http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=5314.msg55814#msg55814Perché le donne si sposano.
http://www.pariopportunita.provincia.tn.it/filesroot/Documents/pubblicazioni/dirittidonne.pdfLeggendo il capitolo "DIRITTO DI FAMIGLIA" troverete tantissimi "PUOI" ...
Puoi Ottenere da tuo marito un assegno mensile per il tuo mantenimento ...........Tieni presente che comunque hai diritto di continuare a vivere nella stessa condizione economica di prima della separazione.
Puoi: chiedere che i figli siano affidati a te.....
Puoi: ottenere da tuo marito un assegno mensile per il contributo al loro mantenimento
Puoi: continuare ad abitare nella tua casa, anche se il contratto d’affitto e intestato a tuo marito o se la casa e di proprieta di tuo marito.
Puoi: chiedere gli assegni familiari percepiti da tuo marito.
Se divorzi puoi:
- sposarti nuovamente;
- avere diritto all’assegno di divorzio indicato dalla sentenza;
- ricevere una percentuale della liquidazione del marito (il 40% di quella maturata nel periodo di matrimonio) e una percentuale
della pensione dopo la morte di tuo marito, solo però se percepisci l’assegno di mantenimento.
- Se il padre naturale non vuole riconoscere il figlio, puoi rivolgerti al Tribunale per ottenere il riconoscimento.
- Se hai riconosciuto solo tu il bambino e successivamente il padre intende riconoscerlo, puoi opporti al riconoscimento
- È importante che tu sappia che non sei obbligata, solo perché madre, a riconoscere il figlio che hai partorito. Puoi dichiarare in ospedale al momento del parto che non intendi riconoscerlo e sul tuo nome verrà mantenuta la segretezza, mentre il bambino sarà dato in adozione.
- è entrata in vigore una legge che prevede l’allontanamento dalla casa familiare di mariti violenti per effetto di una decisione rapida del giudice. La previsione è estesa anche ai conviventi o ad altro componente il nucleo familiare che tenga un comportamento manesco (es. anche un figlio).
Chi subirà la misura dovrà lasciare immediatamente la casa e potrà farvi ritorno solo con autorizzazione espressa del giudice.
Con lo stesso provvedimento il giudice potrà decidere di vietare all’imputato di avvicinarsi ai luoghi abituali frequentati dalla persona offesa, tra i quali il luogo di lavoro, il domicilio della famiglia d’origine o dei congiunti più prossimi.
Può essere chiesto al giudice di ordinare, in caso di necessità, il pagamento di un assegno di mantenimento a favore tuo e dei
tuoi figli, eventualmente disponendo la trattenuta direttamente dallo stipendio ed il versamento diretto da parte del datore di lavoro.
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Non è necessario che i maltrattamenti ti siano già stati inferti, essendo possibile chiedere la misura al giudice anche sulla base
di fondati motivi che i maltrattamenti vengano perpetrati.