Apro questo topic con l'intento di svelare le connessioni tra femminismo e Potere. Naturalmente, son graditi i post che avvalorano questa tesi.
Comincio con il primo, sottolineando, ancora una volta e soprattutto per i lettori occasionali del forum, le coincidenze ideologiche tra Potere e femminismo.
http://www.tempi.it/il-comune-di-ferrara-da-il-benvenuto-a-quegli-omofobi-intolleranti-delle-sentinelle-in-piedi#.U63KHJR_stkSabato si svolgerà a Ferrara una veglia delle Sentinelle in piedi. Come loro consueto, i partecipanti rimarranno in silenzio per un’ora in piazza, in piedi e con un libro in mano. È la modalità scelta per esprimere democraticamente il proprio dissenso alla proposta di legge Scalfarotto sull’omofobia. Si può ancora fare? A quanto pare c’è qualcuno a cui non piace questa forma civile di dissenso (vedi recente caso di Siena).
Nello stesso giorno a Ferrara si svolgerà il Gay Pride e non pare proprio un caso lo striscione esposto da una delle finestre del palazzo del municipio che si affacciano sulla piazza: «La città di Ferrara condanna l’omofobia e la transfobia».
Oggi, tra l’altro, su Cronaca Comune – Quotidiano on line del Comune di Ferrara è apparso il comunicato che riportiamo di seguito.
PARI OPPORTUNITA’ – In riferimento all’iniziativa delle Sentinelle in Piedi del 28 giugno
Presa di posizione di firmatari del P.I.C.O: contro le discriminazioni e in favore dei diritti civili
I sottoscritti firmatari del Protocollo Interistituzionale per il Contrasto all’Omofobia (P.I.C.O.): Provincia di Ferrara, Comune di Ferrara, Università degli Studi di Ferrara, CGIL – Area nuovi diritti Ferrara, UIL Ferrara, UISP – Comitato Provinciale di Ferrara,
Consigliera di Parità della Provincia di Ferrara, Centro Donna Giustizia, CAM – Centro d’Ascolto Uomini Maltrattanti e le associazioni ferraresi; Circomassimo – Arcigay e Arcilesbica, Agedo e Famiglie Arcobaleno,prendono le distanze
dall’iniziativa fortemente discriminatoria delle Sentinelle in Piedi, che sabato 28 giugno manifesteranno a Ferrara.
Le Sentinelle in Piedi conducono una battaglia, tutta ideologica, contro le rivendicazioni dei diritti delle persone gay, lesbiche e transessuali. Affermano che il senso del loro manifestare sarebbe quello di “vegliare sulla libertà di espressione e opinione”, ma la stessa si declina solo ed esclusivamente sul tema della negazione dei diritti per le persone omosessuali.
Questo movimento sta alzando i toni contro ogni discorso e pratica di apertura nella scuola e nella società a visioni inclusive e non assolutistiche della famiglia e delle relazioni umane e sessuali. Distorcendo la realtà delle leggi proposte e delle misure educative che si vogliono intraprendere nelle scuole, cerca di legittimare e giustificare la discriminazione contro le persone omosessuali, negando i più elementari e fondamentali diritti umani, che devono essere garantiti nell’esistenza di qualsiasi individuo.
Secondo l’Agenzia per i diritti Fondamentali dell’Unione Europea, l’omofobia danneggia ogni anno la salute e la carriera di milioni di persone. L’Italia è il paese dell’Unione Europea con il maggior tasso di omofobia sociale, politica e istituzionale: secondo i dati del Dipartimento di Salute Pubblica, i suicidi della popolazione gay legati alla discriminazione omofobica costituirebbero il 30% di tutti i suicidi tra gli adolescenti.
Il messaggio omofobico delle Sentinelle in Piedi che manifestano per ” difendere la vita, la famiglia, la morale, le relazioni tra i generi”, con un uso politico della religione e della fede, è un messaggio che divide e alimenta un clima di pregiudizio e di discriminazione e non può e non deve trovare spazio a Ferrara, città dell’associazionismo e del volontariato che, negli ultimi anni, si è distinta per i suoi valori di inclusività e di rispetto per il suo impegno civile contro ogni forma di discriminazione.
A questi valori si ispira il rifiuto di vedere lo spazio pubblico, la città di tutti che non ha bisogno di “sentinelle” o di “milizie”, invaso dal fondamentalismo, qualsiasi esso sia.
Sabato 28 giugno, data la concomitanza con l’Onda Pride, le associazioni LGBT di Ferrara hanno scelto di non presidiare il territorio, ma di partecipare al Pride di Venezia per difendere i diritti di tutti, per l’educazione alle differenze, per la lotta all’omotransfobia e la costruzione di una società più accogliente e inclusiva, per la tutela delle famiglie e delle convivenze LGBTQI, per la tutela dell’omogenitorialità, per la tutela della salute della comunità LGBTQI con politiche sanitarie community based e l’educazione a una sessualità consapevole, contro ogni forma di oppressione ed esclusione sociale e per rivendicare il diritto universale alla felicità e all’autodeterminazione.
L’augurio è che a Ferrara le Sentinelle si trovino a vegliare da sole contro i propri fantasmi.
Ferrara e le sue Istituzioni sono già “sentinelle” di valori collettivi; sentinelle attive che si muovono con iniziative e progetti condivisi finalizzati all’inclusione e al contrasto a ogni forma di discriminazione.
Alle Sentinelle in Piedi ricordiamo le parole di Simone, 21 anni, che si è buttato da un palazzo di undici piani perché deriso, discriminato ed emarginato in quanto gay: «L’Italia è un Paese democratico, libero. Ma è anche una nazione dove ci sono persone omofobe. E chi ha questi atteggiamenti dovrà fare i conti con la propria coscienza».
In concomitanza con la manifestazione delle Sentinelle in piedi, la Giunta comunale renderà manifesto il proprio impegno contro tutte le discriminazioni e la propria condanna di ogni forma di violenza omofoba esponendo alle finestre della Residenza municipale il messaggio che rafforza l’immagine di Ferrara come città inclusiva e rispettosa dei diritti di tutte le persone ribadendo inoltre, con le parole dell’Assessora alle Pari Opportunità Annalisa Felletti, la “volontà che ogni individuo debba poter rivendicare il diritto universale alla felicità e all’autodeterminazione”.
Comunicato a cura di firmatari del Protocollo Interistituzionale per il Contrasto all’Omofobia (P.I.C.O.)
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