Autore Topic: La donna tradizionale  (Letto 34068 volte)

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Offline COSMOS1

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Re:La donna tradizionale
« Risposta #105 il: Ottobre 22, 2014, 15:08:20 pm »
mi  è arrivato finalmente il libro di Dag
prima sorpresa: l'Introduzione è di franco Cardini! Per dire che non si tratta della solita pubblicazione di nicchia ...

http://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Cardini
http://www.francocardini.net/

pg XIII: Questo libro ... ci squaderna davanti senza pietà non solo la nostra ignoranza ma soprattutto la miserabile inconsistenza della quale sono fatti i luoghi comuni che animano le nostre certezze
Dio cè
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Offline Vicus

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Re:La donna tradizionale
« Risposta #106 il: Ottobre 22, 2014, 23:20:30 pm »
Questo libro ... ci squaderna davanti senza pietà non solo la nostra ignoranza ma soprattutto la miserabile inconsistenza della quale sono fatti i luoghi comuni che animano le nostre certezze
ma soprattutto la miserabile inconsistenza della quale sono fatte le prevenzioni che animano le nostre incertezze :lol:

Grande Dag.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Animus

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Re:La donna tradizionale
« Risposta #107 il: Ottobre 23, 2014, 12:08:53 pm »
Questo libro ... ci squaderna davanti senza pietà non solo la nostra ignoranza

Sarà, non è che si può sapere tutto di tutto.
Io però, e sono anni che ci giri intorno a "Tessore il magnifico", una cosa sensata detta da lui, e riportata da te, ancoa non l'ho letta... :D
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

Offline COSMOS1

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Re:La donna tradizionale
« Risposta #108 il: Novembre 02, 2014, 11:19:43 am »
Caro Ciro
in Dag ritrovo molte delle nostre discussioni classiche, con una differenza: la documentazione. Quando Dag dice qualcosa, sai che non è confutabile, c'è dietro una preparazione difficile da superare.
(ad esempio: ho appena letto un passo dove dice che la lettura tradizionale del Corano che impone una jizya a cristiani ed ebrei deriva da una lettura errata di Corano 9,29. Domanda: c'è qualche studioso di arabo in grado di smentirlo?)

Ad ogni modo volevo qui riprendere alcuni concetti, forse non i più rilevanti ma che mi sono rimasti impressi.
Anzitutto la precisazione che il concetto di verità non è uguale in tutte le culture e che in particolare quando noi con il concetto greco (la verità come concetto) ci avviciniamo alla tradizione ebraica (e quindi anche cristiana e islamica: verità come espressione, come coerenza di vita) facciamo inevitabilmente confusione. Questa idea di verità mi è rimasta impressa perchè è la stessa di Lanza del Vasto ed è la prima volta che la sento espressa in modo così chiaro.
Poi l'idea che l'incontro tra le diverse tradizioni religiose si ottiene andando al fondo di ogni tradizione, a quel centro nel quale ogni religione rappresenta un cammino verso Dio. Non si ottiene sopprimendo tutto ciò che differenzia una religione dall'altra.
Poi la discussione sulla poligamia. In effetti leggendo le argomentazioni di Dag mi viene da dire che in linea di principio una legislazione che punisce la poligamia è assurda anche se, sempre in linea di principio, la poligamia non è l'ideale. Infatti è ben difficile capire per quale ragione lo stato debba punire un qualunque gruppo umano per la composizione dello stesso: uno o più uomini, una o più donne eccetera. È comprensibile che lo stato possa favorire un certo tipo di aggregazione perchè essa è più utile in una ottica sociale-generale (la famiglia etero monogama, per intenderci). Ma dopo, nella misura in cui si tratta di adulti consenzienti (o di figli nati da quelli stessi adulti) e questa aggregazione non comporta oneri per lo stato, dov'è il problema?
È chiaro che in linea di principio non è l'ideale, perchè posto che grosso modo nascono un numero di maschi e femmine uguale, se un uomo può avere più donne, succederà che ci saranno uomini che restano senza. Perciò i più ricchi avranno tante donne, i più poveri nessuna. In un mondo in cui ogni uomo è mio fratello, ovviamente questo non è l'ideale.
Epperò non è neppure logico e/o accettabile che lo stato metta in carcere un cittadino italiano che, ad esempio, risieda all'estero in un paese dove la poligamia è permessa, e lì si risposi!
Tenendo conto che la poligamia trova la propria ragione nella differenza ormonale tra uomini e donne, che non si vede la ragione per la quale tra adulti consenzienti, ci possa essere un accordo per il quale un uomo possa soddisfare il proprio appetito sessuale con più donne, perchè lo stato lo dovrebbe punire?
Ma il paradosso paranoico e sessuofobico della nostra legislazione si vede quando i diritti dei  figli naturali vengono equiparati a quelli dei figli legittimi. Cioè, spiegatemi: un uomo non può avere più mogli, ma se va a letto con una donna che non è sua moglie, le conseguenze sono identiche a quelle che ci sarebbero se fossero stati sposati  :wacko: davvero demenziale: la poligamia senza limiti e senza condizioni a posteriori!
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