Autore Topic: La bufala della violenza maschile come prima causa di morte per le donne?  (Letto 2402 volte)

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Offline Animus

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Mi sono imbatutto per caso in questo articolo ed ho lasciato un commento. :D
Ma secondo voi, una mia curiosità e motivo del post, uno (o una redazione) che legge un commento del genere,  cosa pensa?
 :hmm:


"La bufala della violenza maschile come prima causa di morte per le donne".

Invece è vero.
Se gli uomini (XY) non esistessero, le donne (XX) non morirebbero!
L'ha detto, tra le righe, anche Papa francesco qualche giorno fa: l'iniquità (cioè il non-uguale, il mysterium iniquitatis) è la radice di tutti i mali sociali.

Quindi, perché fate disinformazione?
Animus

http://tagli.me/2012/12/05/la-bufala-della-violenza-maschile-come-prima-causa-di-morte-per-le-donne#comment-19852
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

Offline Cavalier Serpente

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Re:La bufala della violenza maschile come prima causa di morte per le donne?
« Risposta #1 il: Aprile 30, 2014, 14:10:48 pm »
Il concetto di violenza che si realizza soltanto come offesa fisica, è un concetto restrittivo dedicato ad esseri ipodotati che dispongono di pochi sensi per analizzare la realtà, considerando l'essere soltanto per la monodimensionalità dello stato materiale.
Ognuno usa i mezzi a propria disposizione, dove gli uni esercitano attraverso l'eclatante e altre esercitano attraverso il subdolo.
E per questo che venne accertato che semmai era lingua ad ucciderne più della spada.
Mi chiedete se ho mai pensato al matrimonio? Mai!!
E che so' diventato matto?
E che faccio, mi metto un'estranea* dentro casa? (cit. Alberto Sordi)
*Nota personale: "NEMICA" è più consono ed adatto. "Estranea", per uno degli strani casi del destino potrebbe anche essere una brava persona.

Offline Animus

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Re:La bufala della violenza maschile come prima causa di morte per le donne?
« Risposta #2 il: Aprile 30, 2014, 14:26:27 pm »
Il concetto di violenza che si realizza soltanto come offesa fisica, è un concetto restrittivo dedicato ad esseri ipodotati che dispongono di pochi sensi per analizzare la realtà , considerando l'essere soltanto per la monodimensionalità dello stato materiale.
Ognuno usa i mezzi a propria disposizione, dove gli uni esercitano attraverso l'eclatante e altre esercitano attraverso il subdolo.
E per questo che venne accertato che semmai era lingua ad ucciderne più della spada.

Va bene cavaliere questo più che un parere di cosa può pensare chi legge un commento siffatto ed è a digiuno di parecchi argormenti, è un   parere sul mio commento.

Se ho capito bene, vuoi dire che sia nella realtà, sia nella comunicazione (i messaggi che descrivono il mondo), esiste più di un livello  (appunto) comunicativo, un messaggio nel messaggio, tecnicamente, un metamessaggio, che viene captato/compreso solo da chi non è ipodotato, mentre per la maggioranza , che si ferma al fatto in sé, rimane un messaggio per l'inconscio.
Insomma, un po' come le prime favole per i bambini, che si fermano alla "messa in scena della favola" (e non riescono a razionalizzare la morale), che però la favola (come la "bufala" delle donne uccise dal maschio etc etc) non è altro che un pretesto per inoculare una certa morale e dei principi più "alti".

E così?

Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Re:La bufala della violenza maschile come prima causa di morte per le donne?
« Risposta #3 il: Aprile 30, 2014, 14:38:39 pm »
E così?

A no, non è così, rileggendo quello che hai scritto (prima letto molto frettolosamente) mi sono accorto ora di aver travisato, tu ti riferivi alla violenza morale/psicologica che le donne esercitano sugli uomini.
E vabbè, ma così, pur vedende un'altra faccia, che non viene evidenziata, rimani però sullo stesso livello di quello che hai chiamato ipodotato, diciamo del candido, del sempliciotto, è lo stesso piano, più allargato, più vasto, ma sempre un piano orizzontale, non ... verticale!
Continui a lasciarti sfuggire il metamessaggio...la morale. ;)
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Offline Cavalier Serpente

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Re:La bufala della violenza maschile come prima causa di morte per le donne?
« Risposta #4 il: Aprile 30, 2014, 15:25:51 pm »
A no, non � cos�, rileggendo quello che hai scritto (prima letto molto frettolosamente) mi sono accorto ora di aver travisato, tu ti riferivi alla violenza morale/psicologica che le donne esercitano sugli uomini.
E vabb�, ma cos�, pur vedende un'altra faccia, che non viene evidenziata, rimani per� sullo stesso livello di quello che hai chiamato ipodotato, diciamo del candido, del sempliciotto, � lo stesso piano, pi� allargato, pi� vasto, ma sempre un piano orizzontale, non ... verticale!
Continui a lasciarti sfuggire il metamessaggio...la morale. ;)

Esatto.
Ma ciò non è secondo tua supposizione.

Dove "gli uni", dove "le altre" intendesi come "preferibilmente", secondo disponibilità di mezzi
e di circostanze, facendo così riferimento ad un genere umano in cui nessuna delle due parti ne risulta assolta, ma semmai vi risulta concorrente.
E' quando se ne cita una parte che si ricorre allo stato dell'arte della bugia: ovvero la menzogna esercitata attraverso l'uso di una verità parziale, da qui il metamessaggio che lascia intedere alla inoculazione (definizione eccelente)  di valori più "alti"....ammonticchiati tutti da un lato.
Un carico talmente sbilanciato che la nave sbanda e s'approssima al ribaltamento.

Sebbene bisogna notare come l'offesa materiale indichi il sopravvento dell'istinto animale
sulla ragione. In quanto tale può lasciare spazio al pentimento ed all'autosanzione.
Questa viene chiamata colpa.

Sebbene bisogna (ancora) notare come offese diverse da quelle fisiche indichino il sopravvento della ragione sull'istinto animale, e semmai richiedano attenzione, pianificazione, coscienza.
In quanto tale non vi è più l'intervento sanatorio del discernimento, poichè ad altro è stato coscientemente asservito.
Questo viene chiamato dolo.
Mi chiedete se ho mai pensato al matrimonio? Mai!!
E che so' diventato matto?
E che faccio, mi metto un'estranea* dentro casa? (cit. Alberto Sordi)
*Nota personale: "NEMICA" è più consono ed adatto. "Estranea", per uno degli strani casi del destino potrebbe anche essere una brava persona.