Autore Topic: Sull'utero artificiale  (Letto 26414 volte)

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Offline CiaoSilvia

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #15 il: Ottobre 06, 2009, 21:30:50 pm »
Ma se non li puoi avere, perché li vuoi lo stesso?
sarebbe come chiedere a chi sta facendo cure contro la sterilità ... "se non li puoi avere, perché li vuoi lo stesso?"

oppure ad un ipovedente che decide di fare il trapianto di cornea ... "se non vedi, perchè vuoi vedere?"

la medicina, le scoperte scientifiche in campo medico, servono a dare la possibiltà a chi non puo' fare una cosa, per varie ragioni, di aggirare l' "ostacolo" che la natura ti ha masso davanti


Offline ilvaccaro

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #16 il: Ottobre 06, 2009, 23:15:40 pm »
questo lo dicono le femministe. Non di certo le donne antifemministe e profamiglia

Ah si?....E quante ce ne sono in giro di antifemministe PRO-famiglia ?
Beh!...Certo se hai i soldi da permettergli di vivere bene, standosene a casa allora il discorso
cambia eccome!.....Allora sono tutte antifemministe PRO-famiglia... :D :D
Pure le femministe, garantito. ;) :rofl1:

Non sono come certi sfigati che si pagano le donnacce.
Io mi sposo e poi pago " SOLO " alimenti e mantenimento ad una donna " ONESTA.."

Milo Riano

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #17 il: Ottobre 06, 2009, 23:20:49 pm »
La medicina cura le malattie. Forse divergiamo sul concetto di malattia: per te sembra molto esteso. Posso chiederti se c'è un limite? se c'è un limite alla tua definizione di malattia, dico. Non credo ci sia necessità di mettere al mondo figli, oggi. Pare un capriccio, di quelli/e che "faccio ciò che voglio". C'è la sovrappopolazione, le donne che devono lavorare... c'è l'aborto, e poi le cure per l'infertilità. Bah?!

Offline ilvaccaro

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #18 il: Ottobre 06, 2009, 23:27:51 pm »
si pero' non è che con l'utero artificiale proveresti cosa si prova a partorie

Penso che troveremo la forza di continuare a vivere anche senza saperlo.
Una cosa è certa però.... Verrà messa per sempre la parola fine al sequestro dei figli
O all'uso dei figli stessi come arma di ricatto.
Già oggi è possibile con l'utero in affitto in molti paesi dell'est...Costa meno di un'automobile.
Praticamente un'inezia paragonato alla certezza di non dover mai subire un divorzio
Di non rischiare mai di vedersi portare via i figli, o di spendere un patrimonio in avvocati.
Con quello che ho speso della mia macchina altro che utero in affitto...
Poi mi faccio una bella vasectomia e amen.
Ci sto seriamente pensando.
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Offline Red-

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #19 il: Ottobre 06, 2009, 23:30:52 pm »
beh, l'inseminazione artificiale, nel mondo, è già una tecnica di "massa", ovvio, non di massa nel senso che tutti la fanno, viene usata dove è necessario ... è come dire che il trapianto di cuore non è una pratica di massa, è ovvio che un trapianto lo fa solo chi ne ha bisogno .. e l'utero artificiale, se mai verrà creato, sarà usato solo in caso di necessità, così come l'inseminazione artificiale, e il trapianto di cuore.
E' più o meno quello che volevo dire, cioè che si tratta cmq di una "estrema ratio" e non di un nuovo modo per riprodursi.
Il valore di queste tecniche per la massa è soprattutto simbolico, sarebbe a dire che la femministe arrabbiate usano l'inseminazione artificiale per dire che possono fare a meno dell'uomo (cosa falsissima, in ogni caso) e stessa cosa dicono gli uomini (giustamente, per ribattere), usando l'argomento "utero artificiale".
Sarebbe a dire che ognuno può fare a meno dell'altro.
Questo ha una valenza emotiva notevole ma è poco razionale, in quanto è falsa sia l'una che l'altra cosa.

Insomma io vorrei vedere quando accadrà che nel mondo ci si riprodurrà per la maggior parte in modo artificiale.
Forse accadrà tra qualche secolo, sempre se tantissime cose saranno andate molto storte e l'umanità si troverà ai ferri corti.
Questa per me è la realtà, il resto ... lo è un bel pò di meno.

