udine, ci si poteva aspettare questo, ed altro!
E' una ditta di 3 sorelle!

Non sarebbero da boicottare tutte queste ditte!?
Possiamo mica accettare tutto supinamente!!!

[Animus]

Possiamo mica accettare tutto supinamente!!!

E come no?
Siamo degli impotenti o no?
E allora....

[JAROD72]

Comunque nulla di nuovo in quello che dice la giornalista de gregorio, e' una femminista dell'odio, quindi non c'e' da stupirsi se esce con un certo modo di pensare. Come si notera', anche la destra si e' ormai allineata, difficile da dire se si tratta di puro allineamento al politicamente corretto oppure se veramente ci  crede. Fatto sta che ormai il brodo di cultura di quest'epoca, perche' in europa occidentale e' cosi', anche piu' radicale in scandinavia e regno unito, e' focalizzata tutta contro gli uomini, che voglio precisare, bianchi.

Se la giornalista del giornale politico, venisse attaccata da qualche arabo musulmano, o colorato per il suo acceso femminismo, la de gregorio ribatterebbe oppure tacerebbe secondo le direttive del politicamente corretto e del suo partito che ne e' parte integrante.  Se gli immigrati facessero sentire la sua voce sulle lacune del femminismo becero nostrano, come si metterebbero le cose.



L'iniziativa ovviamente e' a favore delle donne, non s'indaga per capire pero' le vere motivazioni che spingono le donne a stare con uomini  "violenti" .

Questa politica e' il cavallo di battaglia di oggi, quindi utilizzando queste accuse si e' certi di vincere.

Claudia mori poi fa ridere con queste uscite. Lo dovrebbe sapere che adriano e' stato, e forse lo e' ancora uno dei più grandi maschilisti e la sua opinione sulle donne molto tempo fa non era certo positiva. Dov'era un tempo la mori, quando queste teorie non erano ancora una moda.

Cosa le ha fatto adriano da tormentarsi tanto sulla violenza sulle donne.

[e-manuel]

Quando ci sono di mezzo le donne, non c'è mai da attendersi un discorso in cui vi sia una causa e un effetto, ma è come se la premessa fosse assente o in ogni caso priva di importanza. Conta solo il fatto che vi è una data situazione , in merito alla quale non è lecito chiedersi nè da cosa sia nata nè a cosa dovrebbe portare, ma solo una sorta di costante circolarità.

[ilmarmocchio]

La de gregorio e' stronza, come tutte quelle come lei. Se un brigatista, una Erika di Novi Ligure, una terrorista islamica, ammazzano della gente, subito migliaia di attenuanti psicosociologiche.
Perche' invece i fidanzati violenti non dovrebbero avere le stesse attenuanti ?
per loro niente relativismo culturale ?
Intendiamoci, a me non vanno gli uomini che picchiano, senza valido motivo, una donna.
Non mi vanno pero' neanche le ipocrisie femmininistoidi

[Jason]

Intendiamoci, a me non vanno gli uomini che picchiano, senza valido motivo, una donna.

Costoro sono da annoverare tra i principali nemici dei maschi (anzi forse i primi proprio) , in quanto ne infangano la categoria e sono un ottimo terreno di coltura per le misandriche.

[nonmorto]

Costoro sono da annoverare tra i principali nemici dei maschi (anzi forse i primi proprio) , in quanto ne infangano la categoria e sono un ottimo terreno di coltura per le misandriche.

Trovo pazzesco dare la colpa ai pochi uomini che picchiano le donne. Ci sono altrettante o forse più donne che picchiano gli uomini, la maggior parte della violenza domestica è reciproca e non unilaterale.

Se la violenza domestica non esistesse si troverebbe un'altra scusa per criminalizzare gli uomini. È inutile linciare quei maschi per paura che poi dopo vengano date a noi le loro colpe, bisogna prendersela con chi dice che visto che lui è maschio e tu sei maschio, tu hai parte della sua colpa.

Bisogna prendersela con chi mette tutte le donne in una unica categoria di vittime, nella quale le donne si spartiscono la vittimizzazione anche delle altre donne ed una categoria di carnefici, nella quale tutti gli uomini si spartiscono tra loro le colpe.

[Jason]

Trovo pazzesco dare la colpa ai pochi uomini che picchiano le donne.

Tra i principali non vuol dire gli unici. Anche quelli che appoggiano indiscriminatamente le donne e si autodenigrano sono nemici da combattere.

Ci sono altrettante o forse più donne che picchiano gli uomini, la maggior parte della violenza domestica è reciproca e non unilaterale.

Si, ma io parlo degli uomini, non delle femmine.

Se la violenza domestica non esistesse si troverebbe un'altra scusa per criminalizzare gli uomini. È inutile linciare quei maschi per paura che poi dopo vengano date a noi le loro colpe, bisogna prendersela con chi dice che visto che lui è maschio e tu sei maschio, tu hai parte della sua colpa.

Bisogna prendersela con chi mette tutte le donne in una unica categoria di vittime, nella quale le donne si spartiscono la vittimizzazione anche delle altre donne ed una categoria di carnefici, nella quale tutti gli uomini si spartiscono tra loro le colpe.

Vedi prima frase.

[ilvaccaro]

Questa campagna non tiene conto di un fatto, sono le donne a scegliersi col lanternino i piu figli dena mignotta.

Perche' a loro piacciono cosi', il bravo ragazzo dolce e garbato fa il lampione di solito.

Questo "cambialo" non fa i conti col dark side masochista latente in ogni donna.

Resta una pia illusione, si continuino pure a crogiolare nella loro idealistica ed utopistica realta' egualitaria, la realta' oggettiva richiederebbe uno sforzino di approfondimento e soprattutto obbiettivita' in piu' che non e' utile chiedere a loro. Non saranno mai in grado di produrlo.

Ma ti pare che potessero dire:

-Hai un fidanzato violento?
-Lo hai scelto tra la ventina di altri che violenti non erano?
-Hai un grave problema psichiatrico che necessita di terapia..... Vai con urgenza da un medico, corri corri!...

[Ethans]

Quando ci sono di mezzo le donne, non c'è mai da attendersi un discorso in cui vi sia una causa e un effetto, ma è come se la premessa fosse assente o in ogni caso priva di importanza. Conta solo il fatto che vi è una data situazione , in merito alla quale non è lecito chiedersi nè da cosa sia nata nè a cosa dovrebbe portare, ma solo una sorta di costante circolarità.

Verissimo...