Autore Topic: Paolo Ferrero parla di crisi e di potere bancario .  (Letto 1159 volte)

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Offline Stendardo

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Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

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Re:Paolo Ferrero parla di crisi e di potere bancario .
« Risposta #1 il: Maggio 15, 2014, 01:29:40 am »
Quando RC tratta argomenti come lavoro, diritti dei lavoratori, sanità pubblica, stato sociale, pensioni, difesa di precari e disoccupati, degrado dell'ambiente..... giù il cappello da parte mia. Fermo restando che a parole siamo tutti bravi, a fatti molto meno.

Quello che rende Rifondazione Comunista IDENTICA AL PD E' LO SFRENATO FEMMINISMO con la ipocrita affermazione che si difende il sesso più debole e non c'è verso di far cambiare idea ai vertici del partito. Oltre ad argomenti che fanno perdere voti come i gay e il matrimonio tra di loro, uno sfrenato materialismo, un ateismo che è la causa delle loro perverse idee.

Ferrero è abbastanza credibile quando parla di temi del lavoro, perchè è stato operaio (come Maurizio Landini) e conosce la dura realtà lavorativa, ma non per questo è credibile al 100%, perchè anche la sinistra più estrema ha tradito in passato i lavoratori. Infatti esiste un detto quando si parla dei comunisti vecchia maniera che dice: "Compagno tu fatichi e io magno!". C'è poi una frase in questo video che è un suo autogol, quando cita il 50% più povero dicendo "TUTTI VOI" autoescludendosi. Ed è questo che la gente percepisce quando parla del vero comunista, il motivo per cui Rifondazione non riceve consensi.

Permane comunque il mistero di tante gente (anche operai) ostinati a votare PD, quando è palese che è una non sinistra, molto più simile a Forza Italia che a Rifondazione....  :hmm:

Ma meglio un Ferrero in luogo di un Renzi, un Prodi o un D'Alema.
FINO A PROVA CONTRARIA  :cool:
« Ultima modifica: Maggio 15, 2014, 13:06:20 pm da Vicus »

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Re:Paolo Ferrero parla di crisi e di potere bancario .
« Risposta #2 il: Maggio 15, 2014, 12:37:56 pm »
Fino a quando Rifondazione Comunista non prenderà le distanze dal femminismo, rimarrà una grande incompiuta, di questo sono più che certo. Sono sicuro che molti elettori non la votano ANCHE PER IL FEMMINISMO, ritenendola uguale al pd. E siccome quest'ultimo prende (ahimè) moltissimi voti, in molti preferiscono schierarsi dalla parte del vincitore, anche se il pd non fa una VERA politica di sinistra.

RC in minima parte si è smarcata dall'ateismo tipico del PCI, eleggendo Paolo Ferrero che è credente e se fossero furbi, dovrebbero abbandonare il femminismo al suo destino, distinguendosi come un partito che FINALMENTE si occupa dei diritti di chi lavora, si batte affinchè precari e disoccupati abbiano un lavoro a tempo indeterminato, che le aziende non delocalizzino, pena sanzioni severissime e che ogni individuo abbia una pensione dignitosa a 60 anni come a un tempo, UOMO O DONNA CHE SIA, SENZA DISTINZIONI DI SESSO. Oltre a battersi per un ritiro anticipato in caso di lavoro usurante, da sempre una battaglia (PURTROPPO A PAROLE) di questo partito.

Pura utopia in un mondo sempre più globale? Non credo, forse ci vorrà del tempo, ma tutto stà a iniziare, smarcandosi dall' Unione Europea e di riflesso dal Partito Democratico e quindi DAL FEMMINISMO.
Altrimenti le forze di sinistra non servono a niente, se non a illudere gli sciocchi creando una finta contrapposizione a cui nessuno crede più.