Ricordo che la ultra arrabbiata, misandrica e lesbica Elvira Banotti fu tra le prime in Italia a sventolare la possibilità per le donne di ricorrere alla inseminazione artificiale.
Ma lei era (..é!? ..non se è mai più saputo nulla... forse si teme per la sua incolumità?)  una lesbica convinta, oltrechè femminista arrabbiata e misandrica.
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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #20 il: Ottobre 07, 2009, 08:36:30 am »
A me l'utero artificiale fa schifo, è solo una cosa inquietante e sinistra.
Già anche solo considerare la possibilità che abbia qualcosa di positivo dimostra quanto ormai l'occidente sia totalmente squilibrato.
L'immaginare un feto chiuso in chissà che bozzolo meccanico-organico mi fa solo ed esclusivamente rabbrividire.
Mi consola soltanto il fatto che tutto ciò non avverrà mai, perché per fortuna la natura ha un limite, e anche qualora succedesse significherebbe che siamo arrivati veramente agli sgoccioli.


L'idea della fine del mondo è estremamente consolante a dire il vero.

Concordo al cento per cento, e aggiungo che quanto più l'umanità si allontana dalla natura e pretende di ignorarne i limiti, tanto più va incontro a guai e problemi sempre maggiori.
Non si tratta di essere contro il progresso (?), ma di capire che noi esseri umani siamo parte di un tutto, di un sistema molto complesso del quale ci sembra di aver capito tutto, ma di cui ignoriamo moltissimo e che, soprattutto, non abbiamo progettato noi.
Se anche certe tecniche vengono sviluppate, ciò non significa che se ne conoscano tutte le implicazioni a medio-lungo termine, che potrebbero anche essere catastrofiche; la natura ha raggiunto lo stato attuale attraverso innumerevoli cicli evolutivi durati milioni di anni, mentre l'umanità pretende di sovvertire queste regole con pochi decenni di "esperienza"...ciò è semplicemente folle.

Almeno, questo è quel che penso io.

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Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759
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Milo Riano

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #21 il: Ottobre 07, 2009, 18:35:36 pm »
LA FINE DELLA GRAVIDANZA

Entro una generazione sarà probabile l'uso di massa dell'utero artificiale per crescere i bambini.

Jeremy Rifkin - Giovedì 17 gennaio 2002

"L'utero è un luogo oscuro e pericoloso, un ambiente rischioso" scrisse anni fa Joseph Fletcher, professore di etica medica alla Scuola di Medicina - Università della Virginia.

Queste parole mi hanno turbato durante gli anni e mi sono tornate di nuovo in mente in queste recenti settimane con i discorsi sulla imminente prospettiva della clonazione di esseri umani e l'uso di cellule staminali embrionali per la creazione di precise parti di corpo per la cura delle malattie.

Con lo sviluppo scioccante di questi avvenimenti, c'è ancora un'altro evento biologico sconvolgente che è in attesa di esplodere - e questo, nel contesto è sufficiente a cambiare per sempre il nostro concetto di vita umana.

I ricercatori stanno lavorando alla creazione di un utero totalmente artificiale. Diverse settimane fa, una squadra di scienziati del Weill Medical College della Cornell University - annunciarono il successo nella creazione di un rivestimento uterino artificiale. L'equipe guidata dal Dr. Hung Chiung Liu del Centro di Medicina Riproduttiva e Infertilità, stimolò la crescita di cellule nel rivestimento interno dell'utero usando un cocktail di farmaci e ormoni. Lo scopo della ricerca è l'aiuto a coppie sterili attraverso la creazione di un utero interamente artificiale che potrebbe essere trapiantato nella donna.

Yosinory Kuwabara e i suoi colleghi, lavorando in una ricerca di laboratorio alla Junternoud University di Tokyo, stanno sviluppando il primo utero artificiale funzionante - un contenitore di plastica trasparente dalle dimensioni di un canestro di pane, riempito dal liquido amniotico stabilizzato alla temperatura corporea. Per diversi anni, Kuwabara e la sua equipe hanno tenuto in vita e cresciuto feti di capra per più di dieci giorni attraverso la connessione dei loro cordoni ombelicali a due macchine che facevano la funzione di placenta pompando nel sangue ossigeno e nutrienti ed eliminando i prodotti di rifiuto. Mentre l'utero di plastica è solo un prototipo, Kawabara predice che il pieno funzionamento dell'utero artificiale capace di sviluppare un feto umano può essere una realtà in meno di sei anni. Altri sono molto scettici, ma dicono che noi vedremo, dai tempi di oggi, in cui i bambini sono ancora una creazione dei genitori, un probabile uso di massa dell'utero artificiale.

