Autore Topic: Buongiorno, sono Viky  (Letto 17328 volte)

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Offline vnd

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Re:Buongiorno, sono Viky
« Risposta #45 il: Giugno 26, 2014, 16:29:41 pm »
Non c'è dubbio che si vive meglio in una famiglia sana e completa, che in una con problemi.

Beh... certo..
Meglio vivere con tre pensioni che essere disoccupato.
Filosofia del Pazzaglia.
Vnd [nick collettivo].

Offline Lucia

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Re:Buongiorno, sono Viky
« Risposta #46 il: Giugno 26, 2014, 17:15:48 pm »

Mio padre mi dice sempre che aggiustare una tazzina rotta è meglio che acquistarne un'altra. Sicuramente perché lui è genovese  :lol: ma implicitamente perché sfasciare una famiglia perché non ci si fa più i complimenti mi sembra assurdo. Secondo me nella maggior parte dei casi le incomprensioni sarebbero risolvibili, tra l'altro c'è anche l'illusione di lasciare il vicoletto per il viale alberato.. Cosa che spesso non è e quando ci si rende conto ormai la frittata è fatta.

è vero.
Con il soddisfare il narcisismo non ho pensato solo ai  complimenti.
Ma a un sentimento diffuso che lui è felice con te, che è contento di ciò che fai, che si fida di te.
Un'atmosfera di brontolio generale a tutto ciò che fai, gelosie, sospetti, critiche continue ti possono portare nella situazione che quando incontri un'altro che ti da l'illusione che lui invece potresti farlo felice ci pensi poco. 
Perché hai bisogno che qualcuno si fidi di te e sia felice con te.


Citazione
Ti faccio una domanda: non avresti voluto da figlia che i tuoi potessero tornare ad andare d'accordo e rimanere insieme? Perché dici che non sarebbe stato possibile?

Anche i miei nonni erano divorziati e la nonna si è suicidata i9n seguito. Quando i miei genitori hanno divorziati ero felice che mia madre non si è suicidata. L'ho fermata io.
Mia madre gli vuole ancora bene
Mio padre aveva lasciato incinta una sua alunna di 14 anni, e doveva sposarla. Non potevano rimanere assieme. Anche se fosse stato un tradimento di momento, ma con una minorenne...

Non ho mai desiderato che tornassero assieme. Ho capito con rasegnazione che ogni matrimonio finisce, che gli uomini dopo 10 anni si stufano da una donna indiferentemtne di ciò che lei fa.
Non come se non mi sarebbe piaciuto avere un uomo che non mi lasciasse mai ma sapevo che è impossibile, e non ha senso voler cambiare l'inevitabile.

La cosa strana è che mio marito mi vuole ancora bene, dopo 11 anni  :lol:, davvero non capisco neanch'io perché.
Questa è strano, incredibile che non mi è lasciato ancora, il divorzio è normale.



Offline Vicus

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Re:Buongiorno, sono Viky
« Risposta #47 il: Giugno 26, 2014, 22:26:13 pm »
Citazione
il divorzio è normale.
Il divorzio è normale oggi, perché si è perduta completamente la nozione di unione stabile, e si considera il matrimonio con il metro dell'avventura.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline controcorrente

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Re:Buongiorno, sono Viky
« Risposta #48 il: Giugno 26, 2014, 23:02:32 pm »
Beh... certo..
Meglio vivere con tre pensioni che essere disoccupato.
Filosofia del Pazzaglia.

;)
Non era Pazzaglia, bensi' Massimo Catalano il "filosofo" dell'ovvio in Quelli della Notte.
Bei tempi quando in televisione trasmettevano questi programmi.

Comunque VND no problem, dopo Massimo Catalano.... Lucia Transilvana!  :)
« Ultima modifica: Giugno 26, 2014, 23:13:00 pm da controcorrente »

Offline controcorrente

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Re:Buongiorno, sono Viky
« Risposta #49 il: Giugno 26, 2014, 23:11:06 pm »
Il divorzio è normale oggi, perché si è perduta completamente la nozione di unione stabile, e si considera il matrimonio con il metro dell'avventura.
Si e la nozione di unione stabile è andata persa con 40 anni di legge infame sul divorzio che ha scavato a fondo nel cuore delle persone, portandoci al caos e alle situazioni allucinanti dei nostri giorni. Prima non era cosi', insieme si superavano le avversità della vita, compreso i litigi e i tradimenti.

