1.
meno Vnd, molto meno. Mi sono soffermata ad ascoltare il resoconto di un parto di una mia collega che ha recentemente partorito. Beh.. io non ho mai partorito, ma a sentir lei anche il dolore del parto è molto sopravvalutato.
Poi certo ci saranno casi e casi...
Per le morti di parto.. beh, bisognerebbe avere le cifre.
L'Unicef qui da 500 morti ogni 100000 parti nell'Africa Subsahariana (probabilmente paragonabile alle condizioni di vita meno evolute e civilizzate e quindi più vicine alle condizioni di natura). Lo 0,005% dei parti. http://www.unicef.it/doc/436/mortalita-materna-dati-statistici.htm. Ovviamente più ci si civilizza e più scende il tasso.
2.
Tenendo conto che l'evento - rischio non è nell'immediato ma dopo 9 mesi dall'atto, direi che il rischio morte del leone o del cervo che si batte contro il maschio dominante per avere la femmina è superiore a quello della leonessa o della cerva che partoriscono.
3.
E .. ribadendo Freud, noi da lì discendiamo.
1.
No. No...Al tempo....
Non facciamo confusione.
L'evoluzione in campo scientifico ha sicuramente consentito di ridurre sensibilmente le morti per parto ma la nostra cultura è figlia di un passato più remoto.
In generale comunque le donne soffrono...
Hanno sofferto per millenni....
L'epidurale o gli altri tipi di anestesia sono pratiche troppo recenti per incidere.
(Anche se mentre scrivo, mi domando se la perdita di rispetto e sacralità della maternità, che parte soprattutto dal femminismo, non sia figlia di questo progressiva eliminazione del dolore e del rischio legato al parto (che, comunque, ben venga)).
2.
Parliamo chiaro: tra gli esseri umani solo i coglioni litigano o si ammazzano per una donna.
Persino nelle competizioni tra animali, è rarissimo che si arrivi alla morte di uno dei contendenti.
3.
Freud non è Darwin.... eh?