Dialoghi > L'Angolo degli Utenti

Le italiane che non conoscete

<< < (94/116) > >>

Cavalier Serpente:

--- Citazione da: LeNottiBianche - Giugno 12, 2014, 03:16:15 am ---Cara Rita qua non si sta parlando di singoli casi comuni che formano la maggioranza delle donne..
Si parla del fatto che le donne oggi godono(tanto):
nel mettersi in minigonna inguinale e perizoma,
nel rendersi provocanti e sexy con gli uomini quando gli conviene
nel fare le porche in webcam
nel assecondare giochi erotici spesso anche di estranei,
nel depilarsi dappertutto e curare tanto ogni singolo pelo del proprio corpo,
nel andare in palestra per avere un fisico perfetto tutto curve e sodo
nel fare in generale le mignotte anche senza prendere soldi ma spesso favori e bei cazzi che gli piacciono.
D'accordo nn sara`la totalita`ma tutte anelano a questo ideale di donna moderna spregiudicata che va anche coi neri giusto perche`hanno il cazzone nero.
Allora la frigida o quella isolata sul cucuzzolo di montagna nn fanno testo.
Petche`noi poveri stronzi maschi queste benedette santarelle che tanto tu DECANTI sono fottutamente INTROVABILI.Ci state parlando del niente tu e quell'altra.Dove cazzo stanno queste donne dalla libido zero?porta esempi concreti,siete voi due?non fateci ridere plz.

--- Termina citazione ---

Mah....direi che e' il caso di scrivere qualcosa in difesa delle gentili dame.

La donna, rispetto al tipo di societa' passata, oggi ha risolto un grande, enorme, gravissimo problema: quello di provvedere
autonomamente a se stessa.
Essa e' cioe' economicamente indipendente, o almeno ne ha la possibilità, ma non solo.
Ha anche risolto brillantemente un grandissimo ostacolo: la gravidanza non sono più nove mesi in cui fisicamente si ritrovano nella condizione di non poter produrre cio' che serve per provvedere a sfamarsi. Ed anche la fase immediatamente successiva gode di un bel "bouquet" di assistenze che fanno superare le difficolta' del caso.
Ovvero, progressivamente sono stati eliminati tutti quei fattori (e tanti altri che e' inutile descrivere) che rendevano VITALE la dipendenza e "protezione" da parte un uomo.
Se tu fossi  stato, per esempio, una donna dell'ottecento maritata ad un tizio angherioso, quali sarebbero state le tue alternative?
Lasciarlo? E poi? Come avresti vissuto? Come avresti provveduto a te stessa? Chi cazzo ti avrebbe voluta già sposata e per giunta non vergine AGLI OCCHI DI TUTTI? A quale vita grama saresti andata incontro? In quali bordelli avresti dovuto transitare
per raccattare qualcosa per i tuoi primari bisogni?...E così via...
Non bisogna essere dei geni per comprendere che le donne hanno sempre fatto di necessità una virtu'.
Semplicemente non avevano scelta.
La loro unico possibilità per sopravvivere era l'arte di saper irretire un uomo adatto alla bisogna (piu' o meno).
Un'arte continuamente affinata da una pratica plurimillenaria.
Le armi di questa pratica.....?
Il favorire del formarsi di una letteratura consolidata anche nella consuetudine giornaliera e popolare, che ha saputo sapientemente trasformare la debolezza femminile in loro punto di forza, attraverso uno stratificarsi di privilegi che a questa
debolezza si rifanno come dovere di protezione e sostentamento sino a giungere all'estremo dell'accettabilità della spendibilità maschile a favore di quella femminile, sino all'ottenebramento della mente maschile attraverso una millantata vocazione da "conquistador" che giustifica ogni sacrificio in nome della probabile (improbabile)  "ricompensa", che non e' tale essendo la più grande bugia di tutti i tempi,  giacchè la donna e' colei che invariabilmente decide e sceglie.
Una letteratura che sempre piu' si e' radicata e cementata nell'incoscio generale attraverso tutte le decantate e glorificate muliebri virtu'.
E per di piu', come se tutto questo gia' non bastasse, la donna e' naturalmente dotata di una invincibile arma di seduzione di massa (che nemmeno l'ONU riesce a bandire) che ella materializza ed che esplica attraverso il proprio corpo. Sapientemente ed istintivamente adoperato ed adoperata.

Per cui adesso la donna, il genere femminile sta tentando il Grande Slam!
Esercitare il privilegio della propria assoluta indipendeza senza perdere nessuno dei consolidati privilegi della "supposta" dipendenza.

