Dico la mia.
Questo è uno dei tabù colossali della nostra civiltà,e sono in pochi a infrangerlo,così c'è il rischio che i nostri avversari ci marcino sopra,lasciamoli marciare,io lo voglio rompere,almeno in questa sede,che mi sembra la più opportuna.
La storia della civiltà è la storia dell'inibizione,piaccia o non piaccia il vivere nella comunità ha richiesto all'uomo(e alla donna) di inibire costantemente il proprio nucleo pulsionale,istintuale.
Ora quando nel 68 si è proposto di ''liberare la vera femminilità'' si è ottenuto di eliminare i blocchi inibitori al nucleo pulsionale femminile,ma ciò come ben sappiamo,si è tradotto in un raddoppio dell'inibizione del nucleo pulsionale maschile.
Uno degli equivoci più stupidi,è quello di pensare che io voglia ''giustificare'' lo stupro.
Il fatto però,è che,anche se con cautela,almeno i sostenitori del momas devono accettare che però la visione dello stupro che ha la nostra società,è quantomeno alterata.
Mi spiego,se giustamente all'uomo viene chiesto di controllare i propri istinti,non si può non chiedere lo stesso alla donna...
il problema è che questa civiltà ''progredita'' ha perso qualsiasi cognizione psicologica,siamo arrivati al punto di credere che il desiderio femminile sia sovrapponibile a quello maschile,per cui anche il desiderio femminile consisterebbe in una fase attiva,per cui le donne dovrebbero saltare addosso all'uomo che le fa eccitare,per spogliarlo,per toccarlo ecc...
ma questo non accade...
potete spogliarvi finchè volete,ma le donne non vi salteranno mai addosso(anche se vi piacerebbe tanto).
Questo equivoco è cresciuto fino a tal punto persino da chiedere,come nel movimento degli uomini beta,il sesso ludico,ovvero che anche la donna diventasse parte attiva di un raporto.
Io ritengo che nella donna il piacere sessuale sia non di guardare,ma di essere guardata,non di toccare,ma di essere toccata,in sostanza il negativo del piacere maschile,o meglio il piacere maschile vissuto in modo passivo.
Le femministe cercano costantemente di ''ridefinire la propria sessualità indipendentemente dal piacere maschile'',ma poi la loro sessualità ''autodefinita'' non riesce mai a essere parte attiva,ad agire,perchè l'agire presuppone un ''altro da sè'' al centro della nostra attenzione.
In questo senso la donna si ''autocondanna'' ad essere ''donna oggetto'',perchè la sua sessualità è autocentrata.
Del resto anche anatomicamente,soltanto il pene fuoriesce dal corpo e si protende verso ''l'altro da sè'',che diventa l'oggetto dell'attenzione.(la società fallocentrica è una stronzata pazzesca)
Anche questo ''egocentrismo'' che spesso noi lamentiamo è parte integrante della natura femminile,questo continuo parlare del proprio corpo(e raramente di quello maschile),e di sè stesse è parte di un progetto più o meno cosciente di vedere il proprio corpo al centro di certe attenzioni.
Con ciò cosa voglio dire,che se l'impulso maschile sta nell'agire,quello femminile sta nell'essere oggetto di quella azione.
Per una donna spogliarsi e farsi guardare E' UN IMPULSO SESSUALE.
Ora una civiltà che inibisce l'impulso di uno in maniera draconica e punitiva e permette e persino incoraggia l'impulso dell'altra,non è una civiltà giusta.
Per di più tutto questo meccanismo di sovraesposizione del corpo femminile innesca meccanismi che danneggiano le femmine stesse,che non sentendosi all'altezza delle femmine più attraenti,diventano autolesioniste(si pensi all'anoressia nervosa).
Infatti secondo me,tutto questo potere che le femmine esercitano ha un rovescio della medaglia molto importante:nella misura in cui la femmina espone il proprio corpo per irretire il maschio,nella stessa si sottopone al suo giudizio,nella stessa accetta di farsi formare e ''plasmare'' dalla libido maschile,che la costringe in posizioni sempre più scomode e innaturali.
Vi siete mai chiesti perchè le donne si autoimpongono quella tortura ai piedi che si chiamano ''tacchi a spillo''?
Glielo impone davvero ''la società''?
Chi bello vuole apparire un poco deve soffrire,recita un proverbio.
Quello che io voglio dire,è che lo smutandamento generale non è negativo soltanto per i maschi,ma sta imponendo alle femmine una situazione che loro stesse recepiscono come sempre più angosciosae molte femmine reagiscono aggredendo il loro corpo che recepiscono come inadeguato(anoressia nervosa).
Io direi che la seduzione è una potente arma in mano femminile,ma lasciargliela usare liberamente significa non soltanto danneggiare i maschi,ma anche le femmine stesse.
Se saggiamente,coloro che ci hanno preceduto,hanno inventato il pudore,e imposto dei limiti ben definiti all'esercizio della seduzione un motivo ci sarà,ma i sessantottini ebbri di narcisismo pensano che per 3000 anni l'umanità sia stata popolata di deficienti che si comportavano in modo irrazionale.
A giudicare dai risultati delle modifiche che hanno prodotto però,sembra che i deficienti però siano proprio loro.
Invito caldamente a fottersene dei progressisti che ci spiegano che se una donna si spoglia è perchè ha caldo.
Quando io provo a fare questo discorso loro subito devono censurarmi:''eh ma sembra che se lo è cercato''...
che rispondere...
forse non lei personalmente,ma la sua natura sì.
E gli studi che mostrano come la percentuali di stupro aumentino durante le fasi fertili del ciclo non possono essere bellamente ignorati.
Come ho già scritto,la nostra civiltà sembra ignorare completamente la natura,anche lo stupro,checchè se ne dica,è spesso una drammatica conseguenza di questa ignoranza,che io non giustifico,però,almeno in questo forum vorrei che la questione non fosse ignorata.
Noi non dobbiamo dimostrare niente a nessuno.
Le femministe sono contro di noi per principio,non ci batteranno le mani se gli diamo il contentino della minigonna.
Poi posso sbagliarmi per carità,però allora donne sù rompete questo equivoco e corteggiateci,anzi saltateci addosso