Autore Topic: Silvio Altarelli : Le discriminazioni femministe contro gli uomini in India .  (Letto 1489 volte)

0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Offline Stendardo

  • Veterano
  • ***
  • Post: 3501
Fonte : http://it.avoiceformen.com/diritti-umani/discriminazioni-contro-gli-uomini-in-india/

Le discriminazioni femministe contro gli uomini in India
July 13, 2014 By Silvio Altarelli 0 Comments

Beautiful indian brunette woman portrait

In India non solo la magistratura ma anche le stesse leggi discriminano esplicitamente contro gli uomini.

Il femminismo arrivò negli anni 80 grazie al socialismo al potere ed a fondi occidentali, ed è riuscito ad imporre leggi anti-uomo sfruttando la cultura locale secondo cui la donna deve essere difesa ad ogni costo dagli uomini, il cui ruolo di genere è celebrato nel “Giorno del Protettore”.

Anil Sharma  racconta:

«È un atteggiamento della cultura indiana.   Recentemente ero in una lunga coda per comprare il biglietto.  Dopo un’ora la coda quasi non si era mossa.  Perché?   Era nata una più piccola coda parallela: una coda di sole donne.   I biglietti venivano dati prima a loro.  I nostri bus hanno posti a sedere riservati alle donne: la prima metà.   A volte una fila è riservata agli anziani, ed una ai disabili.  Ma ogni bus ha posti riservati a donne.   Io rispetto gli anziani. Ma ho visto giovani ragazze che fanno stare in piedi uomini anziani.  Quando torno dal lavoro il retro del bus è sempre pieno, e la metà davanti quasi vuota.   Per paura, gli uomini rimangono in piedi anche quando le sedie davanti sono vuote. Nella metrò di Delhi ci sono vagoni riservati alle donne.  Darei volentieri il mio posto ad una donna anziana o incinta.  Ma una giovane e sana?». [1]

La stampa descrive i metodi usati per imporre l’apartheid femminista: uomini che provano a salire vengono aggrediti e picchiati a calci e pugni dalle passeggere [2], uno è stato buttato fuori da un treno in corsa [3].

Il femminismo ha sfruttato questa cultura per costruire caste su base di genere.
Con la scusa di combattere la “dowry” (dote) implementarono nel codice penale leggi sessiste, diverse per uomini e donne. Ad esempio la “Dowry death law” (art. 304B del codice penale): se una donna muore in maniera sospetta entro 7 anni dal matrimonio, il marito è condannato per omicidio a meno che non possa provare la propria innocenza.     La presunzione di colpevolezza contro gli uomini è così codificata:

“quando una persona è processata per violazioni di leggi sulla dowry, su di lui grava il peso di dimostrare che non ha commesso nessun reato” (art. 8A).

L’art. 498A recita:

“il marito o un suo parente che commette crudeltà sulla moglie è punito con la galera fino a 3 anni” (viene specificato che crudeltà va inteso in senso ampio, ad esempio include la ‘violenza economica’).

Di fatto questa legge sessista viene usata dalle donne separate per estorcere enormi mantenimenti, sotto il ricatto di far arrestare il marito e la sua famiglia (i suoceri, i fratelli e le sorelle del marito…) con una calunnia basata sul nulla.  La calunnia, la falsa testimonianza non sono previste come reati.  L’85% degli uomini arrestati sono poi stati riconosciuti innocenti.  Tanti si sono suicidati o hanno perso i figli per questa legge femminista [4].
Nel 2014 la Corte Suprema Indiana ha sentenziato che, visto l’ampio ricorso alla false accuse da parte di ex-mogli vendicative, prima di arrestare un uomo ed i suoi parenti la polizia dovrà vagliare le accuse [5].

Ma rimangono altre leggi femministe.
In India, una donna ha diritto di ottenere il divorzio senza colpe del marito, che invece ha solo il diritto di chiedere il divorzio senza colpe della moglie, la quale può opporsi. Le proprietà dei mariti e le loro eredità vengono divise con la ex-moglie, che invece può conservare le sue proprietà.  Un uomo che commette adulterio finisce in carcere, nulla è previsto se lo fa una donna.   I bambini vengono quasi sempre affidati alle madri.

Gli aiuti alimentari di Stato alle famiglie che soffrono la fame vengono dati alla donna più anziana della famiglia, che può disporne come vuole.  Ad esempio, se convive con un anziano suocero, può lasciarlo morire di fame.  15mila contadini uomini si suicidano ogni anno [6].

Solo le donne possono fare denunce per “molestie sul posto di lavoro”, dove le leggi definiscono i termini in maniera da criminalizzare ogni cosa.  Il “posto di lavoro” è definito come “ogni posto visitato dall’impiegata”:  ad esempio il datore di lavoro è criminalizzato se una dipendente donna viene molestata mentre è sulla metropolitana per recarsi al lavoro o in altri posti al di fuori del controllo del datore di lavoro.
La definizione di molestie include: “minacce sul suo futuro stato lavorativo”: un datore di lavoro che rimprovera una fannullona dicendo che sta considerano di licenziarla viene accusato di molestie.

Le accuse vengono giudicate da un comitato presieduto da “una donna dedicata alla causa delle donne” (cioè una femminista) avente come membri altre “due donne dedicate alla causa delle donne” (cioè due femministe). Queste femministe vengono così investite di poteri pari a quelli dei giudici, anche se spesso sono odiatrici di uomini che non capiscono niente di legge. Queste femministe hanno il potere di  levare agli uomini accusati lo stipendio frutto del loro lavoro e darlo alle accusatrici. Il nome dell’uomo accusato viene reso pubblico, il nome dell’accusatrice rimane segreto anche se l’accusa risulta essere falsa [7].

La discriminazione contro gli uomini si estende ad altri settori della vita pubblica.  Racconta ancora Anil:

«In New Delhi, chiamata la capitale degli stupri, gli uomini vengono trattati come bestie. Per via del pregiudizio che le donne siano vittime sincere, anche la più piccola accusa di una donna può significare la distruzione di un uomo.   Gli stupri avvengono quasi tutti di notte a danno di ragazze che si avventurano per quartieri malfamati, ma i media manipolano facendo credere che possano avvenire ovunque.   Non conosco nessuna vittima di stupro, ma so di molti che sono stati uccisi ed assaltati.  Questi sono crimini molto più frequenti dello stupro.   Ma nessuno manifesta nelle strade quando un uomo viene ucciso».

[1]  A. Sharma, A Voice For Men, 6/1/2013, “A passage from India”.

[2] La violenza è documentata da numerosi video, fra cui Video di India TV, “Men Beaten For Entering Ladies Coach On Metro”.

[3] The Times of India, 15/12/2010, “Constable ‘throw’ passenger out of moving train”.

[4] http://www.498a.org.

[5] The Independent, 4/7/2014, “Controversy as India’s highest court says anti dowry laws being misused by disgruntled wives”.

[6] DNA India, “Cabinet clears Ordinance to implement Food Security Bill”.

[7] Legge “Protection of Women Against Sexual Harassment at Work Place” bill.
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius