Autore Topic: Sull'utero artificiale  (Letto 26111 volte)

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Milo Riano

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #30 il: Ottobre 07, 2009, 23:11:53 pm »
Ho capito che intendi dire che avere figli è un diritto.
Non sono d'accordo.


Citazione
sono malattie tutte quelle "patologie" e/o limitazioni fisiche o mentali che impediscono ad una persona di fare quello che gli altri riescono a fare

La medicina del 2000 cura anche il disagio. Curiamo l'infertilità/sterilità perché crea un disagio... psicologico, alla "coppia".

Da un' intervista al Prof. Carlo Flamigni

(...)

Che differenza c'è fra infertilità e sterilità?

Questa domanda è interessante, perché io sto protestando per questo uso dell'antilingua che mi dà un po' fastidio perché d' abitudine vengono utilizzati termini che non sono corretti. Ad esempio, se lei va a guardare nel dizionario la parola 'eterologo', trova 'incontro fra gameti di specie diversa', diversa come ad esempio quella di un ornitorinco… Si tratta ovviamente di un uso improprio. Si usano allo stesso modo anche 'infertilità' e 'sterilità' perché gli anglosassoni chiamano 'infertility' la sterilità. Noi, d'abitudine, diciamo che è 'sterile' una persona che non inizia la gravidanza se è una donna e non la fa iniziare se è un uomo; 'infertile' è una coppia che non riesce ad avere figli vivi o che non riescono a sopravvivere. C'è una differenza anche nelle terapie: quelle dell'infertilità non sono così importanti, complesse… Moralmente criticate,come quelle della sterilità.

(...)

La sterilità non viene considerata una malattia come le altre?

Per i medici lo è, perché i medici sono abituati a considerare malattia la sofferenza e quindi credo che per loro non esistano dubbi. Ci sono altre persone che ritengono che la sterilità sia un disagio, ma è una cosa molto difficile da sostenere, perché il disagio è un problema che la medicina non dovrebbe neppure trattare… Gli Ospedali non se ne dovrebbero occupare. Noi siamo abituati, come medici, a gestire la sofferenza come malattia. Del resto, non è che se lei fa l'autopsia ad un depresso gli trova dei tumori: però è un malato, perché è sofferente. Così la sterilità: per noi ha queste caratteristiche di malattia, così come le terapie che usiamo hanno caratteristiche di terapia vera. Lei sa che qui c'è un po' di confusione, perché ci dicono: 'si, però voi lasciate la sterilità che trovate…' Certo, ma anche se curo il diabete lascio il diabete che c'è… Non lo guarisco mica…

http://www.psicolinea.it/i_e/carlo_flamigni.htm

In più, ci sono tanti soldi in gioco. E secondo me l'utero artificiale si farà innanzitutto per questo.
Ma prima bisogna prospettare, tutt'intorno, uno scenario positivo. Tipo così:


Il futuro della provetta Grazie alle staminali, cancellati i limiti di età nella procreazione: la previsione di «Nature» Infertilità ko «Entro 30 anni l' impossibilità di avere figli verrà debellata», dicono gli scienziati. Niente clonazione: «È dannosa»
2038, padri (e madri) anche a cent' anni
Avviati i primi esperimenti sui topi. In futuro sperma e ovuli potranno essere ricavati dalle cellule staminali della pelle

DAL NOSTRO INVIATO LONDRA - Avremo figli senza più fare l' amore, infischiandocene dell' età avanzata o dei rischi di un parto prematuro. Tra pochi decenni, nel 2038, l' infertilità sarà solo un brutto ricordo. Ne sono convinti i maggiori esperti di fecondazione assistita che, intervistati dalla rivista Nature in occasione del trentennale della nascita di Louise Brown, disegnano per il prossimo futuro scenari fantascientifici. Le donne dimenticheranno l' odioso ticchettio dell' orologio biologico, per loro la maternità sarà possibile anche a cento anni. Come? I primi esperimenti sono già stati compiuti sui topi. In futuro sperma e ovuli saranno ricavati dalle cellule staminali della pelle. Ne è sicuro Davor Solter, biologo dello sviluppo dell' Institute of Medical Biology di Singapore: «A quel punto - spiega a Nature - qualsiasi persona, a prescindere dall' età, potrà procreare. Che sia un bebè o un anziano. Avremo a disposizione milioni di gameti da combinare a nostro piacimento».