L'utero artificiale sarà innanzitutto usato in unità di cura intensiva par il feto sia nel caso in cui la madre è malata è non può portare a lungo il bambino, sia quando il feto è malato e bisogna rimuoverlo dall'utero materno e curarlo dove può essere facilmente monitorato. Possiamo anche mettere feti vivi in incubatori durante gli ultimi tre mesi di gravidanza. I ricercatori di routine fertilizzano uova e mantengono l'embrione vivo in vitro per i primi tre o quattro giorni della loro esistenza prima di impiantarli nell'utero. Scienziati come Kawabara sono ansiosi di colmare il tempo tra l'inizio e la fine del processo di gestazione - il periodo critico nel quale il feto sviluppa la maggior parte degli organi.

Eventualmente, dicono molti scienziati che lavorano nel nuovo campo della biologia molecolare fetale, la possibilità di sviluppare un feto in un utero completamente artificiale ci metterebbe in grado di compiere modificazioni genetiche e correzioni creando i bambini progettati. L'utero artificiale può divenire il mezzo preferito per produrre un bambino. Le donne possono avere i loro ovuli rimossi e gli uomini lo sperma prelevato nei dieci anni in cui questi sono più vitali e congelati fino a quando non si sentono pronti per fare bambini. Le madri possono risparmiare se stesse dai problemi e dagli inconvenienti della gravidanza, mantenendo la silouette giovanile e portare il bambino a casa quando "pronto".

Lontana trovata? Centinaia di uteri di madri surrogate sono già stati usati per la gestazione di alcuni dei molti embrioni fertilizzati in vitro. L'utero artificiale appare il prossimo logico gradino in un processo che ha rapidamente spostato la riproduzione dalla maternità tradizionale a quella fatta in un processo di laboratorio.

Certamente molte donne, quando loro richiesto, dicono che preferiscono avere l'esperienza della gestazione e avere il bambino nel proprio utero. Ma questa loro aspettativa forte rappresenta la morente sensibilità di un vecchio ordine. In “ Brave a New World” di Haldous Huxley, la gente "normale" era geneticamente progettata, clonata e generata nell'utero artificiale - un processo di assemblaggio di pezzi biologici, ribollente del genotipo ideale. Solo i selvaggi vivevano in remote riserve crescevano ancora i bambini nei loro corpi e li allattavano dopo nati. Questa pratica veniva considerata disgustosa e talvolta solo gli animali la attuavano.

In “Brave New World”, l'attività sessuale erotica era incoraggiata e praticata liberamente ma completamente separata dal processo riproduttivo. Huxley scrisse questo racconto nel 1932, prima dell'arrivo della pillola contracettiva. Dal 1970 comunque sesso e riproduzione sono divisi in due separati regni, grazie, in larga parte, alla pillola. E' anche interessante notare che la pillola fa il suo debutto nello stesso momento in cui i ricercatori iniziano l'uso su larga scala della inseminazione artificiale. Mentre la pillola rivoluziona il sesso rimuovendo da questo il processo riproduttivo; l' inseminazione artificiale, e dopo la fertilizzazione in vitro, la donazione di ovuli, la madre surrogata, e presto, più in là, la clonazione, separano i componenti della riproduzione dall'atto biologico dell'accoppiamento. L'utero artificiale completa questo processo.

Certo, si sollevano di diverse questioni fastidiose. Sappiamo che il feto risponde al battito cardiaco della madre, così come alle sue emozioni, stati d'animo e movimenti; una sottile e sofisticata coreografia di legame esiste tra i due e gioca un ruolo critico nello sviluppo del feto. Che tipo di bambino produrremo dal medium liquido del sacco di plastica? Quanto sarà influenzata la gestazione di un bambino in una camera simulata circa le funzioni motorie, cognitive e di sviluppo? Noi sappiamo che i bambini deprivati del tocco umano e del contatto corporeo spesso sono incapaci di sviluppare un pieno ambito di relazioni umane e talvolta muoiono subito dopo la nascita o diventano violenti, sociopatici o sono gravemente introversi.

Quanto l'eliminazione della gravidanza influenzerà il concetto di responsabilità parentale? Saranno i genitori meno attaccati alla loro prole? Verrà scalzato il senso della continuità generazionale che è così essenziale per la riproduzione e il mantenimento della continuità storica e della vita civile?

Quanto la fine della gravidanza influenzerà il modo al quale pensiamo al genere e al ruolo delle donne? Alcune femministe arguiscono che ciò finalmente significherà liberazione. Anni fa la scrittrice femminista Shulamit Firestone scrisse entusiasta circa la prospettiva dell'utero artificiale: "La gravidanza è la deformazione temporanea di un corpo nell'interesse della specie. Inoltre il parto ti ferisce e non è bene per te. Al minimo, occorrerebbe lo sviluppo di una opzione possibile e di un onesto esame circa il vecchio valore della maternità"

Altre femministe vedono l'utero artificiale come l'emarginazione finale della donna espropriate dal loro ruolo primario come progenitrici della specie. L'utero artificiale, argomentano, deriva dalla quintessenza dell'espressione della dominazione maschile, una via per creare un sostituto meccanico dell'utero femminile. Armato dell'utero artificiale, dell'asessuata tecnologia della clonazione e delle cellule staminali per produrre ogni parte di corpo che desidera, l'uomo potrebbe liberare se stesso, una volta e per sempre dalla sua dipendenza dalla donna.

L'utero artificiale rappresenta il completamento di un lungo processo continuo che iniziò all'incirca 400 anni fa all'alba dell'età scientifica. Fu Francesco Bacone, il padre della scienza moderna che si riferì alla natura come a una "comune prostituta". Egli stimolò le future generazioni ad "addomesticare, comprimere, mettere in forma" e "modellare" la natura così come "l'uomo può divenire suo padrone e l'indiscusso sovrano del mondo fisico". Non ci sono dubbi se vedremo l'utero artificiale come il trionfo finale della scienza moderna. Oppure come l'ultima follia umana.

Molti verosimilmente diranno: perché preoccuparsi? Sicuramente l'utero artificiale è lontano, fuori dall'orizzonte. Cinque anni fa pensavamo la stessa cosa circa la clonazione umana e l'uso di cellule staminali per produrre parti di corpo.


Riportato e tradotto da "The Guardian" del 17 gennaio 2002 in: http://www.ecologiasociale.org/pg/dum_procreatica_rifkin.html

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #22 il: Ottobre 07, 2009, 18:51:03 pm »
Si arriverà, si arriverà, ci costringeranno le donne.
Grazie Signore. :P
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #23 il: Ottobre 07, 2009, 20:51:28 pm »
Allora.

Sta bene che lo scienziato pazzo giapponese fa gli esperimenti da film horror coi feti imballati nel cellophane.
Sta bene che la comunità scientifica internazionale dica “Oh Cazzo, fico! Mo' ce proviamo anche noi!”.
Sta bene che le femministe, nella loro deliziosa incoerenza, da un lato dicano che tutto ciò è bellissimo perché solleva la donna dall'onere della gravidanza e dall'altro dicano che tutto ciò è orrendo perché gli uomini potrebbero in questo modo farsi i figli da soli e ecc. ecc.

Ma non mi venite a dire che una cosa del genere è sentita come davvero auspicabile da qualcuno!
Già i bambini che nascono al giorno d'oggi in modo “normale” da persone “normali” hanno sempre più problemi fisici, psichici ed emotivi grazie al bagaglio di squilibrio dei genitori e del mondo che li circonda, figuriamoci che tristi e pericolosi esserini potrebbero diventare questi macabri esperimenti!
E poi che discorso è? Per vendicarmi del genere femminile vado dal giapponese a farmi costruire un figlio (maschio?) per farci cosa poi? Credete che potrebbe mai diventare un essere umano degno di questo nome se anche sopravvivesse?
O che per dimostrare quanto ormai una donna possa avere ogni cosa col minimo dispendio di energie sarebbe bene andasse dal solito giapponese a farsi costruire una bambolina su misura?

E con tutti questi pupazzetti viventi dei genitori trincerati dietro il proprio orgoglio di genere che società potrebbero costruire?


 :bad:

Offline Animus

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #24 il: Ottobre 07, 2009, 21:36:18 pm »
Non e' questo il punto.

Riporto da brano di Rino che ovviamente condivido (il concetto), anche perchè io stesso avevo aperto più di una discussione su questo concetto. (ripeto, come principio)

E’ vero che le due tecniche (banche del seme e la riproduzione eterolo n.d.r) non hanno diffusione di massa ed è pure vero che la fecondazione eterologa è stata vietata in Italia, e che quindi esse hanno essenzialmente un significato simbolico.
Ma è proprio questo ciò che conta.

Ciò è più che sufficiente per cambiare la nostra visione del mondo e le scale di valori.
Basta la percezione di una nuova possibilità e che qualcosa diventi possibile per rivoluzionare i rapporti.