Possiamo quindi dar loro torto per essere realiste, pratiche ed al passo con i tempi?
Possiamo dar loro torto se rivendicano il diritto a poter mostrare finalmente il loro vero volto?
No.
Soltanto gli stupidi ed ipocriti possono farlo. Giacche' chiunque reclama il proprio diritto a lottare per avere per se il meglio.
E' l'atavica lotta per la sopravvivenza.

Se oggi una donna puo' finalmente essere trasparente, essere se stessa per come meglio crede, chi siamo noi per sindacare
questa sorta di autodeterminazione di genere?
Personalmente se qualcuno-a venisse da me a dirmi cosa è giusto che debba piacermi o non piacermi, lo considererei un attacco personale dei più violenti e la mia reazione sarebbe violentemente sproporzionata....

Un uomo e' capace di comprendere il sottile fremito di piacere che attraversa, prima ancora che il corpo, la mente di una donna
mentre si sta truccando? Un uomo è capace di comprendereche per molte e' non un semplice atto giornaliero ma un ripetersi ed un consolidarsi che nella sua ripetizione assurge a ritualità che celebra se stessa?
Un uomo è capace di comprendere che per una donna la capacità di seduzione e' spesso una libido che gode di una propria autonoma sodisfazione a circolo chiuso e che non prevede l'inclusione di nient'altro?

Un uomo è capace di comprendere quanto una donna trovi una transitoria appagante sodisfazione della propria libido soltanto al semplice (ma soltanto agli occhi maschili) immergersi nella propria scintillante ed impeccabile divisa da donna?

No, molto spesso no. L'uomo continua a sottovalutare la donna. L'uomo è completamente cieco e crede che la donna sia cambiata e vorrebbe (..ridicolo...) far qualcosa affinchè non cambi.....hahahha...da morire dalle risate.

La donna ha recuperato se stessa e puo' mostrarsi per cio' che e' sempre stata, non c'è alcun cambiamento.

E' all'uomo che tocca "cambiare" e far cio' che sta facendo la donna, cioe' recuperare se stesso.
E non stare a strapparsi le vesti come lamentose stupide femminucce.

Cosa significa per l'uomo recuperare se stesso?

Qui ci sarebbe da fare un lunghissimo discorso infarcito di citazioni filosofiche, religiose, etc etc., ma di una noia tale che accopperebbe anche il piu' tenace dei lettori.
Per cui non me ne vogliate se sintetizzero' il tutto in poche parole di cui mi godro' tutta la maschile brutalita'.

Eh si, brutalita', proprio cosi'.
Perchè come le donne godono del sottile inderogabile piacere della seduttività attraverso l'esporsi con sapienza, e con pieno diritto in quanto espressione di pura femminilità,
io MASCHIO reclamo il mio diritto e PIACERE ad essere tale attraverso una brutalità esercitata attraverso il mio piacimento, in nome della mia forza,  e della mia capacità, quasi sconosciuta a qualsiasi donna, di separare nettamente cio' che e' sesso dalle intime emotività, e per questo ritenere la donna nient'altro che la mia serva naturale, prona alla mie necessita' in quanto maschio che la possiede, senza che ella non abbia diritto alcuno che non sia quello che la mia volontà disponga occasionalmente.
Perchè l'uomo e la donna adesso sono pari, sono competitor alla pari e non possono concedersi ne vantaggi e ne privilegi.
L'uomo deve assolutamente escludere dai propri progetti di vita qualsiasi rulo della donna, se non includervela come strumento di piacere...sin quando sia sodisfacente e senza diritto di esclusiva.

Vi sembro brutale? Allora continuate a farvi fottere dalle donne.

A proposito, non me ne sbatte nulla dell'opinione dei benpensanti e delle femministe, che a meno che non siano lesbiche sempre sotto il mio cazzo o quello altrui sono destinate a finire.

Cavalier Serpente:

--- Citazione da: Artemisia Gentileschi - Giugno 12, 2014, 08:18:22 am --- :D :D D'accordo un po' � vero. Solo per l'esposizione hai la mia parola, promesso.

--- Termina citazione ---

Ma certamente Madame!.....
...Soltanto per l'esposizione, ma è ovvio!
Mai e poi mai mi sarei mai permesso di deufradarti della tua innata muliebre virtu' di esercitare l'impudenza attraverso l'apparenza della condiscenza.

Mi compiaccio per il sopravenuto accordo, Madame,......ricambiero' continuando a fingermi gentiluomo.