All' Abramo della Bibbia, padre a cento anni, e ai suoi seguaci, da Jean-Paul Belmondo a Saul Bellow, si aggiungeranno nutrite schiere di donne che desiderano vivere una seconda giovinezza. Oggi, infatti, diventare madri dopo la menopausa è possibile ma soltanto ricorrendo all' ovodonazione. Buone notizie anche per le coppie omosessuali che non avranno più bisogno di cercare donatori e donatrici per formare una famiglia visto che anche un uomo potrà produrre ovociti e che, grazie all' utero artificiale, sarà possibile far crescere un feto fuori dal corpo della donna. L' ectogenesi potrebbe debellare la piaga dei parti prematuri e delle gravidanze a rischio, ma a che prezzo? «Quelli che lavorano sull' utero artificiale - dice Scott Gelfand, direttore dell' Ethics Centre all' Oklahoma State University di Stillwater - non parlano più apertamente dei loro progressi. Perché le conseguenze potrebbero essere spaventose. Penso alle assicurazioni sanitarie che potrebbero obbligare le donne a usare l' utero artificiale in caso di una gestazione difficile». Le implicazioni etiche sarebbero infinite. «Pensiamo all' aborto - dice Gelfand -, il governo potrebbe approvare una legge che obbliga chi interrompe una gravidanza a mettere il feto dentro uno di questi uteri. Negli Stati Uniti ci sono un milione di aborti all' anno, questo vuol dire che nascerebbero un milione di bambini in più. Un incubo. Quando ne parlo persino gli anti-abortisti tremano».

Una cosa è certa. Nei prossimi anni la diagnosi preimpianto farà passi da gigante e non verranno più al mondo bambini malformati o con malattie genetiche. «Non credo però che si arriverà ad avere figli su misura - dice Susannah Baruch direttore di genetica riproduttiva al Genetics and Public Center della Johns Hopkins University di Washington -. Non c' è un singolo gene che predica capelli biondi, occhi azzurri, altezza o magrezza. Nessuno di noi è un modello perfetto e nessun bambino potrà mai esserlo. Sarà probabile avere una serie di embrioni e poter sapere tutto su come sono i loro geni, su quali problemi potrebbero avere. Poi saranno i genitori a decidere». Si potranno correggere particolari malattie ancor prima della nascita grazie a «cromosomi artificiali e speciali cassette genetiche» prevede Alan Trouson, pioniere della fecondazione assistita e direttore del California Institute per la medicina rigenerativa di San Francico.

E poi la fecondazione assistita sarà alla portata di tutti, anche dei Paesi in via di sviluppo. Un ciclo potrebbe arrivare a costare solo 70 euro contro i tremila di oggi. Una manna per le donne africane che soffrono d' infertilità e oggi non possono curarsi. «La tecnologia - dice Zev Rosenwaks, direttore del Centre for Reproductive Medicine and Infertility di New York - ci permetterà di sradicare completamente l' infertilità. Avremo sperma e ovociti per tutti». Ma, fantascienza per fantascienza, non è che il futuro ci riserva uno scenario stile «The Island», il film in cui la bella Scarlett Johansson interpreta il ruolo di una ragazza creata su misura per fare da riserva di organi alla sua padrona? «Non c' è nessun bisogno medico di clonare un essere umano - assicura Miodrag Stojkovic, biologo, esperto in cellule staminali al Prince Phillip Centre of Investigation a Valencia in Spagna -. Anzi è una tecnica dannosa. Quando riusciremo a riprodurre gameti umani dalle cellule staminali, tutto sarà facile».

http://archiviostorico.corriere.it/2008/luglio/18/2038_padri_madri_anche_cent_co_9_080718048.shtml
« Ultima modifica: Ottobre 07, 2009, 23:17:29 pm da Milo Riano »

Offline Red-

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #31 il: Ottobre 07, 2009, 23:39:22 pm »
Citazione
E’ vero che le due tecniche (banche del seme e la riproduzione eterolo n.d.r) non hanno diffusione di massa ed è pure vero che la fecondazione eterologa è stata vietata in Italia, e che quindi esse hanno essenzialmente un significato simbolico.
Ma è proprio questo ciò che conta.

Ciò è più che sufficiente per cambiare la nostra visione del mondo e le scale di valori.
Basta la percezione di una nuova possibilità e che qualcosa diventi possibile per rivoluzionare i rapporti.
Sono sostanzialmente d'accordo con Rino; aggiungo però che -per me- il valore simbolico di una notizia decade nel momento in cui mi accorgo che è gonfiata e vuota, cioè che nella sostanza è pressochè una bufala.

