Autore Topic: donne ipodotate di oggi con l'imposizione del canone del maschio dotato  (Letto 11471 volte)

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Offline Duca

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Re:donne ipodotate di oggi con l'imposizione del canone del maschio dotato
« Risposta #30 il: Aprile 26, 2014, 21:12:53 pm »
E ma le misure femminili variano, una che ha una quinta a 20 anni è una cosa, a 50 non oso nemmeno immaginare..
Sul discorso davanzale ho sorvolato perché sono un signore  :P

Offline controcorrente

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Re:donne ipodotate di oggi con l'imposizione del canone del maschio dotato
« Risposta #31 il: Aprile 26, 2014, 23:39:08 pm »
Esistono anche donne e uomini che quando scelgono un compagno non guardano né il reddito, né la taglia di seno o di altro.
C'è chi guarda la predisposizione d'animo, la condivisione della visione delle cose e della vita, perché del resto moltissime cose sono aleatorie e se una persona (uomo nel mio caso) mi piaceva, era perché sì e basta.  Non si può spiegare cosa ci attrae degli altri perché nella maggior parte delle volte è spontaneo e assolutamente non calcolabile.

Questo è vero, anche se al giorno d'oggi sono più rare delle mosche bianche.





Offline controcorrente

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Re:donne ipodotate di oggi con l'imposizione del canone del maschio dotato
« Risposta #32 il: Aprile 27, 2014, 00:02:38 am »
Poi è vero che molte donne della mia età, e io ho 35 anni, pensano ancora di incontrare uomini che sulla terra non sono mai esistiti né mai esisteranno. Il poveretto di turno viene investito di una responsabilità che, a seconda, recita più o meno così: "colto, indipendente, sensibile ma razionale, esperto ma non troppo, fedele anche mentalmente, bello al punto giusto e ovviamente sempre pronto a carpire ogni singola sfumatura dell'umore femminile". E' chiaro che chi è convinta di questo non troverà mai nessuno ed è bene che se ne faccia una ragione, cosa che raramente accade.
A tal proposito vorrei ri-pubblicare un articolo dal sito "Nomatrimonio", che proprio di queste cose parla:

http://nomatrimonio.altervista.org/archives/58

Le Loro Maestà Imperiali

Una donna posta un messaggio su una chat “forse un giorno vi racconto la mia storia..” e a dozzine chiedono e implorano che faccia questo passo: che conceda alla plebaglia maschile l’onore di udire la sua favolosa storia.

Un uomo può anche scrivere che si sta per ammazzare buttandosi dalla finestra ma il massimo del calore umano che può aspettarsi è il sintetico commento: “Attento a non centrare la mia macchina…”.

Non dite di no. Non fate finta di non capire. Ci sono poche cose più facili e più inutili di fingere di non capire. Ma in questo caso la situazione è troppo macroscopica, troppo palesemente ingiusta per poter essere ignorata o passata sotto silenzio. La settimana scorsa visitavo il sito di Atlandide. Stavo dando un’occhiata alle bacheche coi messaggi. Come d’abitudine (pessima abitudine) i messaggi erano suddivisi in varie categorie: “Lui cerca lei per amore”, “Lei cerca lui per amore”, “Lui cerca lei per amicizia”, “Lui cerca lui per amicizia” .. e via delirando.

[...]

Insomma leggo le “sezione” dei messaggi “Lui cerca lei per amore”, e trovo dozzine di messaggi. Maschietti (non meritano definizioni migliori) che si accalcavano per cercare con una frase a effetto, spiritosa, romantica o semplicemente assurda, di catturare per un istante l’attenzione di una improbabile “favolosa” donna di passaggio.

Disgustato vado a leggere la sezione “Lei cerca lui per amore”, aspettandomi di trovare il deserto. Sopresa! C’erano un sacco di messaggi anche in quella sezione. Vado però a leggere i titoli e i mittenti e scopro che anche qui i messaggi erano stati scritti da “lui” in cerca di “lei”. Quale orrore: questi patetici, servili, “celomollisti” maschietti, dopo aver invaso in ogni ordine di posti la sezione maschile a loro dedicata, hanno invasto strisciando sulle loro bave filamentose, anche la sezione femminile, nella grottesca speranza di incappare in qualche lettrice con poco senso dell’orientamento o semplicemente lesbica (ma si tanto va bene tutto, basta che siano femmine e respirino ecc.).

A onor del vero, però, in quella sezione femminile c’era anche un messaggio scritto da un’autentica donna. (Sì, proprio una di quelle famose persone di cui si parla tanto in televisione e sui giornali).

