Torsolo , tenuto conto che io non posso mai immaginare quanto sia stato sofferto da parte tua questo tuo percorso fatto di coraggio e di consapevolezza , non posso non esimermi dal ringraziarti personalmente e pubblicamente per questo tuo post , scritto in scienza e coscienza , dal quale traspare certamente onestà intellettuale ed umana .
Nessuna sofferenza io sono di una certa formazione politica e culturale che viene da lontano, dalla mia famiglia e dai miei nonni, da mio padre renitente alla chiamata di Salò classe del '25 che portava l'Unità clandestina a firma "Ercole Ercoli/Togliatti" a 17 anni, nel cestino della bici ai partigiani sui monti pisani, a volte solo degli "al'italiana eroi di carta" da personaggio sordiano, e lui a rischiare la vita più di loro, perchè se fermato e scoperto come renitente fucilato dai tedeschi, o impiccato direttamente dalle Brigate Nere del lucchese Pavolini. E dopo la guerra, non c'ha neppure pensato, a farsi attribuire dai partigiani dell'ANPI, una pensione da partigiano che invece molti di loro i quali erano fino all'8 settembre (e non dal '35 come lui decenne, al tempo dei "Fasti dell'Impero") ancora con la camicia nera e poi scappavano come gatti mezzi di fronte ad un solo tedesco uno, cose viste con i suoi occhi e sempre ridette. O degli americani che facevano usare i cannoni puntati verso la città dalla quale non c'era già più nemmeno un tedesco, ma magari solo i pisani più anziani e malati che poveracci non avevano ancora potuto sfollare, che facevano usare i cannoni per sparare gli obici dai contadini, poichè loro troppo ubriachi del loro vino, a dormire nelle vigne.
Eppure, mi sono riconosciuto e sono sempre rimasto fedele all'adesione politica di mio padre e mio nonno che ascoltava Radio Londra all'annuncio dell'entrata in guerra del '40 mentre tutti poveri ciechi ignoranti italiani di sempre, applaudivano esaltati verso l'immane disastro, appunto riconoscendomici.
Però non sono un fanatico, e ho sempre detestato tutti gli integralismi, come appunto il modo di pensare della maggior parte della donne che è molto integralistico, femministe o meno, e ancor di più la cecità ottusa a cui portano gli opposti fanatismi.