Autore Topic: Effetti collaterali del neofemminismo  (Letto 6387 volte)

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Effetti collaterali del neofemminismo
« il: Giugno 12, 2014, 20:48:19 pm »
Quello che andiamo a vedere in questo video è uno degli effetti collaterali del neofemminismo. Per la verità di un tale effetto abbiamo parlato diverse volte negli anni passati, ed ogni volta la conclusione è stata la stessa: tutto ciò non sarebbe materialmente possibile se non vi fosse un profondo condizionamento culturale che rende l'uomo passivo di fronte alla donna. L'uomo moderno, condizionato culturalmente (mainstreaming) dal neofemminsmo, è ormai succube in una grossa percentuale di casi, e in quelli rimanenti (in cui non è succube) viene messo all'indice e alla gogna da quella stessa "cultura",  (ma è molto più corretto parlare di condizionamento culturale, la cultura dovrebbe essere un'altra cosa).
Nulla di nuovo sotto al sole, in sostanza, possiamo solo notare come oggi ...ce lo facciamo persino notare.
Segno che i tempi stanno un pò cambiando. Inutile farsi troppe illusioni, però. Il neofemminismo quale mezzo per diffondere una "cultura" di tipo malthusiano, a mio avviso non finirà mai del tutto, sarannno solo imposte alcune correzioni.

https://it.notizie.yahoo.com/video/playlist/le-pubblicita-piu-scioccanti-dell-anno/passanti-ignorano-violenza-su-un-121205222.html
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Offline vnd

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Re:Effetti collaterali del neofemminismo
« Risposta #1 il: Giugno 12, 2014, 21:17:07 pm »
Quello che andiamo a vedere in questo video è uno degli effetti collaterali del neofemminismo. Per la verità di un tale effetto abbiamo parlato diverse volte negli anni passati, ed ogni volta la conclusione è stata la stessa: tutto ciò non sarebbe materialmente possibile se non vi fosse un profondo condizionamento culturale che rende l'uomo passivo di fronte alla donna. L'uomo moderno, condizionato culturalmente (mainstreaming) dal neofemminsmo, è ormai succube in una grossa percentuale di casi, e in quelli rimanenti (in cui non è succube) viene messo all'indice e alla gogna da quella stessa "cultura",  (ma è molto più corretto parlare di condizionamento culturale, la cultura dovrebbe essere un'altra cosa).
Nulla di nuovo sotto al sole, in sostanza, possiamo solo notare come oggi ...ce lo facciamo persino notare.
Segno che i tempi stanno un pò cambiando. Inutile farsi troppe illusioni, però. Il neofemminismo quale mezzo per diffondere una "cultura" di tipo malthusiano, a mio avviso non finirà mai del tutto, sarannno solo imposte alcune correzioni.


Concordo appieno sull'istinto di asservimento maschile. Tuttavia, credo che questo esistesse anche nel passato.  Quando l'uomo lavorava e combatteva al posto della donna, quanto e più di adesso.
Solo che una volta le donne volevano essere servite. Oggi rinfacciano di averle servite e vorrebbero fare lavori inutili, pur lasciando quelli utili, pericolosi e di vera responsabilità a noi.
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Re:Effetti collaterali del neofemminismo
« Risposta #2 il: Giugno 12, 2014, 21:35:17 pm »
Citazione
Tuttavia, credo che questo esistesse anche nel passato.  Quando l'uomo lavorava e combatteva al posto della donna, quanto e più di adesso.
Solo che una volta le donne volevano essere servite. Oggi rinfacciano di averle servite e vorrebbero fare lavori inutili, pur lasciando quelli utili, pericolosi e di vera responsabilità a noi.
Non sono d'accordo. Quello cui ti riferisci, per me è un equivoco in cui è facile cadere, ma sempre una sorta di equivoco è.
La moglie con una personalità più forte del marito è sempre esistita e sempre esisterà; credo che ognuno di noi (o quasi, se ha superato una certa età) ne possa ricordare un esempio.
Mia nonna paterna, ad es, aveva una personalità più forte di mio nonno. Giusto per collocare storicamente, mio nonno era stato deportato in Austria, in seguito ad una rappresaglia nazista (poi è ritornato).
Se mia nonna gli ordinava ...porta su quelle casse, lui le portava, se gli diceva vai dal panettiere, lui ci andava. Ma se a lui giravano e gli diceva "stai zitta, adesso!" lei stava zitta e non parlava, silenzio.
Era un gioco delle parti basato sulle rispettive personalità, in cui ognuno conosceva l'altro e i suoi limiti, e ci viaggiava dentro ma al contempo li rispettava. Non era lui succube e lei dittatrice. Lui non era schiavo, è facile confondersi.
Oggi - in taluni casi- se lui dice "stai zitta, adesso!", lei si incazza come una jena e gli sputa in faccia e gli dà un calcio nella caviglia.
La differenza è solo quella, e non mi pare poco. Magari sbaglio, eh.
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Offline Rita