Offline vnd

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Re:Buongiorno, sono Viky
« Risposta #50 il: Giugno 26, 2014, 23:34:09 pm »
;)
Non era Pazzaglia, bensi' Massimo Catalano il "filosofo" dell'ovvio in Quelli della Notte.
Bei tempi quando in televisione trasmettevano questi programmi.



Vero!!!!
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Offline Artemisia Gentileschi

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Re:Buongiorno, sono Viky
« Risposta #51 il: Giugno 27, 2014, 07:10:15 am »

Non ho mai desiderato che tornassero assieme. Ho capito con rasegnazione che ogni matrimonio finisce, che gli uomini dopo 10 anni si stufano da una donna indiferentemtne di ciò che lei fa.
Non come se non mi sarebbe piaciuto avere un uomo che non mi lasciasse mai ma sapevo che è impossibile, e non ha senso voler cambiare l'inevitabile.

La cosa strana è che mio marito mi vuole ancora bene, dopo 11 anni  :lol:, davvero non capisco neanch'io perché.
Questa è strano, incredibile che non mi è lasciato ancora, il divorzio è normale.

Mi spiace per tua nonna. 
La tua situazione probabilmente ti ha influenzata ma non è normale che ogni matrimonio finisca.
"Marta, Marta, tu t’inquieti e ti affanni per molte cose; una sola è necessaria: Maria invece ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta“.

Offline chaos

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Re:Buongiorno, sono Viky
« Risposta #52 il: Giugno 27, 2014, 08:44:45 am »
il mio dura da 32 anni e ti  assicuro che se mia moglie non avesse fatto i cambiamenti  che ha fatto e se provasse ad ascoltare e a venirmi incontro durerebbe ancora.
le donne sono tutte isteriche. Se ne vedi una calma sta solo ricaricando i nervi fra una crisi isterica e l'altra

Offline Lucia

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Re:Buongiorno, sono Viky
« Risposta #53 il: Giugno 27, 2014, 16:51:24 pm »
il mio dura da 32 anni e ti  assicuro che se mia moglie non avesse fatto i cambiamenti  che ha fatto e se provasse ad ascoltare e a venirmi incontro durerebbe ancora.

in parte mi piacerebbe se fosse cosi che se ti comporti in un certo modo allora non vieni lasciata,
pensare che si dipende solo dal capricio dell'altro crea molta insicurezza, anche se mio marito non è per niente una persona che segue desideri del momento.

Però non lo era neanche mio nonno.

Mi spiace per tua nonna. 
La tua situazione probabilmente ti ha influenzata ma non è normale che ogni matrimonio finisca.

Quella frase lo crederò quando avro incontrato 50 matrimoni felici dove marito e moglie non si sparlano uno l'altro.

Però un po anche questo forum anche la mia esperienza matrimoniale mi ha cambiato il parere su questi divorzi che le ho fin troppi in famiglia, non vedo più le donne del tutto innocenti e gli uomini come colpevoli in toto del divorzio. Che in parte per me è bene, perché so cosa bisogna assoluttamente  evitare.

Solo che vedi è bello, ammirevole dire che la nonna ti ha dato un bel modello di famiglia,
mentre è imbarazzante dirlo ma spero che sono una moglie migliore della nonna e anche dalla mia madre.
Poi non è ancora tardi, può sempre venirgli la voglia di lasciarmi.






Offline Lucia

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Buongiorno , sono Viky
« Risposta #54 il: Giugno 27, 2014, 17:24:01 pm »
Il divorzio è normale oggi, perché si è perduta completamente la nozione di unione stabile, e si considera il matrimonio con il metro dell'avventura.

Io ho detto che con genitori divorziati a 8 anni a un bambino sembra normale che si divorzia, come a un bambino di 3 anni semrerebbe normale se un genitore vola. Perché il secondo  non conosce ancora le leggi della fisica o nel caso del divorzio non conosce tutti quei luoghi communi ma prende per normale tutto ciò che gli capita. Siccuramente non "considera il matrimonio con il metro di avventura" che a quel età io non sapevo cosa fosse.

I psicologi specialisti in divorzio dicono questo sulla reazione dei figli al divorzio.

