Autore Topic: Lettera di un "cretino" (poliziotto) al Direttore di Qelsi Quotidiano .  (Letto 1884 volte)

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Offline Stendardo

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Fonte : http://www.losai.eu/la-lettera-di-un-cretino/

La lettera di un “cretino”
Di Redazione, il 20 aprile 2014 - # - 67 commenti

10253425_10202361746977308_98955684_n Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera scritta da un celerino che preferisce mantenere l’anonimato, in giorni in cui molti utenti facebook, non solo poliziotti, stanno utilizzando come immagine del profilo la provocatoria foto di un casco con la scritta “cretino”

Caro direttore,
chi Le scrive è un cosiddetto celerino. Un nazista, un sociopatico violento per tanti. Mi tocca scriverLe in maniera anonima perchè noi non abbiamo diritto di parola. Puoi osare ad uscire con il nome solo se sei un sindacalista. Le scrivo perchè sono amareggiato. Oramai sembra che lo sport nazionale sia diventato la caccia all’errore dello sbirro. Intendiamoci. Se uno di noi sbaglia deve pagare. Ma deve essere giudicato da un tribunale e dalla amministrazione. Non da un tribunale mediatico/popolare che poco sa di come funzionano le cose e la realtà.
Invece ho l’impressione che si stia spingendo anche a livello mediatico per convincere la gente che il numero identificativo sia un problema.
In realtà veniamo identificati molto spesso, quando serve. Secondo Lei perchè si cerca di far credere ciò che non è? Lei lavora nei mass media, magari mi puoi spiegare.
Io vedo che si passa il nostro operato alla moviola per cercare i nostri errori. Ma lo stesso trattamento non viene riservato a chi rovina le manifestazioni, a chi ci attacca, insulta, a chi ci infortuna.
Perchè?
Anche questa volta ci sono milioni di euro di danni alla capitale.
Io se a fine anno faccio un bilancio posso raccontarLe di sputi, sassi, insulti ma anche di bottiglie di vetro e bombe carta.
E questo sbalordisce le persone disposte ad ascoltare la verita.
Spesso su Internet invito i cosiddetti contestatori a fare le stesse cose che fanno in Italia in manifestazioni di Paesi tipo Germania, Francia e Spagna. Vedo i video on line e so giudicare cio che viene mostrato. Le loro polizie non scherzano, si fidi! Scusi il disturbo, ora stacco e vado a lavorare. Vediamo quale “prestigioso” insulto mi spetta oggi. Sperando sempre di non dover chiamare la mia assicurazione privata ( pagata di tasca mia ovviamente) per gli infortuni.
Grazie, un caro saluto da un “CRETINO”.

Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Duca

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Re:Lettera di un "cretino" (poliziotto) al Direttore di Qelsi Quotidiano .
« Risposta #1 il: Aprile 23, 2014, 18:50:49 pm »
Bella lettera, niente da dire, però sono cose note, a suo tempo già Pasolini - che a differenza degli odierni intellettuali mona non era - aveva evidenziato il problema dopo i fatti di Valle Giulia, cioè i borghesucci figli di mammà che giocano a fare i rivoluzionari mentre i veri oppressi sono altri.

Offline yamamax

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Re:Lettera di un "cretino" (poliziotto) al Direttore di Qelsi Quotidiano .
« Risposta #2 il: Aprile 23, 2014, 19:35:46 pm »
In questo momento l' Italia è divisa in due:  una parte che lavora PER lo Stato  e l' altra che DEVE difendersi dallo Stato.
Il celerino, il disoccupato e il disadattato violento sono i burattini del teatrino ignobile messo in piedi e sostenuto dai politici. La soluzione si troverebbe quando il celerino e l'incazzato cassaintegrato si trovassero d' accordo ed entrassero insieme con il manganello a Palazzo Madama. Ma questo non avverrà mai .... è tutto studiato nei dettagli perché ciò non avvenga.

Offline chaos

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Re:Lettera di un "cretino" (poliziotto) al Direttore di Qelsi Quotidiano .
« Risposta #3 il: Aprile 24, 2014, 19:05:33 pm »
a mio figlio, che è giovane e contestatore in quanto si sa come si nasce incendiari e si muore pompieri, ripeto una frase che il mio povero papà diceva sempre  "quando vai a fare a botte porta con te due sacchi, uno per quelle da dare e uno per quelle da prendere" orbene, quando si parte per fare casino e mettere una città a ferro e fuoco può darsi che riesci a distruggere i negozi senza subire niente ma se ti capita che ti pestano embè.... fa parte del rischio da calcolare, metti nel sacco e porta a casa. E sono del parere che quando sei in mezzo a quel casino tutto va bene per controllare lo sfacelo e se uomo  o se donna prendi le botte, Tante e forti. credo si dica  mors tua vita mea.
le donne sono tutte isteriche. Se ne vedi una calma sta solo ricaricando i nervi fra una crisi isterica e l'altra