Autore Topic: Italia vs. Transilvania & altre culture (hot!)  (Letto 83015 volte)

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Online Massimo

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Re:Italia vs. Transilvania & altre culture (hot!)
« Risposta #225 il: Novembre 04, 2014, 13:23:39 pm »
La zona in blu è quella che è stata sottratta all'Ungheria dopo il trattato del Trianon alla fine della Prima Guerra Mondiale e dopo
la sconfitta di Bela Kun. O sbaglio? Logico che voglia ancora oggi riunirsi all'Ungheria, dopo secoli che era ad essa legata. Il voto
dato a Klaus Johannis è in fondo l'espressione di questo radicato desiderio.

Offline LeNottiBianche

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Re:Italia vs. Transilvania & altre culture (hot!)
« Risposta #226 il: Novembre 04, 2014, 13:43:16 pm »
Cara Lucia, ti confesso di aver scritto e riscritto parecchie volte ci� che avevo deciso di scriverti e che, CREDIMI, era del tutto impresentibile. Ed impresentabile in un modo tale che anche il moderatore pi� tollerante non avrebbe avuto altra scelta che
cancellare la mia risposta e bannarni nell'interesse stesso della sopravvivenza e buon nome del forum.
Mi hai costretto ad un tale notevole sforzo di autocontrollo che la tua miserabile immaginazione non pu� nemmeno supporre, ed a cancellare definitivamente il mio reale pensiero, ma alla fine sono riuscito a mettere gi� qualcosa di accettabile.

Quello a cui alludo non c'entra nulla con la questione maschile!!!!!

Io ho avuto una educazione cattolica, anzi smaccatamente cattolica, e sin da adolescente non ho mai avuto alcun senso sessuofobico ed anzi apprezzo particolarmente e variamente tutti i piaceri che possono ottenersi dal corpo e dalla mente delle donne e talmente tanto che mai ne sono sazio, n� ho conosciuto altre persone che a causa della loro educazione cattolica abbiano sofferto o soffrano di sessuofobia.
Probabilmente ci saranno queste persone di cui tu parli, ma sono una sparuta minoranza che poca o nulla influenza ha.
Ma che comunque io non ho mai incontrato.
Personalmente mi ritengo, pi� che cattolico, di orientamento cattolico, cogliendo quei determinati valori filosofici che l'aspetto religioso produce.

Ti prego, quindi, gentilmente, caldamente e graziosam L'empatia umana dal mio punto di vista e`solo una cosa positiva.
L'indifferenza e il sentirsi superiori agli altri sono il vero male sociale odierno. ente di non scrivere pi� affermazione di quel genere ed anzi di togliertelo dalla testa definitivamente e per sempre.

Non credere per� che io stia agendo in nome di una difesa della Chiesa Cattolica, nient'affatto.
La tua affermazione ( e tante altre sulla stessa falsariga, tipiche del mondo protestante) � uno degli infiniti modi con cui si � soliti attaccare la cultura italiana (e l'Italia stessa) che ben al di l� del fattore strettamente religioso, si � sviluppata attraverso una concettualit� d'ispirazione prettamente  e creativamente cattolica (che per brevit� definisco cos�, data l'infinita ampiezza e complessit� in cui ricade) da aver generato direttamente o indirettamente quanto di pi� incomparabile si trovi oggi sul pianeta terra, in ogni campo delle umane abilit�. Dalle arti alla matematica, dalla letteratura alla scienza e toccando il culmine dell'unicit� in quel fenomeno che � stato l'Umanesimo, che non trova eguali e riscontri in nessun altra cultura, di una forza trascinante che persino alcune grandi ed acute personalit� protestanti del campo dottrinale e filosofico del '500 e '600 si trovarono a DOVER affermare che in Italia sarebbero stati senz'altro cattolici, lasciando loro non pochi dubbi sul protestantesimo.
Giacch� il protestantesimo non pu� esser certo definito relagione, che semmai � un tentativo di affrancarsi da un potere conciliativo che non risediendo nella propria terra lascia la porta aperta a poteri provenienti dall'esterno.
Il protestantesimo in definitiva altro non � che soltanto un mero e scialbo atto di politica estera.
Che tuttora continua, ...eccome.