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Re:Effetti collaterali del neofemminismo
« Risposta #3 il: Giugno 12, 2014, 22:35:30 pm »
Solo che una volta le donne volevano essere servite. Oggi rinfacciano di averle servite e vorrebbero fare lavori inutili, pur lasciando quelli utili, pericolosi e di vera responsabilità a noi.

Veramente una volta le donne servivano secondo me. E oggi rinfacciano che le loro nonne hanno servito dimenticando che il servire aveva comunque una contropartita.

La mia bisnonna faceva la domestica in una casa borghese. Dopo essersi sposata diceva. Beh prima facevo la serva ma almeno mangiavo tutti i giorni, adesso faccio ancora la serva ma in compenso ogni tanto si salta il pranzo (non c'erano molti soldi).

A me questo continua a sembrare il rovesciamento dell'ideologia femminista. Che presenta il mondo di una volta come gli uomini in panciolle davanti al televisore e le donne a fare le mondine o le lavandaie mischiando insieme due mondi di epoche diverse. Tu sembri spesso presentare il mondo di un tempo con gli uomini nelle miniere e al fronte e le donne a farsi le unghie e a depilarsi.  :lol:

Ma entrambi sembrate fare una curiosa operazione di collage fra abitudini e vita dell'era moderna e abitudini e vita dell'era passata.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Vicus

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Re:Effetti collaterali del neofemminismo
« Risposta #4 il: Giugno 12, 2014, 23:15:46 pm »
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Era un gioco delle parti basato sulle rispettive personalità, in cui ognuno conosceva l'altro e i suoi limiti, e ci viaggiava dentro ma al contempo li rispettava. Non era lui succube e lei dittatrice. Lui non era schiavo, è facile confondersi.
Oggi - in taluni casi- se lui dice "stai zitta, adesso!", lei si incazza come una jena e gli sputa in faccia e gli dà un calcio nella caviglia.
La differenza è solo quella, e non mi pare poco.
Il discorso è tutto qui. Qualunque dissenso manifestato dall'uomo è considerato dalla donna una prevaricazione.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline vnd

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Re:Effetti collaterali del neofemminismo
« Risposta #5 il: Giugno 13, 2014, 07:01:50 am »
Veramente una volta le donne servivano secondo me. E oggi rinfacciano che le loro nonne hanno servito dimenticando che il servire aveva comunque una contropartita.

Quello di "servire" è un concetto molto opinabile...
Ma approfondiamo. Servivano "chi"?

Citazione
La mia bisnonna faceva la domestica in una casa borghese. Dopo essersi sposata diceva. Beh prima facevo la serva ma almeno mangiavo tutti i giorni, adesso faccio ancora la serva ma in compenso ogni tanto si salta il pranzo (non c'erano molti soldi).

Scrivi "servivano" perché tra i vari lavori possibili per chi aveva bisogno di farlo c'era quello della domestica?


Citazione
A me questo continua a sembrare il rovesciamento dell'ideologia femminista. Che presenta il mondo di una volta come gli uomini in panciolle davanti al televisore e le donne a fare le mondine o le lavandaie mischiando insieme due mondi di epoche diverse. Tu sembri spesso presentare il mondo di un tempo con gli uomini nelle miniere e al fronte e le donne a farsi le unghie e a depilarsi.  :lol:

Sì... Sembrerà a te...
 :mad:

Citazione
Ma entrambi sembrate fare una curiosa operazione di collage fra abitudini e vita dell'era moderna e abitudini e vita dell'era passata.


Non risco a spiegarmi in altro modo la completa sudditanza della maggior parte degli uomini ai capricci femministi se non con una pulsione innata che li spinge a questo,
Non credo che un uomo che si spaccava la schiena nei campi, magari dopo aver combattuto per anni in una guerra che non lo riguardava, fosse stato servito se, tornanddo a casa, trovava una moglie amorevole che lo aiuta a levarsi le scarpe.
Anche perché la schiena se l'era spaccata anche per far mangiare lei oltre che i loro figli e, permettiamolo, se stesso.