Lucia:

--- Citazione da: Cavalier Serpente - Giugno 12, 2014, 13:47:43 pm ---
Se tu fossi  stato, per esempio, una donna dell'ottecento maritata ad un tizio angherioso, quali sarebbero state le tue alternative?
Lasciarlo? E poi? Come avresti vissuto? Come avresti provveduto a te stessa? Chi cazzo ti avrebbe voluta già sposata e per giunta non vergine AGLI OCCHI DI TUTTI? A quale vita grama saresti andata incontro? In quali bordelli avresti dovuto transitare
--- Termina citazione ---

poteva sempre tornare alla famiglia di origine


--- Citazione ---Un uomo è capace di comprendere che per una donna la capacità di seduzione e' spesso una libido che gode di una propria autonoma sodisfazione a circolo chiuso e che non prevede l'inclusione di nient'altro?
--- Termina citazione ---

c'è anche il feminismo tipo andre drowkin (quello di diventare quanto piu brutte possibili per non piacere a nessuno, forse hanno ragione loro, non bisogna voler piacere, bisognerebbe andare in giro con la faccia colorata con cenere come facevano le nonne durante la guerra per sembrare vecchie.



--- Citazione --- in nome della mia forza,  e della mia capacità, quasi sconosciuta a qualsiasi donna, di separare nettamente cio' che e' sesso dalle intime emotività, e per questo ritenere la donna nient'altro che la mia serva naturale, prona alla mie necessita' in quanto maschio che la possiede, senza che ella non abbia diritto alcuno che non sia quello che la mia volontà disponga occasionalmente.
L'uomo deve assolutamente escludere dai propri progetti di vita qualsiasi rulo della donna, se non includervela come strumento di piacere...sin quando sia sodisfacente e senza diritto di esclusiva.
--- Termina citazione ---

L'uomo ha fatto sempre cosi,

Cavalier Serpente:

--- Citazione da: Lucia - Giugno 12, 2014, 17:02:30 pm ---poteva sempre tornare alla famiglia di origine

--- Termina citazione ---

Falso.
C'e' un ampia letteratura e casistica di donne che venivano rifiutate dalla propria famiglia anche per l'interpretazione che si dava in quel tempo al termine "onorabilita' ".
In quei casi in cui venivano accolte dalla famiglia d'origine, finivano quasi segregate e comunque escluse e/o mal sopportate. Non parliamo poi di tempi posteriori in cui finivano definitivamente in convento (...sai che felicita'....)
Eccezioni a parte, ovviamente.




--- Citazione da: Lucia - Giugno 12, 2014, 17:02:30 pm ---L'uomo ha fatto sempre cosi,

--- Termina citazione ---

Anche questo è falso.

Per non dilatare troppo la problematica rendendola più complessa con altri fattori, mi riferiro' esclusivamente alla civiltà occidentale.

L'uomo non ha mai esercitato la mascolinità come la somma di tutti questi descrittivi fattori e scientemente, che quando e' accaduto e' sempre dipeso da quella malvagita' umana che non fa differenza di genere quando sceglie il cuore in cui albergare.

Ad esempio se leggiamo i libri con cui acculturati viaggiatori del 1800 descrivevano i vari costumi e tradizioni che osservavano nelle aree balcaniche durante i loro viaggi, notoriamente soggette a pesanti influenze islamiche ( e quindi non certo favorevoli alle donne, almeno sulla carta), un tratto comune a molti autori e' riscontrare come scrivessero che "anche in quelle terre le donne avessero quella stessa smania di tirannegiare gli uomini, come le donne occidentali*).

Altro esempio, molto eclatante, e' il " Si salvi chi puo', PRIMA LE DONNE e poi bambini ", che da sempre vige. Sino al secolo passato (ma mi pare tutt'ora) sia la giurisprudenza marittima, sia certi codici d'onore non scritti, prevedevano che in caso di affondamento gli eventuali uomini che si rifiutavano di cedere il posto sulle scialuppe di salvataggio alle gentili signore, potevano essere costretti con la forza a cedere il posto alle sudette, e gli ufficiali autorizzati (ovvero comandante in prima, comandante in seconda, commissario di bordo) potevano legittimamente disporre dell'uso della forza, in tal caso, ovvero usare le pistole in dotazione.
Cioè sparare ai riottosi.


Come vedi cio' che scrivi, non corrisponde al vero: per convenzione e tradizione gli stessi uomini hanno sempre assegnato un valore superiore alla vita delle donne.

Quindi evita di cercar di coprire il sole con la rete, non e' efficace.

Ritenta sarai più fortunata.


*In quel tempo l'area balcanica, ancora sotto l'impero ottomano, non veniva considerata occidente a tutti gli effetti.

Rita:
.



.

.





--- Citazione ---Anche questo è falso.