In realtà sulla sua autenticità sarebbe lecito dubitare visto che è tristemente diffuso il fenomeno dei cyber-travestiti. Maschi che si spacciano per femmine. A volte per compiacere un immaginario erotico palesemente omosessuale, molto più spesso solo per provare il brivido di essere presi in considerazione da qualcuno. E una firma femminile al proprio messaggio è sempre garanzia di un grande successo di pubblico.

In quel caso però sull’autenticità della natura femminile dell’autore non ho alcun dubbio. L’arroganza di quelle parole. Il diktat, quasi un manifesto di nuova razza ariana, del potenziale prescelto, era un chiaro segno delle origini dell’autore. Trattasi di “mitica” donna: una favolosa maestà imperiale che stava cercando un principe per avere un giorno un erede cui lasciare il regno e l’impero.
Richieste: “Alto ma non più di un metro e 85″. Eh già perché il troppo è troppo. Andare in giro con uno spilungone potrebbe essere “inelegante”. Anche perché mi sa che la “Sua Altezza”, autrice del messaggio, doveva essere alta come un tavolino.
“Età tra i trenta e i trentasei anni”. perché non dire semplicemente: “Deve avere 33 anni”!?
E poi l’elenco proseguiva con le qualità umane, caratteriali ed economiche. Con quei soliti amabili paradossi tipicamente femminili: “Deciso ma non aggressivo”, “Sensibile ma non introverso”, “Gran scopatore ma non fedigrafo”, “Ricco ma non avido” ecc, ecc.
Ora la cosa interessante è che nelle richieste “minime” di età e altezza io ci sarei rientrato, anche se per un pelo.

Sono un metro e 83. Questo significa che se mettessi scarpe con tre centimetri di tacco verrei “squalificato”. Tuttavia avrei potuto infilarmi delle pianelle e sciabattare fino a Verona per conoscere cotanta Altezza Imperiale. Ma mi sono astenuto dal farlo, perché sapevo che se fossi andato a incontrarla sarebbe stato solo per farle una faccia così di schiaffi. A lei e a tutti quegli stronzi senza dignità che hanno risposto al suo annuncio.

Vorrei fosse chiara una cosa. E’ innegabile un certo mio astio contro queste “Maestà imperiali”. perché l’invidia è una brutta bestia, e tanti privilegi del tutto immeritati, non possono lasciarmi indifferente. Vorrei però fosse chiaro che l’obiettivo principale dei miei strali non sono le donne ma gli uomini. Questi uomini senza dignità che strisciando e umiliandosi in continuazione, usando sempiternamente come unico approccio con le donne il “calabraghe istantaneo” di Montanelliana memoria, finiscono non solo (com’è ovvio) per trasformare la loro vita in un inferno ma cosa più grave, dal mio punto di vista, finiscono per rendere la vita difficile a tutti gli altri uomini, me compreso, proprio a causa del loro servile comportamento.

Potrà anche essere “spoetizzante” come esempio ma indubbiamente riesce a raggiungere lo scopo. L’obiettivo di spiegare la natura di questa autentica piaga sociale. L’esempio è quello del mercato del lavoro. Se non ci fossero dei sindacati che impongono un contratto collettivo con diritti (salario, ferie, assistenza sanitaria ecc) minimi, potete stare certi che ci sarebbero persone, molte persone, disposte a lavorare per 800.000 al mese, senza assistenza, senza ferie e con orari variabili a seconda dell’umore padronale. Questa situazione finirebbe per danneggiare anche coloro che già avevano un lavoro ben retribuito per l’ovvia ragione che i datori di lavoro se sapessero di poter contare su questa massa di disperati, disposti a lavorare per un tozzo di pane, non avrebbero motivo di continuare a fornire stipendi decorosi.

Nel caso dei rapporti uomo-donna non si parla di denaro (non sempre quantomeno) ma esiste comunque una “moneta” di scambio. Si da e si prende in queste relazioni. Il punto è quanto si da e quanto si prende.

Disgraziatamente non esiste un “sindacato” degli uomini, e si vede. Ogni donna, per quanto bruttina, in la con gli anni, o caratterialmente insignificante, è abituata ad avere comunque dei corteggiatori. Per il solo fatto di essere nata donna, ma anche di essere nata sul territorio italiano. Eh si perché la situazione italiana è particolare.

Questa folla di maschi disperati, disposti a osannare qualunque stronza di passaggio finisce per rendere insostenibile la situazione anche per gli uomini che vivono e si muovono in posizione eretta, i quali a dispetto delle loro giuste aspettattive finiranno per scontrarsi con una popolazione femminile sempre più viziata ed esigente. Ormai abituata a poter avere tutto senza offrire nulla.