  
Te capì?
Non mille, ne basta uno.  :unknown:

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #25 il: Ottobre 07, 2009, 21:43:54 pm »

Basta la percezione di una nuova possibilità e che qualcosa diventi possibile per rivoluzionare i rapporti


Sì, come no :-D

Uhh mammina! Diventiamo buone sennò gli uomini, non avendo più bisogno di noi per procreare, ci emargineranno ed ignoreranno del tutto!

SOLO
una bella guerra con conseguente terrore e fame potrà riportare un po' di equilibrio.
« Ultima modifica: Ottobre 07, 2009, 21:51:59 pm da Baubo »

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #26 il: Ottobre 07, 2009, 21:54:22 pm »
Sì, come no :-D

Beh, se non condividi, argomenta.
Np.

Secondo me il principio simbolico è valido, ma come ho già scritto, non la vedo una cosa positiva lo stesso.
Probabilmente è proprio per questo, che essendo valido, il primato (il valore espresso come simbolo è un primato) si sposta a quel punto da un altra parte, su un altra caratteristica che uno possiede e l'altro no.

E' senz'altro così.
Certo che capire cosa saranno questi nuovi valori, mi riesce alquanto difficile, anzi, per ora ... non mi riesce. :wacko:
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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #27 il: Ottobre 07, 2009, 22:11:51 pm »
Beh, se non condividi, argomenta.
Np.

Np. ?

Per essere una cosa che dovrebbe agire, modificando il senso comune, a livello di massa mi sembra di una tortuosità e nodosità unica.
Le donne non saranno mai minimamente spaventate da una cosa del genere, primo perché ci saranno sempre uomini che avranno bisogno di andare a letto con loro (e accidentalmente figliarci), secondo perché i luoghi fisici del mondo in cui si potrà disporre dei mezzi e delle tecnologie per attuare una cosa simile saranno sempre infinitamente pochi rispetto a quelli in cui i "popoli meno evoluti" continueranno a fare figli in modo normale.
E poi anche qualora avvertissero il minimo timore ti sembra che per quello cambierebbero REALMENTE? A quel punto basterebbe fingere - un po' meglio, un po' più a lungo - di essere delle brave donnine che non hanno nessuna intenzione di fregare gli uomini. Alla capacità femminile di vivere nella menzogna non c'è mai fine.

Ripeto, l'unica cosa che può davvero far paura a una donna è la miseria, a tutto il resto c'è rimedio in qualche modo.

Offline CiaoSilvia

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #28 il: Ottobre 07, 2009, 22:38:09 pm »
La medicina cura le malattie. Forse divergiamo sul concetto di malattia: per te sembra molto esteso. Posso chiederti se c'è un limite? se c'è un limite alla tua definizione di malattia, dico.
sono malattie tutte quelle "patologie" e/o limitazioni fisiche o mentali che impediscono ad una persona di fare quello che gli altri riescono a fare.

se uno non riesce a camminare, ha una limitazione, e se esiste una cura per poter ritornare a camminare, deve essere libero di usufruirne

se uno vede poco o nulla, ha una limitazione, se esiste una cura ... vedi sopra

se uno è allergico al glutine, ha una limitazione, .... rivedi sopra

se un uomo o una donna non puo' avere figli, se esiste una cora, un intervento chirurgico, un'inseminazione artificiale, in vitro in come e dove vuoi, la donna o l'uomo deve essere libero/a di usufruirne

Citazione
Non credo ci sia necessità di mettere al mondo figli, oggi. Pare un capriccio, di quelli/e che "faccio ciò che voglio". C'è la sovrappopolazione, le donne che devono lavorare... c'è l'aborto, e poi le cure per l'infertilità. Bah?!
guarda, francamente per una coppia che vuole avere un figlio, tutte ste cose sono il loro ultimo pensiero ... non c'è nessuno che mette o non mette al mondo un figlio in base alla demografia mondiale, o agli aborti, al lavoro delle donne, ecc ecc
Non si mette al mondo un figlio pensando se è necessario o non neccessario al Mondo, una coppia fa un figlio perchè vuole avere un figlio, punto, stop, alt, fine delle motivazioni ... tutto il resto sono elucubrazioni accademiche.

Online fabriziopiludu

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Re: Sull'utero artificiale
« Risposta #29 il: Ottobre 07, 2009, 23:06:48 pm »


P.S.
Guarda che c'hai l'immagine al contrario. :D
E' la fotografia di questa donna coricata supina. (?)