Autore Topic: Donne senza figli:Il 25% delle donne italiane arriva alla menopausa senza figli.  (Letto 12221 volte)

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Offline Vicus

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Però c'è un dato su cui vorrei concentrare l'attenzione: le donne italiane sono le PEGGIO MESSE di tutti i paesi a pari livello di sviluppo.
I dati li trovi nell'art. del New York Times cui fanno riferimento gli articoli comparsi nella stampa italiana:
http://graphics.wsj.com/italys-women-shun-childbearing/
Clicca sul 1965 e ti renderai conto che le donne italiane nate in quell'anno hanno il RECORD negativo di natalità.
Allora HO SEMPRE AVUTO RAGIONE IO a dire che nelle donne italiane c'è una problematicità irriducibile, c'è un guasto profondo nella loro personalità.
E che sono da evitare.
Concordo. E la ragione probabilmente è che questo è il Paese dei privilegi di casta e dell'immobilismo, per di più considerati, dai media fino ai quotidiani rapporti sociali, non come aberrazione ma come espressione di legittimità e giustizia.
È il paese delle maschere, dove il bianco si chiama nero e il nero bianco: il merito non solo non è riconosciuto, ma viene addirittura ridicolizzato da una casta ignorante e volgare, che teme che le posizioni grandi e piccole che illegittimamente occupa vadano a chi le merita più di loro. E che ha il cattivo gusto di auto-celebrarsi con film, libri e sceneggiati inguardabili.
C'è il più alto livello di corruzione della stessa popolazione civile, per la quale la riuscita sociale esiste solo in termini di parassitismo anziché di competenza e lavoro.
Non stupisce che in questo contesto le donne abbiano tare, e siano incredibilmente viziate e pigre, interessate solo a ricchi parassiti -ai loro occhi uomini di successo- che garantiscano loro una perpetua vacanza.
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Secondo me tante donne sono troppo viziate, anche dai genitori stessi che non le responsabilizzano e di conseguenza pensano poi di incontrare colui che le aiuterà sempre e comunque in casa, supportandole anche nel lavoro.
Capisci che per i bambini posto non ce n'è proprio.
In effetti le espatriate non hanno il mito della carriera e si sposano presto.
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Certamente marmocchio, le donne non vivono in un vacuum ma interagiscono con l'ambiente, per cui se sono così è anche perché gli uomini italiani le spingono in quella direzione o quanto meno le permettono di essere così.
Eppure ci sono donne ignorate da tutti che non cambiano di una virgola e continuano con i loro sogni e le loro pretese.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline TheDarkSider

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Concordo. E la ragione probabilmente è che questo è il Paese dei privilegi di casta e dell'immobilismo, per di più considerati, dai media fino ai quotidiani rapporti sociali, non come aberrazione ma come espressione di legittimità e giustizia.
È il paese delle maschere, dove il bianco si chiama nero e il nero bianco: il merito non solo non è riconosciuto, ma viene addirittura ridicolizzato da una casta ignorante e volgare, che teme che le posizioni grandi e piccole che illegittimamente occupa vadano a chi le merita più di loro. E che ha il cattivo gusto di auto-celebrarsi con film, libri e sceneggiati inguardabili.
C'è il più alto livello di corruzione della stessa popolazione civile, per la quale la riuscita sociale esiste solo in termini di parassitismo anziché di competenza e lavoro.
Non stupisce che in questo contesto le donne abbiano tare, e siano incredibilmente viziate e pigre, interessate solo a ricchi parassiti -ai loro occhi uomini di successo- che garantiscano loro una perpetua vacanza.In effetti le espatriate non hanno il mito della carriera e si sposano presto.
Ottima analisi anche la tua, quoto :ok:
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline giacca

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Non è un obbligo fare i figli. E non credo che l'Italia stia andando verso la desertificazione. Quest'ultima cosa in caso avviene per altre ragioni (consumo di suolo).

Offline Cavalier Serpente

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Concordo. E la ragione probabilmente � che questo � il Paese dei privilegi di casta e dell'immobilismo, per di pi� considerati, dai media fino ai quotidiani rapporti sociali, non come aberrazione ma come espressione di legittimit� e giustizia.
� il paese delle maschere, dove il bianco si chiama nero e il nero bianco: il merito non solo non � riconosciuto, ma viene addirittura ridicolizzato da una casta ignorante e volgare, che teme che le posizioni grandi e piccole che illegittimamente occupa vadano a chi le merita pi� di loro. E che ha il cattivo gusto di auto-celebrarsi con film, libri e sceneggiati inguardabili.
C'� il pi� alto livello di corruzione della stessa popolazione civile, per la quale la riuscita sociale esiste solo in termini di parassitismo anzich� di competenza e lavoro.
Non stupisce che in questo contesto le donne abbiano tare, e siano incredibilmente viziate e pigre, interessate solo a ricchi parassiti -ai loro occhi uomini di successo- che garantiscano loro una perpetua vacanza.In effetti le espatriate non hanno il mito della carriera e si sposano presto.Eppure ci sono donne ignorate da tutti che non cambiano di una virgola e continuano con i loro sogni e le loro pretese.