Inoltre: i primi esperimenti di clonazione umana risalgono ad oltre 50 anni fa, ed a tuttoggi non mi risulta che il mondo sia popolato da cloni.
Altro discorso vale per le cellule staminali, in quanto la cosa può presentare vantaggi senza d'altra parte contenere rischi reali, purchè sia limitata a casi precisi. Quindi ha un senso. ..ma mi domando che senso abbia una riproduzione di massa con l'utilizzo di tecniche artificiali. Forse è a questa domanda che bisogna rispondere.
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Online fabriziopiludu

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #32 il: Ottobre 08, 2009, 00:43:32 am »
Bisogna considerare un altro progresso (?) per il parto: l'anestesia con iniezione epidurale.
Ad Eva, Dio disse: "Partorirai con dolore...", TZ!, è da anni - decenni - che si può partorire senza sentire alcun dolore!

Bisogna considerare, pure, quanti decessi abbia causato il partorire!
Di parto, è deceduta pure Antonietta von Leykam: II^ moglie di Klemenz Wenzel Lothar von Metternich - Winneburg - Beilstein.
Cioè, voglio dire: se di parto, morivano le Principesse, si pensa, tra il III° Stato?
« Ultima modifica: Ottobre 08, 2009, 01:03:07 am da fabriziopiludu »

Offline ilmarmocchio

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #33 il: Ottobre 08, 2009, 09:48:54 am »
La definizione di malattia e' stata allargata all'inverosimile dalla OMS . infatti per salute l'OMS intende " uno stato di colpeto benessere psico-fisico, non solo l'assenza di malattia. praticamente nessuno e' in salute. ma in questo modo l'OMS puo' perseguire la medicalizzazione della societa'. La sterilita' non e' logicamente una malattia, ma la e' diventata, come tra poco lo diventara' il non essere ricchie famosi, ecc.
 Prof. Carlo flamigni
La sterilità non viene considerata una malattia come le altre?

Per i medici lo è, perché i medici sono abituati a considerare malattia la sofferenza e quindi credo che per loro non esistano dubbi. Ci sono altre persone che ritengono che la sterilità sia un disagio, ma è una cosa molto difficile da sostenere, perché il disagio è un problema che la medicina non dovrebbe neppure trattare… Gli Ospedali non se ne dovrebbero occupare. Noi siamo abituati, come medici, a gestire la sofferenza come malattia. Del resto, non è che se lei fa l'autopsia ad un depresso gli trova dei tumori: però è un malato, perché è sofferente. Così la sterilità: per noi ha queste caratteristiche di malattia, così come le terapie che usiamo hanno caratteristiche di terapia vera. Lei sa che qui c'è un po' di confusione, perché ci dicono: 'si, però voi lasciate la sterilità che trovate…' Certo, ma anche se curo il diabete lascio il diabete che c'è… Non lo guarisco mica…

Ecco, questo e' un altro lunimare , alla Veronesi. Logica zero, supporto dei media , altissimo.
A proposito, non c'e' un conflitto di interessi  in un ginecologo che sostiene le varie fecondazioni ?

Offline ilmarmocchio

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #34 il: Ottobre 08, 2009, 09:53:43 am »
Avere dei figli e' una ppossibilita', non un diritto

Offline Animus

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #35 il: Ottobre 08, 2009, 11:22:38 am »
Per essere una cosa che dovrebbe agire, modificando il senso comune, a livello di massa mi sembra di una tortuosità e nodosità unica.

Nun ce se capisce eh?
Vabbè, pazienza.
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline Animus

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #36 il: Ottobre 08, 2009, 11:40:36 am »
La definizione di malattia...

Il debole è malato rispetto al forte,
il mediocre rispetto all'eccelso,
il brutto rispetto al bello,
il povero rispetto al ricco,
il malato rispetto al sano.

Qundo non ci saranno più "disciminazioni", quando non ci sarà più il sesso, quando non ci saranno più maschi*, non ci saranno più, nè malati, nè sani, nè poveri, nè ricchi, nè alti, nè bassi, nè mediocrità, nè genialità.
Domanda, perchè dobbiamo essere tutti uguali? A cosa serve una moltitudine di cloni?

Davanti a Dio, siamo tutti uguali.

Voi , uomini superiori , imparate questo da me : sul mercato nessuno crede a uomini superiori.
E , se volete parlare lì , sia pure !
Ma la plebe dirà ammiccando : << Noi siamo tutti uguali , l' uomo é uomo ; davanti a Dio siamo tutti uguali ! >> .
Davanti a Dio !
Ma questo Dio é morto .
Davanti alla plebe , però , noi non vogliamo essere uguali .
Uomini superiori , fuggite il mercato !