Citazione
Dopo una separazione o un divorzio è frequente che i figli mostrino cambiamenti nel quadro comportamentale (svogliatezza, aggressività, difficoltà a rapportarsi con gli altri, ecc.) ed emozionale (tristezza, rabbia, paura, vergogna, ecc.). Di solito, i maschi hanno più difficoltà nel breve termine ad adattarsi alla nuova situazione rispetto alle femmine. Gli studi effettuati in questo ambito indicano con chiarezza che i figli reagiscono in modi diversi alla separazione dei genitori: alcuni si mostrano da subito capaci di fronteggiare la situazione e trovano un buon equilibrio psicologico; altri sperimentano un periodo iniziale di difficoltà, che può durare anche 2-3 anni, ma poi raggiungono il loro equilibrio; altri ancora, invece, a distanza di molti anni stentano ad adattarsi alla nuova situazione.

I fattori che maggiormente influenzano la reazione dei figli alla separazione dei genitori sono:

    l’età;
    il temperamento;
    la capacità di recuperare un proprio equilibrio dopo le avversità (detta anche resilienza);
    la qualità del rapporto che ciascun genitore intrattiene col figlio e con l’altro genitore;
    il sostegno sociale che si riceve dagli altri membri della famiglia, dalla scuola o dai coetanei.

Tra questi fattori l’età riveste un ruolo fondamentale, poiché in ogni fase di sviluppo i problemi vengono vissuti ed elaborati in maniera diversa.

I neonati sono i più protetti dalle conseguenze immediate della separazione dei genitori, sempre che venga garantita loro una relazione di attaccamento stabile e sicura almeno da parte di uno dei genitori.

I bambini in età prescolare tendono facilmente ad attribuirsi responsabilità per la separazione, mentre i bambini tra  6 e 8 anni d’età sono in grado di comprendere concretamente le problematiche relative alla separazione, ed in genere si sforzano di mantenere buoni legami con entrambi i genitori; invece, i bambini d’età compresa tra 9 e 11 anni sono inclini a schierarsi con uno dei due genitori ed a mostrare aperto disaccordo o anche aggressività nei confronti dell’altro genitore.

Gli adolescenti, che come si sa attraversano una fase particolarmente critica della loro vita, se esposti ad una forte conflittualità tra i genitori, possono reagire reprimendo l’espressione dei propri sentimenti, rinviando le scelte personali o assumendosi responsabilità che non ci sono, arrivando talvolta a pagare un prezzo elevato pur di garantire il benessere dei genitori.

Le situazioni che più di altre possono porre i figli a rischio di sviluppare problemi comportamentali ed emozionali in seguito a separazione/divorzio sono:

    lo stato depressivo che si può manifestare subito dopo la separazione (si verifica nel 25% dei casi) nel genitore che ha la custodia dei figli - generalmente la madre - e che determina un allontanamento affettivo da essi;
    l’abuso di sostanze stupefacenti da parte di uno o entrambi i genitori, che rende spesso le cure parentali inadeguate;
    il disinteresse del padre, che spesso causa un abbassamento dei livelli di autostima nei figli, in particolare se questi sono nella fase adolescenziale;
    i conflitti tra i coniugi che vengono scaricati direttamente sui figli.

Le ricerche fatte dagli psicologi suggeriscono che è la conflittualità tra i genitori, più che la separazione in sé e per sé, a produrre gli effetti negativi sul benessere dei figli

Dopo una separazione è probabile che il coinvolgimento affettivo del padre nei confronti dei figli cambi. In linea di massima i padri si possono suddividere in tre categorie a seconda della reazione che mostrano: da una parte ci sono quelli il cui coinvolgimento rimane lo stesso; dall’altra parte ci sono quelli che pur essendo poco coinvolti prima della separazione, in seguito a quest’evento prendono coscienza di quanto sia importante per loro la relazione coi figli, cominciano a dedicargli più tempo e migliorano la qualità del rapporto; infine, ci sono quelli che accrescono la distanza dai figli, o perché considerano la frequenza di contatto poco soddisfacente, o perché percepiscono una forte riluttanza da parte della madre a far crescere la relazione tra i figli ed il padre.

Una situazione piuttosto frequente e di difficile gestione che si può presentare in caso di separazione o divorzio, è quella in cui il genitore che trascorre la gran parte del tempo con i figli, sentendo la maggiore responsabilità per quanto riguarda l’educazione, tende a fissare regole e a farle rispettare in maniera troppo rigida, mentre l’altro genitore, che ha contatti meno frequenti, tende ad assumere atteggiamenti troppo permissivi ed indulgenti.

