http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2014-06-26/coppie-fatto-cosa-significa-convivenza-145959.shtml?uuid=ABOpU8UB&nmll=2707#navigationLeggo sul sito del giornale:
Convivenze, gay e lesbiche: ecco come la legge tutelerà le nuove famiglie
Il testo unificato sulla"regolamentazione delle unione civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze" è stato adottato dalla commissione Giustizia del Senato come testo base. Ecco le principali novità
Il livello minimo di acquisizione di diritti/doveri per una coppia nata fuori dal matrimonio si potrà assumere con la forma della convivenza, che potrà essere sia omo sia etero. Si acquisirà dopo tre anni di convivenza stabile oppure da almeno un anno in presenza di figli comuni.
Gli aspetti patrimoniale del contratto di convivenza sono stati trasformati da obbligatori a facoltativi. Di fronte a un notaio le parti potranno stabilire: le modalità di contribuzione alle necessità della vita in comune; il regime di comunione (articoli 1100 e seguenti del Codice civile); la disciplina della cessazione della convivenza a fini ereditari; l'eventuale assegno di mantenimento dei minori.
Sarà possibile assistere il/la partner in caso di malattia o ricovero, quindi di poterlo visitare o accudire
Il convivente potrà prendere decisioni in caso di morte del partner - come per esempio la donazione degli organi e le disposizioni funerarie - e di malattia, che comporti incapacità di intendere e di volere. Potrà ricoprire il ruolo di rappresentante con poteri pieni o limitati.
Il convivente acquisirà il diritto d'abitazione (in caso di morte dell'altro) per una durata uguale alla convivenza mentre in caso di locazione succederà nel contratto. In presenza di figli comuni non si terrà invece conto del periodo di durata della convivenza. Inoltre, per i conviventi ci sarà la possibilità di essere inseriti nelle liste locali per gli alloggi popolari, nel caso in cui l'appartenenza a un nucleo familiare costituisca titolo o causa di preferenza nelle graduatorie.
Il convivente acquisirà il diritto d'abitazione (in caso di morte dell'altro) per una durata uguale alla convivenza mentre in caso di locazione succederà nel contratto. In presenza di figli comuni non si terrà invece conto del periodo di durata della convivenza. Inoltre, per i conviventi ci sarà la possibilità di essere inseriti nelle liste locali per gli alloggi popolari, nel caso in cui l'appartenenza a un nucleo familiare costituisca titolo o causa di preferenza nelle graduatorie.
Il convivente, in caso di rottura del rapporto, avrà diritto agli alimenti (articolo 438 comma 1 Cc). A proposito, la risoluzione volontaria del contratto di convivenza potrà avvenire senza "preavviso" e dovrà avere forma scritta. Il contratto di convivenza si potrà risolvere per: 1) accordo delle parti; 2) recesso unilaterale; 3) sopravvenuto matrimonio o unione civile di uno dei contraenti; 4) morte di uno dei contraenti.
..... la lista dei punti continua ma mi sono fermato qui.
Se ho capito bene convivo con una e dopo le devo pure pagare gli alimenti????