Così parlò Zarathustra -  Nietzsche



* E' la specificità della riproduzione sessuata che crea le differenze.

« Ultima modifica: Ottobre 08, 2009, 11:43:42 am da Animus »
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #37 il: Ottobre 08, 2009, 11:43:38 am »
Avere dei figli e' una ppossibilita', non un diritto
Ma bisogna, pure, considerare che i Nazisti abbiano sterilizzato un gran numero di persone! Per certe "categorie" - secondo loro - NON vi doveva essere la possibilità di figliare.

Offline Una

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #38 il: Ottobre 08, 2009, 12:23:58 pm »
Nun ce se capisce eh?
Vabbè, pazienza.

Infatti, pazienza.

Offline Guit

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #39 il: Ottobre 08, 2009, 12:26:10 pm »
La possibilità tecnica di escludere la donna dalla riproduzione non può non avere conseguenze.

Resta solo da capire quali.

L'esclusione maschile ha avuto conseguenze secondo me catastrofiche, pur non avendo mai conosciuto direttamente una donna che si sia ingravidatata presso una banca del seme.

La partenogenesi è remota come l'utero artificiale e ciò malgrado, continuamente citata nella retorica donnista, come certezza tecno-scientifica della inferiorità razziale maschile.

Mi piacerebbe conoscere l'opinione di Veronesi, il tecnocrate, sull'utero artificiale.

Oppure vorrei sapere se L'Unità scriverà Siete Inutili alle donne, come fece con gli uomini anni or sono, a seguito dell'annuncio che forse un giorno la partenogenesi sarebbe stata possibile.

 
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Offline ilmarmocchio

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #40 il: Ottobre 08, 2009, 20:25:35 pm »
Veronesi ti sparerebbe qualcuno dei suoi peana senza un filo logico. ma a lui interessano i cadreghini ( e le palanche, alias gli € .
E' chiaro che l'utero artificiale avrebbe un impatto dirompente e le femministe l'hanno capito. hanno ammesso tutte le porcherie, ma questo impedirebbe loro di sbraitare " l'utero e' mio ". Non gli servirebbe piu'.
Con cio' , per me il metodo naturale rimane il migliore

Online fabriziopiludu

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #41 il: Ottobre 08, 2009, 23:51:04 pm »
Ho capito che intendi dire che avere figli è un diritto.
Non sono d'accordo.
Voglio dirti: Quando facevo III^ Media, a Scuola, ho tentato di intavolare dei discorsi, come questi che fai tu, qui, ma mi hanno accusato di essere uno che odia i bambini - come si dice? Pedomiso? Non lo so - , mi hanno dato del seguace del mostro di Firenze, (soprattutto poichè infieriva sulla donna , nella zona genitale). Il discorso era che i miei Professori facevano un gran lamentarsi della bassa natalità, in Italia; io dicevo che la natalità andasse bene, e, se fosse ulteriormente diminuita, sarebbe stato solo meglio. La mia insegnante ha affermato che neanche fosse da prendere in considerazione il mio punto di vista.
Anche i Pooh incitavano alla procreazione; in una canzone dicono: "Fate nuovi amori, fate nuove Geografie...", e c'è stato chi abbia dato loro retta.

Online fabriziopiludu

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #42 il: Ottobre 20, 2009, 02:59:16 am »
si pero' non è che con l'utero artificiale proveresti cosa si prova a partorire
Mia madre m'ha detto che il dolore del parto non sia così spaventoso come le femministe fanno credere; ad esempio, si possono muovere le braccia (come in caso di coliche biliari ) , a differenza di sensazioni dolorose MOOOLTO più intense.
La coniuge di Robert Francis Kennedy ha partorito 11 volte, undici volte! Cos'era? Una masochista?!

Grifone.nero

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #43 il: Ottobre 20, 2009, 12:46:18 pm »
Mia madre m'ha detto che il dolore del parto non sia così spaventoso come le femministe fanno credere; ad esempio, si possono muovere le braccia (come in caso di coliche biliari ) , a differenza di sensazioni dolorose MOOOLTO più intense.
La coniuge di Robert Francis Kennedy ha partorito 11 volte, undici volte! Cos'era? Una masochista?!

Bhe, se per questo mia zia ha 8 fratelli e sorelle, mica pochi.
Ci sono famiglie di 14 figli.

Online fabriziopiludu

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #44 il: Ottobre 20, 2009, 13:28:01 pm »
E queste donne sono traumatizzate per questo?!