Poco tempo fa mi è capitato di leggere un articolo attinente all’argomento. Si parlava di una particolare statistica: l’aumento delle unioni tra italiani e straniere. Attenzione però: l’aumento riguardava solo coppie formate da uomini italiani e donne straniere. E non viceversa. Gli uomini stranieri si guardavano bene dal mettersi con donne italiane. Donne “immotivatamente pretenziose” come ebbe acutamente a definirle un turista inglese in quello stesso articolo.

Non del tutto “immotivato” comunque il loro comportamento. Ormai si sono abituate a questo andazzo. Al fatto che in Italia il valore complessivo di un maschio è circa tre o quattro volte inferiore a quello di una femmina. E si parla di un “valore” quasi economico, nato dalle folli evoluzioni di domanda e offerta in questo settore, non certo di un valore reale. Visto che sempre più spesso capita di incontrare coppie decisamente male assortite. Uomini interessanti, simpatici, talora vistosamente attraenti, legati a donne bruttine, superficiali e tragicamente banali in ogni loro manifestazione. Ma tant’è, a questo ormai si è arrivati. Per fortuna il mondo non finisce ai confini italiani. Il sapere che oltre il Brennero c’è un intero continente pieno di donne non irragionevolmente pretenziose è incoraggiante.

Disgraziatamente andare a vivere all’estero non è alla portata di tutti. Sicuramente non lo è per me, attualmente. Ma ormai sono sempre più convinto che legarsi a un’italiana sarebbe come intraprendere la professione stabile di “zerbino”. Avresti una casa con dentro un’Altezza Imperiale e tanti ospiti che fanno la fila per venire a trovarla. E prima di entrare si pulirebbero le scarpe su di te.
Quello che può dare un’idea della sperequazione a cui si è arrivati, è il modo in cui le donne italiane reagiscono a complimenti e sguardi adoranti: con fastidio.
“Le loro Maestà Imperiali” sono infastidite dagli osanna della folla…”. Eh, già, sono seccature. Non potete neanche uscire di casa che folle di maschi iniziano a fare la hola.
Ma almeno in questo senso mi sento di potervi tranquillizzare: questi “fastidi” non dureranno per sempre. Verrà un giorno in cui la “folla” quando vi incontrerà cambierà marciapiede. E quel giorno, nel momento in cui avrete per la prima volta toccato il fondo, saprete quello che hanno provato e provano gli uomini in ogni giorno della loro vita.

di Paolo Messia



   

Offline alexalex

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Re:donne ipodotate di oggi con l'imposizione del canone del maschio dotato
« Risposta #33 il: Aprile 27, 2014, 01:23:50 am »
Esistono anche donne e uomini che quando scelgono un compagno non guardano né il reddito, né la taglia di seno o di altro.
C'è chi guarda la predisposizione d'animo, la condivisione della visione delle cose e della vita, perché del resto moltissime cose sono aleatorie e se una persona (uomo nel mio caso) mi piaceva, era perché sì e basta.  Non si può spiegare cosa ci attrae degli altri perché nella maggior parte delle volte è spontaneo e assolutamente non calcolabile.

Poi è vero che molte donne della mia età, e io ho 35 anni, pensano ancora di incontrare uomini che sulla terra non sono mai esistiti né mai esisteranno. Il poveretto di turno viene investito di una responsabilità che, a seconda, recita più o meno così: "colto, indipendente, sensibile ma razionale, esperto ma non troppo, fedele anche mentalmente, bello al punto giusto e ovviamente sempre pronto a carpire ogni singola sfumatura dell'umore femminile". E' chiaro che chi è convinta di questo non troverà mai nessuno ed è bene che se ne faccia una ragione, cosa che raramente accade.

Condivisibile ma questo si chiama amore il discorso invece era riferito più al divertimento, poi le due cose a volte nella vita si mescolano pure un po', ma non troppo.

Offline Suicide Is Painless

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Re:donne ipodotate di oggi con l'imposizione del canone del maschio dotato
« Risposta #34 il: Aprile 27, 2014, 11:47:29 am »
A tal proposito vorrei ri-pubblicare un articolo dal sito "Nomatrimonio", che proprio di queste cose parla:

http://nomatrimonio.altervista.org/archives/58

Le Loro Maestà Imperiali

Una donna posta un messaggio su una chat “forse un giorno vi racconto la mia storia..” e a dozzine chiedono e implorano che faccia questo passo: che conceda alla plebaglia maschile l’onore di udire la sua favolosa storia.

Un uomo può anche scrivere che si sta per ammazzare buttandosi dalla finestra ma il massimo del calore umano che può aspettarsi è il sintetico commento: “Attento a non centrare la mia macchina…”.