Questa situazione invariabilmente finisce per creare difficoltà a uno o entrambi i genitori oltre che ai figli. Infatti, questi ultimi tendono ad essere particolarmente disubbidienti e provocatori, mentre i primi tendono a perdere la calma facilmente. Se i genitori non si sforzano di concordare una linea educativa comune si può mettere in moto un circolo vizioso, per cui il genitore rigido tenderà ad essere sempre più rigido, quello permissivo sempre più permissivo, ed i figli sempre più disubbidienti.

Il modo migliore per rendere minimi sui figli gli effetti negativi legati ad una separazione, è che entrambi i genitori riescano comunque a garantire loro una relazione stretta e sicura

I genitori separati hanno un ruolo fondamentale nell’aiutare i figli ad adattarsi alla nuova situazione. Per agevolare l’adattamento è necessario assumere comportamenti e atteggiamenti adeguati; in particolare è importante:

    dire ai figli esattamente ciò che sta accadendo intorno a loro e perché (gli studi evidenziano che gli effetti peggiori si verificano proprio nei casi in cui i figli non hanno una giusta comprensione degli avvenimenti);
    rispondere alle domande dei figli in maniera onesta e spontanea, tenendo presente, però, che è necessario evitare di incolpare apertamente l’altro coniuge, anche se da parte sua vi possono essere chiare responsabilità;
    chiarire ai ragazzi che loro non sono in alcun modo responsabili della separazione, e che invece la decisione è lo sbocco naturale dei problemi che si sono venuti a creare tra i genitori;
    fornire i dettagli e rispondere a tutte le domande dei figli quando vengono prese decisioni organizzative del tipo con chi andranno a stare i ragazzi, i giorni di visita assegnati all’altro genitore, come fare per contattare l’altro genitore, ecc.;
    introdurre con gradualità i cambiamenti nella vita dei figli (per esempio, se un genitore non può fare a meno di andare ad abitare in una casa che sta in un altro quartiere e l’anno scolastico non si è ancora concluso, è meglio attendere la fine delle attività scolastiche prima di trasferire il figlio in un’altra scuola);
    dare ascolto ai figli, e incoraggiarli a parlare ed esprimere i propri sentimenti per cercare di capire come vivono la separazione e che cosa ne pensano, in quanto non è infrequente che possano farsi idee sbagliate su ciò che sta accadendo;
    chiarire ai figli che è normale per loro desiderare che i genitori tornino di nuovo insieme, ma che, soprattutto dopo il divorzio, è opportuno considerare la decisione come definitiva.

http://www.mentesana.it/adolescenti-othermenu-55/19-separazione-e-divorzio-le-reazioni-dei-figli-e-dei-genitori.html


Offline Vicus

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Re:Buongiorno, sono Viky
« Risposta #55 il: Giugno 28, 2014, 02:37:00 am »
Citazione
I psicologi specialisti in divorzio dicono questo sulla reazione dei figli al divorzio.
Consigli che servono solo a dare l'illusione che si possa agire irresponsabilmente senza conseguenze per i figli.
« Ultima modifica: Giugno 28, 2014, 10:28:05 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Lucia

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Re:Buongiorno, sono Viky
« Risposta #56 il: Giugno 28, 2014, 07:59:24 am »
non, consigli per come fare che per i figli sia il minor danno possibile.

I liti tra genitori ripeto (anche secondo specialisti che io ti posso linkare anche altri)  l'atmosfera tesa in famiglia è peggio per i figli che un divorzio dignitoso dove si mantengono rapporti umani.
Per esempio chi cresce in una famiglia con liti o tensioni tra i genitori molto probabilmente non si sposarà e non farà figli. E un bene e un male? Per me significa che il danno l'hai fatto, tu come genitore.


Offline Vicus

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Re:Buongiorno, sono Viky
« Risposta #57 il: Giugno 28, 2014, 10:31:46 am »
non, consigli per come fare che per i figli sia il minor danno possibile.
Si può anche dire in questo modo, ma il danno è comunque considerevole. Le statistiche sul comportamento dei figli cresciuti senza padre parlano chiaro.
Citazione
I liti tra genitori ripeto (anche secondo specialisti che io ti posso linkare anche altri)  l'atmosfera tesa in famiglia è peggio per i figli che un divorzio dignitoso dove si mantengono rapporti umani.
Non sono d'accordo, non penso sia vero, anche nell'esperienza di conoscenti. Bisogna anche considerare che il parere degli "esperti" cambia secondo il pensiero vigente.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.