Il primo Forum sulla Questione Maschile rimane aperto in sola lettura come archivio storico
0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.
Mette le telecamere per i fantasmi e scopre la moglie che fa sesso col figlio 16enne. ArrestataAveva paura che in cucina ci fossero dei fantasmi. Per questo motivo un uomo, abitante della Tasmania (Australia), ha deciso di installare delle telecamere a circuito chiuso per scoprire eventuali presenze maligne.Sicuramente l’uomo ha scoperto alcune presenze nella registrazione, ma non si tratta di spiriti nè di fantasmi, ma di sua moglie che fa sesso con il figlio adolescente, di appena 16 anni.Sposato da 11 anni ha scoperto in questo modo rocambolesco il tradimento della moglie, per giunta con il figlio avuto con un’altra donna prima del matrimonio, appena 16enne.La donna è finita nei guai con la legge, visto che in Australia è un reato fare sesso con un minorenne. Davanti al giudice ha confessato: “La nostra relazione era nata qualche settimana prima che venissimo scoperti. Alcune volte ci incontravamo in albergo”.Se non fosse stato per la sua paura degli spiriti maligni l’uomo non avrebbe mai scoperto il tradimento della moglie, la quale, grazie al video ripreso a circuito chiuso, dovrà prendersi la responsabilità in toto della separazione, sempre che il marito non decida di perdonarla.Si attendono nei prossimi mesi i risvolti giudiziari della vicenda.
Professoressa chiude alunno in aula e lo violenta: “Te non esci dall’aula finché non mi…” E’ stata smascherata la professoressa di Santa Fé, in New Mexico, che ha abusato di un alunno di 18 anni, dopo averlo chiuso in un’aula ed intimidito con minacce.Non esci di qua se prima non mi dai una cosa“, ha testimoniato il giovane in tribunale. Secondo la ricostruzione degli eventi, il ragazzo sarebbe stato portato dalla docente 31enne, Jennifer Vigil, in un’aula vuota e lo avrebbe costretto ad avere un rapporto sessuale completo con lei. Il ragazzo, dapprima rifiutatosi, avrebbe, poi, convinto la donna ad avere un rapporto orale, in modo da poterla filmare con il telefonino: tale video è stato usato come prova schiacciante contro di lei in sede giuridica. Successivamente a quell’episodio, la donna avrebbe avuto, invece, un rapporto sessuale completo con il ragazzo, ma in tribunale ha affermato che egli era consenziente al rapporto. Il 18enne ha negato tutto e, con le prove che confermano la colpevolezza della donna, porterà avanti la causa per farle ottenere il massimo della pena. La Vigil, per ora sotto arresto, è stata giudicata dal giudice colpevole di abuso della propria posizione d’autorità e sembra che, con tutte le prove a suo sfavore, sarà presto condannata. Si pensa che la donna soffra di una qualche dipendenza patologica dal sesso oppure di ossessione sessuale, che l’abbia portata ad un gesto tale all’età di 30 anni, che, a questo punto, potrebbe anche anche non essere il primo della sua carriera scolastica.
Madre e figlia a letto col cane: ridotto in fin di vita dal sesso a 3Casalmaggiore – Un caso più unico che raro, ma anche una barbarie ai danni di un cane domestico: la denuncia per maltrattamento di animale è arrivata a causa delle violenze perpetrate da una 66enne e da sua figlia di 45 anni.Ci ha pensato l’AIDAA, l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, a denunciare la madre per violazione dell’art. 544 del codice penale, che dichiara il reato penale per: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale, ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche”. Ciò non sarebbe possibile in Danimarca a causa di una particolare legge che ha permesso e regolarizzato questo genere di episodi.Ritornando all’accaduto, le testimonianze riportate dai volontari dell’Associazione, infatti, sono state supportate dalle foto incriminanti: le due donne sono state colte in flagrante, proprio durante l’ennesimo rapporto con l’animale, ridotto nelle condizioni che potete notare dalla foto di sopra. La pena, secondo la legge, consta di una multa fino a 15.000 euro, ma c’è anche il rischio di reclusione fino a 1 anno. Questa storia, peraltro, ha del raccapricciante, proprio poiché madre e figlia avevano avuto insieme un rapporto a tre con l’animale domestico: se la sevizia dell’animale in sé può far pensare a dei disturbi mentali nell’individuo, il coinvolgimento di un consanguineo, addirittura la figlia, aggrava lo stato delle cose. Il fenomeno, infatti, è definito “Zooerastia” e comprende l’avere rapporti sessuali con animali non umani, ma non costituisce di per sé un vero e proprio reato e, di fatto, non è contemplata nel codice penale, ma in casi come quello odierno si tratta di veri e propri stupri. Addirittura, riportiamo la notizia di un bordello danese, che proprio in questi giorni ha concesso ai propri clienti la pratica sessuale con animali ed il governo non ha interferito con questa scelta.