Nuovo interessante e condivisibilissimo post dell'attore Franco Garofalo, sul suo profilo FB. Coraggioso e cntrocorrente, in tema come sempre. L'ho invitato a scrivere e frequentare da queste parti, ufficialmente. E' gradito, richiesto e accettato, di piu', molto affine. Sono innumerevoli i suoi post e interventi non soltanto su FB, in campo e tematiche QM.
IL FEMMINICIDIO
Non ho capito a chi è venuta in testa questa brillante idea di distinguere e classificare l’omicidio in modo discriminatorio come se quello sulla donna fosse più grave di quello sull’uomo. In realtà se analizziamo bene l’atto criminale che riguarda l’omicidio, il numero delle vittime uomini sono superiori a quelli sulle donne, che è una percentuale molto minima. Anche nei comandamenti del Signore Egli non specifica, ma si limita a condannare l’atto in se: “NON UCCIDERE” La cosa ancora più sorprendente è che quando l’assassino è una donna a compiere L' atto criminale come è avvenuto qualche mese fa a quella "madre" che ha scannato tutti e tre i suoi figlioletti come se fossero dei maialini o quando ammazzano i loro bambini che disturbano con i loro capricci le scopate della mamma con l’amante e induce l’uomo (bestia) che ha accanto, a sfondare con un calcio il petto di suo figlio che ha il solo torto di essere un figlio di una puttana sadica. La campagna mediatica nel panorama televisivo in genere nelle trasmissioni di approfondimento, chissà perché vengono condotte sempre da donne che giustificano l’atto criminale delle donne, come è avvenuto con quella madre che ha ucciso i suoi bambini, sostenendo una ignobile teoria che la donna lo ha fatto per eccesso d' amore nei confronti dei suoi tre bambini. Ma come? Si appurò che stavano economicamente bene, i bambini erano così allegri e socievoli con tutti, sani di salute, e tu conduttrice mi tiri fuori una cazzata simile che non sta ne in cielo e ne in terra? Oggi, l’ennesimo scudo della conduttrice del TG 2 che esordisce così. “Continua l’accanimento sulle donne l’ennesimo caso di femminicidio da parte di un uomo che uccide la moglie e poi si toglie la vita” Visione limitata nella circostanza da parte di una conduttrice che vede solo la donna come vittima ignorando completamente che anche l’uomo si è ucciso. Questo fatto andava definito come una tragedia familiare e invece l’ennesima occasione per schierarsi ad occhi bendati da una sola parte.
Io vado oltre in questo caso con la mia visione sul mondo in modo macroscopico senza concentrarmi sul particolare come fanno le persone limitate. La moglie in questo caso ha ucciso due volte, prima inducendo il marito ad ucciderla e chissà quanta sofferenza deve avergli procurato a quel poveretto così fragile per arrivare a a compiere questo gesto tragico e poi quando ha rivolto l’arma contro se stesso, uccidendosi.
Franco Garofalo