La cultura italiana, attarverso l'apporto fondamentale del pensiero cattolico, come sorta di endoscheletro, ha prodotto cos� tanto dell'eccellenza del genere umano ed in maniera cos� determinante, unica, poliedrica e fondante per tutto l'occidente e di riflesso per il resto del mondo, che qualunque sia il tuo paese di provenienza, mia "cara" Lucia, qualunque sia il massimo che abbia espresso la cultura alla quale appartieni, mia "cara" Lucia, essa appare irrimediabilmente miserabilmente ridicola ed irrilevante se paragonata alla cultura italiana.

Quando ti riferisci all'Italia, alla cultura italiana, e financo alla merda prodotta dai culi italiani, devi prima sciacquarti la bocca cento volte, piccola miserabile che non sei altro.

Un sentito applauso a Cavaliere per questa risposta fin troppo da gentiluomo.
Io invece nn riesco a trattenermi nel dire a Lucia che probabilmente,se nei miei interventi lei legge un'attacco diretto alla sua persona,evidentemente allora di una "troia"si tratta chi tanto come lei gli rode il culo.
Perche`e`evidente che in tutti miei post mi riferisco a quella larga %di donne moderne,che in virtu`del fatto che si sentono emancipate "pensano"di poter di fatto fare le troie come gli ispira la libido eppoi non venire additate ed essere considerate dalla gente come tali.
Ebbe sarebbe troppo bello nn vi pare?
Chi troieggia troia lo e`dentro,anche se nn prende una marketta cara Lucia.
Se nn ti sta`bene l'assoluta verita`di questo fatto dovresti fartene una ragione o tentare di diventare una donna migliore,consapevole dei propri errori/limiti e umile proprio in virtu di questa tua debolezza.

Offline Lucia

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Re:Italia vs. Transilvania & altre culture (hot!)
« Risposta #227 il: Novembre 04, 2014, 13:49:49 pm »
La zona in blu è quella che è stata sottratta all'Ungheria dopo il trattato del Trianon alla fine della Prima Guerra Mondiale e dopo
la sconfitta di Bela Kun. O sbaglio? Logico che voglia ancora oggi riunirsi all'Ungheria, dopo secoli che era ad essa legata. Il voto
dato a Klaus Johannis è in fondo l'espressione di questo radicato desiderio.

E quella parte si, ma non credo che c'è voglia di riunirsi con l'Ungheria,
ma esprime comunque una mentalità diversa.
E infatti il candidato sassone fa da buon mediatore tra il transilvanismo ungherese, come quello dei szekely che potrebbe avere desideri di unirsi con Ungheria e quello dei romeni, che semplicemente si sentono diversi da tutto il resto della Romania.
Poi Transilvania è esistita anche quando odierna Romania non esisteva e quando l'attuale Ungheria era solo una regione condotta dai turchi.

Offline zagaro

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Re:Italia vs. Transilvania & altre culture (hot!)
« Risposta #228 il: Novembre 04, 2014, 14:39:45 pm »
Frank. non è tanto l'Italia, sono gli italiani a fare schifo. E a rendere schifoso pure il loro paese.

visto che usi la l'aggettivo possessivo alla terza persona plurale deduco che tu dal mondo italiano, e da tutto quello che questo potrebbe dire,  te ne tiri fuori............però!

Offline zagaro

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Re:Italia vs. Transilvania & altre culture (hot!)
« Risposta #229 il: Novembre 04, 2014, 14:45:33 pm »
Non vedo tutti questi probiviri nelle amministrazioni regionali, la casta non è solo in parlamento.
Non sono sicuro che Lombardia e Veneto sarebbero così coesi. Basta vedere quello che succede nelle giunte regionali e comunali, nelle associazioni di categoria e financo nei condomini. La storia di Pisa è illuminante in tal senso, fu venduta a Genova da una delle famiglie al governo.
Non sono un patito della retorica italiota, ma vorrei un esempio di paese grande come la Lombardia con un minimo peso politico nel consesso internazionale e realmente indipendente da nazioni vicine. L'esempio della Svizzera (che non mi pare sia nel G8) non regge, perché essendo tra l'altro la cassaforte del mondo è ai margini da secoli dello scacchiere geopolitico. Ma l'Italia è ben diversa, gli staterelli del nord sono stati a lungo pedine nelle mani di paesi più grandi, esattamente come i Balcani che sono un altro bell'esempio di "coesione".
Soprattutto, in cosa il secessionismo differisce dall'agenda mondialista che lo appoggia, e come riuscirebbe a sottrarsene?
Sono al corrente delle vicende in Ucraina, quel che volevo dire è che è assurdo pensare che con i problemi che ha sotto casa sua la Russia possa -e voglia- creare una specie di Comecon esteso al Veneto.


diciamo molto più semplicemnte che da uomini post moderni abbiamo smesso di credere alle 'grandi narrazioni', che queste siano religioni o retorica nazionalista o voglia di autonomismo, all'uomo post moderno alle sfide a cui chiama il glocalismo ed il villaggio globale appiono quasi degli oggetti retrò'.

questo smettere di creere allegrandi narazioni ha il suo rilflesso: che cerchiamo maggiore responsabilità nelle azioni del quotidiano vivere, ma non sappiamo come.
e per quanto strano possa essere, l'unica risposta che appare dirci qualcosa, sono gli strati profondi della religione, non la sua veste esteriore di dominanza, ma quella parte del credo che non leggiamo mai, quella parte delle religioni che ci chiamano ad essere uomini migliori


Online Massimo

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Re:Italia vs. Transilvania & altre culture (hot!)
« Risposta #230 il: Novembre 04, 2014, 14:46:23 pm »
visto che usi la l'aggettivo possessivo alla terza persona plurale deduco che tu dal mondo italiano, e da tutto quello che questo potrebbe dire,  te ne tiri fuori............però!

Ti risponderò alla Giorgio Gaber: "Io non sono orgoglioso di essere italiano ma purtroppo o per fortuna lo sono!"

Offline Vicus

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Re:Italia vs. Transilvania & altre culture (hot!)
« Risposta #231 il: Novembre 04, 2014, 14:53:52 pm »
Ti risponderò alla Giorgio Gaber: "Io non sono orgoglioso di essere italiano ma purtroppo o per fortuna lo sono!"
L'orgoglio ti viene quando dando un'occhiata fuori: come paragonare la Londra o Berlino contemporanee alla campagna senese?
« Ultima modifica: Novembre 04, 2014, 15:09:05 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline zagaro

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Re:Italia vs. Transilvania & altre culture (hot!)
« Risposta #232 il: Novembre 04, 2014, 14:55:40 pm »
Ti risponderò alla Giorgio Gaber: "Io non sono orgoglioso di essere italiano ma purtroppo o per fortuna lo sono!"
adesso usi la prima persona sigolare nei verbi, poco fa con l'uso dell'aggettivo possessivo alla terza persona plurale sembra che davi un atro senso al discorso.


comedice un vecchio proverbio meridionale: chi nasce da padre povero è sfortunato, ma chi non si sa dare da fare è altro

Offline Lucia

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Re:Italia vs. Transilvania & altre culture (hot!)
« Risposta #233 il: Novembre 04, 2014, 15:55:46 pm »
diciamo molto più semplicemnte che da uomini post moderni abbiamo smesso di credere alle 'grandi narrazioni', che queste siano religioni o retorica nazionalista o voglia di autonomismo, all'uomo post moderno alle sfide a cui chiama il glocalismo ed il villaggio globale appiono quasi degli oggetti retrò'.

ma non sono oggetti retro e infatti i localismi o secessionismi ci sono. La divisione geopolitica dell'Europa sta stretta a molti infatti.
Non mi sembra che il mondialismo la appoggi Vicus, al contrario. Da solito le seccessioni nascono con le guerre.
Più grande narrativà (ideea unica che spiega tutto) si rivela lo stato nazionale, ma non il localpatriotismo.


Offline Vicus

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Re:Italia vs. Transilvania & altre culture (hot!)
« Risposta #234 il: Novembre 04, 2014, 16:18:00 pm »
ma non sono oggetti retro e infatti i localismi o secessionismi ci sono. La divisione geopolitica dell'Europa sta stretta a molti infatti. Non mi sembra che il mondialismo la appoggi Vicus, al contrario.
Altroché. Si veda ad esempio su Voltairenet, disponibile anche in italiano.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline zagaro

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Re:Italia vs. Transilvania & altre culture (hot!)
« Risposta #235 il: Novembre 04, 2014, 16:19:30 pm »
ma non sono oggetti retro e infatti i localismi o secessionismi ci sono. La divisione geopolitica dell'Europa sta stretta a molti infatti.
Non mi sembra che il mondialismo la appoggi Vicus, al contrario. Da solito le seccessioni nascono con le guerre.
Più grande narrativà (ideea unica che spiega tutto) si rivela lo stato nazionale, ma non il localpatriotismo.

lo stato nazionale ottocentesco aveva un senso fin quando 1nazione=1 stato=1 mercato economico
ma oggi che praticamente viviamo senza frontiere , allora qual'è  oggi il senso di quell'equazione?   

Online Massimo

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Re:Italia vs. Transilvania & altre culture (hot!)
« Risposta #236 il: Novembre 05, 2014, 14:47:47 pm »
L'orgoglio ti viene quando dando un'occhiata fuori: come paragonare la Londra o Berlino contemporanee alla campagna senese?

Sì ma la campagna senese è stata a suo tempo disboscata dagli Etruschi. L'Italia non è tale per merito degli italiani: è il posto
che è NONOSTANTE gli italiani. I quali fanno di tutto per farle fare sempre più schifo. Mettiamola così: il popolo italiano è utile per creare e mantenere l'equilibrio nel mondo. Se non ci fosse, l'Italia sarebbe un paese troppo bello e tutti verrebbero a vivere qui 

Offline Vicus

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« Risposta #237 il: Novembre 05, 2014, 14:50:52 pm »
Sì ma la campagna senese è stata a suo tempo disboscata dagli Etruschi. L'Italia non è tale per merito degli italiani: è il posto
che è NONOSTANTE gli italiani. I quali fanno di tutto per farle fare sempre più schifo. Mettiamola così: il popolo italiano è utile per creare e mantenere l'equilibrio nel mondo. Se non ci fosse, l'Italia sarebbe un paese troppo bello e tutti verrebbero a vivere qui
Mi viene da pensarlo per gli italiani di oggi, ai quali dagli anni '90 circa ben si addice la definizione di neo barbari.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Italia vs. Transilvania & altre culture (hot!)
« Risposta #238 il: Novembre 05, 2014, 17:06:43 pm »
Sì ma la campagna senese è stata a suo tempo disboscata dagli Etruschi. L'Italia non è tale per merito degli italiani: è il posto
che è NONOSTANTE gli italiani. I quali fanno di tutto per farle fare sempre più schifo. Mettiamola così: il popolo italiano è utile per creare e mantenere l'equilibrio nel mondo. Se non ci fosse, l'Italia sarebbe un paese troppo bello e tutti verrebbero a vivere qui

definizione troglodita, a tacer d'altro

se l'italia come stato esiste dal 1861 i suoi abitanti esistono da sempre, o forse sono venuti con delle astronavi extra-terrestri?
Io sono italiano, e non rinnego nulla nel bene e nel male del mio paese, il buon Dio mi ha voluto qui, questo non vuol dire che sia un qualcosa di negativo. a mia conoscenza ho antenati borboni, fascisti,comunisti,partigiani e se scavo sa che cosa troverò ...che faccio? dirò che discendo  solo da quelli belli? e quelli brutti li metto sotto il tappeto come qualcosa da nascondere?
sono italiano, con la sua storia, con i suoi se e con i suoi ma,con i suoi lati belli e con quelli brutti...alla fin fine sono un uomo di questo pianeta, e non solo il rappresentante di una genia di barbari che ha distrutti uno dei luoghi più belli del pianeta 

Offline Vicus

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Re:Italia vs. Transilvania & altre culture (hot!)
« Risposta #239 il: Novembre 05, 2014, 17:13:01 pm »
Molto si fa anche fuori Italia per far sì che questo paese non diventi troppo bello -in primis col favorire il degrado antropologico della sua popolazione.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.