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Offline Rita

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Re:Effetti collaterali del neofemminismo
« Risposta #6 il: Giugno 13, 2014, 09:15:35 am »
Non credo che un uomo che si spaccava la schiena nei campi, magari dopo aver combattuto per anni in una guerra che non lo riguardava, fosse stato servito se, tornanddo a casa, trovava una moglie amorevole che lo aiuta a levarsi le scarpe.
Anche perché la schiena se l'era spaccata anche per far mangiare lei oltre che i loro figli e, permettiamolo, se stesso.

è sempre la stessa visione sballata, secondo me.
Un uomo tornava a casa dopo essersi spaccato la schiena nei campi, molte volte insieme alla moglie che se l'era pure spaccata lei (oppure se l'era spaccata nell'orto) e le mogli in genere in più preparavano la cena. Commisurare la fatica di un uomo con quella di una donna è un'operazione che non comprendo.
Questo accadeva, salvo ovviamente casi opinabili.

Cambiare la realtà non serve a molto secondo me.

Dipingere l'uomo come posseduto dalla pulsione innata a farsi asservire è esattamente come dipingere la donna con la pulsione innata a farsi dominare. Detto  per inciso, pure alcuni qmmisti, nemmeno troppo tra le righe, pensano a questa seconda opzione, il che escluderebbe la prima pulsione.
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Re:Effetti collaterali del neofemminismo
« Risposta #7 il: Giugno 13, 2014, 09:24:03 am »
 :huh: comunque io non ho mai visto mia madre togliere le scarpe a mio padre quando tornava a casa, salvo casi eccezionali, (tipo occasionalmente quando si era magari ferito o fatto male e lo doveva medicare).
Mio padre tornava a casa dal lavoro e si andava a lavare, mentre mia madre trafficava con la cena.

Ma di coppie con lui che s'ammazza di fatica 10 ore nei campi e lei che sta in casa tranquilla a preparare i quattro salti in padella e il cui unico lavoro è massaggiare i piedi al marito quando torna a casa non ne ho mai viste.

Qui confondi il contadino degli anni cinquanta con la casalinga degli anni ottanta, secondo me e li metti insieme come se fossero uno stereotipo universale.

Fermo restando che "la casalinga" ha avuto vita breve forse nemmeno 20 anni, nel periodo del boom economico.
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Re:Effetti collaterali del neofemminismo
« Risposta #8 il: Giugno 13, 2014, 09:45:38 am »
Ma Anche perché la schiena se l'era spaccata anche per far mangiare lei oltre che i loro figli e, permettiamolo, se stesso.

il fatto che entrambi si spaccassero la schiena in modo diverso soprattutto per il benessere dei figli non ti pare un'ipotesi accettabile?


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Re:Effetti collaterali del neofemminismo
« Risposta #9 il: Giugno 13, 2014, 10:14:35 am »
Quello di "servire" è un concetto molto opinabile...
Ma approfondiamo. Servivano "chi"?

Scrivi "servivano" perché tra i vari lavori possibili per chi aveva bisogno di farlo c'era quello della domestica?


...
 :mad:



sì, servivano i mariti e i figli.
Infatti non è che dopo aver fatto la domestica ha smesso di servire.
Non aveva più uno stipendio fisso e la possibilità di mangiare tutti i giorni ma continuava a servire la famiglia.
Per cosa l'avrebbe fatto? Lo vedi che, evidentemente, il metter su famiglia e per l'uomo spaccarsi la schiena nei campi e per la donna spaccarsi la schiena in casa senza stipendio (giusto per semplificare) aveva dei vantaggi per entrambi e per i figli?

Quel che voglio dire è che comunque lui doveva lavorare per mangiare, lei pure, anche se vivevano separati.
Entrambi lavoravano di più rinunciando a qualcosa e facevano mangiare (e studiare) i figli.
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Re:Effetti collaterali del neofemminismo
« Risposta #10 il: Giugno 13, 2014, 14:34:52 pm »
sì, servivano i mariti e i figli.

Il marito non serviva?
Forse il sobbarcarsi i lavori più faticosi è considerato un hobby e non un servizio?

Citazione
Infatti non è che dopo aver fatto la domestica ha smesso di servire.
Non aveva più uno stipendio fisso e la possibilità di mangiare tutti i giorni ma continuava a servire la famiglia.
Per cosa l'avrebbe fatto? Lo vedi che, evidentemente, il metter su famiglia e per l'uomo spaccarsi la schiena nei campi e per la donna spaccarsi la schiena in casa senza stipendio (giusto per semplificare) aveva dei vantaggi per entrambi e per i figli?