Per non dilatare troppo la problematica rendendola più complessa con altri fattori, mi riferiro' esclusivamente alla civiltà occidentale.

L'uomo non ha mai esercitato la mascolinità come la somma di tutti questi descrittivi fattori e scientemente, che quando e' accaduto e' sempre dipeso da quella malvagita' umana che non fa differenza di genere quando sceglie il cuore in cui albergare.

Ad esempio se leggiamo i libri con cui acculturati viaggiatori del 1800 descrivevano i vari costumi e tradizioni che osservavano nelle aree balcaniche durante i loro viaggi, notoriamente soggette a pesanti influenze islamiche ( e quindi non certo favorevoli alle donne, almeno sulla carta), un tratto comune a molti autori e' riscontrare come scrivessero che "anche in quelle terre le donne avessero quella stessa smania di tirannegiare gli uomini, come le donne occidentali*).

Altro esempio, molto eclatante, e' il " Si salvi chi puo', PRIMA LE DONNE e poi bambini ", che da sempre vige. Sino al secolo passato (ma mi pare tutt'ora) sia la giurisprudenza marittima, sia certi codici d'onore non scritti, prevedevano che in caso di affondamento gli eventuali uomini che si rifiutavano di cedere il posto sulle scialuppe di salvataggio alle gentili signore, potevano essere costretti con la forza a cedere il posto alle sudette, e gli ufficiali autorizzati (ovvero comandante in prima, comandante in seconda, commissario di bordo) potevano legittimamente disporre dell'uso della forza, in tal caso, ovvero usare le pistole in dotazione.
Cioè sparare ai riottosi.


--- Termina citazione ---


su questo sono d'accordo con te. Può darsi che tu ti sia spiegato male ..  :lol: ma sono d'accordo, ma proprio perché sono d'accordo sull'impostazione che vede le donne tiranneggiare come possono e che vede la malvagità distribuita fra i sessi non sono d'accordo col tuo primo assunto.



--- Citazione ---Falso.
C'e' un ampia letteratura e casistica di donne che venivano rifiutate dalla propria famiglia anche per l'interpretazione che si dava in quel tempo al termine "onorabilita' ".
In quei casi in cui venivano accolte dalla famiglia d'origine, finivano quasi segregate e comunque escluse e/o mal sopportate. Non parliamo poi di tempi posteriori in cui finivano definitivamente in convento (...sai che felicita'....)
Eccezioni a parte, ovviamente.

--- Termina citazione ---

secondo me (fonte: nonne, e bisnonne per memoria acquisita dalle nonne e loro conoscenze) i mestieri per le donne sole c'erano eccome: lavandaie, sarte, domestiche. Tutti lavori in cui venivano impiegate le donne. Per cui avendo la volontà si poteva evitare il bordello e il convento. D'altronde c'è anche ampia letteratura dei mestieri femminili fin dal 1500 in tesi universitarie che contraddicevano l'assunto della Grande Narrazione Femmnista con la donna "costretta" a sposarsi o a morire d'inedia.

Per cui un marito angherioso davvero angherioso era sopportato o perché (1) lo amavano pazzamente (capita anche oggi.. che non lascino uomini violenti nonostante possano) o (2) la situazione era sopportabile ed era meglio lui che andare a rovinarsi le mani facendo la lavandaia o spaccarsi la schiena nei campi o servire signore borghesi e ricche (magari col marito angherioso... :unsure: e queste magari lo sopportavano per non perdere il privilegio).

La mia bisnonna faceva la domestica prima di sposarsi ed eravamo nella seconda metà dell'ottocento. Soleva dire del matrimonio che prima faceva la serva ma almeno mangiava tutti i giorni, dopo ha continuato a fare la serva ma qualche volta faceva la fame.


D'altronde io ricordo sempre che mio padre (che era un uomo d'altri tempi) la prima cosa che chiese a mia sorella quando tornò a casa dopo un litigio fu "ti picchia?" "no papà" "ti fa mancare qualcosa?" "no papà", allora torna a casa.

Tre parole da cui si capisce che se la risposta fosse stata sì, valeva la pena d'indagare e intervenire.

Poi certo, i casi di padri e madri degeneri c'erano anche una volta eh... ma l'onorabilità era più un concetto della classi medio-alte IMHO.

Ragazze madri che vivevano a casa coi genitori ne ho da citare abbastanza di coeve di mia nonna e anche più indietro.. (prima del 900) forse più di quelle cacciate di casa con ignominia. E se accettavano quelle figuriamoci con le donne picchiate a sangue (davvero però eh.. non solo per i litigi di rito) dal marito.

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa