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http://www.siallafamiglia.it/camera-interrogazione-sugli-attacchi-alle-sentinelle-in-piedi/CAMERA: INTERROGAZIONE SUGLI ATTACCHI ALLE SENTINELLE IN PIEDI
by admin | giu 5, 2014 | azioni pubbliche, rassegna stampa |
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Alla Camera i deputati Pagano, Roccella, Sberna, Binetti, Calabrò, Gigli, Caruso, Nissola interrogano il Ministro dell’Interno sugli attacchi contro Sentinelle in piedi, chiedendo attenzione sulle imminenti “veglie”, a cominciare da quella di Perugia.
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE A RISPOSTA ORALE
PAGANO – AL MINISTRO DELL’INTERNO
Premesso che:
le aggressioni e gli atti d’intolleranza che le associazioni Glbt rivolgono contro chi manifesta pubblicamente, in modo assolutamente pacifico e senza offendere alcuno, il proprio dissenso dall’ideologia gender stanno crescendo in maniera esponenziale in tutto il Paese. Le violenze e le intimidazioni che vedono protagoniste varie sigle della vasta galassia Glbt sono innumerevoli e negli ultimi mesi si stanno concentrando in particolare contro le Sentinelle in Piedi, un’associazione di cittadini la cui attività di difesa e promozione della dignità della persona, della famiglia fondata sull’unione tra un uomo e una donna e della libertà di espressione si svolge con veglie silenziose nelle piazze, sempre nel pieno rispetto delle opinioni e delle idee altrui;
l’escalation di violenza contro le Sentinelle in Piedi è confermata da numerosi episodi dettagliatamente documentati da qualificate fonti di stampa. Il quotidiano telematico La Nuova Bussola Quotidiana e il quotidiano Avvenire del 2 giugno, così come i quotidiani Libero e La Stampa del 3 giugno, riportano infatti la notizia dell’ultimo episodio di intolleranza e censura subito dalle Sentinelle in Piedi lo scorso 31 maggio a Lecce. Gli attivisti della locale associazione, dopo aver effettuato i prescritti adempimenti nei confronti della Questura, si apprestavano infatti a dare vita ad una pacifica quanto pacata veglia di protesta contro la legge sull’omofobia – nota come ddl “Scalfarotto” – e le sue conseguenze liberticide – nel senso che viene eliminata ogni libertà d’opinione – quando sono stati letteralmente accerchiati e impediti dal proseguire la manifestazione con urla, cori e insulti ad opera di un folto gruppo di militanti di varie associazioni Glbt. Le modalità con cui è stata fermata la manifestazione delle Sentinelle, accuratamente descritte dai giornali e visibili nei video presenti sulla rete, dimostrano come si sia trattato di un raid pianificato con il preciso intento di reprimere e inibire ogni opinione o idea che contrasti con l’ideologia gender. Ad ulteriore conferma del carattere assolutamente pacifico della veglia delle Sentinelle in Piedi e della natura intimidatoria e intollerante della “contro-manifestazione” degli attivisti Glbt, nonché a conferma della pericolosità del d.d.l. sull’omofobia per l’esercizio della libertà di espressione, il citato articolo de La Nuova Bussola Quotidiana così riportava: le Sentinelle in Piedi «in una nota diffusa poche ore dopo la veglia, ringraziano “gli attivisti LGBT per quanto hanno fatto (…) a Lecce: hanno confermato nel modo più evidente il loro tratto intollerante e intimidatorio, in linea col carattere liberticida del d.d.l. Scalfarotto. Quest’ultimo manderà in carcere chiunque sostiene che un bambino cresce meglio con una madre e un padre; i sostenitori del d.d.l. lo applicano prima che sia approvato, impedendo perfino una manifestazione silenziosa contro di esso”. E ringraziano pure la Questura di Lecce: “la mancata tutela del diritto di manifestare pacificamente, nonostante fossero state rispettate tutte le regole per esercitarlo, ha permesso agli attivisti LGBT di mostrarsi per quello che sono”.»;
il grave episodio verificatosi a Lecce non è purtroppo un caso isolato. Le Sentinelle in Piedi sono state vittime, infatti, di una lunga serie di manifestazioni di intolleranza repressiva e violenta, tra le quali ricordiamo l’episodio accaduto a Trento lo scorso 11 aprile – richiamato sempre da La Stampa del 3 giugno – dove 200 contestatori aderenti ad associazioni Glbt e centri sociali si sono infilati tra le fila delle Sentinelle in Piedi provocandole, insultandole e minacciandole con cani di grossa taglia, episodio “emulato”, pur senza l’ausilio di cani di grossa taglia ma con lo stesso portato di violenza e intolleranza, qualche giorno più tardi a Verona e ripreso dal quotidiano L’Arena del 14 aprile;
identico “copione” quello ripetutosi a Siena il 20 maggio, e riportato dal quotidiano online Tempi.it, dove un gruppo di contestatori delle locali associazioni Glbt, oltre ad interrompere la veglia delle Sentinelle con il solito “repertorio” di provocazioni, insulti e intimidazioni, ha inscenato la propria protesta deliberatamente con baci saffici di fronte ai minorenni presenti;
insulti, grida minacciose, urla le “armi” con cui un altro gruppo di violenti contestatori appartenenti ad associazioni Glbt tenta di interrompere una veglia delle Sentinelle svoltasi a Perugia il 29 marzo, il tutto postato su Youtube in un video;
a tali episodi riguardanti nello specifico le Sentinelle in Piedi si aggiungono numerose altre contestazioni compiute dai gruppi Glbt ai danni di singoli o altre associazioni con lo stesso modus operandi e la stessa finalità di inibire e al tempo stesso provocare una qualche reazione “scomposta” nei soggetti provocati, in modo da poter strumentalmente denunciare il compimento di un gesto “omofobo” da parte degli stessi. Questo è quanto verificatosi sia in occasione del convegno dal titolo “Gender, omofobia, transfobia. Verso l’abolizione dell’uomo?” svoltosi a Casale Monferrato il 22 settembre 2013 e violentemente interrotto da gruppi aderenti ai collettivi Glbt – il tutto documentato in un articolo e in un video pubblicato da Il Fatto Quotidiano dal giornalista Simone Badaucco -, sia all’istituto paritario Faà di Bruno di Torino dove le lobby gay, nel novembre 2013, hanno inscenato proteste e contestazioni per impedire che nella scuola venisse svolto un ciclo di seminari sulla “bellezza della famiglia tradizionale minacciata dall’ideologia gender”. Sia ancora con lo scrittore e giornalista Mario Adinolfi, ex parlamentare del Pd, che viene regolarmente aggredito verbalmente ogni qualvolta presenta il suo libro “Voglio la mamma” in pubbliche conferenze. L’ultimo episodio, di una lunga serie, è avvenuto durante il convegno tenuto all’università Roma Tre martedì 27 maggio u.s. Come ben descritto dal quotidiano Avvenire del 1° giugno 2014, a pag. 3 dell’inserto Romasette, “durante il convegno c’è stata l’incursione di studenti di altre facoltà” che hanno disturbato l’incontro e con provocazioni hanno cercato di impedire il dibattito;
si chiede di sapere:
in considerazione dell’entità e gravità della questione esposta, la cui soluzione è resa ancor più urgente dall’imminenza della prossima manifestazione delle Sentinelle in Piedi in programma a Perugia sabato 7 giugno e delle altre che sono state già programmate nelle prossime settimane;
tenuto conto della escalation d’intolleranza e violenza che questi episodi stanno avendo;
quali iniziative il Ministro interrogato ritiene opportuno adottare affinché manifestazioni quali quelle descritte possano svolgersi pacificamente.
PAGANO
ROCCELLA
CALABRO’
BINETTI
GIGLI
SBERNA
NISSOLI
CARUSO