Smettiamola con questa retorica.
Le donne, nel passato, come oggi, lavoravano ma "spaccarsi la schiena " è un'altra cosa!!!



Citazione
Quel che voglio dire è che comunque lui doveva lavorare per mangiare, lei pure, anche se vivevano separati.
Entrambi lavoravano di più rinunciando a qualcosa e facevano mangiare (e studiare) i figli.

Ecco... allora tutto questo vittimismo dovrebbe finire.

Le donne non servivano nessuno.
Uomini e donne si suddividevano i compiti con criteri di convenienza e efficientismo, che erano entrati a far parte delle tradizione e della cultura.


Resta il fatto che una donna sufficientemente allenata, può svolgere gli stessi lavori di un uomo di media potenza che, a sua volta, è in grado di fare quasi tutti i lavori della cultura contadina.
Però, questi lavori li facevano gli uomini, non le donne.
Evidentemente, la cultura del servizio che, bada bene, è sempre stato reciproco [mai a senso unico come sembri voler intendere], fa parte dell'animo umano.


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Re:Effetti collaterali del neofemminismo
« Risposta #11 il: Giugno 13, 2014, 14:36:58 pm »
il fatto che entrambi si spaccassero la schiena in modo diverso soprattutto per il benessere dei figli non ti pare un'ipotesi accettabile?




Ah... questa sì.
Questa è accettabile.
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Re:Effetti collaterali del neofemminismo
« Risposta #12 il: Giugno 13, 2014, 14:39:05 pm »
:huh: comunque io non ho mai visto mia madre togliere le scarpe a mio padre quando tornava a casa, salvo casi eccezionali, (tipo occasionalmente quando si era magari ferito o fatto male e lo doveva medicare).
Mio padre tornava a casa dal lavoro e si andava a lavare, mentre mia madre trafficava con la cena.

Ma di coppie con lui che s'ammazza di fatica 10 ore nei campi e lei che sta in casa tranquilla a preparare i quattro salti in padella e il cui unico lavoro è massaggiare i piedi al marito quando torna a casa non ne ho mai viste.

Qui confondi il contadino degli anni cinquanta con la casalinga degli anni ottanta, secondo me e li metti insieme come se fossero uno stereotipo universale.

Fermo restando che "la casalinga" ha avuto vita breve forse nemmeno 20 anni, nel periodo del boom economico.

No, guarda, forse sei tu che confondi...
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Re:Effetti collaterali del neofemminismo
« Risposta #13 il: Giugno 13, 2014, 14:51:42 pm »
Ah... questa sì.
Questa è accettabile.

ecco appunto questo. Quindi questa retorica qui:


Citazione
Concordo appieno sull'istinto di asservimento maschile. Tuttavia, credo che questo esistesse anche nel passato.  Quando l'uomo lavorava e combatteva al posto della donna, quanto e più di adesso.
Solo che una volta le donne volevano essere servite. Oggi rinfacciano di averle servite e vorrebbero fare lavori inutili, pur lasciando quelli utili, pericolosi e di vera responsabilità a noi.


è esattamente speculare a quella per cui ti indigni e che chiami "vittimismo" o "retorica".
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Re:Effetti collaterali del neofemminismo
« Risposta #14 il: Giugno 13, 2014, 15:00:32 pm »

Resta il fatto che una donna sufficientemente allenata, può svolgere gli stessi lavori di un uomo di media potenza che, a sua volta, è in grado di fare quasi tutti i lavori della cultura contadina.
Però, questi lavori li facevano gli uomini, non le donne.
Evidentemente, la cultura del servizio che, bada bene, è sempre stato reciproco [mai a senso unico come sembri voler intendere], fa parte dell'animo umano.

infatti è così. Molte donne sole facevano molti lavori di norma considerati "maschili" in campagna. Molti uomini soli se la cavavano molto bene anche coi lavori considerati "femminili" (tipo cucinare e rivoltare le frittate  :lol:)

Vnd, non capisco perché continui a farmi questi discorsi come se sostenessi che la donna lavorava e si sacrificava di più di default, sempre e comunque  quando hai iniziato il discorso sostenendo che gli uomini si sobbarcavano guerre e miniere per servire le donne. No, non è così, lo facevano per campare  la famiglia (di cui facevano parte anche le donne, ma in primis i soggetti da campare erano i figli, le donne collaboravano a campare la famiglia) se potevano le evitavano (guerre e miniere).

Cioè voglio dire mi sembra sufficientemente chiaro il mio pensiero dopo tutti questi anni.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli