Autore Topic: Un'eroina dei nostri tempi: la femme fatale e la maledizione di Boulevard Prince  (Letto 936 volte)

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Un'eroina dei nostri tempi: la femme fatale e la maledizione di Boulevard Princesse Charlotte

Da Il Fatto Quotidiano, domenica 11 maggio 2014


di Silvia Truzzi
Potremmo chiamarla la maledizione di Boulevard Princesse Charlotte, dove nel 2010 si scateno' lo tsunami politico che evrebbe travolto Gianfranco Fini: al numero 13 dell'elegante strada monegasca si trovava la famosa casa di Giancarlo tulliani, cognato dell'ex presidente della Camera. Venerdì da un telefono al civico 14, rispondeva ai cronisti Chiara Rizzo Matacena, femme fatale della vicenda che ha portato in carcere l'ex ministro Scajola (sì, quello della casa a sua insaputa). La signora, biondissima e avvenente (nel 2010 è comparsa fra le undici donne piu' belle del Principato), è stata raggiunta da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, perchè considerata dagli inquirenti l'"anello di congiunzione indispensabile" per "l'intera operazione di mascheramento" del marito, sfuggito a un mandato di cattura per concorso esterno in associazione mafiosa. Quarantatrè anni, nata a Messina, ha conosciuto il marito, figlio dell'omonimo armatore, a Panarea: qui è iniziata la favola che avrebbe portato la famiglia (hanno due figli) a Montecarlo, luogo che lei stessa, intervistata da una rivista, ha definito "un'utopia realizzata" dove "avvengono cose che nelle altre parti del mondo stentano a realizzarsi". Secondo l'accusa Scajola avrebbe aiutato Amedeo Matacena -ex deputato  berlusconiano - a fuggire dagli Emirati Arabi a Beirut (una specie di dopolavoro per i politici forzisti inseguiti dai giudici). Nei mesi di latitanza del marito i rapporti fra l'ex ministro e la bellissima signora Matacena sono assidui. Scrivono gli inquirenti che lui le avrebbe messo a disposizione "un complesso apparato logistico e una fitta rete di relazioni personali, per tutelare gli interessi di natura economica".
Nel corso di una conversazione con la segretaria, annota il gip, emerge con maggiore spregiudicatezza l'uso improprio del personale di scorta, tanto che Claudio Scajola si spinge a dare disposizioni che la scorta si rechi in territorio estero "senza gli attrezzi", cioè aggirando la procedura corretta d'informazione sugli spostamenti. A parte il fatto che è piuttosto strano che un ex ministro si esprima in codice (con espressioni tipo "attrezzi" o "telefono pulito"), è il lato, diciamo umano, delle intercettazioni a fare una certa impressione. Perchè svelano un uomo completamente "asservito", come affermano i giudici. Per esempio organizza per lei un incontro con un professionista svizzero, per aiutarla a girare dei fondi. Ma il professionista si allarga un po' e forse vuol spingersi oltre i consigli di lavoro. Quando Chiara Rizzo lo racconta a Scajola lui va in escandescenze: "Pappa e ciccia non si fa!". E lei? Si divincola dalle pressioni. "Ma cosa devo decidere! Cos'è cambiato, da quando ci siamo parlati, non capisco!", dice a Scajola che s'affretta a chiarire: "E' da tempo che facciamo infingimenti e che non diciamo le cose. Voglio, da amico, eh, da amico, non altro, solo da amico..." Poi c'è il marito: è all'estero in una situazione non troppo agevole perchè inseguito dalla giustizia e al telefono le dichiara il suo amore, "Ti amo, ti amo tanto". Lei "Anch'io, ciao ciao". Il 25 febbraio scorso, mentre il marito era latitante a Dubai, un paparazzo immortala la signora a una soirée monegasca con Francesco Bellavista Caltagirone e la scambia per la di lui moglie. Scrive il Corriere che l'equivoco puo' essere nato dal rapporto di amicizia con l'imprenditore, che spesso l'ha ospitata per il week-end in una casa nei dintorni di Nizza. Ora la belle femme, piu' che da spasimanti inesistenti e' desiderata dai magistrati: ha detto che vuole chiarire la sua posizione e a breve tornerà in Italia. Dove la attendono luoghi meno confortevoli di quella "utopia realizzata" sulla Cote d'Azur.
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.