Non dite di no. Non fate finta di non capire. Ci sono poche cose più facili e più inutili di fingere di non capire. Ma in questo caso la situazione è troppo macroscopica, troppo palesemente ingiusta per poter essere ignorata o passata sotto silenzio. La settimana scorsa visitavo il sito di Atlandide. Stavo dando un’occhiata alle bacheche coi messaggi. Come d’abitudine (pessima abitudine) i messaggi erano suddivisi in varie categorie: “Lui cerca lei per amore”, “Lei cerca lui per amore”, “Lui cerca lei per amicizia”, “Lui cerca lui per amicizia” .. e via delirando.

[...]

Insomma leggo le “sezione” dei messaggi “Lui cerca lei per amore”, e trovo dozzine di messaggi. Maschietti (non meritano definizioni migliori) che si accalcavano per cercare con una frase a effetto, spiritosa, romantica o semplicemente assurda, di catturare per un istante l’attenzione di una improbabile “favolosa” donna di passaggio.

Disgustato vado a leggere la sezione “Lei cerca lui per amore”, aspettandomi di trovare il deserto. Sopresa! C’erano un sacco di messaggi anche in quella sezione. Vado però a leggere i titoli e i mittenti e scopro che anche qui i messaggi erano stati scritti da “lui” in cerca di “lei”. Quale orrore: questi patetici, servili, “celomollisti” maschietti, dopo aver invaso in ogni ordine di posti la sezione maschile a loro dedicata, hanno invasto strisciando sulle loro bave filamentose, anche la sezione femminile, nella grottesca speranza di incappare in qualche lettrice con poco senso dell’orientamento o semplicemente lesbica (ma si tanto va bene tutto, basta che siano femmine e respirino ecc.).

A onor del vero, però, in quella sezione femminile c’era anche un messaggio scritto da un’autentica donna. (Sì, proprio una di quelle famose persone di cui si parla tanto in televisione e sui giornali).

In realtà sulla sua autenticità sarebbe lecito dubitare visto che è tristemente diffuso il fenomeno dei cyber-travestiti. Maschi che si spacciano per femmine. A volte per compiacere un immaginario erotico palesemente omosessuale, molto più spesso solo per provare il brivido di essere presi in considerazione da qualcuno. E una firma femminile al proprio messaggio è sempre garanzia di un grande successo di pubblico.

In quel caso però sull’autenticità della natura femminile dell’autore non ho alcun dubbio. L’arroganza di quelle parole. Il diktat, quasi un manifesto di nuova razza ariana, del potenziale prescelto, era un chiaro segno delle origini dell’autore. Trattasi di “mitica” donna: una favolosa maestà imperiale che stava cercando un principe per avere un giorno un erede cui lasciare il regno e l’impero.
Richieste: “Alto ma non più di un metro e 85″. Eh già perché il troppo è troppo. Andare in giro con uno spilungone potrebbe essere “inelegante”. Anche perché mi sa che la “Sua Altezza”, autrice del messaggio, doveva essere alta come un tavolino.
“Età tra i trenta e i trentasei anni”. perché non dire semplicemente: “Deve avere 33 anni”!?
E poi l’elenco proseguiva con le qualità umane, caratteriali ed economiche. Con quei soliti amabili paradossi tipicamente femminili: “Deciso ma non aggressivo”, “Sensibile ma non introverso”, “Gran scopatore ma non fedigrafo”, “Ricco ma non avido” ecc, ecc.
Ora la cosa interessante è che nelle richieste “minime” di età e altezza io ci sarei rientrato, anche se per un pelo.

Sono un metro e 83. Questo significa che se mettessi scarpe con tre centimetri di tacco verrei “squalificato”. Tuttavia avrei potuto infilarmi delle pianelle e sciabattare fino a Verona per conoscere cotanta Altezza Imperiale. Ma mi sono astenuto dal farlo, perché sapevo che se fossi andato a incontrarla sarebbe stato solo per farle una faccia così di schiaffi. A lei e a tutti quegli stronzi senza dignità che hanno risposto al suo annuncio.

Vorrei fosse chiara una cosa. E’ innegabile un certo mio astio contro queste “Maestà imperiali”. perché l’invidia è una brutta bestia, e tanti privilegi del tutto immeritati, non possono lasciarmi indifferente. Vorrei però fosse chiaro che l’obiettivo principale dei miei strali non sono le donne ma gli uomini. Questi uomini senza dignità che strisciando e umiliandosi in continuazione, usando sempiternamente come unico approccio con le donne il “calabraghe istantaneo” di Montanelliana memoria, finiscono non solo (com’è ovvio) per trasformare la loro vita in un inferno ma cosa più grave, dal mio punto di vista, finiscono per rendere la vita difficile a tutti gli altri uomini, me compreso, proprio a causa del loro servile comportamento.

Potrà anche essere “spoetizzante” come esempio ma indubbiamente riesce a raggiungere lo scopo. L’obiettivo di spiegare la natura di questa autentica piaga sociale. L’esempio è quello del mercato del lavoro. Se non ci fossero dei sindacati che impongono un contratto collettivo con diritti (salario, ferie, assistenza sanitaria ecc) minimi, potete stare certi che ci sarebbero persone, molte persone, disposte a lavorare per 800.000 al mese, senza assistenza, senza ferie e con orari variabili a seconda dell’umore padronale. Questa situazione finirebbe per danneggiare anche coloro che già avevano un lavoro ben retribuito per l’ovvia ragione che i datori di lavoro se sapessero di poter contare su questa massa di disperati, disposti a lavorare per un tozzo di pane, non avrebbero motivo di continuare a fornire stipendi decorosi.

Nel caso dei rapporti uomo-donna non si parla di denaro (non sempre quantomeno) ma esiste comunque una “moneta” di scambio. Si da e si prende in queste relazioni. Il punto è quanto si da e quanto si prende.

Disgraziatamente non esiste un “sindacato” degli uomini, e si vede. Ogni donna, per quanto bruttina, in la con gli anni, o caratterialmente insignificante, è abituata ad avere comunque dei corteggiatori. Per il solo fatto di essere nata donna, ma anche di essere nata sul territorio italiano. Eh si perché la situazione italiana è particolare.

Questa folla di maschi disperati, disposti a osannare qualunque stronza di passaggio finisce per rendere insostenibile la situazione anche per gli uomini che vivono e si muovono in posizione eretta, i quali a dispetto delle loro giuste aspettattive finiranno per scontrarsi con una popolazione femminile sempre più viziata ed esigente. Ormai abituata a poter avere tutto senza offrire nulla.

Poco tempo fa mi è capitato di leggere un articolo attinente all’argomento. Si parlava di una particolare statistica: l’aumento delle unioni tra italiani e straniere. Attenzione però: l’aumento riguardava solo coppie formate da uomini italiani e donne straniere. E non viceversa. Gli uomini stranieri si guardavano bene dal mettersi con donne italiane. Donne “immotivatamente pretenziose” come ebbe acutamente a definirle un turista inglese in quello stesso articolo.

Non del tutto “immotivato” comunque il loro comportamento. Ormai si sono abituate a questo andazzo. Al fatto che in Italia il valore complessivo di un maschio è circa tre o quattro volte inferiore a quello di una femmina. E si parla di un “valore” quasi economico, nato dalle folli evoluzioni di domanda e offerta in questo settore, non certo di un valore reale. Visto che sempre più spesso capita di incontrare coppie decisamente male assortite. Uomini interessanti, simpatici, talora vistosamente attraenti, legati a donne bruttine, superficiali e tragicamente banali in ogni loro manifestazione. Ma tant’è, a questo ormai si è arrivati. Per fortuna il mondo non finisce ai confini italiani. Il sapere che oltre il Brennero c’è un intero continente pieno di donne non irragionevolmente pretenziose è incoraggiante.

Disgraziatamente andare a vivere all’estero non è alla portata di tutti. Sicuramente non lo è per me, attualmente. Ma ormai sono sempre più convinto che legarsi a un’italiana sarebbe come intraprendere la professione stabile di “zerbino”. Avresti una casa con dentro un’Altezza Imperiale e tanti ospiti che fanno la fila per venire a trovarla. E prima di entrare si pulirebbero le scarpe su di te.
Quello che può dare un’idea della sperequazione a cui si è arrivati, è il modo in cui le donne italiane reagiscono a complimenti e sguardi adoranti: con fastidio.
“Le loro Maestà Imperiali” sono infastidite dagli osanna della folla…”. Eh, già, sono seccature. Non potete neanche uscire di casa che folle di maschi iniziano a fare la hola.
Ma almeno in questo senso mi sento di potervi tranquillizzare: questi “fastidi” non dureranno per sempre. Verrà un giorno in cui la “folla” quando vi incontrerà cambierà marciapiede. E quel giorno, nel momento in cui avrete per la prima volta toccato il fondo, saprete quello che hanno provato e provano gli uomini in ogni giorno della loro vita.

di Paolo Messia



   

Vabbè, questa controcorrente era bellissima, e giustamente, ormai signficativa, da riutilizzare sempre in argomento nn c'è niente che la spieghi e la specifichi forse meglio.
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.

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Re:donne ipodotate di oggi con l'imposizione del canone del maschio dotato
« Risposta #35 il: Aprile 27, 2014, 11:51:45 am »
Purtroppo è vero: tanti giovani uomini (ma anche di età più avanzata) sono ingenui e credono come fessi a tutte le baggianate che una ragazza pronuncia con estrema malizia. Quando invece basterebbe notare l'espressione del viso e il ghigno a presa di bavero di queste lingue biforcute.
La sensibiltà non è dote per tutti.

Come non lo è della nostra nuova no/new entry, controcorrente yeah, gimme five.
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.

Offline Artemisia Gentileschi

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Re:donne ipodotate di oggi con l'imposizione del canone del maschio dotato
« Risposta #36 il: Aprile 27, 2014, 13:55:57 pm »
Condivisibile ma questo si chiama amore il discorso invece era riferito più al divertimento, poi le due cose a volte nella vita si mescolano pure un po', ma non troppo.

Mah sai non è detto, anche se dipende cosa intendi per divertimento.. Ma pure qui le misure c'entrano poco. Perché per avvicinare un uomo vuol dire che ti deve piacere subito di certo non c'è spazio o tempo di prendere il metro per le misure. Comunque io sono sempre convinta che tutti i ragionamenti che fate siano troppo logici e razionali. Quando parlate di donne, queste due proprietà sono assolutamente casuali  :D
"Marta, Marta, tu t’inquieti e ti affanni per molte cose; una sola è necessaria: Maria invece ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta“.

Offline alexalex

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Re:donne ipodotate di oggi con l'imposizione del canone del maschio dotato
« Risposta #37 il: Aprile 28, 2014, 23:49:28 pm »
Mah sai non è detto, anche se dipende cosa intendi per divertimento.. Ma pure qui le misure c'entrano poco. Perché per avvicinare un uomo vuol dire che ti deve piacere subito di certo non c'è spazio o tempo di prendere il metro per le misure. Comunque io sono sempre convinta che tutti i ragionamenti che fate siano troppo logici e razionali. Quando parlate di donne, queste due proprietà sono assolutamente casuali  :D

Mah a me sono capitate donne che prediligono uomini un po' maggiorati così come playboy che lo sono e sulle donne (belle che non si devono accontentare) non so bene che altre equazioni fare   :rolleyes: :rolleyes: :D

Offline alexalex

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Re:donne ipodotate di oggi con l'imposizione del canone del maschio dotato
« Risposta #38 il: Aprile 29, 2014, 00:08:40 am »
Invece la scelta del fisico androgino (magro poco seno moda unisex) delle ragazze di oggi mi appare una scelta un po' femminista di volersi sostituire all'uomo o sbaglio?

Offline Cavalier Serpente

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Re:donne ipodotate di oggi con l'imposizione del canone del maschio dotato
« Risposta #39 il: Aprile 29, 2014, 22:30:16 pm »
Mah a me sono capitate donne che prediligono uomini un po' maggiorati cos� come playboy che lo sono e sulle donne (belle che non si devono accontentare) non so bene che altre equazioni fare   :rolleyes: :rolleyes: :D

Ed è così. La "dotazione" conta e minchia (è il caso di dirlo) se conta.
Qualsiasi donna ti dica il contrario ti sta spudoratamente mentendo, perchè apprezza particolarmente una generosa dotazione. E se l'apprezza come fa a dire che non le interessa o conta poco?
E' vero, anche, che esiste una minoranza di donne che non apprezza misure extra, ma restano una minoranza.
Diciamo che sono quelle che non hanno problemi con la propria sessualità e non ne fanno un mistero con stesse su....ciò
che a loro piace che magari talvolta lo dicono apertamente.
Ma raramente te lo diranno o lo diranno in generale, ma soltanto perchè temono di essere giudicate male
e vedersi sgusciare tra le grinfie il soggetto di turno, quindi inizialmente sono molto caute e speranzose di trovare...una bella sorpresa.
Ma dopo.....tutto il loro apprezzamento te lo faranno capire....eccome se te lo fanno capire...
La differenza sta soltanto nel fatto che a questo genere di cose, come spesso nei confronti dell'espressione della loro sessualità in genere, hanno un approccio defilato....non hanno approcci diretti come noi maschi, per cui sembra che a loro
non possa interessare ed invece è importante e molto.
Mi chiedete se ho mai pensato al matrimonio? Mai!!
E che so' diventato matto?
E che faccio, mi metto un'estranea* dentro casa? (cit. Alberto Sordi)
*Nota personale: "NEMICA" è più consono ed adatto. "Estranea", per uno degli strani casi del destino potrebbe anche essere una brava persona.

