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http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/la-doppia-vita-di-casalinghe-e-studentesse-prostitute/notizie/787724.shtmlCasalinghe e studentesse prostitute. La doppia vita di Simona: «Mio marito è un problema»
PER APPROFONDIRE: prostitute, inchiesta, napoli
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NAPOLI - «L'importante è la pulizia, diciamo...vestita bene...è un tipo che gli piace parlare...ti porta a cena fuori. La paga, te lo dico, sono 125 perché lui mi dà 250...facciamo 125 a testa...questo è, punto». È questa una delle conversazioni intercettate in cui la escort di turno e uno degli indagati si accordano prima dell'incontro con uno dei facoltosi clienti del giro scoperto dall'inchiesta della Procura di Napoli. Su questo tenore le centinaia di telefonate spiate e registrate dagli inquirenti nei mesi delle indagini, oltre ai numerosi sms che organizzatori e clienti si scambiavano per aggiornare richieste e offerte.
«Tu sei disponibile?». «Sì sì». «Te lo dico proprio molto chiaro...con questo devi fare bella figura perché viene...scende tutti i mesi...», è la raccomandazione che l'organizzatore dell'incontro fa alla giovane bella che dovrà trascorrere la serata con il cliente venuto dalla Sardegna. L'incontro era in un noto hotel di Napoli, in suite di lusso nel cuore della città. Perché hanno gusti ben precisi, i clienti. Agli atti dell'inchiesta ci sono anche le loro conversazioni. «Se vuoi, sono riuscito in calcio d'angolo a beccare una ragazza che non hai mai conosciuto...è alta, magra...capelli lunghi e ricci, ti va bene? ...è una bella ragazza...». «ho capito...quanti anni avrà?», si informa il cliente. «Se non sbaglio 24/25 anni più o meno, è giovane...».
5 Gennaio 2014. A una delle giovani escort napoletane, uno degli indagati propone di mettere le foto su un sito di Milano. La ragazza si dice d'accordo a patto che il suo volto non sia visibile perché non vuole essere riconosciuta da chi la conosce e da persone che vivono nella sua zona. «Tranquillamente, questo lo sai...», rassicura lui spiegando il linguaggio convenzionale a cui fare riferimento: se la contattano con il nome di Serena significa che sono disposti a pagare da 200 euro in su, se la chiamano Ludovica pagano 150 euro, mentre se chiamano per prendere un caffè come modo per conoscersi deve specificare che dopo deve esserci la prestazione sessuale altrimenti il cliente sarà escluso.
«Lo conosco da un anno - dice una delle escort agli inquirenti a febbraio scorso, parlando dell'uomo che le procurava gli incontri con i clienti - l'ho conosciuto durante un colloquio di lavoro in un bar a Giugliano dopo aver risposto a una inserzione su un sito. Si cercava personale per un lavoro da hostess. Prima dell'incontro mi chiese di inviargli alcune foto che mi ritraevano in bikini. Io, quindi, inviai alcune foto. Poi nel corso del nostro incontro mi chiese quanto mi sarei spinta, mi fece capire, voleva sapere se avessi accettato incontri sessuali a pagamento. Io accettati, perché avevo bisogno di lavorare. Lui mi disse che avrebbe postato le mie foto su alcuni siti e poi avrebbe filtrato i messaggi». Comincia così la doppia vita di Simona (il nome è di fantasia). «Sin da subito mi disse che per il servizio reso avrebbe ricevuto il 20% delle prestazioni sessuali. I compensi glieli consegno mediante bonifico bancario con cadenza mensile tramite una carta prepagata a me intestata».
Una doppia vita, quelle delle escort: figlie, mogli, ragazze con una vita apparentemente comune a tante della loro età durante il giorno, e prostitute di lusso nel weekend o nelle serate in cui c'è l'appuntamento con il ricco cliente venuto da Napoli o da fuori città per qualche ora di passione. «Ti vengo a prendere alle 20,30...puntuale, perché anche se stasera non dovremmo trovare traffico io voglio prendere almeno un'ora per non fare ritardo, figurati stasera c'è una partita importantissima di Champions e io la salto». Per soddisfare la richiesta di un cliente e guadagnare sull'incontro organizzato con una delle escort, chi organizzava il giro di prostituzione era disposto anche a questo... «Questo - dice del cliente - so che è un cavallo sicuro e ci dà 350, hai capito o no quello che voglio dire?». Chi organizza è sempre molto meticoloso, preciso nel conciliare le esigenze delle ragazze e le richieste dei clienti.
Più difficile, a volte, conciliare la vita da escort con quella di moglie per alcune delle donne che si vendevano per una notte: «ha il problema del marito..non riesce a rimanere tutta la notte», si ascolta in una delle conversazioni intercettate. E allora lui, l'organizzatore dell'incontro, è costretto a rapidi cambi di programma. «Vienimi a prendere perché mi devo cambiare in macchina, che dico altrimenti a mio marito...». «Gliel'ho detto che hai questo problema, ho trattato un poco sul prezzo e ho detto che te ne vai un po' prima...700 invece di 800 o no? In modo che non te ne vai domani mattina e ti vengo a prendere io». Lei propone un incontro ancora più rapido, quanto basta per concedersi a via. Ma l'organizzatore ci tiene a sottolineare che c'è la cena prima del dopocena.
«Riceve i contatti dai clienti, li filtra e mi contatta proponendomi l'incontro - racconta una escort agli inquirenti spiegando quale era il meccanismo - Quindi si preoccupa di accompagnarmi presso i luoghi di appuntamento e riceve i soldi direttamente dal clienti, poi io mi apparto con il cliente e terminata la prestazione lui mi riaccompagna a casa o al lavoro», spiega. «Le prestazioni vanno dalle 150 alle 200, poi dipende dal cliente...In genere a me consegna 100 euro ad incontro - dice parlando del ruolo del mediatore - oltre al costo della camera che è a carico del cliente». Gli incontri avvengono quasi sempre in albergo. La escort ne indica tre in particolare, oppure nel parcheggio di un maxicinema in provincia a nord della città. «Negli ultimi sette mesi mi ha organizzato quattro incontri settimanali, circa 150 appuntamenti».