Esattamente, caro Vicus, esattamente...

......infatti non è un caso che alla progressione dell'assalto al potere da parte femminile, vi sia come contraltare una società sempre più degradata e deprivata di valori basilari ed universali e sempre più dedita alla celebrazione dell'inutile, del vacuo, del frivolo, del ridicolo, del falso...ovvero una società progressivamente al "femminile"..
Mi chiedete se ho mai pensato al matrimonio? Mai!!
E che so' diventato matto?
E che faccio, mi metto un'estranea* dentro casa? (cit. Alberto Sordi)
*Nota personale: "NEMICA" è più consono ed adatto. "Estranea", per uno degli strani casi del destino potrebbe anche essere una brava persona.

Offline Cato

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ci sono paesi più poveri dell'Italia dove le donne fanno figli.   Un'altra statistica interessante è che le donne italiane, oltre ad essere quelle che fanno meno figli, sono anche quelle che lavorano di meno:

http://ec.europa.eu/europe2020/pdf/themes/31_labour_market_participation_of_women.pdf

Offline Vicus

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Non è un obbligo fare i figli. E non credo che l'Italia stia andando verso la desertificazione. Quest'ultima cosa in caso avviene per altre ragioni (consumo di suolo).
Neppure lavorare è un obbligo, anche se è una necessità. Ma se nessuno lo fa, l'economia va a rotoli. Nessuno ci pagherà la pensione, neppure gli immigrati valgono a compensare la denatalità.
C'è una grave sottovalutazione del problema da parte di governo, media e società. Quest'ultima non manca, divisa in fazioni, di reclamare sussidi e appannaggi che non si saprebbe letteralmente dove prendere: in Italia è venuta a mancare una qualsiasi visione d'insieme e prospettiva a lungo termine, si cerca comicamente di arraffare la borsa coi denari mentre il Titanic affonda.
Come aggravante non c'è la solidarietà sociale (fondamentale in tempi di crisi) che abbiamo avuto fino agli anni '60, siamo tutti intenti a fregare il vicino e a intessere non-legami sulla base di opportunismo e ostentazione. Sono atteggiamenti che non si possono cambiare da un giorno all'altro, come si è visto nell'America del '29 dove la gente abitava in baracche a Central Park, ma si stigmatizzava la disoccupazione come inettitudine personale e ciascuno pensava a sé.
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......infatti non è un caso che alla progressione dell'assalto al potere da parte femminile, vi sia come contraltare una società sempre più degradata e deprivata di valori basilari ed universali e sempre più dedita alla celebrazione dell'inutile, del vacuo, del frivolo, del ridicolo, del falso...ovvero una società progressivamente al "femminile"..
Le donne non sono necessariamente portatrici di disvalori, ma questa è indubbiamente una società femminilizzata nel senso deteriore del termine.
Hai colto un punto fondamentale: le donne non sembrano in grado di promuovere socialmente valori universali/simbolici, che sono essenziali per una società coesa. Quando questi mancano, interessi particolari assurgono inevitabilmente al rango di assoluti creando caos sociale.
« Ultima modifica: Maggio 01, 2014, 16:57:38 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Duca

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Per forza, sono egoiste e competitive, tra di loro si pugnalano alle spalle che è un piacere mentre sbandierano di facciata la celebre quanto inesistente solidarietà femminile... col dominio femminile la società tutta diventa sempre più frocia, poi se le donne italiane sono il peggio del peggio (e non solo esteticamente) è chiaro che le colpe sono soprattutto maschili, è ora di finirla di zerbinarsi in modo indegno per una cessa qualunque come vedo quotidianamente, capisco che uno non puà restare col cazzo in mano tutta la vita ma fatevi un giro in qualche puttanaio, e basta deificare le donne che sono come le altre femmine dei mammiferi, sarebbe già assolutamente inaccettabile per russe, slovacche, estoni, ecc. che almeno sono fighe, ma per le chiaviche nostrane per carità, non scherziamo.

Offline GIUSTIZIALISTA

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Per forza, sono egoiste e competitive, tra di loro si pugnalano alle spalle che è un piacere mentre sbandierano di facciata la celebre quanto inesistente solidarietà femminile... col dominio femminile la società tutta diventa sempre più frocia, poi se le donne italiane sono il peggio del peggio (e non solo esteticamente) è chiaro che le colpe sono soprattutto maschili, è ora di finirla di zerbinarsi in modo indegno per una cessa qualunque come vedo quotidianamente, capisco che uno non puà restare col cazzo in mano tutta la vita ma fatevi un giro in qualche puttanaio, e basta deificare le donne che sono come le altre femmine dei mammiferi, sarebbe già assolutamente inaccettabile per russe, slovacche, estoni, ecc. che almeno sono fighe, ma per le chiaviche nostrane per carità, non scherziamo.

Intervento da incorniciare.
Io da sempre sostengo che l'80% di questa situazione attuale è dovuta alla coglionaggine/zerbinismo maschile. Le donne semplicemente ne approfittano e ci sguazzano.
Sic transit gloria mundi.

Offline Cavalier Serpente

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Le donne non sono necessariamente portatrici di disvalori, ma questa � indubbiamente una societ� femminilizzata nel senso deteriore del termine.
Hai colto un punto fondamentale: le donne non sembrano in grado di promuovere socialmente valori universali/simbolici, che sono essenziali per una societ� coesa. Quando questi mancano, interessi particolari assurgono inevitabilmente al rango di assoluti creando caos sociale.

Appunto, non sono necessariamente portatrici di disvalore, ma fin quando non risultano abbondonate a se stesse ed in balia di se stesse.
Il loro valore ed i loro valori si realizzano nella società deputandosi alla loro azione di punto: la cura della famiglia dal suo interno.
Questo è l'unico modo in cui la donna promuove valori per la società.  La sua è una azione di punto. Ma è quando questa azione di punto risulta persa, perchè non più primaria, che essa non è più soggetta alla regola dell'uomo (sia sociale che maritale) e non trova altro (probabilmente è giusto che sia così) che concentrarsi su se stessa.
Il valore dell'uomo si realizza in un ambito di carattere generale con la cura della famiglia dall'esterno, mantenedola direttamente e/o indirettamente attraverso il cercar di creare una società che abbia riferimenti solidi, certi, affidabili, condivisibili.
Non per nulla i due NON SONO AFFATTO INTERCAMBIABILI.
Nessun uomo eguaglierà mai una donna nella sua cura del "nido".
Nassuna donna eguaglierà mai un uomo nella protezione del "nido".
E un esempio lo abbiamo nella totale incapacità della donna di presentire il pericolo per la comunità come un uomo sa fare, nonostante
la donna generalmente possa godere di capacità intuitive maggiori.

Conclusione: se la donna porta disvalore ciò accade in quanto non più soggetta alla regola maschile, ma l'uomo allo stesso tempo
porta disvalore di incapacità e debolezza e ciò è dipendenza dell'assenza della donna che richiama l'uomo alla responsabilità.
Si potrebbe definire una situazione di stallo che si avvita, autoalimentandosi, su stessa.......ma non è così.

Comunque stiano le cose, qualunque siano le colpe o le cause è soltanto all'uomo che attiene l'azione, che con qualsiasi mezzo deve ottenere il suo fine.
Perchè sua E' l'azione, in quanto uomo.
Perchè sua E' la colpa di aver lasciato la donna sottrarsi "alla regola" e smarrirsi e rivoltarsi con acrimonia.
Perchè sua E' la colpa di non averla protetta da se stessa.

Da dove la giriamo e rigiriamo è a noi che tocca "il compito", se non riusciremo non  saremo più uomini......e le donne avranno avuto ragione.

OK, dando la colpa agli uomini mi attirerò tutti i "buuuuhhhhhh" del forum.
Però nessuno potrà dirmi di non aver precisato, come ho fatto nella mia presentazione, di venir qui in veste di difensore delle donne.
Mi chiedete se ho mai pensato al matrimonio? Mai!!
E che so' diventato matto?
E che faccio, mi metto un'estranea* dentro casa? (cit. Alberto Sordi)
*Nota personale: "NEMICA" è più consono ed adatto. "Estranea", per uno degli strani casi del destino potrebbe anche essere una brava persona.

Offline Artemisia Gentileschi

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Cavaliere io sono d'accordo con il tuo intervento, ma ormai l'andazzo è quello di intercambiarsi e se ciò non accade come donna sei considerata una specie di mentecatta.
"Marta, Marta, tu t’inquieti e ti affanni per molte cose; una sola è necessaria: Maria invece ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta“.

Offline Vicus

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Nessun uomo eguaglierà mai una donna nella sua cura del "nido".
Nassuna donna eguaglierà mai un uomo nella protezione del "nido".
Ci si può girare intorno quanto si vuole, ma le cose stanno così. Il non riconoscerlo fa parte delle inibizioni del politicamente corretto.
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E un esempio lo abbiamo nella totale incapacità della donna di presentire il pericolo per la comunità come un uomo sa fare, nonostante
la donna generalmente possa godere di capacità intuitive maggiori.
Le donne sembrano poco sensibili all'identità culturale e ancor meno interessate a preservarla. Per loro, la ragione appartiene al vincitore anche quando si chiama Attila.
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Da dove la giriamo e rigiriamo è a noi che tocca "il compito", se non riusciremo non  saremo più uomini......e le donne avranno avuto ragione.
OK, dando la colpa agli uomini mi attirerò tutti i "buuuuhhhhhh" del forum.
Buuh!  :lol: Non è l'uomo della strada ad aver plasmato una società dove il ruolo maschile è stato cancellato. Non avallare le paturnie femminili con lo zerbinismo è il primo passo, ma non basta: occorre proporre modelli positivi di maschilità in grado di reggere il confronto con le istanze  misandriche ella mentalità corrente, ed è un compito che richiede attenzione ed impegno:
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ma ormai l'andazzo è quello di intercambiarsi e se ciò non accade come donna sei considerata una specie di mentecatta.
Bisogna saper proporre modelli alternativi credibili, con flessibilità ma senza temere risposte condizionate, che vorrebbero far passare per patriarca ( :lol:) o retrogrado.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Cavalier Serpente

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Cavaliere io sono d'accordo con il tuo intervento, ma ormai l'andazzo è quello di intercambiarsi e se ciò non accade come donna sei considerata una specie di mentecatta.

  :ohmy::unsure: :huh: sei d'accordo con me?  Tu, ....una donna? :blink:....urk...devo aver sbagliato qualcosa... :hmm:

Ehmm...scherzi a parte...

."..se ciò non accade come donna sei considerata una specie di mentecatta"

Ma che significa? E' tuo marito (o compagno o amante etc.) che ti considera mentecatta?
E se non è così, ovvero sono "gli altri" a considerarti mentecatta...ma cosa caspita te ne strafrega?....Mah?!?! :hmm:
Mi chiedete se ho mai pensato al matrimonio? Mai!!
E che so' diventato matto?
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Offline Cavalier Serpente

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Ci si può girare intorno quanto si vuole, ma le cose stanno così. Il non riconoscerlo fa parte delle inibizioni del politicamente corretto.
Le donne sembrano poco sensibili all'identità culturale e ancor meno interessate a preservarla. Per loro, la ragione appartiene al vincitore anche quando si chiama Attila.
Buuh!  :lol: Non è l'uomo della strada ad aver plasmato una società dove il ruolo maschile è stato cancellato. Non avallare le paturnie femminili con lo zerbinismo è il primo passo, ma non basta: occorre proporre modelli positivi di maschilità in grado di reggere il confronto con le istanze  misandriche ella mentalità corrente, ed è un compito che richiede attenzione ed impegno:
Bisogna saper proporre modelli alternativi credibili, con flessibilità ma senza temere risposte condizionate, che vorrebbero far passare per patriarca ( :lol:) o retrogrado.


"Le donne sembrano poco sensibili all'identità culturale e ancor meno interessate a preservarla. Per loro, la ragione appartiene al vincitore anche quando si chiama Attila."

Grazie Vicus, sei la prima persona con cui interloquisco e che sia capace di rendersene conto. Eppure dovrebbe essere evidente...per ovvi motivi...

Per tutto il resto certo è così, ed in quella non intercambiabilità è contenuta l'impossibilità intrinseca che "due padri" o "due madri" possano anche lontanamente eguagliare (o tentare di avvicinarsi)  "un padre ed una madre",
specie se naturali.
Mi chiedete se ho mai pensato al matrimonio? Mai!!
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E che faccio, mi metto un'estranea* dentro casa? (cit. Alberto Sordi)
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Offline Vicus

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La differenziazione dei ruoli è uno dei compiti più impegnativi per i uomini di questa società, che tende ad un formicaio concorde, uniforme di uomini insignificanti; un regno dove tutti sono fiacchi come bambini, lagrimanti come donne e con la medesima facilità ridenti, con un tempo libero tutto organizzato per loro.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline giacca

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Si deve vedere se una volta erano meglio. Le loro fiacchezze le risolvevano con le guerre.