Depressione post parto per 100 mila italiane
l'anno
Roma, 23 nov. (Adnkronos Salute) - La depressione post partum colpisce ogni anno 100 mila italiane. Ma viene "troppo spesso negata sia dalle
neomamme sia dalle famiglie che, invece, dovrebbero assolutamente
vigilare dopo il parto e non banalizzare mai anche quello che può apparire
come un periodo di tristezza". Lo afferma Paola Vinciguerra,
psicoterapeuta, presidente dell'Eurodap (Associazione europea disturbi
da attacchi di panico) commentando il caso della donna di Padova,
mamma per la seconda volta da appena tre mesi, che ieri ha ucciso il
primo figlio di tre anni a coltellate e che sembra avesse avuto nell'ultimo
periodo comportamenti sospetti legati probabilmente a una depressione
post partum. "Oltre il 70% delle madri, nei giorni immediatamente
successivi al parto, manifesta sintomi leggeri di depressione, una forma
definita 'baby blues'", spiega la Vinciguerra. "Ben più gravi e duraturi
sono i sintomi della depressione post partum vera e propria che possono
perdurare anche molti mesi", spiega. I sintomi possono includere un forte
abbassamento dell'umore con una tristezza intensa e costante,
disperazione, sconforto, angoscia, sensazione di stanchezza estrema.
ancora, perdita di interesse per il bambino appena nato, o preoccupazioni
ingiustificate per il benessere del neonato, difficoltà di concentrazione,
difficoltà a decidere, facile irritabilità con aggressività e atteggiamenti
ostili, confusione, crisi di pianto molto frequenti, incapacità a far fronte
alle necessità elementari, senso di colpa, di inadeguatezza, disinteresse
per la famiglia, per il marito o compagno, perdita della libido, pensieri
negativi. "Questi sintomi sono spesso accompagnati da cefalee
persistenti, palpitazioni, insonnia, incubi notturni e attacchi di panico",
spiega la psicoterapeuta.Nei casi più gravi di depressione post partum "la
donna - continua Vinciguerra - può subire uno scivolamento psicotico e la
depressione si trasforma in psicosi post partum. Questa è la forma più
grave di depressione e richiede misure mediche tempestive. I sintomi
comprendono stati di agitazione, confusione, pessimismo, disagio sociale, insonnia, paranoia, allucinazioni, tendenze suicide o omicide nei confronti
del bambino". Diversi possono essere i fattori che contribuiscono a
generare il disturbo: problemi ormonali, età della mamma e variabili
psico-sociali. "E' più a rischio - aggiunge l'esperta - una donna giovane,
single, con gravidanza non desiderata o inaspettata, con problemi di
relazione coniugale, con inadeguato supporto sociale, con eventi di vita
stressanti e con precedenti aborti. Ovviamente una donna che ha già
sofferto di depressione è molto a rischio". Le cure "possono consistere
nella psicoterapia e nella partecipazione a terapie di gruppo con donne
che manifestano la stessa sintomatologia - aggiunge la Vinciguerra - e
nell'assunzione di ansiolitici e antidepressivi sotto controllo medic
sospendendo l'eventuale allattamento. E comunque consigliabile per
prodotto per
tutte le neomamme frequentare dei corsi post partum", conclude.
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