Offline alexalex

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Re:donne ipodotate di oggi con l'imposizione del canone del maschio dotato
« Risposta #40 il: Maggio 02, 2014, 20:37:57 pm »
Pensavo che oggi fossero più emancipate e non si vergognassero di dire la verità. Trovo triste e patetico questa perpetua rassicurazione da parte di  andrologi uomini e donne continuano a scrivere su internet a tutto spiano che le dimensioni non sono importanti in un range di normalità clinica.

Offline Cavalier Serpente

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Re:donne ipodotate di oggi con l'imposizione del canone del maschio dotato
« Risposta #41 il: Maggio 03, 2014, 00:08:01 am »
No, nient'affatto non è un discorso di emancipazione ma di prudenza, ed è per tutte così a prescindere da inclinazioni personali, background culturale, educazione etc..
Fatte salve le rarissime eccezioni (almen per quel che io sappia), influiscono soltanto due fattori su questa "reticenza":
La voglia di non rischiare di perdere il maschio di turno (perchè se hanno deciso, stanno attentissime ai passi falsi) e perchè, per quanto strano possa apparire, anche le più grandi troie hanno paura di essere giudicate sfacciatamente tali....ma solo nelle fasi iniziali, naturalmente.
Una donna nella sua fase seduttiva iniziale è furbissima.
Metti che nei tuoi confronti una donna abbia un approccio di tipo "amoroso" (se sia vero o meno ha poca importanza, lei se ne convince da sola perchè ciò la motiva), lei non farebbe mai un discorso diretto, perchè tu potresti pensare "se mi trovi attraente per il mio uccello per le sue misure, questa è la garanzia che troverai attraente chiunque abbia misure analoghe o maggiori"......oppure potresti pensare
".....praticamente mi ha detto che se ne sta fottendo di colui che è attaccato alle misure che lei gradisce".......e via discorrendo.
In tutti i casi la tua reazione sarebbe
A) Mandarla affanculo subito perchè ti ha offeso e ti ha fatto incazzare.
B) Pensare che con una sessualità così esplicita sia incline "a guardarsi spesso intorno" e quindi "fanculizzarla" seduta stante.
C)Per un rapporto serio non da nessun ragionevole senso di affidabilità, perdere ogni interesse e "fanculizzarla" seduta stante.
D)Perfetto! Giusto la troia che cercavo, gliela "filo" e me la scopo per un pò.
E così via.
In ogni caso tutto questo manderebbe all'aria i suoi progetti di "una bella storia", inoltre perderebbe il piacere psicologico della seduzione come esercizio di potere delle arti femminili.
Insomma, semplicemente perchè non le conviene non fa il discorso diretto, rischierebbe di perderti e cosa ancora più grave (di una gravità capitale) sarebbe un grave colpo alla sua femminilità che non è riuscita a stordirti. Questo non se lo perdonerebbe ( e non te lo perdonerebbe) mai qualsiasi donna.
Se invece non è un approccio "amoroso" vale il secondo motivo succitato. Perchè se c'è una cosa che le donne non tollerano assolutamente (inizialmente) è vedersi sgusciare dalle mani il "tipo" per un proprio errore.
Una donna che ha deciso di "sedurti" (come dicono loro) è una specie di "terminator" che analizza continuamente ogni variabile, ogni dettaglio, e più riottoso sei più diventa una questione di assoluto principio......che poi lei se la racconti nel modo che più le piace, per le sue "seghe mentali",  fa parte della diversità psicologica femminile.
Mi chiedete se ho mai pensato al matrimonio? Mai!!
E che so' diventato matto?
E che faccio, mi metto un'estranea* dentro casa? (cit. Alberto Sordi)
*Nota personale: "NEMICA" è più consono ed adatto. "Estranea", per uno degli strani casi del destino potrebbe anche essere una brava persona.

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Re:donne ipodotate di oggi con l'imposizione del canone del maschio dotato
« Risposta #42 il: Maggio 03, 2014, 00:44:08 am »
Invece la scelta del fisico androgino (magro poco seno moda unisex) delle ragazze di oggi mi appare una scelta un po' femminista di volersi sostituire all'uomo o sbaglio?

Ascolta, in media anche i ragazzi e i giovani uomini (italiani) di oggi hanno mani e polsi più piccoli rispetto ai loro padri e soprattutto ai loro nonni e bisnonni.
Ad esempio, io mi ricordo bene di certi miei zii contadini, nonché dei miei nonni, che pur essendo fisicamente normali e più bassi di me (che sono alto 1,85), avevano due polsi e due mani "da paura". E come loro ce n'erano tanti; la maggioranza assoluta. Oggi, invece, son delle eccezioni.
Questo perché oltre ad avere una alimentazione diversa, rispetto a quella attuale, fin da piccoli erano abituati a faticare nei campi e altrove.
Per cui trovo un po' forzata la tesi secondo cui le ragazze odierne avrebbero le tette piccole solo per una libera scelta. Secondo me esistono anche (non solo) altre cause.

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Re:donne ipodotate di oggi con l'imposizione del canone del maschio dotato
« Risposta #43 il: Maggio 03, 2014, 01:00:07 am »
Pensavo che oggi fossero più emancipate e non si vergognassero di dire la verità. Trovo triste e patetico questa perpetua rassicurazione da parte di  andrologi uomini e donne continuano a scrivere su internet a tutto spiano che le dimensioni non sono importanti in un range di normalità clinica.

Per quanto mi riguarda trovo che si facciano troppe inutili chiacchiere in merito alla questione delle dimensioni, nonché della presunta "eiaculazione precoce" maschile, (?) e cagate simili.
Son chiacchiere che fanno più male che bene, perché creano un' infinità di complessi nei ragazzi (ed anche in molti uomini) e soventemente li rendono pure "impotenti".
Tra l' altro ci sarebbe molto da dire anche sulle donne, sulle loro pippe mentali, sulla loro sessualità incasinata, sulle loro paranoie, ecc ecc.

Offline Artemisia Gentileschi

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Re:donne ipodotate di oggi con l'imposizione del canone del maschio dotato
« Risposta #44 il: Maggio 03, 2014, 18:03:25 pm »
No, nient'affatto non è un discorso di emancipazione ma di prudenza, ed è per tutte così a prescindere da inclinazioni personali, background culturale, educazione etc..
Fatte salve le rarissime eccezioni (almen per quel che io sappia), influiscono soltanto due fattori su questa "reticenza":
La voglia di non rischiare di perdere il maschio di turno (perchè se hanno deciso, stanno attentissime ai passi falsi) e perchè, per quanto strano possa apparire, anche le più grandi troie hanno paura di essere giudicate sfacciatamente tali....ma solo nelle fasi iniziali, naturalmente.
Una donna nella sua fase seduttiva iniziale è furbissima.
Metti che nei tuoi confronti una donna abbia un approccio di tipo "amoroso" (se sia vero o meno ha poca importanza, lei se ne convince da sola perchè ciò la motiva), lei non farebbe mai un discorso diretto, perchè tu potresti pensare "se mi trovi attraente per il mio uccello per le sue misure, questa è la garanzia che troverai attraente chiunque abbia misure analoghe o maggiori"......oppure potresti pensare
".....praticamente mi ha detto che se ne sta fottendo di colui che è attaccato alle misure che lei gradisce".......e via discorrendo.
In tutti i casi la tua reazione sarebbe
A) Mandarla affanculo subito perchè ti ha offeso e ti ha fatto incazzare.
B) Pensare che con una sessualità così esplicita sia incline "a guardarsi spesso intorno" e quindi "fanculizzarla" seduta stante.
C)Per un rapporto serio non da nessun ragionevole senso di affidabilità, perdere ogni interesse e "fanculizzarla" seduta stante.
D)Perfetto! Giusto la troia che cercavo, gliela "filo" e me la scopo per un pò.
E così via.
In ogni caso tutto questo manderebbe all'aria i suoi progetti di "una bella storia", inoltre perderebbe il piacere psicologico della seduzione come esercizio di potere delle arti femminili.
Insomma, semplicemente perchè non le conviene non fa il discorso diretto, rischierebbe di perderti e cosa ancora più grave (di una gravità capitale) sarebbe un grave colpo alla sua femminilità che non è riuscita a stordirti. Questo non se lo perdonerebbe ( e non te lo perdonerebbe) mai qualsiasi donna.
Se invece non è un approccio "amoroso" vale il secondo motivo succitato. Perchè se c'è una cosa che le donne non tollerano assolutamente (inizialmente) è vedersi sgusciare dalle mani il "tipo" per un proprio errore.
Una donna che ha deciso di "sedurti" (come dicono loro) è una specie di "terminator" che analizza continuamente ogni variabile, ogni dettaglio, e più riottoso sei più diventa una questione di assoluto principio......che poi lei se la racconti nel modo che più le piace, per le sue "seghe mentali",  fa parte della diversità psicologica femminile.

Ma che è la bibbia?  :blink:

No ma io tutte queste elucubrazioni non credo di averle mai fatte, né di averle mai sentite fare dalle donne che conosco, perché ciò vorrebbe dire che saremmo esseri assolutamente razionali ed efficientissimi nei ragionamenti analitici. Cosa che secondo me non è  :shifty:
"Marta, Marta, tu t’inquieti e ti affanni per molte cose; una sola è necessaria: Maria invece ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta“.