Spesso, così mi sento obiettare:
" vorrei farti notare che lo stupro esisteva anche mille o tremila anni fa. Di più: lo stupro esiste anche fra alcune specie animali.”
Squallide, misere obiezioni da me smontate ssul sito di uominibeta e anche sul mio blog:
Sì, lo stupro c’era pure 4mila fa, pure 5mila anni fa..pure quando iniziò il big bang!! ma che ragionamenti sono questi? Ovvio che lo stupro, così come qualsiasi altra violenza, sessuale o non, è sempre esistita, ma questo non scalfisce di nulla il discorso che ho fatto. Io sto parlando di violenza sessuale degli anni 2000 in Occidente.Uno stesso fenomeno, può avere genesi e cause diverse a seconda della civilità, del luogo e soprattutto dell’ epoca in cui avviene.
Centinaia, migliaia di anni fa, le guerre tra nazioni, o anche paesi e tribù circostanti erano all’ordine del giorno. E quindi la parte vincitrice umiliava la parte sconfitta uccidendo,facendo schiavi e stuprando(uomini e donne) la popolazione occupata(un simile scenario lo vediamo pure oggi con gli stupri di guerra oppure con quelli in carcere). Questo in tempo di guerra. In tempo di “pace” bisogna coniderare che a quei tempi vigeva una mentalità rigidamente patriarcale e iperprotettiva nei confronti delle donne. Quindi il più efficace e brutale modo per umilare un proprio nemico era quello di stuprargli la figlia, anche perchè la perdita della verginità prematrimoniale era considerata la peggiore umiliazione non solo nei confronti della donna in questione, ma anche e soprattutto del padre(e questo avviene tutt’ oggi in alcuni paesi islamici).
Quindi, come si può vedere, in quest’ ultimo caso,lo stupro aveva origine in un contesto storico-socio-culturale fondato sulla mentalità patriarcale dell’ “onore”, del “rispetto”, della “purezza della moglie o della figlia”. Tutte cose, ormai scomparse dalla mentalità odierna occidentale. Ovvio quindi, che salvo casi particolari, oggi uno stupro trova origine in ben altri contesti, in particolare sull’aspetto esclusivamente libidinoso in un soggetto malato di mente con una sessualità violentata, provicata ma insoddisfatta. Nei tempi passati, quest’ ultimo aspetto non aveva modo di porsi perchè non c’era la provocazione sessuale e chi aveva bisogno di una donna prima o poi la trovava(a 20 anni un uomo era già sposato senza passare per “test” fisico-economico-attitudinali) e nel rapporto matrimoniale, il sesso era pienamente soddisfatto reciprocamente: lui si concedeva a lei, lei si concedeva a lui.Senza tabù femministi sulla “donna oggetto” o del “marito-padrone”.
Oggi, invece, come ho detto nel commento di prima, queste cose sono state sovvertite: Lui è condannato a subire la provocazione dei suoi ormoni sessuali, ma è lei che comanda nel sesso:è lei decide chi, come e quando bisogna eccitarsi di fronte al suo culetto esposto,è lei che decide come, quando e quanto va fatto il sesso, ed è lei che decide, a seconda dei suoi umori vaginali, la linea di demarcazione tra “sesso meraviglioso” e stupro. La Corte di Cassazione è lo strumento con cui, nel sesso, la volontà della Donna ha effettivo compimento. Il Carcere è il risultato finale del processo.
Allora, è facile immaginare che di fronte a questa asimettria sessuale e logica della Jungla, qualcuno,malato di mente e tremendamente frustrato(cioè, “sfigato”), per fortuna appartenenente ad una ristretta e insignificante fascia della popolazione maschile, possa non capirci più nulla e perdere l’autocontrollo della sua libido, o addirittura trovarsela alterata(come nel caso delle parafilie, e sappiamo bene anche quale alterazione rientra nelle parafile..ma è vietato dirlo perchè non confacente con il Pensiero Unico).
Ma, sembra un paradosso-e non lo è- con tutto che c’è la provocazione sessuale, oggi gli stupri sono diminuiti rispetto al passato. E ciò non implica affatto la falsità del ragionamento(in verità, una semplice evidenza) che ho fatto sulla correlazione provocazione-stupro, anzi la conferma. Infatti se gli stupri sono diminuiti rispetto al passato, questo avviene proprio perchè essi, oggi, hanno una componente esclusivamente libidinosa, e quindi quando si tratta di controllare e contenere i propri istinti libidinosi, la stragrande maggioranza degli uomini riesce nell’ intento: non stupra, e non stupra perchè antepone la morale all’istinto. E chi lo fa,quei pochissimi che lo fanno, è perchè dietro la provocazione/insoddisfaziomne sessuale vi sono turbe mentali oppure strascichi di abusi subiti nell’ infanzia.
Inoltre, per concludere, non capisco cosa c’entrino poi gli stupri che avvengono nel mondo animale con il discorso che ho fatto nel commento di prima. E’ ovvio che nel mondo animale succedono stupri. Ma non vengono percepiti come una violenza nè da parte dell’animale “stupratore” nè dall’ animale “stuprata”. L’animale non ha una ragione, non ha una morale. Tutto ciò che fa è frutto solo e soltanto dei suoi istinti, e l’istinto dice loro che essi devono inseminare la femmina per riprodursi(negli animali non esiste il sesso “romantico” o per divertimento), ragion per cui l’animale maschio porta a compimento questo suo istinto con quasiasi mezzo e in qualsiasi modo: con “corteggiamento” o senza. “Lui” il problema morale non se lo pone perchè non ha una Ragione. E’ una cosa così ovvia, così banale. Quindi non vedo che correlazione c’è tra lo “stupro” nel mondo animale con il discorso che ho fatto sulla libido umana e della sua incidenza con lo stupro.